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Materia: Designazioni, elezioni e nomine
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1492 del 29 ottobre 2015
IPAB - Opera Pia "Casa Paterna" di San Donà di Piave (VE). Rinnovo incarico Commissario straordinario regionale. Articolo 12 L.R. n. 55 del 15 dicembre 1982 e articolo 3 L.R. n. 23 del 16 agosto 2007.
reiterazione dell'incarico del Commissario regionale per la maggior durata dell'attività da espletare.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
L'Ipab Opera Pia "Casa Paterna" di San Donà di Piave (VE) fu istituita il 23 giugno 1883 come Istituzione di Assistenza e Beneficenza rivolta al mantenimento e all'istruzione dei figli degli inondati poveri, dei figli dei contadini poveri, degli orfani di guerra, delle vittime del lavoro, venne riconosciuta quale Ente Morale con R.D. 14.08.1883 n. MXL (parte supp.) e successivamente riconosciuta come Ipab soggiacendo alle disposizioni di cui alla Legge n. 6972 del 17.07.1890 e successive modifiche e integrazioni.
Agli inizi del 2014 l'Ente, spontaneamente, rappresentava al Dipartimento Sevizi Sociosanitari e Sociali una situazione di difficoltà economico-finanziaria. In conseguenza di ciò, allo scopo di approfondire l'analisi della cause di tale condizione, il Dipartimento procedeva all'analisi dei Bilanci e dei documenti previsti dall'art. 4 delle "Disposizioni esecutive dell'articolo 8 della L.R. 23 novembre 2012 n. 43" - allegate alla D.G.R. n. 780 del 21 maggio 2013". Da detta analisi emergeva chiaramente uno stato di grave problematicità e irregolarità gestionale, dovuta principalmente ad un'eccessiva gravosità dei costi di gestione amministrativa.
Successivamente, il 6 marzo 2014, il Presidente dell'Ipab in parola, trasmetteva alla Regione la nota Prot n. 131459, ricevuta il 27 marzo 2014, contenente la deliberazione del Consiglio d'amministrazione n. 105 del 26 febbraio 2014 con "l'urgente richiesta di provvedere al Commissariamento dell'Ente nel più breve tempo possibile, al fine di trovare delle soluzioni al problema" nonché di "rimanere in attesa che la Regione Veneto ... fornisca le modalità che saranno messe in atto nel più breve tempo possibile".
Constatata la gravità della situazione e verificata l'impossibilità dell'Ente di porvi rimedio autonomamente, l'Amministrazione regionale disponeva il commissariamento dell'Ente con Delibera di Giunta n. 1029 del 24 giugno 2014.
L'incarico commissariale veniva conferito anche con lo scopo di "avviare gli interventi operativi in particolare finalizzati a trovare una soluzione per il futuro dell'Ente, anche e soprattutto, attraverso il raggruppamento o la fusione con un'altra Ipab".
Dalle relazioni del Commissario straordinario emerge la necessità di continuare nella gestione commissariale, al fine di dare esecuzione risolutiva alle molteplici attività intraprese, in particolare con riferimento alla perdurante necessità dell'Ente di essere guidato al fine di ricondurre il proprio bilancio in equilibrio e nell'ottimizzazione della propria efficienza gestionale per consentire maggiori economie e garantire così la prosecuzione del servizio, la gestione efficiente dello stesso e la conservazione del patrimonio di cui è dotata l'Ipab, in linea con le previsioni della DGR n. 1029 del 2014.
Inoltre il Commissario, con nota datata 20 Luglio 2015 e facendo seguito ad un incontro tenutosi presso la Struttura regionale competente, ha rappresentato al Dipartimento Sevizi Sociosanitari e sociali la possibilità di concludere una trattativa che potrebbe avviare una sinergia con un altro ente del territorio che garantirebbe una migliore gestione economica della struttura ed il completo soddisfacimento del mandato conferito al momento dell'assegnazione dell'incarico commissariale.
Per quanto detto sopra, allo stato, permane la necessità di proseguire nell'opera di gestione commissariale come rilevato e richiesto dal Commissario.
Il Relatore pertanto propone, alla luce di quanto illustrato, di confermare quale Commissario straordinario regionale il Signor dott. Federico Del Vecchio, nato a Treviso il 27 maggio 1980, dotato della necessaria competenza, come da curriculum vitae depositato agli atti della competente Struttura, per ulteriori dodici mesi dalla scadenza del precedente incarico commissariale, al fine del compimento delle azioni commissariali, come già indicate nella DGR n. 1029 del 24 Giugno 2014.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
- VISTA la Legge 17 luglio 1890, n. 6972;
- VISTO l'articolo 21 del D.lgs. 4 Maggio 2001, n. 207;
- VISTO l'articolo 12 della L.R. del 15 dicembre 1982, n. 55 come modificato dall'articolo 71 della L.R. 30 gennaio 1997, n. 6;
- VISTO l'articolo 3 della L.R. 16 agosto 2007, n. 23;
delibera
1. di confermare quale Commissario straordinario regionale DEL VECCHIO Federico nominato con DGR n. 1029 del 24 giugno 2014 e nato a Treviso il 27 maggio 1980, dotato della necessaria competenza, come da curriculum vitae depositato agli atti della competente Struttura, per ulteriori dodici mesi dalla scadenza del precedente incarico commissariale, al fine del compimento delle azioni commissariali, come già indicate nella DGR n. 1029 del 24 Giugno 2014;
2. di dare atto che il suddetto mandato sarà da svolgersi a titolo gratuito, salvo il rimborso a carico dell'Ipab delle mere spese commissariali effettivamente sostenute e documentate, fino ad un massimo di euro cinquecento mensili;
3. di condizionare l'efficacia della suddetta nomina alla presentazione, al momento dell'accettazione dell'incarico, della dichiarazione di insussistenza delle cause di incompatibilità ed inconferibilità previste dal D. lgs n. 39 dell'8 aprile 2013;
4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
5. di rammentare che avverso il presente provvedimento è ammesso il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto entro 60 giorni dal ricevimento della presente comunicazione ovvero, in alternativa, è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da proporre entro 120 giorni dalla medesima comunicazione;
6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
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