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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 24 del 13 marzo 2015


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 228 del 24 febbraio 2015

Disposizioni organizzative e di funzionamento dell'Autorità di Gestione Italia Croazia. Conferimento incarico di Direttore della Sezione AdG Italia Croazia, istituzione di Posizioni Organizzative di lavoro (artt. 13 e 20 legge regionale n. 54/2012) e assegnazione della sede.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento la Giunta regionale adotta gli adempimenti organizzativi propedeutici alla conferma della candidatura al ruolo di Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020, consistenti nella attivazione di un primo nucleo funzionale, comportante il conferimento dell'incarico di Direttore della Sezione AdG Italia Croazia, l'istituzione di n. 3 Posizioni Organizzative presso detta Sezione e l'assegnazione della relativa sede.
 

Il Presidente della Giunta regionale dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.

Con la deliberazione n. 2428 del 27 novembre 2012 la Giunta regionale ha dato la propria disponibilità ad assumere il ruolo di Autorità di Gestione (AdG) del Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia previsto per il periodo 2014-2020.

In attuazione di tale deliberazione, nel 2013 è stato avviato, in collaborazione con il Dipartimento per la politica di coesione economica e sociale - DPS e le competenti Autorità della Repubblica di Croazia, un intenso ed articolato lavoro di preparazione del predetto Programma. Sul fronte interno regionale, sono state conseguentemente operate una serie di verifiche relativamente alla individuazione nella pianta organica di una Struttura idonea, alle necessità organizzative per il suo funzionamento (sia dal punto di vista logistico, che in termini di risorse umane), ai fabbisogni di competenze esterne e di attrezzature hardware e software, nonché all'individuazione delle Strutture più adeguate a ricoprire i correlati ruoli di Autorità di Audit e di Autorità di Certificazione, al fine di rispondere ai requisiti regolamentari di efficacia e correttezza prescritti nell'uso dei fondi strutturali UE.

In base all'articolo 125 del Regolamento UE n. 1303/2013, la AdG è l'organo responsabile del funzionamento di un programma finanziato dai fondi strutturali dell'Unione Europea, e la sua congruità è sottoposta al parere dell'Autorità di Audit. All'articolo 23 del Regolamento UE n. 1299/2013 è altresì previsto che nei programmi di cooperazione le AdG istituiscano un Segretariato congiunto, sentiti gli Stati partner del programma, per lo svolgimento delle attività esecutive.

Sulla scorta delle citate verifiche interne, la Regione ha disegnato il possibile assetto organizzativo degli organi necessari alla gestione, attuazione e controllo del Programma Italia-Croazia, che è stato, previo accordo con il DPS, presentato alle Autorità nazionali e regionali italiane e croate interessate, in occasione della Task Force del Programma tenutasi a Zagabria il 30 Aprile 2013.

A seguito degli aggiustamenti al predetto assetto organizzativo chiesti dalle Autorità nazionali e regionali interessate e in considerazione dei tempi originariamente previsti dai Regolamenti UE per la presentazione del Programma all'esame della Commissione Europea (22 settembre 2014) nonché della specificità ed ampiezza dei compiti da sviluppare, in quella sede si è quindi giunti alla decisione di istituire una nuova specifica Struttura regionale, denominata Sezione AdG Italia-Croazia, entro la fine del 2013 e di dotarla di un relativo Direttore. Al fine di garantire la speditezza delle attività propedeutiche all'attuazione del Programma, nelle more della sua approvazione da parte comunitaria, veniva altresì previsto di dotare inizialmente l'Autorità di Gestione di tre funzionari a tempo indeterminato titolari di posizione organizzativa e tempo pieno, a partire da gennaio 2014.

Per quanto attiene alle funzioni, con competenze specifiche, da attribuire alla Autorità di Certificazione (AdC) e alla Autorità di Audit (AdA) del Programma, veniva previsto il loro svolgimento da parte di strutture inserite rispettivamente all'interno dell'Area Bilancio Affari Generali Demanio Patrimonio e Sedi e della Sezione Attività Ispettive e Partecipazioni Societarie.

Si prospettava, inoltre, una successiva rimodulazione della dotazione organica iniziale, al fine di garantire un efficace e corretto svolgimento delle funzioni, in ragione dei flussi di attività. Dal punto di vista logistico, la Regione si impegnava a mettere a disposizione per gli uffici dell'AdG e del Segretariato congiunto proprie sedi, oltre a sale riunioni per gruppi di lavoro, comitati ed eventi correlati, in Venezia e Mestre.

L'articolazione dell'AdG e le condizioni di operatività suddette sono esplicitate nell'Accordo preliminare firmato nel novembre 2013 fra le competenti Autorità nazionali italiane e croate, propedeutico all'incarico di Autorità di Gestione.

Nella riorganizzazione delle proprie Strutture, disposta con la deliberazione n. 2140 del 25.11.2013 in attuazione della L.R. n. 54/2012, la Giunta regionale ha costituito la nuova Sezione Autorità di Gestione Italia-Croazia, afferente al Dipartimento Politiche e Cooperazione Internazionali. Al Direttore del Dipartimento è stato conferito anche l'incarico ad interim, fino al 31.12.2014, di Direttore di detta Sezione (oltre a quello, sempre ad interim, di Direttore della Sezione Relazioni Internazionali, ugualmente afferente al citato Dipartimento).

Con la successiva DGR n. 2611 del 31.12.2013 sono state definite le competenze della suddetta Sezione, nei seguenti termini: "Svolge ai sensi dei regolamenti comunitari le funzioni di Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Croazia e come tale è responsabile della gestione del programma operativo conformemente al principio della sana gestione finanziaria. Assicura la gestione finanziaria, il monitoraggio e il controllo del Programma, nonché le procedure di selezione degli interventi".

Nel corso del 2014, ulteriori analisi relativamente agli oneri - anche in termini finanziari - da sostenere per l'avvio del Programma, ai vincoli gravanti sulle Regioni in termini di spesa e di assunzioni di personale ma anche di governance complessiva dei programmi di Cooperazione Territoriale Europea - CTE in conseguenza della proposta in tal senso avanzata dal DPS lo scorso mese di giugno, sommate ad una serie di criticità organizzative e politico-istituzionali, hanno determinato la Giunta regionale a ritirare con propria deliberazione n. 1561 del 26 agosto 2014 la candidatura della Regione del Veneto ad Autorità di Gestione del Programma Italia-Croazia.

A seguito delle successive forti sollecitazioni che da parte delle Autorità nazionali italiane sono state indirizzate alla Regione perché rivedesse la decisione assunta, nella seduta della Conferenza delle Regioni e Province Autonome tenutasi a Roma il 25 settembre 2014 la Regione del Veneto ha riconsiderato la propria posizione, manifestando la disponibilità a mantenere la predetta candidatura.

Con il presente provvedimento la Giunta regionale deve quindi adottare i necessari provvedimenti propedeutici alla conferma della candidatura del Veneto al ruolo di Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-2020, anche per poter rispettare il nuovo termine di presentazione del Programma fissato a marzo 2015 dalla Commissione Europea.

Le ineludibili esigenze organizzative legate alla gestione del Programma, come fissate nel richiamato Accordo preliminare fra le Autorità nazionali italiane e croate del novembre 2013, sono state rappresentate con le note del Direttore del Dipartimento Politiche e Cooperazione Internazionali prot. n. 180604 del 24.04.2014, n. 262776 del 18.06.2014, n. 266813 del 20.06.2014 e n. 403757 del 26.09.2014.

Si tratta quindi di dotare la Sezione Autorità di Gestione Italia-Croazia di un Direttore a tempo pieno e, per l'avvio dell'operatività della Sezione, di n. 3 Posizioni Organizzative, oltre che di una sede e della strumentazione idonee allo svolgimento delle relative funzioni.

La procedura e i requisiti per l'affidamento degli incarichi di funzione dirigenziale, fatti salvi gli ulteriori requisiti previsti dalla legge, sono disciplinati dal Regolamento attuativo della legge regionale n. 54/2012, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 2139 del 25 novembre 2013. Nella fattispecie, l'articolo 9 prevede i seguenti requisiti:

a) la cittadinanza italiana;

b) con riferimento al personale regionale o di enti regionali, il possesso della qualifica dirigenziale oppure, nel caso di assunzione dall'esterno, il possesso di laurea e di documentata esperienza professionale, almeno quinquennale, nello svolgimento di attività dirigenziali, presso aziende private o pubbliche, enti pubblici, Regioni, Stato ovvero di attività scientifiche o professionali;

c) l'iscrizione ad albi professionali, se previsto, nonché le specifiche qualità professionali richieste per l'incarico da assumere.

All'articolo 11 del medesimo Regolamento sono stati altresì individuati i criteri di scelta per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale, nel rispetto del principio di pari opportunità, in relazione alle esigenze istituzionali e funzionali ed alla necessità di assicurare l'efficacia, l'efficienza e la continuità dell'azione amministrativa.

Tali criteri sinteticamente possono così riepilogarsi:

a) natura e caratteristica degli obiettivi da conseguire;

b) complessità della struttura interessata;

c) attitudini e capacità professionali rilevate dal curriculum vitae, che deve evidenziare un percorso di studi, formativo e professionale adeguato al contenuto, alla rilevanza e complessità dell'incarico da conferire;

d) risultati conseguiti in precedenza nell'amministrazione di appartenenza e relativa valutazione, con riferimento agli obiettivi assegnati;

e) specifiche competenze organizzative possedute;

f) esperienze di direzione eventualmente maturate, anche all'estero, sia presso il settore privato che presso altre amministrazioni pubbliche, purché attinenti all'incarico da conferire.

La Sezione risorse Umane renderà nota l'intenzione di ricoprire il posto in parola mediante avviso pubblicato sul sito istituzionale per un periodo di 15 giorni.

Il Direttore di Sezione godrà di un trattamento economico omnicomprensivo annuo, al lordo degli oneri previdenziali ed assistenziali e delle ritenute fiscali a carico del dipendente, pari a quanto previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale relativa alla graduazione delle posizioni dirigenziali n. 2612 del 30.12.2013.

Per quanto concerne la dotazione organica della Sezione AdG Italia Croazia, in sede di avvio del Programma è necessario provvedere all'istituzione di n. 3 Posizioni Organizzative di lavoro di fascia C che richiedono l'assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato, come previsto dall'articolo 20 della Legge regionale n. 54/2012. Dette posizioni verranno individuate con successivo decreto del segretario Generale della Programmazione.

Infine, con il presente provvedimento si dispone l'assegnazione della sede dell'AdG Italia Croazia che sarà individuata preferibilmente in contiguità alla sede della Sezione Cooperazione Transfrontaliera e Territoriale Europea e dovrà già prevedere la disponibilità entro il 2015 di circa venti postazioni di lavoro, in considerazione delle unità di personale che dovranno essere impiegate presso la Struttura quando il Programma entrerà a pieno regime, incluse le attività di Segretariato congiunto. Nella fase iniziale di avvio del Programma la necessità di postazioni di lavoro sarà limitata a 6: una per il Direttore della Sezione AdG Italia Croazia, 3 per le predette Posizioni Organizzative, oltre a 2 per il personale da adibire alla segreteria della Sezione. Le 6 posizioni di lavoro saranno preferibilmente contigue a quelle della Sezione Cooperazione Transfrontaliera e Territoriale Europea.

Si propone di incaricare il Direttore della Sezione Demanio Patrimonio e Sedi dei conseguenti adempimenti di competenza.

Tutto ciò premesso, il relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento

LA GIUNTA REGIONALE

- Udito il relatore, il quale dà atto che la Struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la legislazione statale e regionale;

- Viste le deliberazioni della Giunta Regionale n. 2139 del 25/11/2013 e n. 2140 del 25/11/2013;

- Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 2612 del 30/12/2013;

- Visto l'art. 2 co. 2 della L.R. n. 54 del 31.12.2012;

delibera

1.   di rendere nota, mediante avviso pubblicato sul sito istituzionale per 15 giorni, l'intenzione di procedere al conferimento dell'incarico di Direttore della Sezione AdG Italia Croazia, incardinata nell'ambito del dipartimento Politiche e Cooperazione Internazionali, ai sensi dell'art. 12 del regolamento approvato con DGR n. 2139 del 25.11.2013;

2.   di dare atto che l'incarico di titolarità della Sezione AdG Italia Croazia decorrerà dalla data di sottoscrizione del contratto, con scadenza al 30 giugno 2017, salva diversa scadenza in relazione ad eventuali cambiamenti organizzativi delle strutture;

3.   di attribuire al Direttore di Sezione un trattamento economico omnicomprensivo annuo, al lordo degli oneri previdenziali ed assistenziali e delle ritenute fiscali a carico del dipendente, pari a quanto previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 2612 del 30.12.2003;

4.   di demandare a successivo provvedimento del Segretario Generale della Programmazione la istituzione di n. 3 posizioni organizzative di fascia C, nell'ambito delle attuali disponibilità finanziarie destinabili all'istituto;

5.   di incaricare il Direttore della Sezione Risorse Umane degli adempimenti relativi ai precedenti punti del dispositivo;

6.   di incaricare il Direttore della Sezione Demanio Patrimonio e Sedi degli adempimenti inerenti all'assegnazione della sede all'Autorità di Gestione;

7.   di dare atto che la spesa conseguente al presente provvedimento trova copertura finanziaria al corrispondente capitolo del bilancio per l'anno 2015, in corso di approvazione;

8.   di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

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