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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 52 del 26 maggio 2015


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 759 del 14 maggio 2015

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale per la gestione integrata della persona con Diabete Tipo 2.

Note per la trasparenza

Viene approvato il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) regionale per la gestione integrata della persona con Diabete Tipo 2.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Il Piano Socio Sanitario Regionale del Veneto 2012-2016, LR n. 23/2012, ha introdotto il concetto di "filiera" dell'assistenza territoriale, configurata come un sistema di cure graduali, articolato su nodi variamente complessi, fondato su sinergie e garante di unitarietà, di coordinamento e di continuità dell'assistenza. L'idea della filiera consente di superare logiche settoriali, riconoscendo la persona nella sua globalità ed in rapporto ai propri contesti di vita, rendendo più vicini i servizi, superando l'isolamento dei professionisti e l'autoreferenzialità delle strutture.

Ciò impone di definire nuovi modelli assistenziali caratterizzati da un approccio multidisciplinare ed interdisciplinare, in grado di porre in essere meccanismi di integrazione delle prestazioni sanitarie e sociali territoriali ed ospedaliere, favorendo la continuità delle cure e ricorrendo a misure assistenziali ed organizzative di chiara evidenza scientifica ed efficacia.

I modelli organizzativi sono incentrati, quindi, sull'idea di rete assistenziale integrata in grado di garantire quella continuità dell'assistenza sotto il profilo gestionale, informativo e relazionale. Questo richiede di favorire la diffusione di una vision condivisa di sistema che sia a supporto del cambiamento, definendo azioni innovative che coinvolgano i diversi professionisti nel rispetto dei loro ruoli e delle loro competenze, sviluppando strategie per superare una gestione settoriale, sostenendo l'integrazione tra Ospedale-Territorio, valorizzando la definizione e l'implementazione dei PDTA, nonché favorendo i processi di valutazione ed autovalutazione della qualità dell'assistenza (metodiche di audit).

Il PDTA è uno strumento di clinical governance che consente di creare collegamenti tra i diversi setting assistenziali e tra le figure professionali coinvolte nel percorso di cura, garantendo la continuità dell'assistenza. In quest'ottica la sua implementazione concorre a rendere appropriata ed omogenea l'assistenza sul territorio regionale, ottimizzando l'uso delle risorse.

Infatti il PDTA, attraverso un approccio che osserva il processo nel suo insieme, consente di:

  • strutturare e integrare attività e interventi in un contesto in cui diverse specialità, professioni e aree d'azione (ospedale, territorio) sono implicate nell'assistenza e cura della persona con un problema di salute e/o assistenziale;
  • valutare la congruità delle attività svolte rispetto agli obiettivi, alle linee guida e/o ai riferimenti presenti in letteratura e alle risorse disponibili;
  • confrontare e misurare le attività (processi) e gli esiti intermedi (outcomes) attraverso indicatori specifici che consentono di analizzare gli scostamenti tra l'atteso e l'osservato, con l'obiettivo di raggiungere un continuo miglioramento dell'efficacia, dell'efficienza e dell'appropriatezza di ogni intervento.

Proprio nell'area dell'assistenza al paziente cronico, il Piano Socio Sanitario Regionale del Veneto 2012-2016 individua come obiettivi strategici l'implementazione e la diffusione dei PDTA condivisi e di riconosciuta efficacia con riferimento particolare al paziente diabetico, al paziente oncologico, al paziente con scompenso cardiaco e BPCO.

Il diabete mellito è una malattia di grande rilievo sociale ed esercita un notevole impatto socio-economico sui vari sistemi nazionali e regionali per l'entità della sua diffusione e la gravità delle sue complicanze.

La Regione del Veneto con la L.R. n. 24 dell'11 novembre 2011 si è dotata dello strumento legislativo che disciplina gli interventi rivolti alla prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito, con l'obiettivo di migliorare processi ed esiti della cura dei cittadini diabetici attraverso la diagnosi precoce della malattia e la prevenzione delle sue complicanze.

È stata confermata con LR n. 24/2011 la Commissione regionale per le attività diabetologiche, precedentemente istituita con LR n. 36/2003, al fine di organizzare un sistema coordinato di prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito.

Il Piano Nazionale per la Malattia Diabetica (citato come Piano Nazionale Diabete, 2013), sviluppato dall'analisi delle evidenze scientifiche e delle best practice più recenti, coerentemente con le indicazioni e le raccomandazioni europee ed internazionali, definisce:

  • le aree prioritarie di intervento, anche ai fini di una progressiva riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali nei confronti della salute;
  • gli indirizzi finalizzati a orientare il Servizio Sanitario Nazionale verso il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza, anche attraverso la realizzazione di progetti di interesse sovra regionale;
  • le finalità generali e i settori principali della ricerca biomedica e sanitaria, prevedendo altresì il relativo programma di ricerca; 
  • indicazioni che tengono conto di quanto definito nelle linee guida e i relativi percorsi diagnostico-terapeutici allo scopo di favorire, all'interno di ciascuna struttura sanitaria, lo sviluppo di modalità sistematiche di revisione e valutazione della pratica clinica e assistenziale e di assicurare l'applicazione dei livelli essenziali di assistenza;
  • i criteri e gli indicatori per la verifica dei Livelli di assistenza assicurati in rapporto a quelli previsti.

E' il primo Piano Nazionale dedicato a una specifica malattia e rafforza gli indirizzi del Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 che pone il diabete, insieme ad altre malattie croniche non trasmissibili, fra le priorità per il Sistema Sanitario Nazionale.

L'attuale assistenza diabetologica deve essere, quindi, riorganizzata in un percorso terapeutico ed assistenziale globale che abbia come cardine la gestione integrata e in cui le diverse competenze professionali si completino in un continuum di cura ed assistenza della persona con diabete mellito.

Per la gestione integrata nell'assistenza del paziente diabetico sono necessari:

  1. un PDTA condiviso;
  2. un modulo di informazione e consenso sottoscritto dal paziente che aderisce alla gestione integrata, così come previsto dal PDTA ;
  3. l'utilizzo della cartella clinica informatizzata;
  4. l'attivazione di strumenti di comunicazione diretta on-line, attraverso l'integrazione delle cartelle cliniche dei MMG/PLS e degli Specialisti Diabetologi;
  5. la formazione continua dei professionisti sui seguenti temi:
    • malattia diabetica e le sue complicanze
    • obiettivi di cura
    • strumenti di monitoraggio
    • processi e indicatori di qualità professionale, organizzativa e percepita, secondo un approccio multidisciplinare integrato
    • audit clinico e organizzativo
  6. la raccolta dati e la valutazione periodica della gestione integrata, attraverso l'utilizzo di indicatori di struttura, di processo e di esito intermedio e l'avvio di percorsi di self-audit, audit di gruppo, audit aziendali.

In conformità alle indicazioni contenute nel Piano Socio Sanitario Regionale del Veneto 2012-2016,con la DGR n. 2245 del 27/11/2014 è stato approvato il modello di rete regionale per l'assistenza diabetologica.

Nell'ambito della sopra richiamata Commissione Diabetologica Regionale è stato individuato un gruppo di lavoro interprofessionale che ha proceduto ad elaborare il PDTA (documento agli atti della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria - Settore Assistenza Distrettuale e Cure Primarie) a partire dalla ricognizione ed analisi delle esperienze sviluppate localmente, e raccogliendo tutti i contributi e le proposte o le soluzioni (alcune già sperimentate) che sembravano più adeguate alla realizzazione di un PDTA regionale.

La Commissione Diabetologica Regionale ha potuto condividere la bozza in progress del PDTA. Il gruppo di lavoro ha quindi valorizzato quanto espresso dalle specifiche competenze - dei professionisti e delle associazioni dei pazienti - rappresentati in seno alla Commissione stessa, riuscendo a fare sintesi delle osservazioni pervenute dai vari componenti.

Condividendo quanto elaborato dal citato gruppo, si propone di approvare il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la gestione integrata della persona con Diabete Tipo 2, così come definito nell'allegato A), parte integrante del presente atto.

Quanto contenuto nel documento di cui all'allegato A), è rivolto prioritariamente a:

  • Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta
  • Medici Specialisti Diabetologi e/o Endocrinologi
  • Infermieri delle forme associative della Medicina Generale e dei Centri Diabetologici.

Poiché le esperienze di gestione del diabete mellito nelle diverse Aziende ULSS della Regione Veneto sono diversificate, il PDTA di cui all'allegato A) deve trovare, nella sua prima applicazione, una contestualizzazione aziendale che si basi sulla condivisione delle decisioni riguardanti la strategia di miglioramento; fermo restando l'obiettivo di convergere verso un unico modello regionale che garantisca equità di accesso su tutto il territorio regionale, oltre a sovrapponibili esiti di salute.

A supporto della effettiva implementazione a livello locale dei PDTA definiti a livello regionale si richiama l'attività sviluppata conformemente alla DGR n.530/2014 avente ad oggetto: "Sviluppo di un progetto finalizzato alla definizione dei PDTA, nonché alla loro implementazione e sperimentazione del loro monitoraggio nell'ambito delle forme associative più evolute della medicina generale. DDGR n. 2556 del 29/12/2011 e n. 834 del 4/06/2013". Al Dipartimento Interaziendale funzionale delle Tecnologie Informatiche Sanitarie tra le Aziende ULSS n. 3, n. 4, n. 5, n.6 è stato assegnato, infatti, l'incarico di effettuare l'analisi propedeutica per individuare azioni di miglioramento dal punto di vista organizzativo, informativo-informatico, formativo.

Si demanda ad un decreto del Direttore della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria:

  • l'istituzione di un gruppo tecnico per il monitoraggio delle attività e per le proposte di modifiche del PDTA legate all'evoluzione tecnologica, all'acquisizione di nuove conoscenze scientifiche ed alla necessità di implementazione;
  • le revisioni del PDTA.

Si dà atto che quanto disposto con il presente atto non comporta spese a carico del bilancio regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale.

VISTA la LR n. 23 del 29/06/2012 "Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016" e s.m.i.

VISTA la LR 36 del 24/11/2003 e la L.R. n. 24 dell'11/11/2011.

VISTE le DD.G.R. n. 37 del 21/01/2013 e n. 2245 del 27/11/2014.

Visto l'art. 2 co. 2 lett. o) della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012

delibera

1.    di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;

2.    di approvare il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la gestione integrata della persona con DIABETE TIPO 2, così come definito nell'allegato A, parte integrante del presente atto;

3.    di demandare ad un decreto del Direttore della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria:

  • l'istituzione di un gruppo tecnico per il monitoraggio delle attività e per le proposte di modifiche del PDTA legate all'evoluzione tecnologica, all'acquisizione di nuove conoscenze scientifiche ed alla necessità di implementazione;
  • le revisioni del PDTA di cui punto 2);

4.    di dare atto che quanto disposto con il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;

5.    di incaricare la Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria all'esecuzione del presente atto;

6.    di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

759_AllegatoA_298814.pdf

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