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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 35 del 09 aprile 2015


Materia: Bilancio e contabilità regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 517 del 08 aprile 2015

Patto verticale incentivato 2015. Avvio procedura operativa e approvazione di autonomi criteri di virtuosità e di riparto. Art. 1, commi 484 - 486, legge 23 dicembre 2014, n. 190.

Note per la trasparenza

Disposizioni per l'attuazione del Patto verticale incentivato 2015 ai sensi e per gli effetti dell'art. 1, commi 484 - 486, legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015).

L'Assessore Roberto Ciambetti riferisce quanto segue.

La legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), successive modifiche e integrazioni, all'articolo 1, commi 484-486, prevede le nuove modalità attuative del cosiddetto "Patto verticale incentivato" anche per l'anno 2015. Si riportano nel dettaglio le disposizioni:

-   comma 484"Nel 2015, alle regioni a statuto ordinario, alla Regione siciliana, alla regione Sardegna e alla regione Friuli Venezia Giulia è attribuito un contributo, nei limiti dell'importo complessivo di 1.000.000.000 di euro, in misura pari all'83,33 per cento degli spazi finanziari validi ai fini del patto di stabilita interno degli enti locali, ceduti da ciascuna di esse e attribuiti, con le modalità previste dal comma 481, ai comuni e alle province ricadenti nel loro territorio, nei limiti degli importi indicati per ciascuna regione nella tabella 1 allegata alla presente legge. Gli importi del contributo possono essere modificati, a invarianza del contributo complessivo, mediante accordo da sancire, entro il 31 gennaio 2015, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Gli spazi finanziari sono ceduti per il 25 per cento alle province e alle città metropolitane e per il 75 per cento ai comuni. Il contributo non rileva ai fini del pareggio di bilancio di cui al comma 463 ed è destinato dalle regioni alla riduzione del debito. Gli spazi finanziari ceduti da ciascuna regione sono utilizzati dagli enti locali beneficiari esclusivamente per pagare i debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014.";

-   comma 485"Entro il termine perentorio del 30 aprile 2015, le regioni comunicano al Ministero dell'economia e delle finanze, con riferimento a ciascun ente beneficiario, gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell'equilibrio dei saldi di finanza pubblica.";

-   comma 486 "La regione che, ai sensi del comma 484, autorizza gli enti locali del proprio territorio a peggiorare i loro saldi obiettivo migliora, per pari importo, l'obiettivo di saldo tra entrate finali e spese finali in termini di cassa della regione stessa;...";

Con tale normativa viene quindi proposto un contributo a favore delle regioni proporzionato agli spazi finanziari che le stesse concederanno a favore delle Province, delle Città Metropolitane e dei Comuni del loro territorio.

Questa opportunità si concretizza in uno scenario di difficoltà finanziaria nella quale versano gli Enti Locali, sia in considerazione degli effetti della crisi economica internazionale che in considerazione degli stringenti vincoli imposti dal Patto di Stabilità Interno.

La misura in questione consente l'immissione nel sistema produttivo di un significativo ammontare di liquidità per effettuare pagamenti con grande beneficio per le imprese e per questo motivo le istituzioni rappresentative degli Enti Locali e delle Regioni hanno ripetutamente manifestato la necessità di un potenziamento degli interventi governativi in ambito "Patto verticale incentivato".

Ciò premesso, la Giunta regionale del Veneto intende fornire un aiuto concreto ai propri Enti Locali dando applicazione anche per l'anno 2015 al "Patto verticale incentivato", sulla base della tabella allegata alla legge 190/2014, successivamente modificata a seguito dell'intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano del 26 febbraio u.s., che prevede un importo per la Regione del Veneto pari a euro 64.000.000,00 comprensivo della quota in capo alla Regione, di cui euro 48.000.000,00 a favore dei Comuni e euro 16.000.000,00 a favore delle Province e delle Città Metropolitane.

Ai sensi dell'art. 1, comma 486 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, la Regione del Veneto procede contestualmente a migliorare l'obiettivo di saldo tra entrate finali e spese finali in termini di cassa.

L'istituto del "Patto verticale incentivato" non è regolamentato dalla legge regionale 10/2012 avendo caratteristiche autonome rispetto al Patto verticale interno regionalizzato; tuttavia l'Assessore al Bilancio e agli Enti Locali ha ritenuto opportuno, anche quest'anno, discutere e condividere in sede di Conferenza Regioni e Autonomie Locali, convocata per il giorno 17 marzo 2015, la definizione dei criteri applicativi, richiedendo al contempo il necessario supporto dell'ANCI e dell'UPI Veneto per la più ampia diffusione della nuova opportunità.

Tanto premesso, si propone di prendere atto di quanto condiviso in sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali approvando i criteri di cui al parere espresso nella seduta del 17 marzo 2015 allegato al presente provvedimento (Allegato A) quale parte integrante del medesimo.

Allo scopo si esplicitano, distintamente per le Province e le Città Metropolitane e per i Comuni, i criteri di virtuosità di cui al parere sopra citato necessari per accedere al plafond riservato agli Enti Locali, unitamente ai criteri di ripartizione dei medesimi e alle sanzioni come concordati:


A) PROVINCE E CITTA' METROPOLITANE

CRITERI DI VIRTUOSITA':

Rispetto del patto di stabilità 2014;

RIPARTIZIONE PLAFOND FINANZIARIO:

Ai sensi dell'articolo1, comma 484 della L. 190/2014, sono messi a disposizione delle province spazi finanziari per 16.000.000,00 di euro.

Si propone di ripartire il plafond messo a disposizione delle Province e Città Metropolitane sulla base delle richieste e attestazioni pervenute da ciascun Ente, proporzionalmente ai debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 non ancora estinti alla data dell'1/1/2015.

In caso di sovradimensionamento del plafond da distribuire rispetto alle richieste pervenute dalle Province il surplus verrà riversato a favore dei Comuni.

SANZIONE

In caso di utilizzo del plafond assegnato per una percentuale inferiore al 95%, l'Ente Locale verrà escluso dall'eventuale applicazione del patto verticale incentivato dell'anno successivo.


B) COMUNI

CRITERI DI VIRTUOSITA':

Rispetto del patto di stabilità 2014;

RIPARTIZIONE PLAFOND FINANZIARIO:

Ai sensi dell'articolo1, comma 484 della L. 190/2014, sono messi a disposizione dei Comuni spazi finanziari per 48.000.000,00 di euro

Al fine di garantire che il riparto del plafond avvenga tra Comuni "equivalenti" in termini di dimensione finanziaria, si suddividono i Comuni in quattro fasce omogenee determinate in base alla popolazione residente al 31/12/2013, secondo i dati ISTAT.

A ciascuna fascia viene riservata una quota del plafond complessivo parametrata al numero di Comuni appartenenti alla stessa e alle dimensioni finanziarie dei bilanci, come dalla seguente tabella.

Classe di
Popolazione

Nr Comuni
potenziali

Percentuale
Riparto Plafond

1.000 - 5.000

269

30%

5.001 - 15.000

210

40%

15.001 - 50.000

54

25%

> di 50.000

6

5%

Totale

539

100,00%

 

Ciascun sotto-plafond viene ripartito tra i Comuni della corrispondente fascia, sulla base delle richieste e attestazioni pervenute da ciascun Ente, proporzionalmente ai debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 non ancora estinti alla data dell'1/1/2015.

In caso di sovradimensionamento di uno dei sotto-plafond da distribuire rispetto alle richieste pervenute il surplus verrà riversato ai plafond sottodimensionati secondo il criterio sopra definito.


FONDO PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI

Una quota pari a 5 milioni di euro del plafond a disposizione dei Comuni viene riservata per far fronte a pagamenti di debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 non ancora estinti alla data dell'1/1/2015 relativi ad interventi in materia di sicurezza pubblica (esempio: videosorveglianza, automezzi polizia municipale, ecc.) finanziati anche con trasferimenti da parte di Enti sovraordinati (Stato, Regione e Province) da ripartire in quota proporzionale sulla base delle richieste e attestazioni pervenute, con un tetto massimo, per ciascun Ente Locale richiedente pari a euro 500.000,00.

Laddove non ci fossero richieste in tal senso, ovvero le stesse risultassero inferiori al plafond così riservato, l'eccedenza verrà riassegnata al plafond a disposizione dei Comuni.

I Comuni possono formalizzare una sola richiesta/attestazione: o quella normale in proporzione ai debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 o, in alternativa, quella relativa al fondo per la sicurezza dei cittadini.


SANZIONE

In caso di utilizzo del plafond assegnato per una percentuale inferiore al 95%, l'Ente Locale verrà escluso dall'eventuale applicazione del patto verticale incentivato dell'anno successivo.

Il parere favorevole alla definizione dei criteri, come sopra esposti, lascia facoltà all'Assessore al Bilancio e agli Enti Locali di verificare la possibilità di ampliare da euro 500.000,00 fino ad euro 1.500.000,00 il tetto massimo del plafond a valere sul fondo per la sicurezza di cittadini, usufruibile da ciascun Ente Locale richiedente.

Considerati i tempi ristretti per la realizzazione di tale istituto, si ritiene indispensabile che le domande di adesione, redatte esclusivamente in base ai rispettivi fac-simili di richiesta allegati al presente provvedimento (Allegati B e C) vengano fatte pervenire dagli Enti Locali interessati, sotto la loro diretta responsabilità, entro e non oltre il termine perentorio del 15 aprile 2015, esclusivamente alla Sezione "Enti Locali persone giuridiche e controllo atti, servizi elettorali e grandi eventi", sia a mezzo PEC all'indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it. che contestualmente, per conoscenza, all'indirizzo entilocali@regione.veneto.it.

Sarà cura dell'ANCI e UPI Veneto diffondere quanto più possibile tale opportunità tra tutti gli Enti Locali interessati del Veneto.

Entro i termini stabiliti dalla normativa, la Sezione Bilancio effettuerà, con riferimento a ciascun Ente Locale beneficiario, la comunicazione al Ministero per l'Economia e le Finanze degli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell'equilibrio dei saldi di finanza pubblica.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO l'art. 1, commi 484-486, della legge 23 dicembre 2014, n. 190;

VISTO il parere espresso dalla Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali nella seduta del 17 marzo 2015;

VISTO l'art. 2, comma 1, lett. o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

1.     di approvare le premesse quali parti integranti del presente deliberato;

2.     di dare applicazione al "Patto Verticale Incentivato" per il 2015, sulla base della tabella allegata alla legge 190/2014, successivamente modificata a seguito dell'intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano del 26 febbraio u.s., prevedendo un plafond complessivo pari a euro 64.000.000,00 comprensivo della quota in capo alla Regione, di cui euro 48.000.000,00 a favore dei Comuni e euro 16.000.000,00 a favore delle Province e delle Città Metropolitane;

3.     di migliorare dello stesso importo, ai sensi dell'art. 1, comma 486 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, l'obiettivo di saldo tra entrate finali e spese finali in termini di cassa;

4.     di prendere atto di quanto condiviso in sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali, come da parere espresso nella seduta del 17 marzo 2015 (Allegato A) al presente provvedimento e parte integrante il medesimo;

5.     di approvare allo scopo, distintamente per le Province e Città Metropolitane e per i Comuni, i seguenti criteri di virtuosità, di ripartizione e sanzioni:


A) PROVINCE E CITTA' METROPOLITANE

CRITERI DI VIRTUOSITA':

Rispetto del patto di stabilità 2014;

RIPARTIZIONE PLAFOND FINANZIARIO:

Ai sensi dell'articolo1, comma 484 della L. 190/2014, sono messi a disposizione delle province spazi finanziari per 16.000.000,00 di euro.

Si propone di ripartire il plafond messo a disposizione delle Province e Città Metropolitane sulla base delle richieste e attestazioni pervenute da ciascun Ente, proporzionalmente ai debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 non ancora estinti alla data dell'1/1/2015.

In caso di sovradimensionamento del plafond da distribuire rispetto alle richieste pervenute dalle Province il surplus verrà riversato a favore dei Comuni.


SANZIONE

In caso di utilizzo del plafond assegnato per una percentuale inferiore al 95%, l'Ente Locale verrà escluso dall'eventuale applicazione del patto verticale incentivato dell'anno successivo.


B) COMUNI

CRITERI DI VIRTUOSITA':

Rispetto del patto di stabilità 2014;


RIPARTIZIONE PLAFOND FINANZIARIO:

Ai sensi dell'articolo1, comma 484 della L. 190/2014, sono messi a disposizione dei Comuni spazi finanziari per 48.000.000,00 di euro

Al fine di garantire che il riparto del plafond avvenga tra Comuni "equivalenti" in termini di dimensione finanziaria, si suddividono i Comuni in quattro fasce omogenee determinate in base alla popolazione residente al 31/12/2013, secondo i dati ISTAT.

A ciascuna fascia viene riservata una quota del plafond complessivo parametrata al numero di Comuni appartenenti alla stessa e alle dimensioni finanziarie dei bilanci, come dalla seguente tabella.

Classe di
Popolazione

Nr Comuni
potenziali

Percentuale
Riparto Plafond

1.000 - 5.000

269

30%

5.001 - 15.000

210

40%

15.001 - 50.000

54

25%

> di 50.000

6

5%

Totale

539

100,00%

 

Ciascun sotto-plafond viene ripartito tra i Comuni della corrispondente fascia, sulla base delle richieste e attestazioni pervenute da ciascun Ente, proporzionalmente ai debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 non ancora estinti alla data dell'1/1/2015.

In caso di sovradimensionamento di uno dei sotto-plafond da distribuire rispetto alle richieste pervenute il surplus verrà riversato ai plafond sottodimensionati secondo il criterio sopra definito.


FONDO PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI

Una quota pari a 5 milioni di euro del plafond a disposizione dei Comuni viene riservata per far fronte a pagamenti di debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 non ancora estinti alla data dell'1/1/2015 relativi ad interventi in materia di sicurezza pubblica (esempio: videosorveglianza, automezzi polizia municipale, ecc.) finanziati anche con trasferimenti da parte di Enti sovraordinati (Stato, Regione e Province) da ripartire in quota proporzionale sulla base delle richieste e attestazioni pervenute, con un tetto massimo, per ciascun Ente Locale richiedente pari a euro 500.000,00.

Laddove non ci fossero richieste in tal senso, ovvero le stesse risultassero inferiori al plafond così riservato, l'eccedenza verrà riassegnata al plafond a disposizione dei Comuni.

I Comuni possono formalizzare una sola richiesta/attestazione: o quella normale in proporzione ai debiti commerciali di parte capitale maturati alla data del 30 giugno 2014 o, in alternativa, quella relativa al fondo per la sicurezza dei cittadini.


SANZIONE

In caso di utilizzo del plafond assegnato per una percentuale inferiore al 95%, l'Ente Locale verrà escluso dall'eventuale applicazione del patto verticale incentivato dell'anno successivo.

6.     di ampliare da euro 500.000,00 ad euro 1.000.000,00 il tetto massimo del plafond a valere sul fondo per la sicurezza di cittadini, usufruibile da ciascun Ente Locale richiedente, fatto salvo che se le richieste risultassero inferiori al plafond di 5 milioni di euro così riservato, l'eccedenza verrà riassegnata al plafond a disposizione dei Comuni.

7.     di stabilire il termine perentorio di mercoledì 15 aprile 2015 quale data ultima per la presentazione della domanda di accesso al plafond che gli Enti Locali interessati faranno pervenire alla Sezione "Enti Locali persone giuridiche e controllo atti, servizi elettorali e grandi eventi", solo a mezzo PEC all'indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it. e contestualmente, per conoscenza, all'indirizzo entilocali@regione.veneto.it.;

8.     di incaricare la Sezione "Enti Locali persone giuridiche e controllo atti, servizi elettorali e grandi eventi" medesima della verifica delle domande pervenute e dell'inoltro alla Sezione Bilancio, senza ritardo, dell'elenco delle sole domande pervenute correttamente e dichiarate ammissibili per i successivi adempimenti di competenza demandando alla Sezione Bilancio l'attività di chiarimento tecnico diretto a fronte di richieste di approfondimento da parte degli Enti Locali interessati;

9.     di approvare allo scopo il fac-simile di richiesta delle Province e Città Metropolitane, allegato al presente provvedimento quale parte integrante del medesimo (Allegato B), che gli Enti locali interessati potranno utilizzare per accedere ai benefici del plafond finanziario;

10.   di approvare allo scopo il fac-simile di richiesta dei Comuni, allegato al presente provvedimento quale parte integrante del medesimo (Allegato C), che gli Enti locali interessati potranno utilizzare per accedere ai benefici del plafond finanziario;

11.   di incaricare la Sezione Bilancio della formulazione, secondo i criteri approvati, della proposta di ripartizione dei plafond di cui al punto 2 tra gli Enti risultanti beneficiari nonchè comunicare al Ministero per l'Economia e le Finanze, entro i termini stabiliti dalla normativa, gli elementi informativi occorrenti per la verifica del mantenimento dell'equilibrio dei saldi di finanza pubblica;

12.   di demandare il suddetto riparto ad un successivo provvedimento della Giunta regionale o, in mancanza di sedute utili, del Presidente della Giunta regionale;

13.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

14.   di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

517_ AllegatoB_295878.pdf
517_AllegatoA_295878.pdf
517_AllegatoC_295878.pdf

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