Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 285 del 10 marzo 2015
Centri regionali specializzati delle strutture ospedaliere pubbliche qualificate hub dalla DGR n. 2122 del 19 novembre 2013. Integrazione della DGR n. 2707 del 29 dicembre 2014.
Si integra la DGR n. 2707/2014 con l'inserimento di quattro centri regionali specializzati afferenti all'Azienda Ospedaliera di Padova e di due centri afferenti all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
L'Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.
Con la deliberazione n. 2707 del 29 dicembre 2014, per le motivazioni cui si fa rinvio, la Giunta Regionale ha proceduto al riconoscimento dei Centri regionali specializzati delle strutture ospedaliere pubbliche qualificate hub dalla DGR n. 2122 del 19 novembre 2013.
Per quanto riguarda l'Azienda Ospedaliera di Padova si propone di integrare l'elenco dei Centri approvato con la citata deliberazione con i seguenti:
L'Unità operativa Chirurgia Oncologica Epatobiliare si è caratterizzata negli ultimi dieci anni per aver prodotto una delle casistiche di chirurgia specialistica del fegato e delle via biliari tra le più significative d'Italia dal punto di vista numerico (1561 resezioni epatiche e 826 trapianti dal 2004). Elementi qualificanti sono rappresentati dalla spinta innovativa prodotta nel campo della valutazione prognostica e della terapia chirurgica dei tumori del fegato (ablazioni in miniinvasività, autotrapianto di fegato, resezioni complesse di tumori avanzati in due tempi in miniinvasività etc) e dalla forte attrattività nei confronti di pazienti a provenienza extraregionale (>40% inclusa attrazione anche nei confronti di Regioni del nord e del centro ad offerta sanitaria qualitativamente elevata). Presso l'Unità operativa vengono inoltre svolte tutte le tipologie di trapianto di fegato oggi praticabili (trapianto adulto, trapianto pediatrico, trapianto split tra due riceventi adulti, trapianto da vivente nel bambino e nell'adulto) ed autotrapianti. Il modello organizzativo prevede attività altamente integrata e multidisciplinare ( radiologia interventistica, anatomia patologica, oncologia IOV etc); l'offerta di didattica con respiro internazionale (European Board,Transplant Surgeons) e attività scientifica con elevato Impact Factor (IF).
Presso l'Unità operativa Otorinolaringoiatria, dall'aprile 2010 ad oggi, sono stati eseguiti di circa 500 impianti cocleari in pazienti provenienti per il 70% da fuori regione. La metà circa dei casi è rappresentata da bambini con sordità profonda bilaterale congenita e il 10% da pazienti con oltre 65 anni di età. L'Unità operativa si è distinta in modo particolare negli ultimi anni per un'intensa attività di ricerca e di sviluppo incentrata sulla gestione di casi complessi (prematurità, quadri malformativi, sindromi genetiche, disabilità associate, decadimento cognitivo), sull'analisi costo beneficio e gestione delle complicanze. Nel 2014 è stato eseguito un impianto cocleare bilaterale in un neonato di 2 mesi; si è trattato del più piccolo bambino operato sino ad oggi in Europa. Dispone di competenze ed attrezzature di alta tecnologia tra cui quella necessaria alla registrazione dei potenziali uditivi corticali (P100 - P200), che permette di dirimere possibili dubbi diagnostici in bambini con dismaturità o neuropatia/disincronia uditiva o alterazioni aspecifiche dell'attività corticale (schizofrenia, autismo), e che può essere utilizzata per la diagnostica di disordini neurodegenerativi nel paziente anziano (P300). E' di riferimento per la chirurgia dell'impianto nei bambini con malformazioni complesse dell'orecchio interno e/o anomalie cerebrali (oltre 150 impianti in portatori di malformazioni isolate o sindromiche). E' di riferimento per la formazione continua di personale qualificato e per la gestione multidisciplinare di casi complessi. L'unità operativa opera in stretta sinergia con il centro di Bioacustica dell'Università di Padova, peculiarmente orientato alla ricerca sperimentale sulla protezione e rigenerazione uditiva.
L'Unità operativa della Clinica Chirurgica I dell'Azienda Ospedaliera di Padova per quanto riguarda i volumi di attività e gli esiti si colloca tra le prime 10 in Italia e al primo posto nel Veneto, per il trattamento delle neoplasie del colon e del retto, con una mortalità a 30 giorni dall'intervento tra le più contenute d'Italia. Ha sviluppato una qualificata attività scientifica ad elevato Impact Factor (IF), di rilevanza internazionale, accompagnata dalla promozione di sperimentazioni cliniche; particolarmente qualificata e riconosciuta è l'attività formativa nel campo, che si distingue anche per la particolare attenzione posta alla gestione del paziente con un approccio multidisciplinare.
Presso la Clinica Chirurgica III vengono trattate tutte le patologie esofagee: benigne, maligne e le urgenze esofagee. L'esofago è interessato da diverse entità patologiche, sia di tipo benigno che tumorale, che rappresentano spesso sfide diagnostico-terapeutiche. La diagnosi e il trattamento delle patologie esofagee richiede la presenza di specifico expertise e del lavoro integrato di diverse professionalità: chirurghi, anestesisti, gastroenterologi, endoscopisti, oncologi, radioterapisti, nutrizionisti, radiologi, otorinolaringoiatri, direzione medica. La Clinica Chirurgica raccoglie l'esperienza di 35 anni di attività, che hanno guadagnato all'Azienda Ospedaliera di Padova la notorietà come maggior Centro Italiano per il trattamento delle malattie dell'esofago.
Pertanto si propone di integrare l'elenco di cui all'Allegato A della DGR n. 2707/2014, nella parte relativa all'Azienda Ospedaliera di Padova, così come di seguito esposto:
Specialità
Struttura Complessa di Riferimento
Denominazione Centro
Chirurgia
UOC Chirurgia epatobiliare e dei Trapianti epatici
Centro per la Chirurgia Oncologica Epatobiliare e per il Trapianto di Fegato
Otorinolaringoiatria
UOC Otorinolaringoiatria
Centro per la chirurgia e riabilitazione bionica dell'udito - Screening, diagnosi e riabilitazione della sordità infantile
UOC Chirurgia generale (ex Clin. chirurgica I)
Centro per il trattamento chirurgico multidisciplinare delle neoplasie del Colon-Retto
UOC Chirurgia generale (ex Clin. chirurgica III)
Centro delle malattie non oncologiche dell'Esofago
Per quanto riguarda l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona si propone di integrare l'elenco dei Centri approvato con la DGR n. 2707/2014 con i seguenti:
L'Unità Operativa di Chirurgia generale ad indirizzo Epatobiliare ha sviluppato particolare esperienza nello studio e nella cura delle malattie infiammatorie e neoplastiche del colon-retto con nuove terapie mediche ed atteggiamenti chirurgici più definiti e meno invasivi, finalizzando l'attività a porre diagnosi precoci, identificare le soluzioni ideali, unire al trattamento una buona qualità di vita. Ha sviluppato particolare esperienza nella definizione di interventi chirurgici mirati, nuove tecniche e strumentazioni sempre più sofisticate che hanno contribuito a migliorare la terapia, a ridurre i tempi di degenza, a reinserire velocemente, con una opportuna riabilitazione, i pazienti nella routine quotidiana e nella loro attività lavorativa.
Nell'ambito delle patologie oncologiche dell'apparato digerente, l'Unità Operativa Autonoma "Chirurgia Esofago e Stomaco" dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona è punto di riferimento per le relative patologie ed in particolare ha sviluppato eccellenze per l'individuazione di alterazioni genetiche ereditarie che possono predisporre allo sviluppo di carcinoma gastrico. Di tutto rilievo, inoltre, nell'ambito dell'apparato digerente, è il contributo nel campo della genomica e della biologia molecolare condotto fino alle applicazioni pratiche. Importante anche lo sviluppo di Linee guida sui controlli da eseguire nei pazienti che hanno subito interventi chirurgici o terapie per neoplasie; l'omogeneizzazione di queste procedure ed il percorso post operatorio dei pazienti.
Pertanto si propone di integrare l'elenco di cui all'Allegato A della DGR n. 2707/2014, nella parte relativa all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, così come di seguito esposto:
UOC Chirurgia Generale ad indirizzo Epatobiliare
UOC Chirurgia Esofago e Stomaco
Si ritiene, altresì, di incaricare il Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale di provvedere con proprio decreto alla correzione di eventuali errori materiali della DGR n. 2707/2014 nelle parti relative a "Specialità", "Struttura complessa di Riferimento" e "Denominazione Centro".
Si dà atto che quanto previsto con il presente atto non comporta spese a carico del bilancio regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
Viste le deliberazioni n. 4532 del 28 dicembre 2007, n. 448 del 24 febbraio 2009; n. 268 del 9 febbraio 2010; n. 14 dell'11 gennaio 2011;
Vista la deliberazione n. 2707 del 29 dicembre 2014;
Visto il decreto dell'allora Segretario regionale per la Sanità (ora Direttore Generale Area Sanità e Sociale) n. 10 del 14 febbraio 2011;
Visto il Piano socio-sanitario regionale 2012-2016;
Vista la DGR n. 2122 del 19 novembre 2013;
Visto l'art. 2 co. 2 lett. o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
1. di integrare l'elenco di cui all'Allegato A della DGR n. 2707/2014, nella parte relativa all'Azienda Ospedaliera di Padova, così come di seguito esposto:
2. di integrare l'elenco di cui all'Allegato A della DGR n. 2707/2014, nella parte relativa all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, così come di seguito esposto:
3. di incaricare il Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale di provvedere con proprio decreto alla correzione di eventuali errori materiali della DGR n. 2707/2014 e successive modifiche ed integrazioni nelle parti relative a "Specialità", "Struttura complessa di Riferimento" e "Denominazione Centro";
4. di dare atto che quanto disposto con il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
5. di approvare le disposizioni ed i principi contenuti in premessa non richiamati espressamente nel presente dispositivo;
6. la Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria è incaricata dell'esecuzione del presente atto;
7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Torna indietro