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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 26 del 17 marzo 2015


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 71 del 27 gennaio 2015

Applicazione della Legge 190 /2012, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione" Adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017. Applicazione del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n° 33, recante "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni." Adozione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2015-2017.

Note per la trasparenza

Si tratta, con il presente provvedimento, di provvedere all'applicazione della legge 190/2012, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", relativamente all'adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione per gli anni 2015, 2016 e 2017, predisposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione, dott. Fabio Milocchi, e di provvedere all'applicazione del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n° 33, recante "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.", relativamente all'adozione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità per gli anni 2015, 2016 e 2017, predisposto dal Responsabile della trasparenza, dott. Fabio Milocchi.

Il Vice Presidente, On. Marino Zorzato, riferisce quanto segue:

Con la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", operando nella direzione più volte sollecitata dagli organismi internazionali, è stato introdotto anche nel nostro ordinamento un sistema organico di misure preventive e repressive contro la corruzione e l'illegalità nella pubblica amministrazione, qualificato da un articolazione del processo di formulazione e attuazione della strategia di prevenzione su due livelli. Il primo, quello "nazionale", è basato sul Piano Nazionale Anticorruzione, predisposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica (ora, a seguito del D.L. n.90/2014, dalla stessa Autorità Nazionale Anti-corruzione) e approvato dalla Autorità Nazionale Anti-corruzione (ANAC), e mira a garantire una coerenza complessiva al sistema, assicurando l'attuazione coordinata delle strategie di prevenzione della corruzione elaborate dalle singole amministrazioni. Il secondo livello, quello "decentrato", è fondato sulla definizione di un Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC)da parte di ciascuna Pubblica Amministrazione in ragione delle proprie peculiarità ed esigenze organizzative.

Il concetto di corruzione deve essere inteso in senso lato, come comprensivo non soltanto delle fattispecie penalistiche di cui agli artt. 318, 319 e 319 ter c.p., e dei delitti contro la pubblica amministrazione, di cui al titolo II, Capo I, del codice penale, ma anche di tutte le situazioni che, a prescindere dalla loro rilevanza penale, evidenziano un malfunzionamento dell'amministrazione a causa dell'uso, a fini privati, di funzioni pubbliche, ovvero l'inquinamento dell'azione amministrativa dall'esterno.

L'articolo 1, comma 8, della legge 190/2012 prevede che l'organo di indirizzo politico adotti, entro il 31 gennaio di ogni anno, il Piano triennale di prevenzione della corruzione, che viene predisposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione, in conformità alle linee guida definite dal Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.).

La legge anticorruzione ha, inoltre, evidenziato il ruolo fondamentale della trasparenza quale strumento indispensabile di prevenzione del fenomeno corruttivo e della cattiva amministrazione: la trasparenza va intesa come "accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche".

Come previsto dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante il "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni", al fine di garantire "un adeguato livello di trasparenza" e "la legalità e lo sviluppo della cultura dell'integrità", ogni amministrazione deve adottare un Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, predisposto dal Responsabile della trasparenza e adottato dall'organo di indirizzo politico-amministrativo che deve essere aggiornato annualmente e pubblicato sul sito istituzionale, nella sezione "Amministrazione trasparente".

Considerato il ruolo della trasparenza sul fronte della prevenzione della corruzione, è necessario che il Piano triennale di prevenzione della corruzione e il Programma triennale per la trasparenza siano strettamente connessi, al punto che, come previsto dalla delibera ANAC n. 50/2013 "Linee guida per l'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016", il Programma di norma integra una sezione del Piano anticorruzione: deve essere garantito il coordinamento e la coerenza tra i contenuti di questi due documenti, il Piano e il Programma, in modo da assicurare un'azione sinergica ed osmotica tra le misure previste dagli stessi.

Con delibera n. 369 del 19 marzo 2013, la Regione ha conferito l'incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e l'incarico di Responsabile della trasparenza al dott. Fabio Milocchi, dirigente responsabile del Settore Sviluppo organizzativo, monitoraggio e audit presso la Sezione Risorse Umane.

Con deliberazione di Giunta 28 gennaio 2014, n. 37, l'Amministrazione regionale ha adottato il proprio Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 e il proprio Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016. Tali documenti debbono essere aggiornati annualmente, in modo tale da garantire costantemente un'adeguata strategia di contrasto alla corruzione e, in generale, alla illegalità nell'ente.

Ciò premesso, sulla base di quanto previsto dall'art.1, comma 8, della legge 190/2012, e in conformità alle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione, il Responsabile della prevenzione della corruzione, dott. Fabio Milocchi, ha predisposto il Piano triennale di prevenzione della corruzione della Regione del Veneto 2015-2017 (PTPC), che viene ora presentato alla Giunta regionale nell'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto.

In conformità con le prescrizioni di cui al decreto legislativo n. 33/2013 e in considerazione delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione e nelle delibere ANAC n. 105/2010, n. 2/2012 e n. 50/2013, il Responsabile della trasparenza, dott. Fabio Milocchi, ha predisposto il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità della Regione del Veneto 2015-2017 (PTTI), che viene ora presentato alla Giunta regionale quale sezione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione (Allegato A).

Il PTPC rappresenta la definizione di una strategia concreta di prevenzione del fenomeno corruttivo, basata su una preliminare fase di analisi dell'organizzazione e delle sue regole, tramite la ricostruzione dei processi organizzativi, con particolare attenzione alle aree sensibili nel cui ambito possono verificarsi episodi di corruzione e persegue i seguenti obiettivi strategici:

1)  ridurre le opportunità che la corruzione si sviluppi;

2)  aumentare la capacità di fare emergere la corruzione;

3)  creare un contesto sfavorevole alla corruzione.

La legge 190/2012 prevede che il Piano triennale deve rispondere alle seguenti esigenze:

"a) individuare le attività, tra le quali quelle di cui al comma 16 (dell'art. 1 L. n. 190/2012), nell'ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione, anche raccogliendo le proposte dei dirigenti, elaborate nell'esercizio delle competenze previste dall'articolo 16, comma 1, lettera a-bis), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165;

b) prevedere, per le attività individuate ai sensi della lettera a),meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione;

c) prevedere, con particolare riguardo alle attività individuate ai sensi della lettera a), obblighi di informazione nei confronti del responsabile chiamato a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del piano;

d) monitorare il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;

e) monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione;

f) individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge."

Il PTTI definisce le misure, i modi e le iniziative diretti ad attuare gli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la tempestività e la regolarità del flusso di informazioni che devono essere pubblicate. Le misure previste dal Programma triennale sono coordinate con le misure e gli interventi previsti dal Piano di prevenzione della corruzione.

L'arco temporale di riferimento del PTPC e del PTTI della Regione del Veneto è il triennio 2015-2017.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione";

VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante il "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni";

VISTO il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90;

VISTO il Piano Nazionale Anticorruzione, predisposto dal Dipartimento della Funzione pubblica, approvato, con la delibera n. 72 del 2013, dall'Autorità Nazionale;

VISTA la delibera n. 105/2010 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione;

VISTA la delibera n. 2/2012 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione;

VISTA la delibera n. 50/2013 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione;

VISTA la deliberazione di Giunta della Regione del Veneto n. 369 del 19 marzo 2013;

VISTA la deliberazione di Giunta 28 gennaio 2014, n. 37;

VISTO l'art. 2 co. 2, lettere a) e n) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

1.      Di procedere all'adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione della Regione del Veneto 2015-2017, di cui all'Allegato A, così come predisposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione, dott. Fabio Milocchi;

2.      Di procedere all'adozione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità della Regione del Veneto 2015-2017, quale sezione del Piano triennale di prevenzione della corruzione, di cui all'Allegato A, così come predisposto dal Responsabile della trasparenza, dott. Fabio Milocchi;

3.      Di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

4.      Di incaricare il dott. Fabio Milocchi, in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione e di Responsabile della trasparenza, dell'esecuzione del presente atto;

5.      Di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.      Di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

71_AllegatoA_293405.pdf

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