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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2629 del 29 dicembre 2014
Approvazione progetti e assegnazione contributi per l'implementazione del Quadro Conoscitivo del PAT per gli aspetti paesaggistici dei comuni di Codevigo (PD), Jesolo (VE), Quarto d'Altino (VE); D.Lgs. 42/2004.
Progetto sperimentale per adeguare gli strumenti urbanistici ai disposti del Codice del paesaggio nell'ambito lagunare (L. 171/1973) previsto dalla DGR 2619/2013. Si procede all'approvazione dei progetti trasmessi dai comuni di Codevigo, Jesolo, Quarto d'Altino e all'assegnazione del contributo.
Estremi dei principali documenti d'istruttoria: - DGR 2619/2013; - Protocollo d'Intesa sottoscritto il 26.02.2014.
Il Vicepresidente on. Marino Zorzato riferisce quanto segue.
La DGR 2619/2013, nell'ambito dei disposti della L.171/1973, ha avviato un progetto sperimentale per l'implementazione del Quadro Conoscitivo del PAT, in adeguamento ai contenuti dell'art. 143, D.Lgs. 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio, con il coinvolgimento dei comuni interessati da siti archeologici di particolare rilievo in ambito lagunare e perilagunare, di Codevigo, Jesolo, Quarto d'Altino.
Il progetto ha inteso indagare le possibilità di implementazione del Quadro Conoscitivo del PAT, con il duplice obiettivo di:
Tali obiettivi sono stati perseguiti nel rispetto dei principi della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP),della Costituzione della Repubblica Italiana e delle disposizioni in materia di salvaguardia, gestione o pianificazione dei paesaggi, contenute nel D.Lgs. 42/2004.
La Sezione Urbanistica, Settore Paesaggio e Osservatorio, ha esaminato i progetti pervenuti e verificato la coerenza degli stessi con gli obiettivi assunti e sottoscritti in data 26.02.2014 negli appositi protocolli d'intesa, come descritto nella Relazione Allegato A, da cui in sintesi emerge che:
L'insieme delle proposte di progetto dei tre comuni per l'integrazione del Quadro Conoscitivo e quindi del PAT, ai contenuti dell'art. 143, D.Lgs. 42/2004, hanno evidenziato varie difficoltà nell'acquisizione e utilizzo dei dati secondo gli schemi proposti, da cui è emersa la necessità di stabilire nuove modalità per rendere accessibili i dati anche attraverso intese ed accordi con gli Enti proprietari.
I progetti formulati sono senz'altro utili alla definizione della nuova struttura del PAT conformato ai contenuti dell'art. 143, anche se sono ancora da definire attraverso applicazioni pratiche, che possano disporre dei dati non accessibili ed in grado di rappresentare i due principali fenomeni territoriali innovativi rispetto all'attuale PAT, quali "dinamiche" e "pressioni", responsabili delle trasformazioni del territorio e quindi del paesaggio, sia storiche che recenti, fino ad ora esclusi dalle analisi per la predisposizione degli strumenti urbanistici e territoriali.
Le proposte dei comuni sono utili quali misure per la conservazione dei siti e per migliorare l'accessibilità (percorsi ciclo-pedonali, parcheggi e viabilità). Lo studio delle "aree gravemente compromesse o degradate", si è basato principalmente sull'analisi delle condizioni presenti di degrado fisico, strutturale ed ecologico, che possono concorrere all'attribuzione del "degrado paesaggistico", ma non sono ancora sufficienti a stimarne il grado o l'intensità, in funzione valore paesaggistico originario di riferimento.
Gli esiti della sperimentazione riguardo agli obiettivi assunti per la "valorizzazione del paesaggio archeologico" hanno evidenziato la difficoltà di attribuire carattere identitario, a manufatti ed aree di eccezionale valore storico-testimoniale, ma il più delle volte non visibili o scarsamente percepibili e quindi la complessità di valutarne o rivalutarne il ruolo testimoniale, al fine di integrare tali aree con le politiche di sviluppo sostenibile.
Si ritiene necessario per concludere la sperimentazione, indagare sulla disponibilità, reperibilità e interpretazione dei dati territoriali, prodotti a vario titolo da enti pubblici, istituti di ricerca, di livello statale, regionale e locale, anche attivando allo scopo specifici protocolli d'intesa. A tale scopo la Sezione Urbanistica, procederà con la collaborazione delle competenti Sezioni.
Anche la valorizzazione del paesaggio archeologico e la "riqualificazione delle aree gravemente compromesse o degradate" richiedono la prosecuzione della sperimentazione con un approfondimento degli studi, indagando sulle "potenzialità archeologiche del territorio", ed sui rischi per la conservazione dei beni, connessi alla visibilità e fruibilità da redigere tenendo conto delle metodologie previste nelle "Linee guida per la costituzione e la valorizzazione dei parchi archeologici", adottate con il DM 18.04.2012.
I comuni di Codevigo, Jesolo, Quarto d'Altino hanno trasmesso i progetti sperimentali alla Regione, così come previsto dall'art. 4 del Protocollo d'Intesa sottoscritto in data 26.02.2014.
La Regione, come previsto dalla DGR 2619/2013, deve provvedere all'approvazione dei progetti sperimentali trasmessi dai comuni di Codevigo, Jesolo, Quarto d'Altino e a determinare l'importo da assegnare a ciascuno degli enti del finanziamento degli studi presentati, come previsto nel protocollo d'intesa sottoscritto in data 26.02.2014.
Data la rilevanza del tema, l'implementazione paesaggistica dei Quadri Conoscitivi dei PAT/PATI, l'utilizzo degli esiti della sperimentazione è finalizzata a definire gli adeguamenti necessari per adeguare gli strumenti urbanistici comunali alle direttive sia della Convenzione europea del paesaggio che del D.Lgs. 42/2004. La Regione contribuisce alle spese relative alla predisposizione dei progetti sopra riportati con un contributo pari a € 14.827,08 per ognuno dei tre progetti, per un totale di € 44.481,24.
La somma di € 44.481,24 viene ripartita tra i comuni di Codevigo, Jesolo, Quarto d'Altino per un importo di € 14.827,08 (omnicomprensivo) e impegnata sul cap. n. 102211 del bilancio 2014 "Interventi per la salvaguardia di Venezia - Spese per la formazione del piano comprensoriale - Contributi agli investimenti (art. 19, c. 1 lett. b) L. 16.04.1973, n. 171) dell'esercizio finanziario 2014".
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
VISTA la L. 16.04.1973, n. 171 "Interventi per la salvaguardia di Venezia";
VISTO il D.Lgs. 22.01.2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10, L. 06.07.2002, n. 137";
VISTO il D.Lgs. 14.03.2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni";
VISTA la L.R. 08.04.1986, n. 17 "Disciplina degli interventi regionali nel settore archeologico";
VISTA la L.R. 14.01.2003, n. 3 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2003";
VISTA la L.R. 23.04.2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio";
VISTA la L.R. 26.05.2011, n. 10 "Modifiche alla L.R. 23.04.2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio" in materia di paesaggio";
VISTA la DGR 2619 del 30.12.2013 "L. 171/1973 Interventi per la salvaguardia di Venezia. Implementazione del Quadro Conoscitivo del PAT per gli aspetti paesaggistici (D.Lgs. 42/2004). Valorizzazione del paesaggio archeologico' nella laguna di Venezia e riqualificazione delle aree gravemente compromesse o degradate. Acquisizione servizio di indagine archeologico-paesaggistica";
VISTO il protocollo d'intesa sottoscritto in data 26.02.2014;
VISTA la documentazione presentata agli atti;
delibera
(seguono allegati)
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