Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 15 del 10 febbraio 2015


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2806 del 29 dicembre 2014

Interventi non strutturali di mitigazione del rischio della frana del Rotolon in Comune di Recoaro Terme attraverso il monitoraggio strumentale integrato nel sistema locale di Protezione Civile .

Note per la trasparenza

Nell'ambito delle attività di prevenzione del rischio idrogeologico associato alla frana del Rotolon è stata riconosciuta la necessità del ripristino del sistema di monitoraggio e allarme installato sul fenomeno a seguito della riattivazione avvenuta in concomitanza con l'evento alluvionale del novembre 2010. La deliberazione autorizza a tale riguardo, ai sensi e per gli effetti dell'art.15 della Legge n. 241/1990 (che consente alla Pubbliche Amministrazioni lo svolgimento, in collaborazione tra loro, di attività di interesse comune), un accordo di collaborazione fra la Regione Veneto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Comune di Recoaro Terme per il ripristino e la gestione del sistema nell'ambito delle locali attività di protezione civile.

L' Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.

La frana del torrente Rotolon è un fenomeno complesso costituito, nella parte più elevata, da una grande deformazione in lento movimento (deformazione gravitativa profonda di versante - DGPV) che coinvolge una volumetria stimabile in alcuni milioni di metri cubi e che evolve progressivamente (o improvvisamente in occasione di particolari eventi meteo) in altre tipologie di frana quali scivolamenti, crolli, ribaltamenti e colate detritiche. Questi fenomeni secondari sono di più ridotta magnitudine ma molto più pericolosi, potendo assumere una dinamica veloce (rock o debris-avalanche) e dare luogo a colamenti di detrito che, incanalandosi lungo il corso del torrente Rotolon, possono raggiungere i centri abitati che sorgono lungo la valle.

Il fenomeno è conosciuto da lungo tempo, la prima testimonianza scritta di un evento franoso risale al 1798. Da allora sono stati documentati numerosi altri episodi. Nel 1985 è stata registrata una riattivazione piuttosto importante, che ha portato ad un rinnovato interesse e a numerosi studi atti a definire un piano di interventi strutturali per la mitigazione del rischio. In tempi recenti la frana si è riattivata il 2 maggio 2009, sotto forma di colata detritica che ha interessato l'alveo del torrente, depositandovi una notevole quantità di materiale (stimato tra i 25.000 e i 30.000 m3) ed arrivando a lambire l'abitato di Turcati. L'ultimo importante episodio risale al 4 novembre 2010, quando, dopo un periodo di intensa piovosità (637 millimetri registrati nei 12 giorni precedenti) una massa di circa 320.000 m3 si è mobilizzata dalla parte alta del bacino, evolvendosi parzialmente in una colata di fango e detriti.

Sin dalle prime fasi dell'emergenza causata da tale ultima riattivazione, è stato istituito un centro operativo comunale (COC) e predisposto un sistema di monitoraggio a vista del fenomeno 24 ore su 24 con l'ausilio dell'Esercito, dei volontari della Protezione Civile, del Corpo Forestale dello Stato e del Soccorso Alpino e si sono succeduti incontri e sopralluoghi tra vari enti interessati (principalmente Prefettura di Vicenza, Comune di Recoaro Terme, Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Regione del Veneto, Corpo Forestale dello Stato, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco) in esito ai quali è stata riconosciuta la necessità di integrare e progressivamente sostituire il monitoraggio a vista con un sistema di monitoraggio strumentale.

Verificata la situazione il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha provveduto ad avviare con urgenza la realizzazione di una serie di sistemi di monitoraggio costituiti da un radar da terra, un teodolite robotizzato, sensori del transito delle colate detritiche e da estensimetri per il monitoraggio della scarpata principale finalizzati alla messa in sicurezza dell'area oggetto del citato movimento franoso incaricando della loro esecuzione i Centri di Competenza Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Protezione Idrogeologica e Università di Firenze - Dipartimento di Scienze della Terra, demandando le modalità di attuazione delle attività ad apposite convenzioni da stipularsi tra i suddetti centri di competenza e il Commissario delegato nominato dal presidente del Consiglio dei ministri per il superamento dell'emergenza derivante dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010.

Di conseguenza tra il Commissario delegato, i succitati Centri di Competenza sono state stipulate delle convenzioni che hanno consentito l'attivazione ed il funzionamento dei sistemi di monitoraggio e allarme al fine di garantire il controllo del fenomeno e l'eventuale allertamento della popolazione esposta in caso di evento. Parallelamente a dette convenzioni è stato sottoscritto un Accordo con il Comune di Recoaro Termeper attività di supporto per il funzionamento degli impianti di monitoraggio per la manutenzione del sistema di allarme e per l'allertamento della popolazione.

Decorso il termine del 30/11/2012 di validità delle suddette Convenzioni ed Accordo, coincidente con il termine della gestione Commissariale dell'emergenza, i sistemi di monitoraggio sono stati ugualmente mantenuti per diversi mesi pienamente attivi dai centri di competenza in collaborazione con il Comune di Recoaro Terme.

Attualmente le osservazioni sul fenomeno franoso mostrano come questo sia entrato in una fase di quiescenza a fronte della quale è necessario prevedere prioritariamente il mantenimento in funzione degli strumenti di monitoraggio e di allarme di base, accompagnato da una attenta sorveglianza tecnica e scientifica.

In questo quadro, successivamente allo svolgimento dell'incarico svolto per conto del Commissario delegato per l'alluvione 2010, il CNR-IRPI ha ricompreso il fenomeno tra quelli oggetto delle proprie ordinarie attività di studio e il Comune di Recoaro Terme ha inserito le attività di sensibilizzazione, allertamento della popolazione e supporto ai monitoraggi strumentali tra le attività prioritarie e continuative del locale sistema di Protezione Civile.

Ciò premesso si ritiene di proporre la stipula di un accordo di durata annuale, da sottoscrivere entro il 31/12/2014, tra la Regione Veneto, il CNR- IRPI e il Comune di Recoaro Terme per il ripristino e il mantenimento della sorveglianza strumentale e scientifica sul fenomeno secondo lo schema allegato alla presente deliberazione (Allegato A) del quale costituisce parte integrante che regolerà i rapporti tra i tre Enti, in particolare determinando tempi e modi di esecuzione delle attività e modalità di erogazione da parte della Regione dei relativi contributi.

Si ritiene altresì di demandare ad Direttore della Sezione Protezione Civile della Regione del Veneto tutte le attività necessarie al perfezionamento dell'accordo di collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Protezione Idrogeologica e il Comune di Recoaro Terme ai sensi e per gli effetti dell'art. 15 della L.241/1990 che consente alla Pubbliche Amministrazioni lo svolgimento, in collaborazione tra loro, di attività di interesse comune, ivi comprese la sua sottoscrizione e l'assunzione del relativo impegno di spesa.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA l'art. 15 della L. 241/1990

VISTA la L. R. n. 27/2003

delibera

  1. di procedere alla stipula di un accordo di collaborazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 15 della L. 241/1990 (che consente alla Pubbliche Amministrazioni lo svolgimento, in collaborazione tra loro, di attività di interesse comune) tra la Regione Veneto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Protezione Idrogeologica e il Comune di Recoaro Terme per il monitoraggio della frana del Rotolon e l'allertamento della popolazione in caso di evento;
  2. di approvare la bozza di Accordo (Allegato A) parte integrante della presente deliberazione, che regolerà i rapporti tra Regione, Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Protezione Idrogeologica e Comune di Recoaro Terme;
  3. di impegnare a favore del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Protezione Idrogeologica la corrispondente necessità finanziaria di € 50.000,00 sul capitolo n 100867 "Trasferimenti per azioni in materia di protezione civile a carico del fondo regionale di protezione civile" del bilancio regionale 2014 che presenta la sufficiente disponibilità, codice SIOPE 1.05.01.1513 "Trasferimenti correnti a Enti di ricerca delle Amministrazioni centrali".
  4. di impegnare a favore del Comune di Recoaro Terme la corrispondente necessità finanziaria di € 9.500,00 sul capitolo n. 100867 "Trasferimenti per azioni in materia di protezione civile a carico del fondo regionale di protezione civile" del bilancio regionale 2014 che presenta la sufficiente disponibilità, codice SIOPE 1.05.03.1535 "Altri trasferimenti correnti ai Comuni";
  5. di dare atto che la correlata posta di entrata risulta interamente riscossa e l'impegno è assunto a valere sulla quota di reiscrizione;
  6. di incaricare il Direttore pro tempore della Sezione Protezione Civile dell'attività di controllo delle attività sopra indicate nonché dell'adozione di tutti gli atti necessari per dare attuazione al presente provvedimento, compresa la sottoscrizione delle convenzioni e alle relative liquidazioni;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 23, 26 e 27 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di dare atto che le obbligazioni assunte con il presente atto non sono un debito commerciale;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

2806_Allegato1_290927.pdf
2806_AllegatoA_290927.pdf

Torna indietro