Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 21 del 03 marzo 2015


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2671 del 29 dicembre 2014

Interventi per combattere la povertà ed il disagio sociale attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari. L. R. 26 maggio 2011, n.11. Finanziamento realizzazione empori della solidarietà.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento vengono finanziate le attività relative all'attivazione degli empori di cui al programma triennale in materia di redistribuzione delle eccedenze alimentari approvato con DGR n. 1166 del 5 luglio 2013, ai sensi della LR 11/2011.

L'Assessore Davide Bendinelli, riferisce quanto segue.

Il Veneto, nell'ambito delle politiche di solidarietà sociale, ha inteso riconoscere, valorizzare e promuovere l'attività relativa alla redistribuzione delle eccedenze alimentari.

Con la L. R. 26 maggio 2011, n.11 ha accolto tale finalità negli strumenti di programmazione economica e sociale ed ha previsto che, per il perseguimento della redistribuzione delle eccedenze alimentari, la Regione si avvalga di soggetti del terzo settore che esercitino in modo prevalente tale attività, operando in Veneto, con una progettualità di rete a livello territoriale.

Con DGR/CR n. 155 del 24 dicembre 2012 la Giunta regionale ha approvato il programma triennale di interventi nonché la convenzione che disciplina i rapporti tra la Regione e i soggetti del terzo settore coinvolti, sottoponendolo al parere della commissione consiliare competente che, nella seduta del 22 maggio 2013, ha espresso a maggioranza il proprio parere favorevole.

Con DGR n. 1166 del 5 luglio 2013 è stato approvato il programma di interventi a valenza triennale, per la promozione dell'attività di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari, nel testo concordato con la commissione consiliare competente.

Tale programma, oltre alle attività di stoccaggio e distribuzione dei prodotti alimentari destinati dall'Unione Europea a favore degli indigenti da parte del Banco alimentare, ha individuato tre macroprogetti, ciascuno dei quali prevede un'attività che si consolida in una rete locale di attori del terzo settore, un soggetto capofila quale riferimento amministrativo per la Direzione Servizi sociali e l'obiettivo principale di estendere le metodologie condivise alle aree territoriali non coinvolte nella sperimentazione iniziale.

Con DGR 2235 del 3.12.2013 le attività in materia di redistribuzione delle eccedenze alimentari sono state sostenute con un finanziamento specifico in favore del Banco alimentare del Veneto e con un finanziamento destinato allo sviluppo del programma triennale e l'implementazione dell'emporio solidale in tutto il territorio regionale ai soggetti già individuati con DGR n. 1166/2013.

Il programma prevedeva la definizione delle procedure per la realizzazione dell'EMPORIO SOLIDALE (esperienza già presente anche in altre realtà regionali) che diventerà il luogo comune per gli operatori e per le persone bisognose e avrà come ubicazione uno spazio fornito gratuitamente dall'ente pubblico o benefattori privati. Gli obiettivi sono anche la sensibilizzazione della comunità sul fenomeno delle persone e dei nuclei in difficoltà oltre che la riduzione degli abusi e del fenomeno della "rivendita".

I progetti sinora pervenuti, riguardanti l'attivazione di empori della solidarietà, sono di seguito individuati:

"Emporio della solidarietà" presentato dalla Rete Talenti, coordinamento di associazioni ed enti del territorio veronese, gestito dalla Caritas Diocesana Veronese. Si tratta della realizzazione di un supermercato di medie dimensioni, la cui sede è data in concessione dal Comune di Verona, dove poter scegliere gratuitamente generi di prima necessità, con l'obiettivo di offrire a chi è in situazione "di crisi" un percorso verso l'autonomia e l'autosufficienza, sia sotto il profilo alimentare che da un punto di vista socio-relazionale. L'accesso all'emporio avviene attraverso l'emissione di una tessera a punti che consente di beneficiare dei servizi attivati dagli enti dislocati nel territorio del Comune di Verona. I fondi necessari per il funzionamento dell'emporio saranno reperiti tramite sponsorizzazioni private, enti pubblici, attività dedicate di raccolta fondi e il coinvolgimento diretto della comunità diocesana. Per garantire una pronta ed efficace partenza dell'emporio, il budget presentato prevede un impegno finanziario di Euro 47.000,00.

"Emporio della solidarietà" promosso e sostenuto da soggetti privati (Coordinamento associazioni di volontariato di Venezia, Gruppo Paritetico Solidalia e Federsolidarietà Venezia) e pubblici (Conferenza dei Sindaci dell'ULSS 13, Comune di Mirano) e gestito dalla Cooperativa sociale Primavera di Mirano. I locali di proprietà del Comune di Mirano, in area particolarmente strategica per la raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari, vengono concessi alla cooperativa sociale per la realizzazione dell'emporio. Il progetto prevede, oltre all'adeguamento e allestimento degli spazi per la gestione e la conservazione della merce in arrivo, anche la formazione dei volontari coinvolti nella gestione dell'emporio e l'inserimento lavorativo di categorie svantaggiate. Il budget presentato prevede un impegno finanziario di Euro 60.000,00.

Nell'area del Veneto orientale è prevista la realizzazione di un secondo emporio solidale, gestito dall'Associazione S. Vincenzo de Paoli di S. Donà di Piave, per mettere a frutto l'esperienza maturata negli ultimi anni con attività di volontariato nella raccolta e distribuzione sia di generi alimentari che di mobilio, oggettistica e abbigliamento. La collocazione è stata individuata a S. Donà di Piave, in due capannoni adiacenti alla sede dell'associazione.

L'avvio del progetto richiede un impegno economico di Euro 20.000,00, relativo all'allestimento degli spazi, alla formazione e all'assunzione di un collaboratore part-time, reclutato tra le categorie svantaggiate.

"Empori solidali a Treviso e Montebelluna", presentato dall'Associazione Amici della solidarietà di Montebelluna in partenariato con la Caritas Tarvisina e il Consiglio centrale di Treviso della Società di San Vincenzo de Paoli, propone per il 2015 azioni privilegiate per l'emporio solidale nelle due diverse forme che riflettono la specificità del territorio e interpretano bisogni, risorse e potenzialità già in atto. Emporio solidale nella città di Treviso, gestito dalla S. Vincenzo de Paoli di Treviso in una sede messa a disposizione in comodato gratuito dalla Curia Vescovile di Treviso, nella quale la Caritas, mediante le parrocchie cittadine, e l'Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Treviso collaborano nella

presa in carico della persona e nel trattamento degli aiuti secondo valori educativi. Emporio solidale virtuale a Montebelluna, sostenuto dal Comune di Montebelluna e gestito dall'Associazione Amici della Solidarietà, nella sede dell'associazione medesima. La Cooperativa Solidarietà collaborerà per le attività di inserimento sociale di persone svantaggiate e per le azioni di front-office che ad oggi hanno garantito razionalità, collaborazione ed efficienza.

L'avvio del progetto richiede un impegno economico di Euro 45.000,00 per ciascun emporio per un totale di Euro 90.000,00, relativi ad allestimenti, attività gestionali di redistribuzione e iniziative di comunicazione/informazione sul territorio e mantenimento della certificazione ISO del processo .

Le iniziative poste in essere dal Banco alimentare dovranno essere inserite nel più ampio contesto della programmazione regionale in materia e coordinate con le attività esistenti e gli obiettivi assegnati dalla Giunta regionale.

Il Banco Alimentare Onlus di Verona dovrà potenziare la propria attività di redistribuzione delle eccedenze alimentari, coordinandola con le reti operanti nei territori nei quali interviene e fornire i dati relativi alle strutture accreditate e ai soggetti assistiti dalle medesime, ai fini del completamento della piattaforma informatica prevista dal programma regionale.

La spesa suddetta trova copertura negli stanziamenti del capitolo 101612 "Azioni regionali per combattere la povertà e il disagio sociale attraverso la redistribuzione di eccedenze alimentari" (UPB U0161) per € 160.000,00 e del capitolo 102039 "Fondo nazionale per le politiche sociali (Art. 20, L.8/11/2000, n. 328 - Art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n. 388)" UPB U0156 per € 187.000,00.

L'erogazione dei contributi avverrà con un acconto pari al 60% del contributo assegnato, a seguito della stipula di apposita convenzione e il saldo su presentazione della rendicontazione delle spese sostenute e di esaustiva relazione sui risultati raggiunti, entro il 30.04.2016.

I costi comunque saranno ammissibili, condizionatamente all'avvio degli empori e alla realizzazione di azioni concrete e coerenti con gli obiettivi del programma regionale, ad esclusione dei costi relativi al personale dipendente o a contratto, di ciascun soggetto beneficiario.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 "Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione";

VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39, artt. 42 e 44;

VISTA la Legge regionale n. 11 del 26.05.2011;

VISTA la legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012, articolo n. 2, comma 2 "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture amministrative della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto";

VISTE le leggi regionali n. 11 e n. 12 del 2 aprile 2014, - "Legge finanziaria regionale 2014" e "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2014 e pluriennale 2014-2016";

VISTA la DGR/CR n. 155 del 24.12.2012;

VISTA la DGR n. 1166 del 5 luglio 2013;

VISTA la DGR 2235 del 3.12.2013;

delibera

  1. di considerare le premesse parti integranti ed essenziali del presente provvedimento;
  2. di finanziare il programma triennale in materia di redistribuzione delle eccedenze alimentari, destinando un contributo di:
  • € 130.000,00 a favore del Banco alimentare del Veneto (C.F. 93097590231), per incrementare l'attività di raccolta e distribuzione delle derrate alimentari in tutto il Veneto e fornire alla Direzione Servizi sociali i dati relativi alle strutture accreditate e ai soggetti assistiti dalle medesime, ai fini del completamento della piattaforma informatica prevista dal programma regionale ;
  • € 60.000,00 alla Cooperativa Sociale Primavera (C.F. 01904930268), per la realizzazione dell'emporio nei locali concessi al Comune di Mirano;
  • € 20.000,00 all'Associazione S. Vincenzo di S. Donà di Piave ( C.F. 93029540270) per la creazione di un emporio nella zona del Basso Piave;
  • € 45.000,00 all'Associazione Amici della Solidarietà di Montebelluna (C.F. 04104560265) per la realizzazione dell'emporio solidale virtuale a Montebelluna;
  • € 45.000,00 all'Associazione S. Vincenzo de Paoli - Consiglio centrale Treviso (C.F. 94043560260) per la realizzazione dell'emporio solidale a Treviso;
  • € 47.000,00 alla Caritas Diocesana Veronese (C.F. 93019070239) per la realizzazione dell'emporio solidale a Verona;
  1. di impegnare a favore dei beneficiari di cui al punto 2 la spesa complessiva di Euro 347.000,00, di cui € 160.000,00 sul capitolo 101612 ad oggetto "Azioni regionali per combattere la povertà e il disagio sociale attraverso la redistribuzione di eccedenze alimentari" (UPB U0161) e di € 187.000,00 sul capitolo 102039 ad oggetto "Fondo nazionale per le politiche sociali (Art. 20, L.8/11/2000, n. 328 - Art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n. 388) UPB U0156;
  2. di attribuire alla spesa suddetta il seguente codice Siope: 10603 - 1633;
  3. di dare atto che la spesa di cui si dispone l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della LR 1/2011 e non ha natura di debito commerciale;
  4. di dare atto dell'avvenuta riscossione della correlata posta di entrata al capitolo 1623/E (reversale n. 5742);
  5. di incaricare il Direttore della Sezione Non Autosufficienza dell'esecuzione del presente provvedimento e di ogni atto conseguente, ivi compresa la stipula della convenzione;
  6. di stabilire che l'erogazione dei contributi avverrà con un acconto pari al 60% del contributo assegnato, a seguito della stipula della convenzione ed il saldo su presentazione della rendicontazione delle spese sostenute e di esaustiva relazione sui risultati raggiunti, che dovrà essere trasmessa entro il 30.04.2016;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 26 e 27 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33;
  8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Torna indietro