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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 80 del 18 agosto 2015


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 931 del 28 luglio 2015

Programma di Cooperazione Territoriale Europea "INTERREG EUROPE 2014-2020". Presa d'atto del Programma e partecipazione regionale alla prima procedura pubblica per la chiamata di progetti.

Note per la trasparenza

Con questa deliberazione la Giunta Regionale prende atto dell'approvazione, da parte della Commissione Europea, del Programma di Cooperazione Territoriale Europea "INTERREG EUROPE 2014-2020" e riconosce gli impegni che alcune strutture ed enti regionali veneti intendono assumere mediante la presentazione diretta ai progetti o con lettere di supporto ai progetti candidati da altri enti del territorio veneto. Si dà quindi mandato alle strutture di porre in essere gli adempimenti formalmente necessari alla presentazione delle proposte progettuali che le coinvolgono, nel rispetto del termine di scadenza di questo primo bando, che è il 31 luglio 2015.

Il Presidente della Giunta Regionale Luca Zaia riferisce quanto segue.

Il Programma di Cooperazione Territoriale Europea di tipo interregionale "INTERREG EUROPE 2014-2020" (di seguito Programma), è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR nel quadro dell'omonimo Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea - CTE, di cui al Regolamento (UE) n. 1299/2013 del 17/12/2013. E' stato approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2015) 4053 del 11/06/2015 (codice CCI 2014TC16RFIR001); la Giunta Regionale ne prende atto con il presente provvedimento, il testo è reperibile sul sito ufficiale del Programma http://www.interreg4c.eu,

L'obiettivo generale del Programma è migliorare l'attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale, in particolare i Programmi operativi regionali di Investimenti a favore della Crescita e dell'Occupazione (cosiddetti POR) e i Programmi di Cooperazione Territoriale Europea, attraverso il cofinanziamento di progetti e piattaforme tematiche nei seguenti settori: innovazione, competitività delle PMI, economia a basse emissioni di carbonio, tutela dell'ambiente e uso efficiente delle risorse. La finalità dei progetti interregionali è consentire alle autorità pubbliche e agli altri attori europei di rilevanza regionale di scambiare buone pratiche e realizzare concrete applicazioni di politiche pubbliche, tese all'individuazione nei predetti ambiti di soluzioni comuni per il miglioramento dei servizi a favore dei cittadini.

Il Programma rappresenta la continuazione di INTERREG IVC 2007-2013 e ne conferma l'area geo-grafica corrispondente all'intero territorio dell'Unione Europea, comprese le aree insulari e ultraperiferiche, la Norvegia e la Svizzera.

L'Autorità di Gestione del Programma è, come nella programmazione 2007-2013, la Regione Nord-Pas-de-Calais (Francia), supportata da un Segretariato congiunto con sede a Lille, incaricato della istruttoria dei progetti e del supporto all'organo decisorio del Programma: il Comitato di Sorveglianza (Monitoring Committee), che seleziona ed approva i progetti in ultima istanza. L'Autorità di Gestione è supportata inoltre dalla rete dei Punti di Contatto Nazionale collocati in ciascuno degli Stati partner. L'Autorità di Certificazione è la Provincia delle Fiandre Orientali, con sede a Gand (Belgio). L'Autorità incaricata dell'audit è il Comitato Interministeriale di Coordinamento dei Controlli delle azioni/operazioni cofinanziate dai Fondi strutturali, con sede a Parigi.

Per l'Italia, ai sensi dell'articolo 10 della Legge n. 125 del 30/10/2013, il referente di livello nazionale attuale del Programma è il Dipartimento per la Coesione Economica - DPC, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - PCM; mentre il Contact Point è di livello regionale ed è istituito presso la Regione Umbria; va ricordato - tuttavia - che ad oggi il sistema di governance italiano della CTE non è ancora completamente definito.

Beneficiari finali dei progetti possono essere:

  • autorità pubbliche, siano esse a livello nazionale, regionale o locale;
  • organismi di diritto pubblico;
  • soggetti privati senza scopo di lucro.

Il Programma prevede due tipi di possibili interventi:

  1. progetti di cooperazione interregionale, della durata da tre a cinque anni, che includano partner di almeno tre Paesi diversi, dei quali almeno due Stati Membri UE;
  2. piattaforme tematiche per lo scambio di buone pratiche tra autorità pubbliche regionali e locali ed altri attori di rilevanza regionale in tutta Europa.

La cooperazione interregionale si concretizza nello scambio di informazioni, know-how e buone pratiche in varie tematiche riconducibili ai quattro Assi Prioritari individuati nel Programma e di seguito sintetizzati con i rispettivi Obiettivi Specifici:

Assi Prioritari e corrispondenti obiettivi tematici (OT) ex art. 9 Reg. (UE) n. 1303/2013

Obiettivi specifici

Asse Prioritario 1: Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (OT 1)

o    O.S. 1.1: Migliorare l'attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale, in particolare i Programmi di Investimenti per la Crescita e l'Occupazione e, se rilevanti, i Programmi di CTE, nel campo delle infrastrutture e delle capacità di ricerca e innovazione, in particolare nell'ambito delle Smart Specialization Strategies.

o    O.S. 1.2: Migliorare l'attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale, in particolare i Programmi di Investimenti per la Crescita e l'Occupazione e, se rilevanti, i Programmi di CTE, che supportino la produzione di innovazione da parte degli attori delle filiere innovative regionali nelle aree di smart specialization e di opportunità di innovazione.

Asse Prioritario 2: Competitività delle PMI (OT 3)

o    O.S. 2.1: Migliorare l'attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale, in particolare i Programmi di Investimenti per la Crescita e l'Occupazione e, se rilevanti, i Programmi di CTE, che supportino le PMI in tutte le fasi del loro ciclo di vita per sviluppare e raggiungere la crescita e impegnarsi nell'innovazione.

Asse Prioritario 3: Economia a basse emissioni di carbonio (OT 4)

o    O.S. 3.1: Migliorare l'attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale, in particolare i Programmi di Investimenti per la Crescita e l'Occupazione e, se rilevanti, i Programmi di CTE, relativi alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, in particolare nell'ambito delle Smart Specialization Strategies.

Asse Prioritario 4: Ambiente e utilizzo efficiente delle risorse (OT6)

o    O.S. 4.1: Migliorare l'attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale, in particolare i Programmi di Investimenti per la Crescita e l'Occupazione e, se rilevanti, i Programmi di CTE, nel campo della tutela e sviluppo del patrimonio naturale e culturale.

o    O.S. 4.2: Migliorare l'attuazione di politiche e programmi di sviluppo regionale, in particolare i Programmi di Investimenti per la Crescita e l'Occupazione e, se rilevanti, i Programmi di CTE, finalizzati all'incremento dell'efficienza energetica, green growth, eco-innovation e gestione della performance ambientale.

Asse prioritario 5: Assistenza tecnica

Beneficiario ADG

 

A ciascuna delle prime quattro priorità è destinata la medesima percentuale delle risorse FESR di tutto il Programma, ossia il 23,5% (circa 84,4 milioni di Euro), mentre il rimanente 6% (circa 21,5 milioni di Euro) è destinato all'assistenza tecnica per il funzionamento del Programma.

Le risorse finanziarie complessivamente disponibili per l'intero periodo e per tutti i Paesi partner ammontano a 426.309.618,00 Euro, di cui 359.326.320,00 Euro a carico dell'Unione Europea, con il fondo FESR, e 66.983.298,00 Euro a carico dei fondi nazionali dei diversi Paesi partecipanti e cofinanziatori . Nessun onere finanziario è richiesto a carico del bilancio regionale.

Nel caso dell'Italia, per le autorità pubbliche e gli organismi di diritto pubblico è prevista una copertura FESR dell'85% ed un cofinanziamento del rimanente 15% a carico delle Stato attraverso il Fondo di Rotazione nazionale. Per i soggetti privati senza scopo di lucro è invece prevista una copertura FESR del 75%, restando a loro carico il rimanente 25%.

L'attuazione del Programma avviene mediante procedure pubbliche di selezione gestite dall'Autorità di Gestione attraverso il Segretariato congiunto; i termini della prima procedura vanno dal 22 giugno 2015 al 31 luglio 2015; i fondi messi a disposizione sono 107,5 milioni di Euro a valere sul FESR per i primi tre Assi prioritari. Ciascuna proposta di progetto deve indicare a quale dei sei obiettivi specifici - sopra schematizzati - si riferisce, deve inoltre puntualmente individuare gli strumenti programmatori (leggi di settore, piani o programmi) nazionali, regionali ed europei: (cosiddetti policy instruments) ai quali è correlata. Almeno la metà di questi strumenti deve consistere in Programmi finanziati con i Fondi Strutturali UE.

Nei casi in cui i policy instruments richiamati dai progetti siano programmi finanziati con Fondi Strutturali, è fortemente incoraggiata la partecipazione diretta delle Autorità di Gestione, Organismi Intermedi o di altri organi competenti, nei progetti. Quando questo non avviene, comunque le Autorità di Gestione sono chiamate a sostenere la coerenza del progetto candidato attraverso una apposita "lettera di supporto" che costituisce un prerequisito per l'eleggibilità della proposta di progetto.

Il Modulo di partecipazione (Application Form) , redatto in lingua inglese, va caricato online entro le ore 12.00 del 31 luglio 2015. I documenti per la presentazione dei progetti e altre informazioni utili alla partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale del Programma (http://www.interreg4c.eu).

Fra le attività svolte dalla Sezione Cooperazione Transfrontaliera e Territoriale Europea in questo contesto si ricordano, nella fase di programmazione, la partecipazione agli incontri nazionali per la definizione dei contenuti del Programma e l'organizzazione di un evento di illustrazione delle opportunità del Programma, in occasione della convocazione del Tavolo di Partenariato CTE, a Venezia il 15 aprile 2014. La Sezione ha inoltre partecipato all'info day tenutosi a Roma il 15 aprile 2015, di illustrazione del Programma e relativo primo bando.

Sulla base delle relazioni e network fin qui consolidati e dei contatti scaturiti in occasione degli incontri tecnici e promozionali, sono emerse alcune proposte progettuali partecipate dalla Regione o da altri soggetti del territorio veneto che possono essere presentate entro la scadenza del primo bando.

La Regione, in veste di capofila, intende presentare la seguente proposta progettuale:

1.  SFEReS: sviluppo e sperimentazione di un quadro integrato a sostegno della progettazione razionale ed efficace per l'attuazione di strategie, politiche e piani d'azione per lo sviluppo di una imprenditoria intelligente, inclusiva e sostenibile a livello locale - regionale. In particolare, miglioramento del contesto per il trasferimento di imprese ai dipendenti o dei lavoratori organizzati in forma cooperativa (workers buy out - WBO) e sui processi che comportano il trasferimento di imprese a nuove generazioni di imprenditori. La Struttura regionale è la Sezione Industria e Artigianato, il budget stimato totale è 2.000.000,00 euro; per la Regione del Veneto: 400.000,00 euro.

La Regione intende inoltre partecipare, in veste di partner, alle seguenti proposte progettuali:

  1. DATA4SMEs: nel contesto dell'open data attivare dei bandi pubblici per ricevere progetti atti a offrire, da parte delle istituzioni pubbliche del Veneto, 'dati aperti di qualità' che consentano alle PMI di sviluppare prodotti e servizi basati sullo sfruttamento del patrimonio informativo pubblico. La Struttura regionale è Sezione Sistemi Informativi, il budget stimato totale è 1.500.000,00 euro; per la Regione del Veneto è 200.000,00 euro;
  2. REBORN: miglioramento degli strumenti politici connessi alla creazione di imprese e supporto agli imprenditori in crisi, comprese le misure e gli strumenti specifici per evitare la perdita del potenziale imprenditoriale. Tra le azioni di progetto vi sarà la progettazione di misure specifiche e concrete per promuovere una "seconda possibilità" e un nuovo inizio nella società per aziende in crisi e in fallimento, includendo azioni di formazione e consulenza per gli imprenditori in bancarotta disposti a riavviare singoli piani di ristrutturazione aziendale. La Struttura regionale è la Sezione Industria e Artigianato; il budget è in via di definizione;
  3. COCOON: definizione, nella Regione Veneto, di criteri standardizzati di mappatura e classificazione di vecchi siti di discarica finalizzati al recupero finale delle aree, attraverso la condivisione di esperienze e buone pratiche a livello europeo su progetti di bonifica e ripristino ambientale di vecchie discariche (landfill mining). La Struttura regionale è il Dipartimento Ambiente; il budget stimato totale è 1.000.000,00 euro, per la Regione del Veneto è 141.560,00 euro;
  4. EBBA: individuazione e attuazione di strategie globali regionali per la promozione della presenza femminile nei quadri dirigenziali di start-up innovative attraverso l'attuazione di politiche innovative e di successo a sostegno dell'imprenditorialità femminile e della formazione imprenditoriale mirata. La Struttura regionale è la Sezione Industria e Artigianato; il budget è in via di definizione;
  5. CROSSMAKERS: promozione di misure volte allo sfruttamento economico di nuove idee nate dall'incontro tra professionalità del settore creativo e settori manifatturieri tradizionali (cross-innovation). La Struttura regionale è la Sezione Ricerca e Innovazione; il budget totale stimato è di 2.000.000,00 euro, per la Regione del Veneto è 150.000,00 euro;
  6. SMART-DEST: scambio di buone pratiche tra cluster specifici di autorità pubbliche (es. autorità regionali, locali, dei trasporti, uffici di promozione turistica) su modalità alternative ed innovative di trasporto, meno impattanti dal punto di vista ambientale, in particolare per favorire collegamenti con determinate tipologie di destinazioni (insulari, costiere e marittime, montane, urbane e rurali). La Struttura regionale è il Dipartimento Turismo; il budget totale stimato è 2.000.000,00 euro, per la Regione del Veneto è 180.000,00 euro;
  7. CHRISTA: protezione e tutela dei beni del patrimonio naturale e culturale e il suo impiego per lo sviluppo e la promozione di un turismo innovativo, sostenibile e responsabile, incluso il patrimonio immateriale e industriale, attraverso l'interpretazione e digitalizzazione (cosiddetta, realtà aumentata). La Struttura è il Dipartimento Turismo; il budget totale stimato è 2.000.000,00 euro, per la Regione del Veneto è 175.000,00 euro;
  8. MONITORIS3: creazione di un Osservatorio per il monitoraggio delle strategia S3 (Smart Specialization Strategy) promuovendo lo scambio di esperienze e di strumenti di policy learning fra gli attori regionali. La Struttura regionale è la Sezione Ricerca e Innovazione; il budget totale stimato è di 1.500.000,00 euro, per la Regione del Veneto è 250.000,00 euro;
  9. ROAD-CSR: costruire una "road map" per la diffusione di buone pratiche per la responsabilità sociale delle imprese. La Struttura regionale è il Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro che svilupperà attività in sinergia con l'obiettivo occupabilità del POR FSE 2014-2020. Il budget totale stimato è di 2.308,520 euro, per la Regione del Veneto è 176.850,00 euro;
  10. DEV. SPRINGS. Il progetto si concentra sulle aree termali regionali, con particolare attenzione alle Terme Eurganee, creando una rete di attori territoriali pubblici/privati con i quali definire strategie di sviluppo turistico sostenibile, sviluppando l'offerta territoriale e i servizi turistici, con particolare riguardo ai servizi innovativi che possono essere offerti ai visitatori, soprattutto di PMI. La Struttura regionale è il Dipartimento Turismo. Il budget è in via di definizione.

Altri progetti - qui di seguito - vedono la partecipazione di enti regionali e altri soggetti del territorio veneto che hanno ricevuto il supporto delle competenti strutture regionali :

  • da parte della Autorità di Gestione POR FESR Veneto 2014 - 2020: il progetto "BASE OF ACCE Developing a know-how BASE and toolbox OF business ACCEleration methodologies adopted to the requirements of regional innovation ecosystems", con la partecipazione dell'Agenzia per l'innovazione T2i, nell'ambito dell'O.S. 1.1; il progetto "SME Resilience" con la partecipazione di Etimos Foundation di Padova nell'ambito dell' O.S. 2.1 ;
  • da parte della Autorità di Gestione POR FSE Veneto 2014 - 2020: il progetto "FLEXI-GROWTH Development of Virtual Knowledge and Information hubs across Europe for exchanging and disseminating policy instruments for improved atypical working forms", con la partecipazione di Eurosportello Veneto, nell'ambito dell'O.S. 2.1; il progetto "SOS4D", con la partecipazione dell'Università Ca' Foscari, nell'ambito dell'O.S. 1.2 ; il progetto "CUniR: Increasing Cooperation" between Universeties and SMES in Rural District, con la partecipazione dell'Università Ca' Foscari, nell'ambito dell'O.S. 2.1.; il progetto "BASE OF ACCE Developing a know-how BASE and toolbox OF business ACCEleration methodologies adopted to the requirements of regional innovation ecosystems", con la partecipazione dell'Agenzia per l'innovazione T2i, nell'ambito dell'O.S. 1.1, in aggiunta alla lettera di supporto già firmata dalla Autorità di Gestione POR FESR Veneto 2014-2020.

Infine, progetti che non trovano il diretto finanziamento dei Fondi Strutturali ma trovano riscontro in strumenti programmatici regionali sono: il progetto "TRIPLE S: Promotion of Low Carbon Transport by Short-Sea Shipping", cui partecipa l'Autorità Portuale di Venezia, nell'ambito dell'O.S. 3.1, che è supportato dalla Sezione Logistica; il progetto "EUROPE IN LOVE", con la partecipazione dell'Associazione di promozione culturale Casa Shakespeare di Verona, nell'ambito dell'O.S. 4.1, supportato da parte del Dipartimento Cultura.

I capitoli di bilancio contenenti le risorse finanziarie di spettanza regionale per la realizzazione dei progetti, saranno successivamente iscritte sul bilancio di previsione della Regione del Veneto qualora i progetti siano approvati. Le proposte progettuali sopra elencate contengono informazioni talora ancora indicative, aggiornate alla data di predisposizione del presente provvedimento. Entro la scadenza della procedura in oggetto i partenariati potrebbero parzialmente modificarsi, oppure altre strutture o enti regionali potrebbero aderire/supportare ulteriori progetti.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

-   VISTO il Regolamento (UE) n. 1299/2013 recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR all'Obiettivo di Cooperazione Territoriale Europea per il periodo 2014/2020;

-   VISTA la Decisione C(2015) 4053 del 11/06/2015 della Commissione Europea, che approva il Programma di Cooperazione Interregionale INTERREG EUROPE (codice CCI 2014TC16RFIR001);

-   VISTA l'apertura dei termini, a cura dell'Autorità di Gestione, Regione francese Nord-Pas-de-Calais, della procedura pubblica per la chiamata di progetti del Programma di Cooperazione Territoriale Europea "INTERREG EUROPE 2014-2020", dal 22 giugno 2015 al 31 luglio 2015 alle ore 12.00;

-   VISTO l'art. 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31/12/2012;

Ravvisata l'opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto espresso in premessa

delibera

1.  di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.  di prendere atto dell'approvazione del Programma di Cooperazione Territoriale Europea "INTERREG EUROPE 2014-2020" di cui alla decisione della Commissione Europea C(2015) 4053 del 11/06/2015, il cui testo è reperibile sul sito ufficiale del Programma http://www.interreg4c.eu;

3.  di dare mandato ai Direttori delle Strutture regionali elencate nel testo del provvedimento di procedere alla formalizzazione degli adempimenti previsti per la presentazione delle candidature dei progetti concorrenti alla suddetta prima procedura;

4.  di dare mandato alla Sezione Cooperazione Transfrontaliera e Territoriale Europea di coordinare le attività correlate alla partecipazione regionale al bando, mantenendo altresì i rapporti con le strutture di gestione del Programma, a livello nazionale ed europeo, incaricando il Direttore della medesima Sezione a rappresentare la Regione del Veneto negli incontri relativi al citato Programma di Cooperazione Territoriale Europea "INTERREG EUROPE 2014-2020";

5.  di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale, rinviando l'istituzione di adeguati capitoli di entrata e di spesa all'avvenuta approvazione dei progetti a partecipazione regionale;

6.  di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

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