Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 82 del 25 agosto 2015


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1001 del 04 agosto 2015

Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia - Croazia (2014-2020). Approvazione della proposta di Programma e individuazione delle Autorità di audit e di certificazione, ai sensi del regolamento (UE) del 17 dicembre 2013, n. 1303/2013 e del Regolamento (UE) del 17 dicembre 2013, n. 1299/2013.

Note per la trasparenza

Con il presente atto la Giunta regionale, in funzione dell'invio alla Commissione europea del Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia - Croazia (2014-2020), per il quale la Regione del Veneto svolge il ruolo di Autorità di gestione, approva in via preliminare la proposta di Programma, identificando le relative Autorità di audit e di certificazione.

Il Presidente della Giunta regionale Luca Zaia riferisce quanto segue.

In attuazione della strategia "Europa 2020", che prevede una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, il 17 dicembre 2013 è stato approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio il pacchetto di regolamenti sui Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) per il periodo 2014-2020. In particolare, oltre al Regolamento (UE) n. 1303/2013 che definisce le norme comuni ai fondi SIE, è stato approvato il regolamento (UE) n. 1299/2013, che reca disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) all'Obiettivo "Cooperazione Territoriale Europea - CTE" nell'ambito della Politica di coesione della UE valida per il periodo 2014-2020.

Secondo quanto disposto dall'articolo 1, paragrafo 2, il Regolamento (UE) 1299/2013 definisce, per l'Obiettivo CTE, gli obiettivi prioritari e l'organizzazione del FESR, i criteri di ammissibilità degli Stati membri e delle Regioni al sostegno del fondo, le risorse finanziarie disponibili e i criteri di assegnazione delle stesse. Detto Regolamento reca inoltre le disposizioni necessarie a garantire l'efficacia dell'attuazione, della sorveglianza, della gestione finanziaria e del controllo dei programmi operativi a norma dell'obiettivo CTE, denominati "programmi di cooperazione".

Ai sensi dell'articolo 2 del medesimo regolamento, sono confermate anche per il 2014-2020 le componenti della CTE: transfrontaliera, transnazionale, interregionale. Nello specifico, il Programma di Cooperazione fra Italia e Croazia, di nuova istituzione, rientra nella componente transfrontaliera dedicata alla promozione dello sviluppo regionale integrato fra Stati membri aventi frontiere terrestri o marittime. Lo scopo di tale cooperazione è affrontare le sfide comuni come individuate di concerto dalle Regioni frontaliere.

Rilevano per l'Obiettivo CTE anche i seguenti regolamenti dei fondi strutturali e di investimento europei (SIE):

  • il Regolamento (UE) n. 1301/2013, relativo al FESR e recante disposizioni specifiche concernenti l'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";
  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006.

In particolare, l'articolo 123 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 prevede per ciascun Programma operativo la designazione di un'Autorità di gestione, un'Autorità di certificazione e un'Autorità di audit, quest'ultima funzionalmente indipendente dall'Autorità di gestione e dall'Autorità di certificazione.

In base all'articolo 125 del medesimo Regolamento, l'Autorità di gestione è l'organo responsabile del funzionamento di un programma finanziato dai fondi strutturali dell'Unione Europea. All'articolo 23 del Regolamento (UE) n. 1299/2013 è altresì previsto che le Autorità di gestione istituiscano un Segretariato congiunto per lo svolgimento delle attività esecutive, sentiti gli Stati partner di programma.

Con Decisione della Commissione Europea n. C(2014) 3776 del 16 giugno 2014 è stato istituito l'elenco dei programmi di cooperazione e indicato l'importo globale del sostegno complessivo del Fondo europeo di sviluppo regionale per ciascun programma nell'ambito dell'Obiettivo CTE per il periodo 2014-2020, tra cui il Programma di Cooperazione Italia-Croazia, per il quale è stata prevista una dotazione FESR di € 201.357.220,00.

L'articolo 120 comma 3 del Regolamento UE n. 1303/2013 dispone che il tasso di cofinanziamento FESR, per ogni asse prioritario, per i Programmi operativi nell'ambito dell'Obiettivo CTE non possa essere superiore all'85%. La struttura di Programma prevede quindi una quota di cofinanziamento da parte dei beneficiari pari al 15% della dotazione finanziaria. Per i beneficiari italiani il cofinanziamento è disciplinato dall'articolo 1, comma 240, della Legge di stabilità 2014 (Legge n. 147 del 27 dicembre 2013) e dalla delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica n. 10 del 23 gennaio 2015, che dispone per i programmi di Cooperazione territoriale europea il cofinanziamento nazionale pari al 15% della spesa totale. Per i beneficiari pubblici, la relativa copertura finanziaria è posta a carico del Fondo di rotazione; nei casi in cui sia prevista la partecipazione di beneficiari privati la quota nazionale di cofinanziamento è a carico di questi ultimi. Nessun onere finanziario è chiesto a carico dei bilanci regionali quale cofinanziamento al Programma.

Parimenti, per i beneficiari croati sarà garantita la pertinente quota di cofinanziamento nazionale, secondo le modalità individuate dal Governo croato.

Con decisione C(2014) 3898 del 16 giugno 2014, la Commissione Europea ha accolto le proposte degli Stati e ha sancito le aree eleggibili ai finanziamenti dei nuovi programmi CTE, che per il Programma di Cooperazione Italia-Croazia è costituita dalle Province italiane che si affacciano sul mar Adriatico: Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Campobasso, Chieti, Fermo, Ferrara, Foggia, Forlì-Cesena, Gorizia, Lecce, Macerata, Padova, Pesaro e Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Rovigo, Teramo, Trieste, Udine, Venezia - e dalle Contee croate Primorsko-goranska, Li¿ko-senjska, Zadarska, ¿ibensko-kninska, Splitsko-dalmatinska, Istarska, Dubrova¿ko-neretvanska, Karlova¿ka.

La copertura geografica del Programma risulta estendersi per 85.562 km2, di cui il 67% territorio italiano e il 33% croato, e comprendere una popolazione pari a 12.465.861, per l'88% italiana e il restante 12% croata.

Con deliberazione n. 2428 del 27 novembre 2012, la Giunta regionale ha dato la propria disponibilità ad assumere il ruolo di Autorità di gestione del Programma di Cooperazione Italia-Croazia. In coerenza con l'atto sopra richiamato, nella riorganizzazione delle proprie Strutture, disposta con la deliberazione n. 2140 del 25 novembre 2013 in attuazione della L.R. n. 54/2012, la Giunta regionale ha previsto la nuova Sezione Autorità di Gestione Italia-Croazia, afferente al Dipartimento Politiche e Cooperazione Internazionali. Le competenze, l'assetto organizzativo e di funzionamento di suddetta Sezione sono state definite con deliberazioni n. 2611 del 31 dicembre 2013 e n. 228 del 24 febbraio 2015.

Conseguentemente, nel maggio 2014 è stato avviato il lavoro di stesura del Programma di Cooperazione, in collaborazione con l'ex DPS del Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria ora Dipartimento per la Politica di Coesione e Agenzia per la coesione territoriale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ex art. 10 del Decreto legge 31 agosto 2013 n. 101 convertito con modifiche dalla legge 30 ottobre 2013 n 125 - e con i competenti Ministeri della Repubblica di Croazia.

Il coordinamento delle attività preliminari e di progettazione del Programma, la definizione dei metodi e delle procedure per l'elaborazione di un'analisi dei fabbisogni dell'area di programma, l'indicazione delle priorità, degli obiettivi specifici e delle azioni, il coinvolgimento del partenariato e la promozione del dialogo con i principali stakeholder collegati al processo di elaborazione del Programma sono attività in capo ad una "Task force" costituita da una rappresentanza dei due Stati membri, sia a livello nazionale che locale. Per l'Italia, la rappresentanza del livello nazionale è stata assicurata dal suddetto Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre il livello locale è rappresentato dalle Regioni Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna; per la Croazia il livello nazionale è rappresentato da referenti del Ministero per lo sviluppo regionale e dei fondi europei e il livello locale è rappresentato dalle Contee di Istria e di Zara. Alla Task force partecipano, in qualità di osservatori, anche i rappresentanti della Commissione Europea e della futura Autorità di gestione.

La lingua di lavoro, come pure di tutti i documenti ufficiali, compreso il Programma di Cooperazione, è l'inglese.

Tuttavia, da agosto 2014 ai primi mesi del 2015 i lavori per la stesura del Programma hanno subito un netto rallentamento a seguito di incertezze sul mantenimento da parte della Regione del Veneto del ruolo di candidato ad Autorità di gestione, esplicitate nel ritiro della candidatura con deliberazione della Giunta regionale n. 1561 del 26 agosto 2014.

Successivamente, a fronte delle forti sollecitazioni da parte dei partner di Programma e all'esito positivo delle verifiche interne all'Amministrazione regionale, la candidatura della Regione del Veneto ad Autorità di gestione è stata confermata con deliberazione della Giunta regionale n. 230 del 24 febbraio 2015.

Nel mese di marzo 2015 la Regione del Veneto ha avviato le procedure per la selezione del Direttore dell'Autorità di gestione e del core staff, procedure che sono state perfezionate con l'attribuzione dell'incarico di Direttore della Sezione Autorità di gestione Italia-Croazia, avvenuta con DGR 619 del 21 aprile 2015. La Sezione Autorità di gestione Italia-Croazia è stata resa operativa da maggio 2015.

Il 7 maggio u.s. è stato quindi concordato, in un incontro tra le delegazioni italiana e croata presso la Commissione Europea, un calendario per la ripresa delle attività di preparazione del Programma di Cooperazione; successivamente tale calendario è stato aggiornato dalla Task force in base all'effettivo avanzamento dei lavori, con l'obiettivo di presentare alla Commissione Europea, il Programma di Cooperazione entro la prima settimana di agosto 2015, al fine di non incorrere nel rischio di disimpegno delle risorse assegnate.

A tale scopo sono stati riavviati i rapporti con i membri della Task force e con i consulenti incaricati di supportare la stesura della proposta di Programma di Cooperazione. Sono stati inoltre organizzati incontri bilaterali e della Task force, nonché due eventi finalizzati alla consultazione degli Stakeholders in merito alle azioni previste dal programma.

Relativamente alle Autorità di certificazione e di audit, esse erano state inizialmente identificate all'interno della Regione del Veneto, rispettivamente nell'Area Bilancio, affari generali, demanio patrimonio e sedi, e nella Sezione Attività ispettive e partecipazioni societarie.

Nell'ambito della gestione del Fondo FESR per il periodo di programmazione 2014-2020, con deliberazione n. 193 del 24/02/2015 la Giunta regionale ha costituito un gruppo di lavoro di alto livello per l'elaborazione di un piano delle attività delegabili all'Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura - AVEPA, in coerenza con la LR. n. 31/2001 istitutiva di AVEPA come modificata dalla L.R. n. 9/2005.

In esito al proficuo avanzamento di tale piano, è stata ravvisata l'opportunità di avvalersi della predetta Agenzia anche per lo svolgimento della funzione di Autorità di audit nell'ambito del Programma di Cooperazione Italia-Croazia. Contattata preliminarmente, AVEPA ha manifestato la propria disponibilità in tal senso con nota del 17/07/2015 prot. n. 60294.

Conseguentemente il predetto gruppo di lavoro di cui alla DGR n. 193/2015 dovrà essere integrato con il Direttore della Sezione Autorità di Gestione Italia-Croazia, dott. Silvia Majer, al fine di completare la definizione del perimetro delle attività da affidare ad AVEPA per la gestione del FESR nel periodo di programmazione 2014-2020 in relazione al ruolo di Autorità di audit per il Programma di Cooperazione Italia-Croazia.

Per ciò che attiene alla designazione dell'Autorità di audit per i Programmi operativi dei Fondi SIE, in base all'Allegato II dell'Accordo di partenariato che definisce gli elementi salienti dei sistemi di gestione e controllo (SI.GE.CO), essa è sottoposta al parere dell'Organismo di coordinamento nazionale della funzione di audit, il Ministero dell'Economia e delle Finanze - DRGS/IGRUE, cui è affidata l'attività di valutazione ex ante dell'adeguatezza della struttura organizzativa delle singole Autorità di audit rispetto ai compiti loro affidati in attuazione della normativa comunitaria. Considerata l'analogia del ruolo svolto, si ritiene opportuno sottoporre la designazione dell'Autorità di audit del Programma di Cooperazione Italia-Croazia al medesimo iter valutativo.

A loro volta le designazioni delle Autorità di gestione e di certificazione dovranno basarsi su relazione e parere dell'Autorità di audit che valuterà la conformità di queste a criteri relativi all'ambiente di controllo interno, alla gestione del rischio, alle attività di gestione e controllo e alla sorveglianza definiti nell'allegato XIII del Regolamento (UE) n. 1303/2013.

Relativamente ai contenuti dei documenti di programmazione dei fondi SIE e con particolare riferimento ai Programmi di Cooperazione transfrontaliera, gli Stati e le Regioni sono chiamati a definire le strategie concentrandole in un numero limitato di assi prioritari e di azioni, con risultati concreti e misurabili, dai quali emerga il contributo delle aree transfrontaliere allo sviluppo dell'Unione in termini di "valore aggiunto" rispetto ad altri strumenti di intervento cofinanziati dai fondi UE.

Come disposto dal Regolamento delegato (CE) n. 240/2014, per la fase di preparazione del Programma, il partenariato è stato coinvolto nella scelta degli obiettivi tematici e delle priorità di intervento mediante una consultazione che ha interessato tutta l'area eleggibile del Programma, gestita in modalità on line con il supporto di una piattaforma web nell'arco di tempo compreso tra il 25 agosto 2014 ed il 12 settembre 2014. Successivamente un ulteriore passaggio di consultazione degli Stakeholders è avvenuto per la definizione dei tipi e degli esempi di azioni, sia con eventi (a Trieste, 17 giugno e a Spalato, 19 giugno 2015) che con il supporto della medesima piattaforma web.

Coniugando le esigenze espresse dal partenariato socioeconomico ed istituzionale con il contesto normativo e il lavoro della Task force, per il Programma di Cooperazione Italia-Croazia sono stati definiti i seguenti assi prioritari: Asse 1 "Innovazione blu", Asse 2 "Sicurezza e resilienza", Asse 3 "Ambiente e patrimonio culturale", Asse 4 "Trasporto marittimo". Durante l'ottavo meeting tenutosi a Bale (Croazia), il 16-17 luglio 2015, la Task force ha approvato la proposta di Programma, fornendo le indicazioni per la redazione della bozza finale da presentare alla Commissione Europea (Allegato A).

Il programma contiene in particolare:

  • nella Sezione 1, la descrizione del contesto territoriale e della strategia perseguita dal programma di cooperazione per contribuire alla strategia europea per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale;
  • nella Sezione 2 "Assi prioritari", una descrizione degli assi prioritari prescelti e degli obiettivi specifici declinati sulla base delle priorità di investimento definite per il FESR dalla regolamentazione comunitaria, nonché i tipi ed esempi di azioni che si intendono finanziare tramite il Programma; considerata la rilevanza del contenuto della Sezione 2, per questa è stata predisposta una traduzione in lingua italiana (non ufficiale) (Allegato B), al fine di agevolare la presa visione di quanto ivi descritto;
  • nella Sezione 3, il piano finanziario, con le tabelle esplicative dell'allocazione finanziaria per anno e per Asse prioritario;
  • nella Sezione 4, una descrizione dell'approccio integrato allo sviluppo territoriale;
  • nella Sezione 5 "Disposizioni per l'attuazione del programma di cooperazione" la descrizione della struttura organizzativa del Programma, identificando le Autorità rilevanti, e definendo, in sintesi, l'organizzazione dei sistema di gestione e controllo nonché le procedure previste per l'istituzione del Segretariato congiunto. Considerati gli impegni che comporta il ruolo di Autorità di gestione, tale sezione è da considerarsi rilevante per la Regione del Veneto ai fini dell'attuazione del Programma; anche per questa sezione, si è provveduto a redigere una traduzione in lingua italiana delle parti rilevanti (l'Allegato C contiene la traduzione in italiano dei paragrafi 5.1, 5.2, 5.3, 5.4);
  • nella Sezione 6 la descrizione dei meccanismi messi in atto per assicurare il coordinamento con i fondi ESI e con gli altri strumenti finanziari comunitari e nazionali;
  • nella Sezione 7, una descrizione degli accorgimenti che saranno adottati per diminuire gli oneri amministrativi a carico dei beneficiari;
  • nella Sezione 8, una descrizione di come sarà assicurata l'applicazione dei principi orizzontali sello sviluppo sostenibile, della pari opportunità e non discriminazione e della parità di genere;
  • nella Sezione 9, la definizione del "Quadro di riferimento per l'efficacia dell'attuazione" ovvero gli obiettivi minimi finanziari e di output previsti per l'anno 2018, nonché la descrizione della composizione del partenariato di programma.

Ai sensi dell'articolo 55 del Regolamento UE n. 1303/2013 che dispone che ciascun Programma Operativo comprenda la valutazione ambientale per migliorare la qualità e l'elaborazione degli interventi e per verificare che gli obiettivi generali e specifici possano essere conseguiti, il Programma deve essere sottoposto alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

La procedura VAS è prevista dalla Direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001, recepita in Italia con il D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i., al quale la Giunta Regionale ha dato attuazione con DGR n. 791 del 31 marzo 2009, fornendo altresì una guida metodologica. In particolare, con l'allegato E della succitata deliberazione, è stata disciplinata la procedura di VAS per i programmi CTE, differenziando l'ipotesi in cui la Regione del Veneto sia Autorità di gestione, come nel caso di specie, da quella in cui l'Autorità di gestione sia un soggetto diverso.

L'articolo 4 della Direttiva 2001/42/CE prevede, in particolare, che la Valutazione ambientale sia effettuata durante la fase preparatoria del piano e del programma ed anteriormente alla sua adozione o all'avvio della relativa procedura legislativa: in base a tali disposizioni, è necessario che il processo di VAS sia quantomeno avviato prima della presentazione della proposta di programma alla Commissione Europea, in modo che questa sia conclusa anteriormente all'approvazione del Programma, come stabilito con lettera del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica prot. n. 3385 del 15 aprile 2014 per i programmi operativi regionali finanziati con i fondi FESR, applicata per analogia anche alla CTE.

La Regione del Veneto, in qualità di Amministrazione proponente e procedente, attraverso la Sezione Coordinamento Commissioni VAS, VINCA e NUVV ha avviato - in data 8 settembre 2014 - ai sensi dell'articolo 13 comma 1 del D. Lgs n. 152/2006, in accordo con i competenti Uffici delle altre Regioni italiane adriatiche, la prima fase della VAS (cosiddetto "scoping") che prevede la consultazione dei soggetti con competenza in ambito ambientale in tutto il territorio italiano eleggibile.

A conclusione di questa prima fase, la citata Sezione ha istruito i pareri pervenuti dai soggetti competenti dei diversi territori, e la Autorità competente - Commissione regionale VAS - ha formulato, in data 16 dicembre 2014, il parere motivato n. 232 .

Per il prosieguo della procedura, ad avvenuto completamento della definizione della proposta di Programma, ai sensi della DGR n. 791 del 31 marzo 2009, la Sezione Coordinamento Commissioni VAS, VINCA e NUVV, sentita per quanto di competenza, provvederà a pubblicare nel sito istituzionale - http://www.regione.veneto.it/web/vas-via-vinca-nuvv/pubblicazioni -, antecedentemente alla presentazione del Programma di Cooperazione, l'avviso di avvio della procedura per la Valutazione Ambientale Strategica, la cui consultazione pubblica sarà aperta per 60 giorni consecutivi dalla contestuale pubblicazione dell'avviso stesso sul BUR della Regione del Veneto.

In tale fase saranno coinvolte le Autorità croate e le Amministrazioni italiane competenti per garantire un avvio coordinato della procedura per la Valutazione Ambientale Strategica in tutta l'area di Programma.

In considerazione di quanto sopra, si deve ora procedere con la presa d'atto del testo della proposta del Programma in oggetto e all'avvio della procedura per la relativa Valutazione Ambientale Strategica, delegando ai competenti uffici regionali i conseguenti atti esecutivi e fermo restando che, in relazione agli esiti della consultazione pubblica per la VAS e della fase di negoziato, il testo del Programma potrebbe subire alcune modifiche.

Infine, ai fini della trasmissione della proposta di Programma alla Commissione Europea e di tutte le comunicazioni pertinenti è previsto l'obbligo di utilizzare la specifica procedura informatica SFC2014. Si tratta di una modalità particolarmente complessa che richiede la trascrizione del testo del Programma nel template dell'applicativo, secondo specifici standard. Pertanto è necessario dare mandato all'Autorità di gestione di procedere in tal senso e al conseguente invio del Programma, sempre a mezzo di SFC2014, per il tramite della competente Agenzia per la Coesione Territoriale, alla Commissione Europea.

Tale invio darà inizio alla fase negoziale con la Commissione Europea per la definizione del Programma di Cooperazione Italia-Croazia.

Si evidenzia che l'adozione della presente proposta di deliberazione riveste carattere di urgenza per consentire l'approvazione finale del documento entro dicembre 2015 ed evitare così il rischio di perdita di una parte delle risorse FESR assegnate.

Del presente provvedimento verrà informato il Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale n. 26/2011, recante "Norme sulla partecipazione della Regione del Veneto al processo normativo e all'attuazione del diritto e delle politiche dell'Unione Europea".

Tutto ciò premesso, con il presente atto si propone di prendere atto dei contenuti della proposta di Programma di Cooperazione Italia-Croazia, per il quale la Regione del Veneto svolge il ruolo di Autorità di gestione, ed in particolare di quanto previsto per l'attuazione del sistema di gestione e controllo, nell'ambito del quale vengono individuate le Strutture investite del ruolo di Autorità di audit e di Autorità di certificazione; nel contempo, si intende dare mandato alla Sezione Autorità di gestione Italia-Croazia per gli adempimenti connessi alla presentazione ufficiale del Programma di Cooperazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

-      VISTO il Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR - all' Obiettivo "Cooperazione Territoriale Europea - CTE;

-      VISTO il Regolamento n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al FESR e recante disposizioni specifiche concernenti l'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

-      VISTO il Regolamento (CE) n. 1303/2013 del 18 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

-      VISTA la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente;

-      VISTA la Decisione di esecuzione C(2014) 3776 del 16 giugno 2014 che stabilisce l'elenco delle Regioni e delle zone ammissibili ad un finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro delle componenti transfrontaliere e transnazionali dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea per il periodo 2014 -2020;

-      VISTA la Decisione C(2014) 3898 del 16 giugno 2014 con cui la Commissione accoglie le proposte degli Stati e sancisce le aree eleggibili ai finanziamenti dei nuovi programmi CTE;

-      VISTO il Decreto legislativo n. 152 del 03 aprile 2006 (Codice dell'ambiente) ;

-      VISTA la legge regionale n. 26 del 25 novembre del 2011 che definisce le modalità di partecipazione della Regione alla formazione e all'attuazione del diritto e delle politiche dell'Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite con legge dello Stato e del riparto costituzionale delle competenze, in particolare l'art. 3;

-      VISTA la DGR n. 791 del 31 marzo 2009 in merito all'adeguamento delle procedura di Valutazione Ambientale Strategica a seguito di modifica della parte seconda del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 cd "Codice dell'ambiente" apportata dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4. Indicazioni metodologiche procedurali;

-      VISTE la DGR n. 2611 del 31 dicembre 2013, la DGR n. 228 del 24 febbraio 2015 e 619 del 21 aprile 2015 che definiscono l'assetto organizzativo e di funzionamento della Sezione Autorità di gestione Italia-Croazia;

-      VISTA la DGR n. 193 del 24 febbraio 2015 con cui si costituisce un gruppo di lavoro per l'elaborazione di un piano delle attività nell'ambito della gestione del fondo FESR delegabili all'Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura - AVEPA;

-      VISTA la DGR n. 230 del 24 febbraio 2015 con cui la Regione del Veneto ha confermato la propria candidatura ad Autorità di gestione del Programma di Cooperazione Italia-Croazia 2014-2020;

-      VISTA la proposta di Programma di Cooperazione Italia-Croazia 2014-2020 concordata dalla Task force del Programma;

-      VISTO l'articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.      di ritenere le premesse e gli Allegati A, B e C quali parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      di indicare quale Autorità di audit nella proposta di Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia- Croazia l'Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (AVEPA) - Unità Complessa Controllo interno nella persona del dirigente responsabile pro tempore;

3.      di indicare nella medesima proposta di Programma quale Autorità di certificazione, la Regione del Veneto - Area Bilancio, affari generali, demanio, patrimonio e sedi;

4.      di approvare, in via preliminare, la proposta di Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia- Croazia (2014-2020) riportato in forma completa nell'Allegato A e del quale si allegano le traduzioni in lingua italiana della Sezione 2 "Assi prioritari (Allegato B) e dei paragrafi da 1 a 4 della Sezione 5 "Disposizioni per l'attuazione del programma di cooperazione" (Allegato C);

5.      di dare mandato alla Sezione Autorità di Gestione Italia-Croazia di provvedere all'inserimento nel sistema telematico SFC2014 della proposta di Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia- Croazia 2014-2020, anche apportando le eventuali modifiche tecnicamente necessarie a tal fine, nonché di procedere alla conferma e invio dello stesso, sempre tramite SFC2014, alla competente Agenzia per la Coesione Territoriale, per la presentazione ufficiale alla Commissione Europea;

6.      di includere tra i componenti del gruppo di lavoro di cui alla deliberazione n. 193 del 24 febbraio 2015 il Direttore della Sezione Autorità di Gestione Italia- Croazia, Dott.ssa Silvia Majer, al fine di completare la definizione del perimetro delle attività da affidare ad AVEPA per la gestione del FESR nel periodo di programmazione 2014-2020 in relazione al ruolo di Autorità di audit per il Programma di Cooperazione Italia-Croazia;

7.      di trasmettere al Ministero Economia e Finanze - Ragioneria Generale dello Stato IGRUE il presente provvedimento di designazione dell'Autorità di audit unitamente ai documenti necessari per la valutazione della conformità della designazione;

8.      di dare mandato alla Sezione Coordinamento VAS, VINCA e NUVV di dar seguito alla procedura di valutazione ambientale strategica - VAS sul Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia;

9.      di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;

10.     di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione omettendo gli Allegati A, B e C che saranno pubblicati nel sito internet della Regione del Veneto nelle pagine dedicate alla Cooperazione Territoriale Europea, raggiungibili tramite il seguente link: http://coopterritoriale.regione.veneto.it/;

11.     di incaricare la Sezione Autorità di Gestione Italia-Croazia dell'invio del presente provvedimento al Consiglio Regionale ai sensi dell'articolo 3 della legge regionale n. 26 del 25 novembre del 2011.

Allegati (omissis)

Torna indietro