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Materia: Affari legali e contenzioso
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1314 del 09 ottobre 2015
Ricorso al TAR LAZIO contro il Decreto del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione recante "Criteri per la nomina del personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, della Croce rossa italiana, nonché dei corpi e servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale" - iniziative.
Con il presente provvedimento si autorizza la Regione Veneto ad impugnare avanti il TAR Lazio il decreto del Dipartimento per la funzione pubblica, che tra l’altro blocca ogni forma di assunzione del personale presso le ASL, e perché atto di esecuzione di una norma di legge già impugnata dalla Regione avanti la Corte Costituzionale (art. 1, comma 424, della L. 23.12.2014).
Il Vice Presidente On. Gianluca Forcolin, riferisce quanto segue.
Nella Gazzetta Ufficiale del giorno 30 settembre 2015 n° 227 è stato pubblicato il decreto 14 settembre 2015 del Dipartimento della funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri avente per oggetto: “Criteri per la mobilità del personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, della Croce Rossa Italiana, nonchè dei corpi e dei servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale”.
Detto decreto introduce tra l’altro il divieto di assunzione di personale dipendente di qualsiasi categoria e figura fino alla ricollocazione integrale del personale delle province dichiarato in esubero.
Tale previsione, in particolare, risulta in contrasto con la norma legislativa di cui costituisce l’attuazione, che è individuata nell’art. 1, comma 424, della legge 23.12.2014 n. 190 (Legge di stabilità per il 2015).
A tal proposito va anche osservato che la stessa disposizione di legge è stata altresì impugnata dalla Regione Veneto avanti la Corte Costituzionale, perché ritenuta lesiva delle competenze regionali in materia sanitaria, giusto quanto stabilito con DGR 152 del 10 febbraio 2015.
Vista la nota del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale del 2 ottobre 2015, prot. 396378, indirizzata all’Avvocatura regionale, che rappresenta l’esigenza di procedere all’impugnazione del predetto decreto, e considerato che questa richiesta si pone in continuità con l’impugnazione della norma di riferimento, già deliberata dalla Giunta regionale, si ritiene di autorizzare l’impugnazione al TAR Lazio del citato decreto del 14 settembre 2015 del Dipartimento della funzione pubblica, conferendo mandato agli avvocati. Ezio Zanon dell’Avvocatura regionale, Prof. Mario Bertolissi del foro di Padova e Luigi Manzi, il quale anche come domiciliatario in Roma, presso il suo studio sito in via Confalonieri n. 5, in quanto già assegnatari dell’incarico menzionato del ricorso avanti la Corte Costituzionale proposto contro art. 1, comma 424, della L. 23.12.2014.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento:
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
- visto l’art. 2, comma 2, lett. m) l.r. 31.12.2012, n. 54;
- vista la L.R. 16.8.2001, n. 24;
- vista la DGR n. 2472 del 23.12.2014;
delibera
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