Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 57 del 05 giugno 2015


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 749 del 14 maggio 2015

Approvazione Piano Regionale Prevenzione (PRP) per la realizzazione del Piano Nazionale Prevenzione (PNP) 2014 - 2018.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva il Piano Regionale Prevenzione (PRP) per la realizzazione del Piano Nazionale Prevenzione (PNP) 2014 - 2018 attraverso i programmi individuati sulla base di quanto disposto al punto 2) dell'art. 1 dell'Intesa Stato Regioni del 13. Novembre 2014. Il presente provvedimento non comporta spesa per il bilancio regionale.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Con Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 13 novembre 2014 è stato approvato il Piano Nazionale per la Prevenzione (PNP) per gli anni 2014 - 2018 recepita dalla Regione del Veneto con D.G.R. n. 2705 del 29.12.2014.

Sono stati predisposti i documenti di programmazione per dare attuazione a tutti i Macro obiettivi definiti nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione adottando la visione, i principi, le priorità e la struttura del PNP in integrazione e continuità del Piano Sanitario Regionale 2012-2016, Legge Regionale 29.6.2012, n. 23, ma garantendo allo stesso tempo la continuità con quanto realizzato in Veneto nel precedente PRP 2010-2012 e successive proroghe, la valorizzazione del knowhow acquisito e il rispetto della specificità territoriale.

Con successiva Intesa tra il Governo le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano n. 56 del 25.03.2015 è stato sancito l'accordo sul documento "Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni 2014 - 2018 - Documento per la valutazione", quest'ultimo Documento fornisce i criteri per la valutazione e la certificazione dei Piani regionali.

Il Piano Regionale Prevenzione 2014 - 2018 si sviluppa tenendo conto di alcuni punti cardine che contribuiscono a costruire l'architettura di sistema del Piano, ad unire tra loro Piani e Programmi uniformemente e coerentemente nel loro esplicarsi verso il raggiungimento dei Macro Obiettivi-del Piano Nazionale.

I punti cardine del nuovo PRP della Regione del Veneto che lo contraddistinguono e che rappresentano le novità di rilievo nella nuova programmazione regionale in linea con la programmazione nazionale, possono cosi essere sintetizzati:

-      Passare da progetti aProgrammi: il PRP 2014 - 2018 si basa sulla convinzione che è necessario superare l'ottica parcellizzata di singole azioni di progetti settoriali arrivando ad una logica di Piani/Programmi e processi legati ad attività istituzionali, tra loro coerenti, coordinate e sinergiche. In tale logica i Programmi che sono sviluppati nel PRP per macro obiettivo si intersecano tra loro, rispondendo ad obiettivi specifici di macro obiettivi diversi nell'ottica di aumentare il grado di "empowerment di sistema" cioè la capacità del sistema salute di controllare le proprie potenzialità e di "fare la differenza".

-      Programmazione persetting di vita: quali, in particolare, la scuola, gli ambienti di lavoro, l'ambiente sanitario e la comunità, si tratta di setting significativi di vita delle persone. La scelta di incontrare le persone nei loro luoghi di vita è determinata dalla volontà di sottolineare l'obiettivo di supportare il protagonismo quotidiano delle persone che costruiscono la propria salute " là dove si studia, si lavora, si gioca e si ama" (Carta di Ottawa, 1986). Un'azione volta a promuovere la salute attraverso setting differenti può assumere forme diverse, spesso mediante alcune tipologie di sviluppo organizzativo come il cambiamento dell'ambiente fisico, della struttura organizzativa, degli aspetti amministrativi e gestionali. Il risultato atteso sono interventi trasversali e globali nella promozione di stili di vita sani all'interno di uno stesso ambiente di vita.

-      Approcciolife-course: significamettere al centro la persona fin dal periodo preconcezionale. Tale approccio si basa sulle evidenze che favorire il mantenimento di un buono stato di salute lungo tutto il corso dell'esistenza porta all'aumento dell'aspettativa di vita in buona salute e a un bonus in termini di longevità, fattori entrambi che possono produrre benefici importanti a livello economico, sociale e individuale. In questa logica si collocano anche le strategie volte a garantire un invecchiamento attivo e in buona salute.

-      Contrasto alle diseguaglianze in salute: coerentemente con il PNP 2014 - 2018 che indica chiaramente la necessità di adottare un approccio di sanità pubblica che garantisca equità, il PRP della Regione del Veneto si pone l'obiettivo del contrasto alle diseguaglianze come azione innovativa e trasversale.E' indispensabile, infatti, assumere un approccio capace di leggere le disuguaglianze in salute (Equity Lens) con riferimento sia ai determinanti distali (condizioni socioeconomiche, istruzione, provenienza geografica, ecc.) sia ai determinanti prossimali (stili di vita, ecc.), di effettuare una attenta ricognizione regionale degli interventi e in conseguenza la valutazione degli interventi di contrasto (equity audit), il loro monitoraggio nel tempo, la formazione degli operatori, l'implementazione di azioni efficaci (equity action).

-      Intersettorialità: è la parola chiave per sviluppare condivisione e comune comprensione tra settori diversi sui determinanti della salute e per definire comuni obiettivi di intervento.

Poiché la maggior parte degli interventi efficaci di contrasto ai fattori di rischio e di promozione di comportamenti salutari sono esterni alla capacità di intervento del Servizio Sanitario, il PRP nell'ottica di Guadagnare Salute e attuando l'approccio Salute in tutte le politiche punta sull'avvio di una "politica delle alleanze" tra soggetti portatori di interessi e settori diversi della società (Amministrazioni locali, organizzazioni, enti, associazioni, istituzioni, ecc) che è l'obiettivo trainante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Inoltre, il valore aggiunto dell'intersettorialità e pluralità di partner è determinato dalla ricchezza della multidisciplinarietà che permette di affrontare con un approccio multidimensionale e complesso i bisogni di salute della comunità.

-      Comunicazione e Formazione: rappresentano, all'interno del PRP 2014 - 2018 attività trasversali presenti sotto varie tipologie in quasi la totalità dei Programmi del PRP.

La comunicazione risponde agli obiettivi specifici nell'ambito della salute, quali:

  • interventi per migliorare le competenze comunicative dei professionisti della salute;
  • supporto alla popolazione che cerca informazioni sulla salute e sui servizi offerti;
  • educazione dei cittadini in merito a tematiche sanitarie, rischi, misure preventive e modalità di accesso ai servizi sanitari.

Nelle diverse forme di comunicazione ritroviamo rispecchiati alcuni dei punti cardine della programmazione del PRP, quali:

  • Life course una comunicazione per ogni fase del ciclo della vita.
  • Strumenti di comunicazione diversi per setting di vita diversi, al fine di raggiungere le persone là dove vivono.
  • Comunicazione a servizio dell'intersettorialità.
  • Comunicazione quale strumento per contrastare le diseguaglianze di salute.

Il ruolo della formazione è fondamentale sia per l'importanza della veicolazione di messaggi affinché siano coerenti e promulgabili in tutto il territorio regionale sia quale strumento fondamentale per l'apprendimento e/o l'aggiornamento di nuove competenze, strategie e tecniche specifiche, ma anche quale momento di confronto e di possibilità di potenziare e dare vita a quell'importante modalità di lavoro in rete che non comprende solo il mondo sanitario. Diversi Programmi infatti prevedono eventi formativi congiunti rivolti cioè ad operatori sanitari e rappresentanti di soggetti partner e/o stakeholder di appartenenza altra dal mondo sanitario.

- Sistemi di sorveglianza: tutti i sistemi nazionali di sorveglianza sulla popolazione specifici per le diversefasce di età e stili di vita (OKKIO alla Salute, HBSC, PASSI e Passi d'Argento) sono attivi in Veneto. La sfida nello sviluppo del PRP 2014 - 2018 è l'integrazione delle sorveglianze di popolazione sugli stili di vita affidati ad un'unica referenza regionale, una loro lettura integrata funzionale agli obiettive del Piano Regionale Prevenzione.

Inoltre, la Regione del Veneto ha sviluppato negli anni:

  • la sorveglianza e prevenzione delle malattie trasmissibili con la notifica obbligatoria delle malattie infettive, i sistemi di sorveglianza speciali e il sistema di rilevazione delle coperture vaccinali;
  • la sorveglianza e prevenzione delle malattie non trasmissibili con il nuovo sistema informativo degli Screening Oncologici;
  • sistemi di sorveglianza specifici per gli ambienti di lavoro;
  • sistemi di sorveglianza specifici nell'ambito di sanità pubblica veterinaria.

Le informazioni fornite consentono di monitorare i progressi e valutare i risultati raggiunti con gli interventi pianificati e messi in atto e quindi contribuiscono a definire ed aggiornare la policy. Pertanto la sorveglianza è una funzione centrale ed essenziale dei sistemi sanitari sia a livello regionale che locale.

-      Valutazione: i sistemi informativi e di sorveglianza sono parte integrante del sistema di valutazione del PRP il quale continua a promuovere e valorizzare i suddetti sistemi di sorveglianza per il necessario e corretto espletamento di tutte le funzioni (conoscenza, pianificazione, azione, governance, empowerment) che da tale uso derivano.

Gli obiettivi della valutazione sono:

  • documentare e valutare azioni e processi intrapresi per il raggiungimento degli obiettivi di salute. Per ogni Programma, tra tutti gli indicatori di processo individuati per le singole azioni, sono indicati nelle schede di Programma in allegato alcuni "indicatori sentinella" e relativi standard, atti a valutare e documentare lo stato di avanzamento dei Programmi verso il raggiungimento degli obiettivi specifici;
  • documentare e valutare i progressi di salute raggiunti con il PRP, in particolare, attraverso la quantificazione del guadagno di salute sia in termini di diminuzione di malattie ed aumento del benessere che di costi sanitari evitati;
  • fornire evidenze per orientare la programmazione futura in termini di prevenzione e promozione della salute.

Il sistema regionale del Piano Regionale Prevenzione poggia sul fondamento che è necessario, per poter dare delle risposte, realizzare e sostenere una rete robusta che interconnetta le strutture regionali di governo, le Aziende Ulss, in particolare, i Dipartimenti di Prevenzione, tutte le istituzioni pubbliche, regionali e locali, protagonisti della società civile e del mondo produttivo nell'ottica della Salute in tutte le politiche.

In questo quadro, il Dipartimento di Prevenzione, all'interno delle singole Aziende Ulss, è l'asse portante e il nodo strategico garante di una forte e valida collaborazione tra le Strutture, i Servizi e le Unità Operative, interni ed esterni all'Azienda Ulss, impegnati nella promozione e nella tutela della salute dei cittadini e conseguentemente nello sviluppo sociale ed economico della realtà veneta. I Dipartimenti di Prevenzione devono assumere un ruolo di regia sia delle funzioni di erogazione diretta delle prestazioni sia di governance di processi che degli interventi non erogati direttamente costruendo e sviluppando una rete di collegamenti fra stakeholder (istituzionali e no) che in senso bidirezionale connetta il territorio al governo regionale e nazionale. In particolare, spetta al Dipartimento di Prevenzione: a) mantenere le alleanze già attivate o attivare nuove intese, sia con istituzioni regionali e locali, sia con enti del mondo produttivo e della società civile; b) favorire il coordinamento e il sistema di sinergie a livello regionale e locale; c) monitorare le azioni, programmate ed in parte già attivate, sviluppare e garantire la valutazione del processo e dei risultati.

Per ciascun Programma contenuto nell'Allegato "A" al presente provvedimento sono riportati soltanto gli indicatori sentinella, mentre tutti gli indicatori di processo degli obiettivi specifici con i relativi valori attesi per ogni anno sono agli atti del Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica.

Nella predisposizione del Piano Regionale Prevenzione 2014 - 2018 sono stati considerati gli obiettivi già affidati alle Aziende Ulss Funzione che hanno garantito la continuità delle linee progettuali nelle more dell'approvazione del Piano stesso.

Alla luce di queste considerazioni si ritiene di sottoporre all'approvazione della Giunta Regionale il quadro descrittivo del Piano Regionale Prevenzione 2014 - 2018 e i Programmi di Sanità Pubblica con le azioni e gli obiettivi per i Macro obiettivi n. 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.8 (per i programmi di competenza), 2.9 e 2.10 (per i programmi di competenza) contenuti nell'Allegato "A" al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante, nonché si sottopongono all'approvazione della Giunta il Programma di Sanità Animale e Veterinaria per il Macro obiettivo n. 2.10 contenuto nell'Allegato "B" al presente provvedimento ed infine si sottopone all'approvazione il Documento di Valutazione contenuto nell'Allegato "C" al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.

Per i Macro obiettivi n. 2.7 "Prevenire gli infortuni e le malattie professionali" e n. 2.8 "Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute" si rimanda a successivo provvedimento della Giunta Regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Visto l'art. 2, comma 2, lett. o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012";

Visto l'articolo 4 della L.R. 1/1997, successivamente integrato e modificato dalla L.R 54/2012;

Viste l'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 13.11.2014 e l'Intesa n. 56 del 25.03.2015;

Vista la DGR. 2705 del 29.12.2014.

delibera

1.   di prendere atto di quanto espresso in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.   di approvare il quadro descrittivo del Piano Regionale Prevenzione 2014 - 2018, nonché i Programmi e i Macro obiettivi di Sanità Pubblica contenuti nell'Allegato "A" al presente provvedimentoedi cui costituisce parte integrante;

3.   di approvare il programma per il Macro obiettivo della Sanità Animale e Veterinaria Allegato "B" al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante;

4.    di approvare il Documento di Valutazione contenuto nell'Allegato "C" al presente provvedimento di cui costituisce parte integrante;

5.    di dare atto che per i macro obiettivi n. 2.7 "Prevenire gli infortuni e le malattie professionali" e n. 2.8 "Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute" si rimanda a successivo provvedimento della Giunta Regionale;

6.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

7.   di incaricare la Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria all'esecuzione del presente atto;

8.   di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

(seguono allegati)

749_AllegatoA_298741.pdf
749_AllegatoB_298741.pdf
749_AllegatoC_298741.pdf

Torna indietro