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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 3 del 12 gennaio 2016


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1877 del 23 dicembre 2015

Autorizzazione, ai sensi della lett. C-I della DGR 2101/2014, alla società Veneto Sviluppo S.p.A.. Area Amministrativa.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento viene autorizzato il Consiglio di Amministrazione della società Veneto Sviluppo S.p.A. a procedere all'assunzione di una unità a tempo indeterminato nell'area amministrativa.

Il Vice Presidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Con nota prot. n. 26938 del 31/7/2015 la Veneto Sviluppo S.p.A. ha chiesto il nulla osta della Giunta regionale per procedere all'assunzione a tempo indeterminato di una risorsa da inserire nell'Area amministrazione per una retribuzione annua lorda di € 24.465,45.

Come le altre Società controllate dalla Regione, Veneto Sviluppo S.p.A., per quanto riguarda le assunzioni di personale, è soggetta a quanto stabilito dagli artt. 8 e 9 della L.R. 39/2013 e alle direttive fornite in materia dalla Giunta regionale con la DGR n. 2101 del 10 novembre 2014.

In proposito la lett. C-I dell'allegato A della DGR succitata stabilisce quanto segue:

"Il reclutamento del personale ed il conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale delle società controllate, secondo quanto previsto dall'art. 8 della L.R. 39/2013, è effettuato, previo nulla osta della Giunta regionale, attraverso le procedure previste dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Affinché la richiesta del rilascio del nulla osta venga esaminata devono essere, in via preliminare, presenti contemporaneamente ed inderogabilmente le seguenti condizioni:

  • l'assunzione prevista o il conferimento dell'incarico non è vietata ai sensi dell'ordinamento giuridico vigente,
  • la mancata assunzione o il mancato conferimento dell'incarico arreca un pregiudizio al funzionamento dell'organizzazione aziendale e/o un danno economico alla Società o ai suoi creditori (il danno deve essere inteso non solo come danno emergente ma anche come lucro cessante),
  • l'attività che andrà a svolgere il personale da assumere o il dirigente a cui conferire l'incarico è coerente con l'oggetto sociale,
  • l'attività da svolgere non può essere svolta dal personale già in organico alla Società,
  • la società ha adottato un regolamento per le assunzioni ed il conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale che recepisce i principi di cui al comma 3 dell'art. 35 del D.Lgs. 165/2001.
  • il trattamento economico annuo onnicomprensivo del personale da assumere è previsto in misura non eccedente la retribuzione prevista per il personale dipendente della Regione di analoga qualifica.

Una volta accertata la presenza delle su elencate condizioni, anche mediante dichiarazione del legale rappresentante della società interessata, deve essere verificata la presenza dei seguenti presupposti:

  • la società nell'ultimo anno ha rispettato le direttive fornitegli dalla Giunta o comunque le deroghe ammesse sono state comunicate anticipatamente o, dove necessario, autorizzate,
  • in caso di assunzioni di personale a tempo determinato o di conferimento di incarico dirigenziale, il costo del nuovo personale o dell'incarico dirigenziale è interamente coperto dai ricavi o dai contributi previsti per l'attività/progetto da svolgere,
  • in caso di assunzioni a tempo indeterminato, la Società ha presentato un piano decennale di sostenibilità economico- finanziaria,
  • la Società ha chiuso in positivo l'ultimo esercizio o comunque ha ridotto le perdite rispetto all'esercizio precedente.

L'assenza di uno dei presupposti di cui sopra può essere superata nel caso vi sia una delle seguenti condizioni discriminanti:

  • l'assunzione in questione si configura quale sostituzione di personale a tempo indeterminato, nel limite della percentuale della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente, prevista per l'Amministrazione regionale,
  • in caso di assunzioni a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa o con contratti di lavoro a progetto il costo da sostenere nell'anno per tale tipologia di contratti non supera il 50% della spesa sostenuta per le medesime finalità nell'anno 2009,
  • l'acquisizione del nuovo personale avviene sulla base dei processi di mobilità di cui al comma 563 dell'art. 1 della L. 147/2013,
  • il personale deve essere assunto o l'incarico dirigenziale conferito al fine di svolgere un'attività prevista e/o finanziata da normativa comunitaria o nazionale o prevista da una convenzione con l'amministrazione regionale o con altra pubblica amministrazione. In caso di affidamento diretto da parte della Regione Veneto a propria società in house, deve essere stato acquisito il parere positivo della competente commissione consiliare ai sensi dell'art. 3 comma 2 della L.r. 39/2013.

L'acquisizione di personale al di fuori degli accordi tra società di cui al comma 563 dell'art. 1 della L. 147/2013 può aversi solo in via residuale e pertanto la società potrà procedere in tal modo solo dopo aver verificato l'impossibilità di utilizzare lo strumento della mobilità da altra società controllata dalla Regione. Dell'effettuazione di tale verifica deve essere dato conto nella richiesta di nulla osta.

Il nulla osta verrà rilasciato sulla base dei criteri sopra elencati, con apposito provvedimento della Giunta regionale, istruito dalla Sezione Attività Ispettiva e Partecipazioni Societarie, sentito il parere della Sezione Risorse Umane e della Sezione Affari Legislativi, nonché dell'eventuale Dipartimento/Sezione che ha affidato il servizio che comporta l'assunzione ovvero della Struttura regionale competente per materia. "

Al fine di poter istruire la richiesta, gli uffici regionali hanno chiesto alla Società di compilare l'apposita check list e se fosse stata verificata la possibilità di acquisire il nuovo personale tramite i processi di mobilità di cui al comma 563 dell'art. 1 della Legge 147/2013.

La Veneto Sviluppo S.p.A. con nota prot. n. 29908 del 8/9/2015 integrava la documentazione come richiesto e attestava che la verifica di cui sopra aveva avuto esito negativo.

Tenuto conto di quanto riportato nella nuova documentazione gli uffici regionali chiedevano alcune precisazioni a cui la Società rispondeva con nota prot. n. 33933 del 6/10/2015.

Da quanto rappresentato da Veneto Sviluppo S.p.A. nelle citate note, agli atti della Struttura Regionale competente l'istruttoria, risulta che sono presenti le condizioni richieste dalla DGR 2101/2014 affinché venga esaminata la richiesta.

Per quanto riguarda i presupposti per l'autorizzazione, si rappresenta che la Società ha chiuso l'esercizio 2014 con un utile pari ad € 4.503.053,00.

Il rispetto delle direttive è stato oggetto di analisi da parte della Giunta regionale, in occasione dell'approvazione del bilancio al 31/12/2014, con la DGR n. 815 del 14/5/2015, di cui di seguito si riporta un estratto.

"Veneto Sviluppo S.p.A. in materia di acquisizione di lavori, forniture e servizi osserva i principi fondamentali della normativa in materia di appalti, che sono stati formalmente adottati nel "Regolamento acquisti e gestione contrattualistica di interesse societario" con delibera del consiglio di amministrazione del 16 gennaio 2014. L'applicazione di tale regolamento però è cominciata solo a far data dal 27/10/2014. La Società non ha invece adottato un regolamento per le acquisizioni in economia, e in proposito si ricorda che, in risposta ai rilievi sul rispetto delle direttive formulati con il DPGR n. 69/2014, la società aveva risposto che"Non vi sono previsioni di disciplina dei lavori in economia, in quanto non ci sono ipotesi di questa natura. Si è peraltro preferito ragionare, in ossequio al D. Lgs n. 163/2006 in materia di appalti con la disciplina del solo cottimo fiduciario e delle deleghe di spesa, in un'ottica di semplificazione, data anche la snellezza della struttura."Tale spiegazione era stata riportata nell'Allegato B della DGR 1212 del 15/7/2014. La medesima DGR nel prendere atto di questo e di altri chiarimenti ribadiva "nel contempo la necessità di attenersi a quanto prescritto nel citato provvedimento giuntale (la DGR 258/2013), dalla L.R. 39/2013 e dalla L.R. 47/2012"

Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 16/1/2014, la Società ha adottato anche un proprio regolamento per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi dirigenziali, non ha invece ancora adottato un regolamento per incarichi di diversa natura.

Il personale a tempo indeterminato al 31/12/2014 è di 29 unità, mentre al 1/1/2014 era di 32 unità.

Nel 2014 vi è stata un'assunzione a tempo indeterminato per un costo annuo pari a 39.133,19 a fronte di due dimissioni nel 2013 che avevano un costo complessivo di € 115.138,34.

Considerato che la direttiva dettata dalla DGR 258/2013 ha previsto che le società partecipate in via totalitaria, maggioritaria o controllate dalla Regione possano procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad un costo pari al massimo al 50 per cento di quello relativo al personale cessato nell'anno precedente e che in ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascun anno, il 50 per cento delle unità cessate nell'anno precedente, la direttiva è stata rispettata.

Il costo del personale a tempo indeterminato nel 2014 è stato pari a € 2.396.698,52, mentre nel 2013 era stato pari ad € 2.415.802,78.

Per quanto riguarda il personale a tempo determinato, con convenzioni e Co.Co.Pro., il costo, comprensivo di quello relativo a contratti di lavoro interinale, è stato nel 2014 di € 209.910,67, mentre era pari ad € 63.997,00 nel 2009. La direttiva di cui alla DGR 258/2013 non risulta rispettata.

Ad ogni modo, si pone in evidenza che la Società sia per il tempo indeterminato, sia per le assunzioni a tempo determinato non ha chiesto il nulla osta previsto dal primo comma dell'art. 8 della LR 39/2013.

La Società in merito a quanto stabilito dalla DGR 2101/2014 relativamente all'obbligo di verificare l'impossibilità di utilizzare lo strumento della mobilità da altra società controllata ha sottolineato che "considerata la particolare natura della Società che è quella di intermediario finanziario vigilato, nonché le peculiari mansioni e professionalità richieste agli addetti che vi operano, si ritiene che tali specifiche disposizioni siano poco compatibili e di difficile applicazione."

Il costo per studi ed incarichi di consulenza nel 2014 è stato di € 533.403,00, comprensivo dei costi per la revisione legale dei conti e gli emolumenti dei comitati tecnici dei fondi, nel 2009 ammontava ad € 512.948,00, pertanto come per il 2013, la direttiva non è stata rispettata.

I costi per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza nel 2014 sono stati pari ad € 46.926,92, mentre nel 2009 erano pari a € 221.435,63 e pertanto la direttiva è stata rispettata, come anche quella che prevede il divieto di sponsorizzazioni.

Per quanto riguarda le spese per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi, esse nell'anno 2014 sono ammontate ad € 35.742,00 mentre nel 2011 erano pari a € 30.947,00. Le direttive sul punto prevedono che le società partecipate totalmente o in via maggioritaria dalla Regione, a partire dall'anno 2013, debbano ridurre tali spese del 50% rispetto a quelle effettuate nell'anno 2011. La possibilità di deroga ai limiti di cui alla direttiva è prevista in virtù di contratti pluriennali in essere. La Società, come per il 2013, ha segnalato la presenza in essere di 2 contratti pluriennali di noleggio.

Si rammenta infine che la Società non ha provveduto ancora alla riduzione del 10% dei compensi attribuiti all'organo amministrativo, come previsto anche dall'art. 17 comma 1 lett. b) della L.R. 47/2012.

Per quanto riguarda il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, la Società dichiara che è in corso di aggiornamento in seguito alle novità introdotte in materia dalla legge 190/2012.

Si ricorda infine che, ai sensi dell'art. 2 della legge regionale succitata, contestualmente all'esame del bilancio delle società, la Regione deve esaminare la proposta volta al contenimento delle spese di funzionamento presentata dagli amministratori, la cui condivisione è condizione per l'erogazione di finanziamenti e di contributi alla Società.

La Società aveva presentato una proposta relativa agli anni 2014 e 2015 all'assemblea del 18 luglio 2014 e che è stata allegata alla DGR 1212/2014.

Per tale proposta però non è stata trasmessa dalla Società una documentazione sufficiente a verificarne l'attuazione, né un suo aggiornamento.

In particolare la proposta evidenziava un costo nullo per i quadri direttivi di IV liv. e i co.co.pro. negli anni 2014 e 2015 a fronte di un costo rispettivamente di 76.800,00 euro e di 56.000,00 euro del 2013. I costi per lavoratori autonomi dai 120.400,00 euro del 2013 doveva passare a 19.000,00 euro nel 2014 fino ad azzerarsi nel 2015.

Appare, inoltre, opportuno porre in evidenza che in materia di personale la L.R. 39/2013, all'art. 9, prevede per le società controllate precisi limiti al trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti e che la DGR 447 del 7/4/2015 ha approvato il seguente atto di indirizzo alle società controllate in via diretta ai sensi di quanto previsto dall'art. 18, comma 2 bis del DL 112/2008 e successive modifiche ed integrazioni: le società devono assicurare il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio 2011/2013, previsto dall'art. 1, comma 557 - quater della legge 296/2006 e successive modifiche ed integrazioni.

In proposito si rappresenta che da altra documentazione trasmessa dalla Società risulta che il totale del costo del personale dipendente è stato di € 2.523.663,00 nel 2014 e di € 2.344.138,00 nel 2015 mentre il valore medio del triennio 2011/2013 è di € 2.150.866,00. Risulta pertanto un superamento di tale parametro del 17,33% nel 2014 e di 8,99 % per i dati previsionali del 2015."

Sulla base di quanto rappresentato la Giunta regionale col medesimo provvedimento ha chiesto al Consiglio di Amministrazione di Veneto Sviluppo S.p.A. quanto segue:

"-   tagliare del 10% il proprio compenso;

-   adottare entro 60 giorni dall'assemblea un regolamento per gli incarichi di diversa natura in linea con quanto previsto dalle direttive,

-   trasmettere entro la medesima data alla Giunta regionale una relazione che contenga le ragioni del mancato rispetto dell'art. 8 della L.R. 39/2013 e, in considerazione che il regolamento per il reclutamento del personale è stato adottato solo nel gennaio 2014, una conferma che le assunzioni effettuate negli ultimi tre esercizi siano avvenute in conformità di quanto previsto dall'art. 18, comma 2 del DL 112/2008, un aggiornamento del piano di contenimento delle spese di funzionamento per il 2015 ed una verifica della applicazione nel 2014 di quello allegato alla DGR 1212/2014, un piano previsionale per il riallineamento alle direttive in materia di costi del personale a tempo determinato e per studi ed incarichi di consulenza entro il 2017 ed inoltre le azioni che si intendono intraprendere per il rispetto in materia di personale di quanto previsto dall'art. 9 della L.R. 39/2013 e dall'atto di indirizzo di cui alla DGR 447 del 7/4/2015, al fine di permettere alla Giunta regionale di poter valutare compiutamente le azioni intraprese per il funzionamento della Società, tenuto conto dell'onere in capo all'Amministrazione regionale di informare la Corte dei Conti in merito al rispetto delle direttive impartite ai propri enti partecipati."

Con nota n. 30281 del 10/9/2015, la Società ha fornito la relazione richiesta, agli atti della Struttura Regionale competente l'istruttoria e di cui si dà, di seguito, una breve descrizione.

Per quanto riguarda la riduzione del 10% del compenso dell'organo amministrativo, la Società ha precisato che la determinazione è competenza dell'assemblea e che ad ogni modo gli attuali compensi sono ben al di sotto dei limiti previsti dall'art. 7 della L.R. 39/2013.

In relazione all'obbligo di adozione del regolamento per gli incarichi di collaborazione e consulenze, la Società ha risposto che per quanto riguarda le consulenze la medesima applica il proprio "Regolamento acquisti e gestione contrattualistica di interesse societario". Il personale viene invece assunto con le forme del contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato e interinale con le procedure previste dal "Regolamento per il reclutamento del personale".

Per quanto riguarda il rispetto dell'art. 8 della L.R. 39/2013, la risposta fornita dalla Società non appare congruente in quanto la specificità della Società non può esimerla dall'applicazione della succitata norma, che del resto, è alla base del presente provvedimento.

La Società ha dichiarato poi che seppure il regolamento per il reclutamento del personale sia stato adottato a gennaio 2014, già il precedente Consiglio di Amministrazione aveva espressamente sancito l'applicazione dei principi di cui al secondo comma dell'art. 18 del DL 112/2008.

Relativamente al piano previsionale per il riallineamento dei costi del personale a tempo determinato e dei costi per studi ed incarichi di consulenza la Società ribadisce che la propria specificità impedisce di applicare tout court i provvedimenti volti ad una "spending review""dovendo mantenere una adeguata struttura rispetto ad attività per le quali deve dare riscontro delle tempistiche e della qualità dei servizi resi". In merito alle consulenze la Società precisa che nell'anno 2014 sono state sostenute spese per euro 43.000,00 riferite esclusivamente a pareri richiesti in merito all'azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori in ottemperanza a quanto deliberato dalla Giunta e che, senza tale importo, l'ammontare complessivo sarebbe comunque inferiore agli analoghi costi registrati nel 2009.

In merito alla proposta di contenimento delle spese di funzionamento la Società ritiene di agire nei prossimi due anni sui costi relativi alla struttura dirigenziale e alle collaborazioni professionali esterne. Per quanto concerne la dirigenza viene previsto una riduzione dei costi dai circa 624.500,00 euro del 2014 ai 494.100,00 euro nel 2015 e 418.000,00 del 2016, per le seconde i costi dovrebbero addirittura azzerarsi in quanto è terminato lo start up delle nuove misure agevolative che avevano richiesto l'integrazione della struttura con competenze specialistiche esterne.

Da quanto sopra riportato e dalla relazione allegata emerge che la Società ha provveduto sostanzialmente a mettere in atto quanto richiesto dalle direttive seppure con un certo margine di flessibilità, conseguente, secondo quanto dichiarato dalla medesima, alla propria natura di intermediario finanziario e di società in cui i privati detengono il 49% del capitale, e che, ad ogni modo, i limiti previsti per le assunzioni per il personale a tempo indeterminato nel 2014 sono stati rispettati. Inoltre si pone in evidenza che dal bilancio al 31/12/2014 approvato dall'assemblea societaria del 15/5/2015, sulla base della DGR 815/2015, si evince che la spesa complessiva per il personale è scesa da euro 2.923.496,00 del 2013 a euro 2.891.172,00 del 2014.

Si propone, pertanto, di prendere atto di quanto rappresentato nella relazione allegata e di condividere la proposta di contenimento delle spese di funzionamento ivi rappresentata, ai sensi dell'art. 2 della L.R. 39/2013.

Per quanto riguarda un altro dei presupposti previsti dalla DGR 2101/2014, si rappresenta che la Società non ha presentato un piano decennale di sostenibilità ma che, da una parte la nuova risorsa viene a sostituire un quadro direttivo con retribuzione annua lorda di € 54.894,84, spostato ad altra funzione nel marzo 2014 e l'assunzione risulta comunque effettuata entro il limite delle cessazioni avvenute nel 2014 (4 unità per un importo totale di € 240.792,37), dall'altra il contratto che la Società andrà a stipulare è un contratto a tutele crescenti, ai sensi del D.Lgs. n. 23/2015, senza alcun patto in deroga.

Si ricorda, inoltre, che la DGR 447/2015 ha stabilito che le società controllate devono assicurare il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio 2011/2013, ai sensi di quanto previsto dall'art. 1, comma 557 - quater della legge 296/2006 e successive modifiche ed integrazioni e dall'art. 18, comma 2 bis del DL 112/2008 e successive modifiche ed integrazioni. Considerato però che il vigente comma 2-bis dell'art. 18 del DL 112/2008 è stato introdotto dal comma 557 della legge 147/2013, la quale prevede, nel contempo, che i commi da 550 a 562 non si applichino agli intermediari finanziari, si ritiene di poter escludere l'obbligatorietà di tale limite nei confronti di Veneto Sviluppo S.p.A.. Tale è anche l'interpretazione data dalla Corte dei Conti nella Relazione di Parifica del Rendiconto Generale della Regione del Veneto per l'esercizio 2014 (pag. 477, Delibera n. 558/2015/PARI del 19 novembre 2015).

Con riferimento a quanto sopra, si rappresenta che il parere fornito dalla Sezione Risorse Umane pone in evidenza la necessità, ai fini dell'acquisizione di personale da parte di Veneto Sviluppo S.p.A., della presenza di un regolamento che si ispiri ai principi delle procedure di reclutamento pubbliche e l'attestazione e la verifica del costante decremento delle spese di personale.

La Sezione Affari Legislativi non è invece entrata nel merito della questione, non rinvenendo in essa particolari problemi interpretativi, e ha, pertanto, rappresentato che essa "non può rilasciare pareri afferenti una procedura valutativa i cui contenuti riguardano esclusivamente la società regionale e la struttura deputata a vigilare sulla medesima".

Considerato pertanto quanto fin qui rappresentato, si propone di autorizzare la Veneto Sviluppo S.p.A. a procedere all'assunzione a tempo indeterminato di una risorsa da inserire nell'Area amministrazione per una retribuzione annua lorda di € 24.465,45, mediante le procedure ad evidenza pubblica previste nell'apposito regolamento della Società, a condizione che essa non vada ad inficiare il costante decremento delle spese complessive di personale.

Il relatore, tenuto conto dell'esito positivo dell'attività istruttoria condotta dalla Struttura Regionale competente, conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la L.R. 47/1975;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. 54 del 31/12/2012;

VISTA la L.R. 39/2013;

VISTE le DGR n. 258/2013, n. 2101/2014, n. 447/2015 e n. 815/2015;

VISTE le note di Veneto Sviluppo S.p.A. prot. n. 26938 del 31/7/2015, n. 29908 del 8/9/2015 e n. 33933 del 6/10/2015 e relativa documentazione acclusa, agli atti della Struttura Regionale competente l'istruttoria;

VISTA la relazione prodotta da Veneto Sviluppo S.p.A. sulla base della richiesta formulata dalla Giunta regionale con DGR n. 815/2015 e la proposta di contenimento delle spese di funzionamento ivi contenuta, agli atti della Struttura Regionale competente l'istruttoria;

VISTI i pareri forniti con le note n. 431653 del 26/10/2015 della Sezione Risorse Umane e n. 413673 del 14/10/2015 della Sezione Affari Legislativi;

delibera

1.      di prendere atto di quanto rappresentato nella relazione in merito al rispetto delle direttive di cui alla nota n. 30281 del 10/9/2015 prodotta da Veneto Sviluppo S.p.A. sulla base della richiesta formulata dalla Giunta regionale con DGR n. 815/2015 e di condividere la proposta di contenimento delle spese di funzionamento ivi rappresentata, ai sensi dell'art. 2 della L.R. 39/2013;

2.      di autorizzare la Veneto Sviluppo S.p.A. a procedere all'assunzione a tempo indeterminato di una risorsa da inserire nell'Area amministrazione per una retribuzione annua lorda di € 24.465,45, mediante le procedure ad evidenza pubblica previste nell'apposito regolamento della Società, a condizione che essa non vada ad inficiare il costante decremento delle spese complessive di personale;

3.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

4.      di pubblicare la presente deliberazione nel sito internet e nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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