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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 19 del 24 febbraio 2015


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2528 del 23 dicembre 2014

Programma di Riferimento Regionale di Epidemiologia Ambientale. Istituzione. Convenzione tra Regione del Veneto e Azienda ULSS n. 20 Verona. Approvazione.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva lo schema di convenzione tra Regione Veneto e Azienda ULSS 20 di Verona relativo alla istituzione e gestione amministrativa del Programma di Riferimento Regionale di Epidemiologia Ambientale. Il presente atto non comporta impegno di spesa al bilancio regionale.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Le conoscenze scientifiche sul nesso tra ambiente e salute sono fondamentali per le azioni di sanità pubblica. Comprendere infatti quali siano gli elementi da tenere in considerazione da un punto di vista epidemiologico per valutare l'impatto di diversi fattori ambientali sullo stato di salute è un compito complesso.

La valutazione del rischio sanitario determinato da fonti di inquinamento ambientale è un processo che impegna enti diversi, le Aziende sanitarie, l'Agenzia Regionale Prevenzione e Protezione ambientale e il Sistema Epidemiologico Regionale oltre alla Regione nelle sue articolazioni.

Nell'ambito della correlazione ambiente e salute l'aspetto sicuramente più importante da considerare è quello della valutazione del rischio ambientale o Risk assessment cioè della procedura tecnico scientifica con la quale viene prodotta una stima del rischio collegato all'esposizione a fonti di inquinamento ambientale o da matrici da queste contaminate.

E' pertanto di primaria evidenza la necessità di garantire specifiche competenze sulle metodologie di risk assessment, di raccolta dati e analisi statistica.

Le Aziende Sanitarie nell'affrontare situazioni spesso complesse, si trovano nella necessità di mettere in campo strumenti di comunicazione efficaci, ma soprattutto di dotarsi di professionisti in grado di fornire risposte competenti in quanto dotati di un background tecnico-scientifico che consenta di operare un primo screening degli eventi, di produrre una risposta istituzionale appropriata e di avviare azioni di prevenzioni mirate.

Va allora garantito prima di tutto uno stretto collegamento tra le Aziende sanitarie e il Sistema Epidemiologico Regionale (SER) che istituzionalmente raccoglie i dati di mortalità inviati dalle aziende e che annualmente elabora la Relazione sanitaria che dà conto delle condizioni di salute della popolazione e delle principali cause di morte.

Il SER partecipa a Gruppi tecnici locali per la valutazione epidemiologica di alcune esposizioni ambientali riconosciute come rilevanti dalle singole aziende sanitarie, pertanto è necessario definire un percorso unico a livello regionale che consenta alle aziende sanitarie di muoversi in modo coerente e omogeneo.

Per garantire un percorso istituzionale in grado di fornire una risposta appropriata alle segnalazioni provenienti dal territorio (amministrazioni, gruppi di cittadini) è infatti necessario attivare tre livelli di risposta: il primo livello a cura del dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria, competente per territorio, per la verifica della casistica sanitaria segnalata e per la raccolta delle informazioni; il secondo livello a cura del SER e dei Registri di patologia afferenti, per la raccolta dei dati epidemiologici; il terzo livello a cura del Programma di Epidemiologia ambientale per la ricerca bibliografica sulle soglie di esposizione di rilevanza normativa e su quelle di rilevanza sanitaria, la valutazione e analisi dei dati di mortalità e di incidenza.

Da tali premesse emerge la necessità di attivare uno specifico Programma di Riferimento Regionale di Epidemiologia Ambientale, con funzione di coordinamento di una rete regionale di referenti dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Ulss, per assicurare iniziative tali da garantire competenze in merito all'analisi epidemiologica dei dati e dei rischi sanità-ambiente correlati.

Il Programma di Riferimento Regionale assicurerà la costituzione di una rete di operatori di riferimento nelle Aziende Sanitarie, raccoglierà e elaborerà materiale informativo su temi generali di interesse epidemiologico, fungendo da interfaccia con Centri specializzati su tempi specifici, con ARPAV e SER (Sistema Epidemiologico Regionale).

Va peraltro a tal riguardo ricordato che sin dal 2001, con provvedimenti di Giunta Regionale nn. 1529 e 3310, veniva approvata la costituzione del "Centro Tematico Regionale di Epidemiologia Ambientale", con l'affidamento della relativa conduzione tecnico-amministrativa all'AULSS n. 22, a mezzo di specifica Convenzione, che veniva poi rinnovata per poi cessare nei primi mesi del 2009.

La collaborazione istituzionale su questo tema è ribadita dall'articolo 17 del nuovo Patto per la Salute 2014-2016 che prevede specificatamente al terzo comma, l'impegno di Regioni e Province Autonome "a mettere in atto ogni utile intervento per promuovere la salute in tutte le politiche ed attuare la promozione della salute attraverso politiche integrate e intersettoriali a sostegno del diritto di ciascun cittadino a realizzare il proprio progetto di vita in un disegno armonico di sviluppo del territorio e della comunità in cui vive ciascuno".

I dati del rapporto Preventing disease through healthy environments: Towards an estimate of the environmental burden of disease, European Centre for Environment and Healt, WHA (2006), dimostrano come il carico di decessi, malattia e disabilità correlato alle principali malattie potrebbe essere davvero ridotto ogni anno per il tramite di una adeguata politica ambientale e attraverso politiche intersettoriali finalizzate a ridurre le esposizioni ambientali nocive per la salute.

A tal riguardo il PNP prevede la necessità di garantire una risposta adeguata, da parte degli operatori del Servizio Sanitario Regionale, non solo ai bisogni in materia di assistenza medica, ma anche in relazione a tematiche di prevenzione e promozione della salute, aggiornando e sviluppando le conoscenze e competenze degli operatori del SSR in particolare sulla relazione tra ambiente e salute, concorrendo alla promozione, in tal modo, della percezione stessa delle problematiche ambientali e sanitarie da parte della popolazione.

Nel nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 , approvato con Intesa del 13 novembre 2014, è previsto espressamente il macro obiettivo n. 8 "Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute".

Il tema ambiente e salute viene preso in considerazione nel nuovo Piano della Prevenzione per l'evidente importanza strategica di disporre di strumenti efficaci per la valutazione preventiva dell'impatto sulla salute dell'uomo di fonti di inquinamento ambientale e al fine di garantire un efficace supporto alle scelte dei decisori politici.

Alla realizzazione di tale obiettivo concorre con la Sezione prevenzione e sanità pubblica, l'Agenzia regionale prevenzione e protezione ambientale Arpav, le Aziende sanitarie, il SER e il Programma di epidemiologia ambientale potrebbe garantire il necessario collegamento tra i diversi attori.

Per queste motivazioni pertanto si propone l'istituzione del Programma di epidemiologia ambientale con il compito di svolgere le seguenti attività in raccordo con il SER e la Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica:

  1. supporto documentale e metodologico a favore dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende ULSS sull'analisi epidemiologica dei dati e dei rischi sanità-ambiente correlati, affinché le Aziende Sanitarie possano garantire i LEA previsti dal DPCM 29/11/2001 e dai relativi provvedimenti regionali attuativi;
  2. attivazione rete di operatori di riferimento nelle Aziende ULSS costituendo, per le stesse, un punto di riferimento;
  3. predisposizione di materiale informativo su temi generali di interesse ambientale ed epidemiologico;
  4. interfaccia con Centri specializzati su temi specifici, con ARPAV e SER.;
  5. partecipazione a specifici Tavoli di lavoro istituzionali sugli eventi e sui fenomeni attinenti al rapporto ambiente e salute;
  6. elaborazione di relazioni tecniche, linee guida e documentazione scientifica su argomenti concordati con la Sezione Regionale Prevenzione e Sanità Pubblica riguardanti il rapporto ambiente e salute.

Tutto ciò premesso, consegue l'opportunità di approvare uno specifico schema di convenzione, finalizzato all'istituzione e gestione tecnico-amministrativa del Programma di Riferimento Regionale di Epidemiologia Ambientale, tra la Regione Veneto e l'Azienda ULSS n. 20 di Verona, schema evidenziato nell'Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente Deliberazione.

Per ciò che attiene, nello specifico, al Piano di attività del Programma regionale in parola previsto per l'anno 2014, lo stesso è contenuto nella scheda a funzione presupposto del sopra menzionato Decreto n. 6 del 28 maggio 2014 del Responsabile della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) - DGR n. 2782/2013.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale.

VISTA la legge regionale 29 novembre 2001 n. 39.

RICHIAMATE le DGR n. 1529/2001, n. 3310/2001, n. 1726/2005, n. 2901/2007, n. 2042/2008 e n. 14/2011.

RICHIAMATA altresì la DGR n. 3139 del 14.12.2010 di approvazione del Piano Regionale Prevenzione anni 2010-2012.

VISTA la L.R. 02.04.2014, n. 12 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2014 e pluriennale 2014-2016".

VISTA la D.G.R. 15.04.2014, n. 516 "Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2014".

VISTA la D.G.R. 30.12.2013, n. 2782 "Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - individuazione per l'anno 2014 del Responsabile della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) e del Responsabile Regionale Certificatore".

VISTO il decreto n. 5 del 9 maggio 2014 del Responsabile della Gestione Sanitaria Accentrata con cui è stato disposto di procedere alla revisione del budget 2014 con la riconduzione della spesa accentrata nelle categorie di finanziamento a quota capitaria e a quota funzione secondo i criteri del D.Lgs. n. 502/1992.

VISTO il decreto n. 6 del 28 maggio 2014 del Responsabile della Gestione Sanitaria Accentrata con cui è stato approvato l'insieme dei finanziamenti a funzione, disponendo il monitoraggio trimestrale dei relativi piani di attività.

VISTO l'art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012

delibera

1.   di prevedere l'istituzione del Programma di Riferimento Regionale per l'Epidemiologia Ambientale, secondo le modalità e le finalità descritte in narrativa del presente atto;

2.   di affidare la gestione tecnico-amministrativa del Programma di cui al precedente punto 1) all'Azienda ULSS 20 di Verona;

3.   di approvare lo schema di Convenzione, finalizzato all'attuazione delle attività proprie del Programma regionale in argomento, tra la Regione Veneto e l'Azienda ULSS n. 20 di Verona, schema evidenziato nell'Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

4.   di dare atto che il piano di attività relativo al primo anno di attività del Programma, anno 2014, così come presentato dall'Azienda ULSS 20 di Verona, presente agli atti della Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica, è contenuto nella scheda a funzione presupposto del menzionato Decreto n. 6 del 28 maggio 2014 del Responsabile della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA) - DGR n. 2782/2013;

5.   di specificare, nel dettaglio, che il Programma regionale avrà il compito di svolgere le seguenti attività e competenze:

  • supporto documentale e metodologico a favore dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende ULSS sull'analisi epidemiologica dei dati e dei rischi sanità-ambiente correlati, affinché le Aziende Sanitarie possano garantire i LEA previsti dal DPCM 29/11/2001 e dai relativi provvedimenti regionali attuativi;
  • attivazione rete di operatori di riferimento nelle Aziende ULSS costituendo, per le stesse, un punto di riferimento, come previsto dal Piano Nazione Prevenzione 2014-2018;
  • predisposizione di materiale informativo su temi generali di interesse ambientale ed epidemiologico;
  • interfaccia con Centri specializzati su temi specifici, con ARPAV e SER.
  • partecipazione a specifici Tavoli di lavoro istituzionali sugli eventi e sui fenomeni attinenti al rapporto ambiente e salute;
  • elaborazione di relazioni tecniche, linee guida e documentazione scientifica su argomenti concordati con la Sezione Regionale Prevenzione e Sanità Pubblica riguardanti il rapporto ambiente e salute.

6.   di incaricare la Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica dell'esecuzione degli adempimenti amministrativi regionali conseguenti al presente atto, compresa la sottoscrizione dell'atto di convenzione tra Regione Veneto e ULSS 20 di Verona;

7.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del D.Lgs. n. 33 del 14.03.2013;

8.   di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

(seguono allegati)

2528_AllegatoA_291980.pdf

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