Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 32 del 03 aprile 2015


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 440 del 31 marzo 2015

Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020. Apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per alcune linee d'intervento della misura 10 Pagamento per impegni agro climatico ambientali, 11 Agricoltura biologica e 13 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici. Regolamento (UE) n. 1305/2013. Deliberazione/CR n. 30 del 18/03/2015.

Note per la trasparenza

Il provvedimento dispone l'apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per alcune linee d'intervento della misura 10 Pagamento per impegni agro climatico ambientali, 11 Agricoltura biologica e 13 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013.

L'Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.

Con deliberazione n. 71/CR del 10/06/2014, la Regione ha adottato la proposta di Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020 (PSR 2014-2020).

In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 9 comma 2 della Legge Regionale n. 26 del 25 novembre 2011, la proposta di PSR 2014-2020 è stata trasmessa al Consiglio regionale per l'approvazione, avvenuta con deliberazione amministrativa n. 41 del 9 luglio 2014.

Con deliberazione n 1234 del 15 luglio 2014, la Giunta Regionale ha adottato il documento di analisi per la definizione degli aiuti di cui agli art. 17, 22, 23, 28, 29 e 31 e delle razze animali autoctone minacciate di abbandono di cui all'art. 28 del Regolamento (UE) n. 1305/2013, allegati al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

In data 15 luglio 2014 con deliberazione n. 1235, la Giunta Regionale ha inoltre adottato il Rapporto ambientale del Programma di Sviluppo Rurale 2104-2020 per il Veneto e il Rapporto di valutazione di incidenza, demandando alla Sezione Piani e Programmi Primario gli adempimenti necessari alla loro pubblicazione e al completamento della procedura di valutazione ambientale (VAS) e la presa d'atto del Rapporto completo di valutazione ex ante del Programma.

La proposta di PSR 2014-2020, corredata dai documenti di analisi e valutazione sopra citati, è stata quindi trasmessa alla Commissione europea tramite il sistema di scambio elettronico SFC2014 il 22 luglio 2014.

Da tale data decorrono i 6 mesi entro i quali la Commissione europea dovrebbe inviare le proprie osservazioni e, a seguito delle risposte della Regione, concludere il negoziato.

Con la nota C(2014) 9927 final del 12/12/2014, la Commissione europea ha formalizzato le proprie osservazioni in merito alla proposta di programma. Si evidenzia che gran parte delle osservazioni pervenute sono connesse alla modifica dell'Accordo di Partenariato per l'Italia sull'uso dei fondi strutturali e di investimento per la crescita e l'occupazione nel 2014-2020, adottato il 29 ottobre 2014 nella sua versione finale da parte della Commissione europea a seguito del negoziato con l'Italia.

Nel PSR adottato sono indicati, tra l'altro, le priorità e strategie di intervento, gli obiettivi specifici (focus area) a cui questi si ricollegano, il Piano finanziario e la descrizione delle misure, sottomisure e linee di intervento prescelte per attuare la strategia regionale di sviluppo rurale nel periodo 2014-2020.

Con deliberazione del 18 marzo 2015, n. 30/CR, la Giunta regionale ha adottato lo schema di bando che è stato trasmesso alla competente Commissione consiliare permanente, ai sensi dell'articolo 37 della Legge regionale n. 1/91 e s.m.i., per l'espressione del parere previsto nel citato articolo.

A tale proposito, la Quarta Commissione consiliare si è espressa favorevolmente con il parere n. 686 assunto nella seduta del 26/03/2015.

In relazione a tale parere, si precisa che vengono recepite nel testo del bando alcune modifiche tese alla correzione di errori materiali ed a migliorare la leggibilità del testo.

Con il presente provvedimento si intende pertanto attivare la presentazione delle domande di contributo per alcune delle linee di intervento previste dal PSR 2014-2020.

La misura 10 Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali del PSR 2014-2020 comprende numerosi interventi e i relativi impegni individuati in risposta ai fabbisogni emersi dalle analisi di contesto, che contribuiscono in modo differente ed articolato al raggiungimento e completamento delle priorità dell'Unione in materia di sviluppo rurale.

In particolare, la linea di intervento 10.1.1 Tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale, che si pone in continuità con la sottomisura 214i del PSR 2007-2013, propone l'adozione di modalità alternative all'aratura che ha rappresentato, storicamente, la metodologia più importante nella lavorazione fisica del terreno per realizzare il diserbo, l'affinamento delle zolle, l'aerazione, l'aumento della porosità artificiale, della friabilità e del contenuto di umidità ottimale, in modo da facilitare la successiva semina e copertura del seme.

Le pratiche di gestione agricola intensive, tuttavia, sono correlate a deterioramenti o perdita di servizi ecosistemici, modificando processi quali il ciclo dei nutrienti, la produttività e la diversità delle specie. La finalità dell'intervento è quella di incentivare, attraverso la corresponsione di premi, pratiche colturali tipiche dell'agricoltura conservativa che rechino minimo disturbo al terreno, applicando rotazioni diversificate delle colture e mantenendo la copertura continua del terreno.

La linea d'intervento 10.1.3 Gestione attiva di infrastrutture verdi, che si pone in continuità con la sottomisura 214a del PSR 2007-2013, promuove la realizzazione di fasce tampone, siepi e boschetti, fasce inerbite e canali erbosi, allo scopo di migliorare la qualità delle acque, potenziare le connessioni ecologiche e sostenere la biodiversità in aree agricole a gestione tipicamente intensiva, ridurre i fenomeni di erosione superficiale ed aumentare la capacità di fissazione della CO2 atmosferica e il suo immagazzinamento nel suolo, nonché riqualificare i paesaggi agrari semplificati.

La linea d'intervento 10.1.4 Gestione sostenibile di prati, prati-seminaturali, pascoli e prati-pascoli in zone montane, è finalizzata al mantenimento di tali superfici con finalità produttiva, ambientale e paesaggistica. Tali aree, infatti, subendo spesso fenomeni di sotto o eccessiva utilizzazione/concimazione possono essere soggette a perdita di valore naturalistico riguardo alle specie vegetali presenti, o subire fenomeni di degrado per il mancato utilizzo delle superfici a prato e a pascolo. L'azzeramento degli input di origine chimica in tutte le azioni proposte riveste altresì un ruolo essenziale per la salvaguardia della qualità dei corpi idrici.

Infine, nell'ambito della misura 10, è prevista la linea d'intervento 10.1.7 Biodiversità - Allevatori e coltivatori custodi, che si pone in continuità con la sottomisura 214f del PSR 2007-2013, finalizzata al recupero e alla conservazione di razze in via di estinzione e di specie vegetali a rischio di erosione genetica. Tale finalità è motivata dalla considerazione che la diversità genetica rappresenta una risorsa che deve essere preservata per le generazioni future. Le logiche e le dinamiche di mercato hanno spinto e spingono ancora gli agricoltori a scegliere le specie, le razze, le varietà, più produttive, standardizzate, omogenee e a stretta base genetica. Gli agricoltori e gli allevatori possono svolgere il ruolo di custodi della biodiversità a condizione però che sia garantita una ragionevole redditività nell'impiego delle risorse genetiche locali.

Uno degli elementi fondamentali che caratterizzano la misura 11 Agricoltura biologica, che si pone in continuità con la sottomisura 214c del PSR 2007-2013, è l'utilizzo prevalente di risorse rinnovabili nell'ambito di sistemi agricoli organizzati a livello locale. In linea generale, i metodi di agricoltura biologica prevedono rotazioni colturali, impiego di specie e varietà resistenti e metodi di lotta biologica, riutilizzo di sottoprodotti di origine animale o vegetale, divieti di uso di sostanze di sintesi (fertilizzanti, fitosanitari, antibiotici) e di OGM. La produzione biologica vegetale tende a mantenere e a potenziare la fertilità del suolo nonché a prevenirne l'erosione. In questa logica, si inserisce l'apporto di sostanze nutritive alle piante che avviene prevalentemente attraverso lo stesso "ecosistema del suolo" anziché mediante l'apporto di fertilizzanti di sintesi. In particolare, gli elementi essenziali del sistema di gestione della produzione biologica vegetale sono la gestione della fertilità del suolo, la scelta delle specie e delle varietà, la rotazione pluriennale delle colture, il riciclaggio delle materie organiche e le tecniche colturali. l ricorso all'aggiunta di concimi, ammendanti e prodotti fitosanitari viene consentito soltanto se tali prodotti sono compatibili con gli obiettivi e i principi dell'agricoltura biologica. A tale scopo, il PSR 2014-2020 prevede le due linee d'intervento 11.1.1 Pagamenti per la conversione all'agricoltura biologica e 11.2.1 Pagamenti per il mantenimento dell'agricoltura biologica che incentivano, rispettivamente, la conversione al metodo biologico delle aziende a conduzione tradizionale ed il mantenimento di tali metodi nelle aziende biologiche.

Il PSR 2014-2020 contempla inoltre la misura 13 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici che prevede la linea d'intervento 13.1.1 Indennità compensativa in zona montana, che si pone in continuità con la sottomisura 211 del PSR 2007-2013. Tale misura viene attivata nelle zone montane in quanto esse ospitano aziende agricole con una redditività generalmente inferiore rispetto a quella delle zone di pianura. La montagna è inoltre caratterizzata dalla presenza di ecosistemi complessi e delicati che finora hanno subito solo delle parziali modifiche da parte dell'attività antropica e che quindi vanno tutelati attraverso la gestione ed il governo dell'uomo al fine di preservare la stabilità dei versanti e la regimazione delle acque.

La linea d'intervento prevede l'erogazione di un'indennità intesa a compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito derivanti dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola nella zone montane. Obiettivo generale è quello di favorire il mantenimento dell'attività agricola e di preservare l'ambiente, promuovendo pratiche agricole estensive ed ecocompatibili nelle zone montane. L'obiettivo è quello di assicurare il sostegno per tutti gli anni di programmazione dal 2014 al 2020, senza soluzioni di continuità rispetto la programmazione 2007-2013.

Infatti, la sospensione anche per un solo anno della corresponsione dell'indennità può comportare gravi conseguenze economiche e sociali a carico degli agricoltori operanti nelle zone montane, aumentando il rischio di abbandono delle superfici ed il conseguente degrado ambientale.

Tutte le linee di intervento sopra illustrate si pongono in continuità con le precedenti misure/sottomisure del PSR 2007-2013 e sono ritenute strategiche per gli obiettivi della politica regionale di sviluppo rurale 2014-2020. A tal fine, pur in assenza di una approvazione formale del PSR 2014-2020 da parte della Commissione europea, si ritiene indispensabile mantenere l'operatività di tali linee di intervento al fine di evitare che la perdita di una annualità di premio possa danneggiare in modo irreparabile gli obiettivi già raggiunti nel corso della precedente programmazione e ridurre al minimo l'impatto negativo sul reddito delle aziende agricole.

Per quanto sopra evidenziato, si ritiene quindi necessario porre in applicazione le misure 10, 11 e 13 già da quest'anno, mediante un bando di apertura condizionata dei termini di presentazione delle domande.

La scelta degli interventi attivati all'interno delle tre misure e specificati negli allegati al presente provvedimento, tiene conto del livello di completamento del periodo di impegno previsto dai Regolamenti comunitari, differenziato tra le azioni componenti la misura 214 del PSR 2007-2013.

Stante l'attuale fase di negoziazione del Programma, il bando di apertura termini deve attenersi strettamente ai contenuti delle rispettive linee di intervento 10.1.1-10.1.3-10.1.4-10.1.7-11.1.1-11.2.1 e 13.1.1 e alle condizioni generali del PSR 2014-2020 come negoziati con gli uffici della Commissione europea.

La concessione e l'erogazione degli aiuti devono essere comunque subordinate all'approvazione del PSR 2014-2020 e delle linee di intervento 10.1.1-10.1.3-10.1.4-10.1.7-11.1.1-11.2.1 e 13.1.1 da parte della Commissione europea, nonché al rispetto di tutte le definizioni, condizioni e limitazioni, generali e specifiche di misura, che saranno approvate nella versione definitiva del Programma.

I richiedenti dovranno perciò dichiarare in modo esplicito di non avere nulla e in alcuna sede da rivendicare nei confronti della Regione del Veneto, dell'Organismo pagatore AVEPA, dello Stato e della Commissione europea in caso di impossibilità di erogazione totale degli aiuti per mancata approvazione delle misure da parte della Commissione europea o per l'obbligo di apportare alla misura e/o al Programma di sviluppo rurale 2014-2020 modificazioni tali da non consentire il riconoscimento, in tutto o in parte, dei premi stessi. Non è prevista l'applicazione di alcun criterio di selezione, per cui, salvo la riserva connessa all'approvazione del PSR 2014-2020, sono finanziabili tutte le domande ammissibili.

Per quanto riguarda gli aspetti procedurali e gestionali delle domande di pagamento, si fa riferimento in linea generale al Regolamento delegato (UE) n. 640/2014 della Commissione, dell' 11 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità nonché alla ripartizione di competenze tra Autorità di gestione e Autorità di pagamento stabilite dal Programma approvato dalla Giunta.

Tuttavia, restano da definire le norme per il rifiuto o la revoca del sostegno a seguito dell'inadempienza agli impegni o altri obblighi previsti in ciascuna linea di intervento (art. 35 del regolamento UE n. 640/2014) che saranno oggetto di un provvedimento di prossima emanazione. I richiedenti dovranno perciò dichiarare in modo esplicito di accettare quanto sarà indicato in tale provvedimento.

L'organismo pagatore regionale AVEPA è quindi incaricato alla definizione degli adempimenti a carico dei soggetti richiedenti e alla predisposizione della relativa modulistica e documentazione necessaria, nonché della gestione tecnico-amministrativa dei procedimenti che discendono dal presente provvedimento.

In particolare, AVEPA provvederà ad effettuare:

•        i controlli relativi alle domande di aiuto in modo da assicurare l'efficace verifica del rispetto dei criteri di ammissibilità previsti dal bando, ricorrendo al "sistema integrato di gestione controllo" di cui al regolamento (UE) n. 1307/2013;

•        i controlli sul rispetto della condizionalità;

•        l'applicazione di eventuali riduzioni o esclusioni dei pagamenti dei premi.

Per quanto riguarda la condizionalità applicabile per l'anno 2015, si rinvia al provvedimento regionale di prossima emanazione in base a quanto disposto dal DM n. 180 del 23/01/2015 che definisce le norme applicabili a livello nazionale.

Per quanto attiene le procedure generali, AVEPA farà riferimento al contenuto del Documento Indirizzi procedurali ed elementi per l'applicazione delle misure a superficie e a capo di cui all'Allegato B al presente provvedimento.

Le procedure di valutazione delle domande sono definite nel bando stesso, come anche i principali indirizzi procedurali specifici che comunque, a livello operativo, saranno compiutamente dettagliati da parte dell'Organismo Pagatore Regionale AVEPA, con proprio specifico provvedimento.

La scadenza dei termini di presentazione delle domande per le misure connesse alla superficie è fissata al 15 maggio dall'articolo 13 del Regolamento di esecuzione UE n. 809/2014.

La presentazione di una domanda di aiuto oltre il termine prescritto comporta, ai sensi dell'articolo 13 del Regolamento Delegato UE n. 640/2014, una riduzione, pari all'1% per ogni giorno lavorativo di ritardo, dell'importo al quale l'agricoltore avrebbe avuto diritto se avesse inoltrato la domanda in tempo utile.

Per quanto riguarda la consultazione dei partner di cui all'articolo 12 e 13 del regolamento delegato (UE) n. 240/2014, stante la particolarità delle misure proposte a bando che non prevedono opzioni di scelta e criteri di selezione, l'Autorità di Gestione assicura una idonea attività di informazione al partenariato e agli operatori potenzialmente interessati.

Per quanto riguarda la consultazione del Comitato di sorveglianza per il PSR 2014 - 2020 di cui all'articolo 74 del regolamento (UE) n. 1305/2013, tenuto conto che non sono previsti criteri di selezione delle domande presentate, si ritiene non necessario il preventivo parere del Comitato di Sorveglianza. Ad ogni buon fine, non appena verrà istituito Comitato di sorveglianza, il provvedimento sarà sottoposto alla ratifica da parte del suddetto Comitato.

L'importo complessivo a bando disposto dal presente provvedimento risulta pari 144.000.000,00 euro a valere sulle disponibilità recate dal PSR 2014-2020. Il dettaglio delle somme per misura/linea di intervento e i termini di presentazione delle domande sono specificati nell'Allegato A al presente provvedimento.

A tale riguardo si precisa che per quanto riguarda le risorse previste dal regolamento (UE) n. 1305/2013 per il FEASR, con "l'Intesa sulla proposta di riparto degli stanziamenti provenienti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2014-2020" del 16 gennaio 2014 (n. 8/CSR), la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l'accordo sul riparto della quota FEASR tra le Regioni, le Province autonome e i programmi nazionali. A tale proposito, si precisa che al Veneto è stata assegnata una quota FEASR pari a euro 510.590.050,00 alla quale corrisponde una Spesa pubblica totale di 1.184.320.500,00 euro (tasso di partecipazione del FEASR alla spesa pubblica pari al 43,12%).

Inoltre, con la legge 27 dicembre 2013, n. 147 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)" all'articolo 1, comma 240 si stabilisce che alla copertura degli oneri relativi alla quota di cofinanziamento nazionale della programmazione 2014-2020 a titolarietà delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, concorre il fondo di rotazione (legge 183/1987), nella misura massima del 70 per cento degli importi previsti nei piani finanziari dei singoli programmi, La restante quota del 30 per cento è a carico dei bilanci delle singole Regioni e Province autonome. Questo per la Regione del Veneto si traduce in una partecipazione regionale complessiva pari a 202.067.400,00 euro, e per lo Stato di 471.490.600,00 euro.

La Regione del Veneto, nel PDL n. 485 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017" al capitolo 102197 Cofinanziamento regionale del Programma di sviluppo rurale 2014 2020 - contributi agli investimenti, destina 20 Milioni di euro per ciascuno dei tre anni 2015, 2016 e 2017.

Poiché l'importo complessivo a bando disposto dal presente provvedimento risulta pari 144.000.000,00 euro, l'importo massimo a carico del bilancio di previsione per i tre esercizi finanziari 2015 - 2016 - 2017 potrà ammontare a 24.572.097,00 euro, nel caso non siano disponibili fondi residui nel piano finanziario del periodo di programmazione 2007-2013. Con proprio atto il direttore della Sezione Piani e Programmi Settore primario provvederà all'assunzione dell'impegno a carico del capitolo 102197, una volta approvato il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e pluriennale per il triennio 2015-2017.

Le procedure, gli interventi, le condizioni e i termini di accesso ai benefici delle misure 10, 11 e 13 per le quali si dispone l'apertura dei termini di presentazione delle domande sono contenute nell'Allegato Cal presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO l'art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la Legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 "Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione";

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 18 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del 18 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del 18 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne la loro applicazione nell'anno 2014;

VISTO il Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei Fondi Strutturali e d'investimento europei;

VISTO il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione (SFC2014);

VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 640/2014 della Commissione, dell' 11 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità;

VISTO il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione del 17 luglio 2014. recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

VISTA l'Intesa sulla proposta di riparto degli stanziamenti provenienti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2014-2020" del 16 gennaio 2014 (n. 8/CSR), con cui la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l'accordo sul riparto della quota FEASR tra le Regioni, le Province autonome e i programmi nazionali;

VISTO l'Accordo di Partenariato per l'Italia sull'uso dei fondi strutturali e di investimento per la crescita e l'occupazione nel 2014-2020 trasmesso alla Commissione europea il 22 aprile 2014 e adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea a chiusura del negoziato formale;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2013, n. 410, che definisce il percorso della programmazione unitaria regionale;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale del 30 luglio 2013, n. 1383, relativa all'istituzione del Tavolo regionale di Partenariato per il Programma di sviluppo rurale FEASR 2014-2020;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale del 13 maggio 2014, n. 657, che approva il ''Rapporto di sintesi della strategia regionale unitaria 2014/2020'';

VISTA la Deliberazione n. 71/CR del 10 giugno 2014, con cui la Giunta regionale ha approvato la proposta di Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020 (PSR 2014-2020);

VISTA la Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 41 del 9 luglio 2014, di adozione del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020, che autorizza la Giunta regionale a condurre il conseguente negoziato con la Commissione europea e ad apportare tutte le modifiche necessarie a seguito del negoziato medesimo o in relazione all'approvazione dei regolamenti attuativi dell'UE o delle decisioni assunte a livello nazionale per quanto riguarda il primo pilastro della PAC, mentre incarica la Giunta di informare la competente commissione consiliare dello stato di evoluzione del negoziato e delle determinazioni conseguentemente assunte;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1234 del 15 luglio 2014 con cui la Giunta Regionale ha adottato il documento di analisi per la definizione degli aiuti di cui agli art. 17, 22, 23, 28, 29 e 31 e delle razze animali autoctone minacciate di abbandono di cui all'art. 28 del Regolamento (UE) n. 1305/2013, allegati al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1235 del 15/07/2014 "Adozione del Rapporto ambientale corredato dalla Sintesi non tecnica, e della Valutazione di incidenza (art. 55 del reg. UE n. 1303/2013 e art. 77 del reg. UE n. 1305/2013)";

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 25/INF del 5 agosto 2014, relativa alla conferma di avvenuta notifica alla Commissione europea del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, tramite sistema SFC2014, e della contestuale pubblicazione del medesimo Programma sul sito Internet regionale;

VISTA la comunicazione prot. n. 323042 del 29 luglio 2014, a firma del Presidente della Giunta Regionale, che informa il Presidente del Consiglio Regionale in merito all'avvenuta notifica alla Commissione europea del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, tramite sistema SFC2014, e alla contestuale pubblicazione del medesimo Programma sul sito Internet regionale;

VISTA la nota C(2014) 9927 final del 12 dicembre 2014 contenente "Osservazioni della Commissione sul programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Veneto, a norma dell'articolo 29, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013-CCI: 2014IT06RDRP014";

VISTA la comunicazione n. 545514 del 22 dicembre 2014, a firma del Presidente della Giunta Regionale, con la quale viene trasmessa al Presidente del Consiglio Regionale la nota C(2014) 9927 final del 12 dicembre 2014 relativa alle "Osservazioni della Commissione sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Veneto, a norma dell'articolo 29, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013-CCI: 2014IT06RDRP014", unitamente alle medesime osservazioni;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 305 del 18 marzo 2015 che approva il quadro delle osservazioni-risposte alla Commissione europea, il piano finanziario, il Rapporto ambientale corredato dalla Sintesi non tecnica, la Valutazione di incidenza e la Dichiarazione di sintesi del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi dei Regolamenti (UE) n. 1303/2013 e n. 1305/2013;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2611 del 30 dicembre 2013 relativa all'assegnazione di competenze e funzioni alle nuove strutture regionali ai sensi degli artt. 9,11,13 e 15 della Legge regionale n. 54/2012, per quanto riguarda in particolare le competenze dell'Autorità di Gestione del PSR 2014-2020 e della Sezione Piani e programmi settore primario;

VISTO il DM n. 180 del 23/01/2015 "Disposizioni modificative ed integrative del decreto ministeriale del 18 novembre 2014 di applicazione del Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013";

RITENUTO che la definizione delle condizioni, modalità e criteri è presupposto essenziale per la presentazione, da parte dei soggetti interessati, delle relative domande nonché per l'espletamento del successivo esame istruttorio da parte delle Strutture competenti;

RITENUTO di non prevedere l'applicazione di alcun criterio di selezione, per cui, salvo la riserva connessa all'approvazione del PSR 2014-2020, vanno finanziate tutte le domande ammissibili;

RITENUTO pertanto, nelle more della costituzione del Comitato di sorveglianza, non sussistente l'obbligo di consultazione del Comitato stesso, salvo ratifica da parte del medesimo una volta insediato;

VISTA la Deliberazione n. 30/CR del 18 marzo 2015, con cui la Giunta regionale ha adottato lo schema di bando che è stato trasmesso alla competente Commissione consiliare permanente, ai sensi dell'articolo 37 della Legge regionale 1/91, modificato da ultimo dall'articolo 34 della legge regionale 9 febbraio 2001, n. 5, per l'espressione del parere previsto nel citato articolo;

VISTO il parere n. 686, con cui la Quarta Commissione consiliare, nella seduta del 26/03/2015, si è espressa favorevolmente, sul testo della deliberazione n. 30/CR del 18/03/2015;

RAVVISATA la necessità di aprire i termini per la presentazione delle domande di contributo per le linee d'intervento 10.1.1 Tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale, 10.1.3 Gestione attiva di infrastrutture verdi, 10.1.4 Gestione sostenibile di prati, prati-seminaturali, pascoli e prati-pascoli in zone montane, 10.1.7 Biodiversità - Allevatori e coltivatori custodi, 11.1.1 Pagamenti per la conversione all'agricoltura biologica, 11.2.1 Pagamenti per il mantenimento dell'agricoltura biologica e 13.1.1 Indennità compensativa in zona montana del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020, per gli interventi specificati nell'Allegato C al presente provvedimento, definendo le condizioni e le priorità per l'accesso ai benefici;

VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)";

VISTO il PDL n. 484 del 18 dicembre 2014 "Legge di stabilità regionale per l'esercizio 2015";

VISTO il PDL n. 485 del 18 dicembre 2014 "Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017";

CONSIDERATO che l'importo complessivo a bando proposto dal presente provvedimento risulta pari 144.000.000,00 euro a valere sulle risorse del PSR 2014-2020;

PRECISATO quindi che l'intero importo a bando è finanziato con fondi comunitari e nazionali tramite il circuito finanziario dell'Organismo pagatore AVEPA, e che l'intera quota di cofinanziamento nazionale è assicurata dal Fondo di Rotazione ex lege 16 aprile 1987, n. 183;

VISTO l'articolo 37, comma 2, della legge regionale 8 gennaio 1991, n. 1;

RAVVISATA l'opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;

delibera

1.      di approvare le premesse, parte integrante del presente provvedimento;

2.      di disporre l'apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per le misure 10, 11 e 13 del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020, per un importo a bando pari a 144.000.000,00 euro. Il dettaglio delle somme per misura/linea di intervento e i termini di presentazione delle domande sono specificati in Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;

3.      di approvare il documento Allegato B, parte integrante del presente provvedimento, che definisce indirizzi procedurali ed elementi per l'applicazione delle misure a superficie e a capo per la presentazione delle domande relative ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020;

4.      di approvare il documento Allegato C al presente provvedimento, relativo alle misure, alle disposizioni e condizioni per l'accesso ai benefici previsti per le linee d'intervento 10.1.1 Tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale, 10.1.3 Gestione attiva di infrastrutture verdi, 10.1.4 Gestione sostenibile di prati, prati-seminaturali, pascoli e prati-pascoli in zone montane, 10.1.7 Biodiversità - Allevatori e coltivatori custodi, 11.1.1 Pagamenti per la conversione all'agricoltura biologica, 11.2.1 Pagamenti per il mantenimento dell'agricoltura biologica e 13.1.1 Indennità compensativa in zona montana del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020;

5.      di stabilire che la concessione e l'erogazione degli aiuti sono comunque subordinate alla approvazione del PSR 2014-2020 e delle schede di misura 10, 11 e 13 da parte della Commissione europea, nonché al rispetto di tutte le definizioni, condizioni e limitazioni, generali e specifiche di misura che saranno approvate nella versione definitiva del Programma;

6.      di stabilire che all'atto della domanda, i richiedenti devono dichiarare in modo esplicito di non avere nulla e in alcuna sede da rivendicare nei confronti della Regione del Veneto, dell'Organismo pagatore AVEPA, dello Stato e della Commissione europea in caso di impossibilità di erogazione degli aiuti per mancata approvazione delle misure da parte della Commissione europea o per l'obbligo di apportare alla misura e/o al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 modificazioni tali da non consentire il riconoscimento, in tutto o in parte, degli aiuti stessi;

7.      di rinviare ad un provvedimento di prossima emanazione, le disposizioni regionali di attuazione per l'applicazione delle riduzioni ed esclusioni nel caso di inadempienze rispetto agli impegni o agli altri obblighi previsti nelle linee di intervento (art. 35 del regolamento UE 640/2014);

8.      di stabilire che all'atto della domanda, i richiedenti devono dichiarare in modo esplicito di accettare quanto sarà previsto nel provvedimento di cui al punto precedente;

9.      di rinviare per quanto riguarda la condizionalità applicabile per l'anno 2015, al provvedimento regionale di prossima emanazione in base a quanto disposto dal DM n. 180 del 23/01/2015 che definisce le norme applicabili a livello nazionale;

10.   di precisare che gli indirizzi procedurali di cui all'Allegato B e specifici dei bandi di cui all'Allegato C saranno compiutamente dettagliati, a livello operativo, da parte dell'Organismo Pagatore Regionale AVEPA, con proprio specifico provvedimento;

11.   di determinare in euro 24.572.097,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il direttore della Sezione Piani e Programmi Settore Primario, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 102197 "Cofinanziamento regionale del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - contributi agli investimenti" del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e pluriennale per il triennio 2015-2017";

12.   di stabilire che la concessione e l'erogazione degli aiuti sono comunque subordinate alla approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e pluriennale per il triennio 2015-2017;

13.   di stabilire che all'atto della domanda, i richiedenti devono dichiarare in modo esplicito di accettare quanto previsto al punto 12, qualora al momento della presentazione della domanda di aiuto non sia stato approvato Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e pluriennale per il triennio 2015-2017;

14.   di incaricare il direttore della Sezione Piani e Programmi Settore primario all'assunzione dell'impegno a carico del capitolo 102197, una volta approvato il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e pluriennale per il triennio 2015-2017;

15.   di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

16.   di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Sezione Piani e Programmi Settore Primario;

17.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

18.   di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

440_AllegatoA_295441.pdf
440_AllegatoB_295441.pdf
440_AllegatoC_295441.pdf

Torna indietro