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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 1 del 05 gennaio 2016


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1866 del 23 dicembre 2015

Approvazione del Piano d'Azione della Regione del Veneto per l'attuazione del Green Public Procurement (in sigla, PAR GPP) per il Triennio 2016-2018.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva il Piano d’Azione della Regione del Veneto per l’attuazione del Green Public Procurement (in sigla GPP), valido per il triennio 2016-2018, al fine di promuovere l’inserimento dei criteri ambientali e sociali nelle procedure di acquisto di beni e servizi pubblici e di contribuire alla diffusione della politica del Green Public Procurement nell’ambito del territorio regionale; si prevede inoltre di creare un sistema a rete tra tutte le iniziative di sostenibilità ambientale avviate dall’Amministrazione Regionale che si traducano, direttamente o indirettamente, in azioni riconducibili al tema degli acquisti verdi.

Il relatore riferisce quanto segue.

Il Green Public Procurement (in sigla, GPP) è lo strumento, di derivazione europea, messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni per contribuire allo sviluppo sostenibile, attraverso una revisione del sistema di acquisto pubblico, mirata ad ottenere un minore impatto sull’ambiente lungo tutto il ciclo di vita dei beni e servizi pubblici, favorendo la riduzione del prelievo delle risorse naturali, la sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con quelle rinnovabili, la riduzione della produzione di rifiuti e delle emissioni inquinanti.

In materia di GPP è intervenuta sia la legislazione europea che quella nazionale. Tra i numerosi documenti adottati si evidenziano:

  • le Direttive Europee 2004/18/CE 2004/17/CE;
  • la Comunicazione n. 302/2003, con la quale la Commissione Europea ha invitato gli Stati membri ad adottare i Piani d’azione nazionali sul GPP;
  • la Comunicazione della Commissione Europea n. 397 del 16 giugno 2008, che ha stabilito precisi target quantitativi, indicatori e sistemi di monitoraggio comuni a tutta l’Unione Europea, proponendo come obiettivo da conseguire, entro il 2010, il 50% di acquisti “verdi” (sia come numero di appalti che come volume di acquisti);
  • la Comunicazione della Commissione Europea n. 400 del 16 giugno 2008 "Acquisti pubblici per un ambiente migliore", che ha accompagnato il Piano d'Azione Europeo sul consumo e sulla produzione sostenibili e sulla politica industriale sostenibile (SCP/SIP);
  • la Comunicazione relativa alla “Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” della Commissione Europea n. 2020 del 3 marzo 2010, per promuovere la transizione verso un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse e a basse emissioni di carbonio, anche attraverso il ricorso agli “appalti verdi”;
  • il Libro Verde del 27 gennaio 2011, che sottolinea il ruolo strategico degli appalti pubblici, sul presupposto che la domanda di beni e servizi ambientalmente sostenibili possa orientare, nel tempo, la produzione e quindi i modelli di consumo;
  • la Comunicazione della Commissione Europea n. 398 del 2 luglio 2014 "Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti";
  • le Direttive Europee 2014/23/UE, 2014/24/UE, 2014/25/UE, che favoriscono il ricorso al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’aggiudicazione degli appalti pubblici, anche al fine di includere gli aspetti ambientali e sociali come criteri premianti per l’aggiudicazione.

Nel nostro ordinamento, già con il D.Lgs. n.163/2006, il legislatore nazionale aveva introdotto i criteri ambientali e sociali nelle procedure di appalto. L’art. 2 del D.Lgs. n.163/2006, ad esempio, stabilisce la possibilità di “subordinare il principio di economicità, a criteri ispirati da esigenze sociali, dalla tutela dell’ambiente e della salute e dalla promozione dello sviluppo sostenibile”; l’art. 68 prevede l’obbligo di definire le specifiche tecniche “ogniqualvolta sia possibile”,…“in modo da tenere conto dei criteri di accessibilità per i soggetti disabili, di una progettazione adeguata per tutti gli utenti, della tutela ambientale”; si vedano inoltre, l’art 42 comma 1 lettera f) sulla “capacità tecnica e professionale dei fornitori e prestatori di servizi”, l’art 44 rubricato “Norme di Gestione Ambientale”, l’art 83 comma 1 lettera e) sul “criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

In attuazione della Legge Finanziaria n. 296 del 27 Dicembre 2006, che ha previsto, all’articolo 1 commi 1126, 1127 e 1128, l’elaborazione di un “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione”, con Decreto Ministeriale dell’11 aprile 2008 è stato adottato il Piano d’Azione Nazionale (in sigla PAN GPP), poi aggiornato con D.M. 10 aprile 2013 (Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2013), che ha fissato il raggiungimento del 50% di acquisti verdi quale obiettivo per il 2014, per le categorie per le quali sono stati definiti i “Criteri Ambientali Minimi” (l’individuazione dei Criteri Ambientali Minimi - CAM, per gli acquisti relativi a determinate categorie merceologiche, è di competenza del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, che ha già adottato numerosi decreti in materia).

Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 2345 del 16 dicembre 2014 è stata approvata l’adesione della Regione del Veneto al Progetto: "Promoting Green Public procurement (GPP) in support of the 2020 goals - GPP2020", Programma "Intelligent Energy Europe 2007-2013", finanziato dal Programma "Intelligent Energy Europe 2007-2013".

Il Progetto "GPP2020" si pone come obiettivo quello di promuovere gli acquisti verdi, migliorando le capacità degli enti pubblici di implementare bandi con criteri ambientali attraverso lo scambio di conoscenze e programmi di formazione, al fine di contribuire, per il tramite della diffusione di una cultura attenta a contenere i consumi non necessari e a tener conto dei costi connessi all’utilizzo (es. energia o di materiali di consumo) e allo smaltimento del prodotto, alla razionalizzazione della spesa pubblica regionale, grazie proprio a scelte d’acquisto “verdi” e convenienti dal punto di vista economico-finanziario in un’ottica di medio-lungo periodo.

Un cenno particolare merita anche la già citata “Strategia Europa 2020”, che mira a introdurre un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto della globalizzazione delle relazioni economiche, del cambiamento climatico, della scarsità delle risorse ambientali e dell'approvvigionamento energetico, dell’evoluzione demografica, dei contrasti sociali, creando le condizioni per un diverso tipo di crescita socio-economica.

Tale Strategia ha trovato in Veneto la sua declinazione più recente nell’ambito del “Rapporto di sintesi della strategia regionale unitaria 2014-2020” (D.G.R. n. 657/2014), che evidenzia la Strategia della Regione del Veneto rispetto agli obiettivi tematici stabiliti dal Regolamento UE n. 1303/2013 e, da ultimo, nel POR FESR Veneto 2014-2020 (Programma Operativo Regionale - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020), approvato dalla Commissione Europea con decisione C(2015) 5903 final del 17/08/2015 (rif. D.G.R. di presa d’atto n. 1148 del 01/09/2015).

Una delle indicazioni specifiche previste dal sopra citato POR FESR Veneto 2014-2020 è quella relativa allo “sviluppo sostenibile”, che prevede, tra l’altro, “l’incentivazione degli appalti verdi attraverso l’adozione di una politica di acquisti pubblici verdi che impegni l’Amministrazione regionale ad introdurre criteri di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi”.

A fronte di questo contesto, è evidente che la politica degli acquisti verdi della Regione del Veneto necessita di adeguarsi al contesto normativo che indirizza in misura sempre maggiore le amministrazioni pubbliche ad investire in qualità, dove la qualità si declina in “qualità per l’ambiente”, e, al fine di meglio valorizzare le iniziative in tale settore, si ritiene necessario che anche l’Amministrazione Regionale adotti un intervento strutturato in tale ambito attraverso l’adozione di uno specifico Piano regionale per il Green Public Procurement, sul modello già adottato da molte Regioni italiane, in cui siano individuati obiettivi, azioni specifiche e tempistica per l’attuazione del GPP nell’ambito regionale.

L’approvazione di tale documento è indispensabile anche in considerazione degli obblighi sempre più stringenti introdotti dalla normativa in materia ambientale e, non da ultimo, dalle “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali” (c.d.“Collegato Ambientale” alla Legge del 27/12/2013 n. 147- Legge di stabilità 2014, approvato in data 04/11/2015 dal Senato, con modifiche, ed attualmente in seconda lettura alla Camera)

Un primo importante passo in questa direzione è già stato compiuto con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 520 del 21 aprile 2015, avente ad oggetto “Adozione di Linee Guida per l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della Pubblica Amministrazione (Linee Guida per il Green Public Procurement), in attuazione del D.lgs 163/2006 art. 2 c. 2, art. 44, art. 68 c. 4 e del Piano d'Azione Nazionale per il GPP, approvato con Decreto interministeriale n. 135 del 11/4/2008 ed aggiornato con Decreto del 10/4/2013”.

La suddetta Deliberazione ha incaricato il Direttore della Sezione Affari Generali e FAS-FSC di porre in essere quanto necessario alla sua attuazione, ivi compresa l’eventuale costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare ai fini dell’elaborazione di una proposta di Piano di azione regionale per il Green Public Procurement.

Si prevede ora pertanto l’adozione di un Piano d’Azione della Regione del Veneto per l’attuazione del GPP, valido per il triennio 2016-2018, che ponga l’obiettivo dell’inserimento dei criteri di ridotto impatto ambientale nelle procedure di appalto per la fornitura di beni e servizi, della promozione dell’uso razionale delle risorse utili al funzionamento dell’Amministrazione regionale e della sensibilizzazione e diffusione della pratica del GPP su tutto il territorio regionale, sul presupposto che gli appalti verdi, oltre che strumenti di politica ambientale, rappresentino anche uno stimolo all’innovazione tecnologica, incoraggiando lo sviluppo di prodotti con impatti ambientali ridotti e privilegiando strategie di sviluppo sostenibile.

Si propone quindi l’approvazione del suddetto Piano, che viene allegato A) al presente provvedimento e che si presenta così articolato:

una prima parte contenente la descrizione del contesto in cui si muove la politica del GPP ed i principali riferimenti normativi, sia a livello europeo sia a livello nazionale, l’approvazione del logo;

una seconda parte contenente le azioni specifiche da porre in essere rispetto agli obiettivi generali del Piano e l’individuazione degli organi deputati alla sua attuazione;

una terza parte che descrive il processo di monitoraggio del Piano al fine di misurare l’attuazione degli obiettivi previsti dallo stesso.

Le azioni necessarie all’attuazione e gestione ordinaria del PAR GPP saranno realizzate da un “Comitato Guida”, incardinato presso la “Sezione Affari Generali e FAS-FSC”, cui è stato dato mandato alla realizzazione del Piano con la citata Deliberazione di Giunta Regionale n. 520 del 21/04/2015.

Il “Comitato Guida” avrà funzioni di coordinamento operativo e di impulso delle azioni di comunicazione del Piano e sarà composto dal Dirigente della Sezione Affari Generali e FAS-FSC o suo delegato, da tre funzionari esperti nelle procedure di acquisto e da un collaboratore amministrativo. Esso potrà avvalersi del supporto tecnico-scientifico delle altre Strutture Regionali impegnate in progetti collegati direttamente o indirettamente con un percorso di sostenibilità ambientale, per il tramite dell’istituzione di un “Gruppo di Lavoro Intersettoriale”, presieduto dal Dirigente della Sezione Affari Generali e FAS-FSC o suo delegato, e composto dai referenti delle strutture che già hanno intrapreso percorsi diretti alla valorizzazione e sostenibilità ambientale. Ai componenti del Comitato Guida e del Gruppo di lavoro intersettoriale, non spetterà alcun compenso.

In sede di avvio dei lavori si ritiene di fondamentale importanza il coinvolgimento, nel Gruppo di Lavoro Intersettoriale, di strutture che seguono aspetti legati alla Programmazione Europea, all’Ambiente, alla Mobilità, al Turismo, all’Agricoltura, al Territorio, all’Energia, ai Lavori Pubblici e infine all’Istruzione. Tale individuazione dei settori potenzialmente da coinvolgere è di carattere indicativo e aperta al dialogo con tutte le strutture che adottassero iniziative in tale ambito o che ritengono di poter contribuire in modo proposito all’arricchimento del Piano degli Acquisti Verdi.

Si prende atto, infine, che la Sezione Affari Generali e FAS-FSC, in qualità di promotrice del presente Piano, curerà e presidierà, con la collaborazione della Sezione Sistemi Informativi, la pagina internet dedicata al PAR GPP (che sarà implementata all’interno del sito internet della Regione del Veneto), allo scopo di favorire un’adeguata diffusione delle informazioni sulle azioni che verranno messe in campo per la diffusione e attuazione del Piano e, più in generale, allo scopo favorire la divulgazione della cultura degli acquisti verdi nel territorio regionale. La pagina internet sarà contraddistinta dal Logo dedicato al GPP della Regione del Veneto, al fine di creare un’identità visiva ed un’immagine di immediato riferimento al GPP.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO il D.lgs. 163/2006 art. 2 comma 2, art. 44, art. 68 comma 4;

VISTA la Legge n. 296, 27 dicembre 2006, art. 1 commi 1126 e 1127;

VISTO il Piano d'Azione Nazionale per il GGP (PAN GPP) approvato con Decreto Interministeriale del 11/4/2008 ed aggiornato con D.M. del 10/4/2013;

VISTE le Direttive Europee 2014/23/UE, 2014/24/UE, 2014/25/UE;

VISTA la D.G.R. n. 2345 del 16 dicembre 2014;

VISTA la D.G.R. n. 520 del 21 aprile 2015;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di approvare il Piano d’Azione della Regione del Veneto per il Green Public Procurement (in sigla PAR GPP), allegato A) al presente provvedimento;
  2. di stabilire che il predetto Piano avrà una durata triennale, per il periodo 2016-2018, con decorrenza dalla sua approvazione;
  3. di incaricare il Direttore del Dipartimento Affari Generali, Demanio, Patrimonio e Sedi di istituire il “Comitato Guida” ed il “Gruppo di Lavoro Intersettoriale” per l’attuazione degli obiettivi previsti nel Piano;
  4. di stabilire fin d’ora che la Sezione Affari Generali e FAS-FSC, presso cui sarà insediato il “Comitato Guida”, con il supporto del “Gruppo di Lavoro Intersettoriale”, comunicherà, con periodicità annuale, alla Giunta Regionale gli esiti del monitoraggio sullo stato di attuazione del Piano, in concomitanza con l’eventuale proposta di aggiornamento del Piano stesso;
  5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1866_AllegatoA_314169.pdf

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