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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 74 del 28 luglio 2015


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 873 del 13 luglio 2015

Piano annuale degli interventi formativi 2015-2016. Determinazioni in ordine alle attività dei Centri di Formazione Professionale trasferiti alle Province dall'1.9.2001, nelle more dell'adozione di una legge regionale sul riordino delle funzioni amministrative attribuite alle Province. Approvazione di schema di convenzione con le province di Verona e Vicenza.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva linee di indirizzo per le attività nei Centri di Formazione Professionale ex regionali trasferiti alle Province in attesa della riassunzione regionale delle funzioni provinciali non fondamentali in attuazione del riordino definito con la L. 56/2014.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
Legge 7 aprile 2014, n. 56;
Nota della Provincia di Verona prot. 0016707 del 19/2/2015, acquisita al protocollo regionale n. prot. 80526 del 24/2/2015;
Nota della Provincia di Vicenza prot. 33036 del 15/5/2015.

L'Assessore Elena Donazzan, riferisce quanto segue.

La L.R. 11/2001 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112", ha trasferito in capo alle Province la competenza nella gestione dell'offerta formativa erogata in precedenza direttamente dalla Regione attraverso i propri Centri di Formazione Professionale e con DGR 4082 del 30.12.2002 "Definizione delle procedure di trasferimento alle Province del Veneto delle risorse finanziarie in attuazione dell'art. 137 della LR n. 11/2001 in materia di formazione professionale" la Giunta regionale ha quantificato i trasferimenti assegnati alle Province per l'esercizio di dette funzioni, in termini di risorse finanziarie, di dotazione organica e di beni mobili e immobili.

La recente Legge 7 aprile 2014, n. 56 "Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni", nota come riforma Del Rio, introduce modifiche sostanziali nell'assetto delle Province, riconoscendo alle stesse alcune funzioni fondamentali tra cui non è prevista la formazione professionale, che dovrebbe pertanto essere riassunta tra le funzioni regionali, e - per ragioni di economicità, efficienza organizzativa e coerenza sistemica di programmazione - dovrebbe sicuramente essere esercitata non gestendo direttamente Centri di Formazione Professionale (CFP), ma avvalendosi di Organismi di Formazione accreditati, individuati mediante procedura di evidenza pubblica.

Il comma 89 dell'art. 1 della L. 56/2014 prevede che le funzioni che nell'ambito del processo di riordino sono trasferite dalle province ad altri enti territoriali, continuano ad essere da esse esercitate fino alla data dell'effettivo avvio di esercizio da parte dell'ente subentrante, data che per le funzioni di competenza regionale deve essere stabilita dalla Regione.

Il recente avvio della X Legislatura rende difficile prevedere l'approvazione in tempi rapidi di una legge regionale sul riordino, che riassuma la formazione professionale tra le competenze della Regione, e in assenza di legiferazione le funzioni in materia di formazione professionale continueranno ad essere di competenza provinciale, mentre il personale assegnato alle stesse funzioni continuerà ad essere inquadrato nella dotazione organica delle amministrazioni provinciali.

Per assicurare la continuità delle funzioni trasferite, in attesa di riordino il DDL 09 dicembre 2014, n. 33 - il Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 prevede sul capitolo 72030 "Trasferimento alle Amministrazioni Provinciali di finanziamenti per le attività conferite in materia di formazione professionale" (L.R. 16/12/1998, n. 31 - art. 137 L.R. 13/4/2001, n 11) uno stanziamento di 1,6 milioni di euro.

La continuità dell'esercizio della funzioni trasferite nelle more del perfezionamento del procedimento di riordino assume particolare rilevanza in relazione al fatto che alcune Amministrazioni provinciali, nell'ambito delle attività trasferite, programmano ed erogano anche percorsi di istruzione e formazione professionale, finalizzati all'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione-formazione, ai sensi della L. 53/2003, del D.Lgs. 226/2005e dell'art. 1 commi 622-624 L. 296/2006, e frequentati nel 2014/2015 da oltre 520 studenti minorenni.

Per queste attività, per il 2015/2016 è indispensabile quindi:

-        garantire la continuità didattica agli studenti che quest'anno hanno frequentato i primi e i secondi anni dei percorsi triennali istituiti presso i CFP provinciali, e che hanno il diritto, rispettivamente di proseguire e completare il percorso, frequentando l'annualità successiva;

-        assicurare ai ragazzi, che stanno per completare la scuola secondaria di primo grado e che per il secondo ciclo si sono iscritti a un percorso triennale programmato presso un CFP provinciale, la possibilità di frequentare il corso a qualifica prescelto, sulla cui iscrizione hanno già ricevuto conferma.

Con particolare riferimento a questo settore, il relatore informa che le Province di Verona e di Vicenza hanno comunicato di non essere in grado di garantire per il 2015/2016 la continuità del servizio di istruzione e formazione professionale e hanno chiesto l'intervento della Regione.

In particolare la Provincia di Verona, che ha attivi presso il CFP di Zevio due trienni per "Operatore meccanico", con deliberazione n. 9 del 18 febbraio 2015, ha disposto di chiudere il Centro e ha attivato una procedura pubblica che ha portato all'individuazione di un Organismo di Formazione (OdF) privato accreditato idoneo a gestire i corsi di secondo e di terzo anno che costituiscono prosecuzione del percorsi di primo e di secondo anno realizzati nel 2014/2015.

Con lo stesso provvedimento la Provincia di Verona, rinuncia ad una quota di parte di trasferimenti regionali, corrispondenti al costo di un intervento di primo anno di istruzione e formazione professionale nel settore comparti vari - calcolato sulla base dei costi standard adottati nel Piano regionale di formazione iniziale 2014/2015 - per consentire alla Regione di attivare una procedura di individuazione di un OdF privato accreditato in grado di erogare un percorso di primo anno in cui accogliere gli studenti delle scuole medie che si sono iscritti al CFP di Zevio per il 2015/2016.

Ciò premesso, considerato il superiore interesse istituzionale a tutelare gli studenti della formazione iniziale, che attraverso la frequenza di questi percorsi assolvono all'obbligo di istruzione e al diritto-dovere all'istruzione formazione, ferma restando la competenza provinciale in materia di formazione professionale e la permanenza in capo alla Province dei rapporti di lavoro con i dipendenti assegnati alla stessa, si propone di attivare una procedura condivisa con le province interessate per la copertura del servizio di IeFP.

Allo scopo si sottopone all'approvazione della Giunta regionale gli schemi degli Accordi da sottoscrivere con la Provincia di Verona e con la Provincia di Vicenza, riportati in Allegato A, e in Allegato B, parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

Sulla base degli schemi degli Accordi sottoposti all'approvazione della Giunta regionale la Regione, nelle more dell'approvazione di una legge di riordino, sarà autorizzata ad attivare una procedura pubblica per garantire il diritto allo studio dei ragazzi iscritti ai CFP provinciali.

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Vista la L. 845/78 "Legge quadro in materia di formazione professionale";

Viste le LL.RR. 10/90 e 10/91 in materia di formazione e orientamento professionale;

Vista la L.R. 11/2001 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112", con particolare riferimento all'art. 137;

Vista Legge 7 aprile 2014, n. 56 "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni."

Vista la L. 28.03.2003, n. 53 avente ad oggetto "Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale";

Visto il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76: Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera c) della legge 28 marzo 2003, n. 53;

Visto il Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226: Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53;

Visto l'art. 1 commi 622-624 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)";

Visto il Decreto del Ministero Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139: "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296";

Visto il Decreto Interministeriale del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 29 novembre 2007 sull'accreditamento delle strutture formative per accedere ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di durata triennale e le correlate "Linee guida per le agenzie formative accreditate ai sensi del Decreto interministeriale del 29.1.2007 (MPI/MLPS) definite in Conferenza delle Regioni in data 14.2.2008;

Vista la L.R. n. 19 del 9 agosto 2002, "Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati";

Richiamata la DGR n. 3289 del 21.12.2010: "L.R. n. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati. Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010";

Visto l'Accordo tra Regioni e Province Autonome per l'adozione delle metodologie e degli strumenti condivisi, quale riferimento per l'offerta di istruzione e formazione professionale a livello regionale, siglato in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 25.02.2010;

Visto il Decreto Interministeriale 15 giugno 2010 che recepisce l'Accordo 29 aprile 2010 tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante il primo anno di attuazione 2010-2011 dei percorsi di IeFP, a norma dell'articolo 27, comma 2, del D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226;

Visto il Decreto Interministeriale 11 novembre 2011 che recepisce l'Accordo 27 luglio 2011 tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante gli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di cui al D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226;

Visto il Decreto MIUR 23 aprile 2012 che recepisce l'Accordo 19 gennaio 2012 tra il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano riguardante l'integrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l'Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011;

Richiamata la Proposta di Deliberazione di Giunta Regionale di approvazione del Progetto di Legge "Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali";

delibera

1.    di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante e sostanziale del provvedimento;

2.    di dare atto che in applicazione dell'art. 1 comma 89 della L. 56/2014 le Province continuano ad esercitare le funzioni ad esse trasferite in materia di formazione professionale ai sensi dell'art. 137 L.R. 11/2001 fino alla data dell'effettivo avvio di esercizio delle stesse da parte della Regione;

3.    di approvare gli schemi di "Accordo per assicurare il servizio di istruzione e formazione professionale trasferito alle province in attuazione 137 della L.R. 11/2001 nelle more dell'approvazione della legge regionale di riordino delle funzioni provinciali" riportati in Allegato A e in Allegato B parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, da sottoscrivere con le Province di Verona e di Vicenza;

4.    di dare atto che le Province di Verona e di Vicenza rinunceranno alla quota di trasferimenti regionali, che saranno utilizzati dalla Regione per attivare una procedura pubblica finalizzata all'individuazione per di Organismi di Formazione privati accreditati, idonei ad erogare i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale attivati nei CFP provinciali;

5.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.    di incaricare la Sezione Formazione dell'esecuzione del presente atto;

7.    di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 23, comma 1, lett. d) e 26, comma 1, del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013;

8.    di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

873_AllegatoA_302257.pdf
873_AllegatoB_302257.pdf

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