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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 27 del 20 marzo 2015


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 247 del 03 marzo 2015

Attuazione DGR n. 929 del 22/5/2012 "Progetto Dipendenze 2012/2014". Sperimentazione e Budgettazione alle Aziende ULSS per pagamento LEA Tossico/alcol dipendenze e sperimentazione "servizi territoriali"con decorrenza 1 gennaio 2016.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si propone l'approvazione della sperimentazione a decorrere dall'1 gennaio 2016, della budgettazione alle Aziende ULSS dei LEA per Tossico ed alcoldipendenti dei servizi territoriali dipendenze in attuazione della DGR n. 929 del 22/05/2012 "Progetto Dipendenze 2012/2014".

L'Assessore Davide Bendinelli di concerto con l'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Il fenomeno dell'uso di sostanze è cambiato negli ultimi anni assumendo caratteristiche molto diversificate rispetto a quelle riscontrate in passato.

Negli ultimi tre anni la situazione evidenziata dai Servizi per le Dipendenze della Regione Veneto ha rilevato una tendenza all'aumento della domanda da parte di giovani e giovanissimi e parallelamente un sensibile "invecchiamento" di un'altra parte di utenza.

L'abbassamento dell'età di primo utilizzo di sostanze, contestualmente al largo ed aumentato consumo di alcol, introducono importanti sfide, tali da rendere indispensabile una visione coordinata ed integrata, che ricostituisca l'unitarietà della programmazione in ambito sociosanitario e che adatti i modelli d'intervento alle nuove esigenze.

Tale analisi ha dunque reso necessaria una rivisitazione del Sistema delle dipendenze, anche in attuazione della DGR n. 929 del 22/5/2012 "Progetto Dipendenze 2012/2014", che ha confermato l'opportunità di rilanciare la programmazione integrata come metodo per il governo, l'organizzazione e la gestione del sistema socio sanitario a tutti i livelli di responsabilità.

Il progetto citato ha evidenziato che gli obiettivi più importanti che il Sistema Regionale delle Dipendenze deve perseguire sono due:

a)   rispondere adeguatamente ai bisogni assistenziali e di cura dei cittadini nell'ambito delle dipendenze;
b)   essere in grado di trasformarsi in funzione del cambiamento di tali bisogni.

Soddisfare entrambi questi obiettivi significa riorganizzare il sistema in base ad un flusso circolare di processi che permettano:

-      il monitoraggio per conoscere lo stato del sistema;
-      l'elaborazione dei dati rilevati dal monitoraggio per individuare soluzioni agli eventuali problemi rilevati;
-      la sperimentazione e la definizione di un piano di fattibilità delle soluzioni individuate;
-      l'inserimento a regime delle soluzioni che hanno superato in modo soddisfacente la sperimentazione e che siano concretamente realizzabili, coerentemente con l'economia generale del Sistema.

La realizzazione delle fasi attuative del progetto di cui sopra è assicurato dal Dipartimento per le Dipendenze, presente nelle Aziende ULSS, con la collaborazione del privato sociale e della rete del volontariato locale.

I risultati conseguiti saranno verificati da un coordinamento regionale, già nominato con Decreto n. 417 del 3 dicembre 2012 , che, presieduto dal direttore del Dipartimento Servizi Sociosanitari (già Direzione regionale Servizi Sociali), è composto da tecnici delle strutture regionali competenti, delle Aziende ULSS e degli Enti gestori del privato sociale accreditato.

Considerato, inoltre, il calo del flusso di utenti inseriti nelle strutture residenziali e semiresidenziali in contrapposizione con l'aumento della diffusione ed uso di sostanze e la sempre maggiore adeguatezza dei servizi del privato sociale, si ritiene che le cause siano da attribuirsi anche all'attuale meccanismo d'invio esercitato dalle Aziende ULSS per il controllo della spesa;

Si rende pertanto necessario attuare il modello di controllo della spesa, così come previsto dalla DGR 929/2012, laddove si menziona l'importanza dell'"adozione di altre forme di controllo della spesa per gli inserimenti nei servizi residenziali, come ad esempio quello dellabudgettazione dei servizi accreditati", che non comporterà un aumento del finanziamento nel Bilancio 2015, ma potrà garantire un miglior rapporto domanda/offerta, attuabile senza sforare il tetto previsto nel Bilancio Regionale 2015.

Tale soluzione potrà permettere alle Aziende ULSS di assicurare anche una stabilità della rete dei servizi, così da evitare che si creino liste di attesa nei Ser.D, posti vuoti nelle comunità ed un mancato opportuno utilizzo delle risorse stanziate dalla Regione, mantenendo tuttavia la responsabilità delle Aziende ULSS in merito al governo dell'appropiatezza e dei costi.

Si consideri, infine, la disciplina normativa regionale (v. l. r. n. 22/2002 e DGR n. 84/2007) relativa all'autorizzazione all'esercizio e all'accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali e la stipulazione successiva da parte di ciascun ente privato autorizzato e accreditato dell'area dipendenze con l'Azienda Sanitaria Locale, di apposite convenzioni in cui sono indicate, in particolare, le rette applicate per le giornate di presenza/erogazione del servizio. A tale riguardo il modello di controllo della spesa dovrà prendere in considerazione i seguenti punti: il sistema dei servizi, i criteri di budgettazione, l'accesso ai servizi, l'erogazione del budget, la gestione della fase di transizione, i dispositivi di monitoraggio e verifica del sistema, tempi e piano di fattibilità.

Negli allegati di seguito elencati, sono spiegate nel dettaglio le proposte qui sopra solo accennate, che hanno tenuto conto anche della sperimentazione di nuovi modelli erogativi ed organizzativi concordati nel corso di alcuni incontri tra il Settore regionale Dipendenze e Inclusione sociale, le Aziende ULSS e gli enti gestori dei Servizi del privato sociale.

In particolare, per quanto riguarda l'attribuzione e la valutazione delle funzioni al Dipartimento delle Dipendenze, si rinvia alla DGR n. 2271/2013, all. B, mentre nell'Allegato A, parte integrante ed essenziale del presente provvedimento, si espone la proposta di revisione dei Servizi del privato sociale con l'introduzione dei Servizi territoriali.

Nell'Allegato B, parte integrante ed essenziale del presente provvedimento, si espone il sistema dei servizi, i criteri di budgettazione, l'accesso ai servizi, la gestione ed erogazione del budget, e i dispositivi di monitoraggio e verifica del sistema e piano di fattibilità.

Con il presente provvedimento si sottopongono all'approvazione della Giunta Regionale gli Allegati A e B sopra citati e nel contempo la sperimentazione delle proposte ivi contenute per la durata di due anni a decorrere dal primo gennaio 2016.

A tale riguardo si propone che una prima rendicontazione/valutazione venga trasmessa al Dipartimento Servizi sociosanitari e Sociali alla fine del primo anno di sperimentazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Vista la l.r. n. 54 del 31/12/2012, art. 2, comma 2, lett.o);

Vista la l.r. n. 22 del 16/8/2002;

Vista la DGR n. 84 del16/1/2007;

Vista la DGR n. 929 del 22/05/2012;

Visto il DDR n. 417 del 2/12/2012;

Vista la DGR n. 3013 del 30/12/2013;

delibera

1.      di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, gli Allegati A e B, parti integranti ed essenziali del presente provvedimento, che contengono rispettivamente la proposta del Coordinamento regionale in merito alle funzioni e agli obiettivi del Dipartimento delle Dipendenze e le funzioni dei Ser.D, e la proposta relativa alla revisione dei servizi del privato sociale con l'introduzione dei "servizi territoriali";

2.      di procedere alla sperimentazione delle proposte di cui agli Allegati A e B, per due anni a decorrere dal primo gennaio 2016;

3.      di rinviare a successivi atti del Dirigente del Settore minori giovani e famiglia la realizzazione degli interventi di cui al presente provvedimento;

4.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5.      di pubblicare il presente provvedimento nel bollettino ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

247_AllegatoA_293696.pdf
247_AllegatoB_293696.pdf

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