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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 14 del 06 febbraio 2015


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2618 del 29 dicembre 2014

Programmazione comunitaria 2014/2020. Approvazione della proposta di Piano di Rafforzamento Amministrativo.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento viene approvata la proposta di Piano di Rafforzamento Amministrativo che costituisce parte integrante della programmazione dei fondi strutturali europei (in particolare FESR e FSE) e sostiene la programmazione e l'attuazione degli interventi dei Programmi Operativi, esplicitando come l'Amministrazione regionale si organizza per la gestione e come si impegna per migliorare la propria performance, così da assicurare un'esecuzione efficiente, efficace e trasparente.

Il Presidente Dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.

Il Position Paper sulla preparazione dell'Accordo di Partenariato e dei Programmi in Italia per il periodo di programmazione 2014-2020 del 9 novembre 2012 individua le priorità che i Servizi della Commissione Europea auspicano siano cofinanziate. In particolare, viene raccomandato di "Sostenere la qualità, l'efficacia e l'efficienza della pubblica amministrazione" prevedendo sia l'implementazione della capacità di gestione dei fondi UE sia, più in generale, il rafforzamento dell'intera capacità amministrativa al fine di assicurare riforme, una migliore regolamentazione e una buona governance.

L'art. 9 del Regolamento UE n. 1303 del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sui Fondi Strutturali di Investimento Europei (Fondi SIE), individua tra gli 11 Obiettivi Tematici sui quali concentrare le risorse di detti fondi in funzione del perseguimento della strategia "Europa 2020" per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva anche il tema del rafforzamento della capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate per un'amministrazione pubblica efficiente.

È seguita, in data 28 marzo 2014 la nota n. 969811 della Commissione Europea sottoscritta congiuntamente dai responsabili della Direzione Generale politica regionale e urbana e della Direzione Generale occupazione, affari sociali e inclusione, con la quale si comunica al Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (DPS), che la Commissione ha chiesto di definire, nell'Accordo di Partenariato, una procedura di verifica delle competenze e delle capacità delle autorità di gestione e degli organismi intermedi attraverso la redazione di Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA). Tali Piani devono essere elaborati dalle amministrazioni titolari dei programmi, approvati da un livello politico adeguato (Presidente della Regione o Ministro) e successivamente comunicati agli stakeholders, ai beneficiari e ai cittadini. Tali Piani, aventi una validità iniziale di tre anni, devono configurarsi, secondo le intenzioni della Commissione, quali strumenti di natura operativa e concreta, funzionali al raggiungimento di target di qualità, di riduzione dei tempi di valutazione delle proposte e dei tempi di spesa e di semplificazione amministrativa verso i cittadini e le imprese.

L'Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, strumento programmatorio che definisce a livello nazionale le linee strategiche per l'utilizzo dei Fondi SIE, adottato dalla Commissione Europea il 29 ottobre 2014, richiama la questione delle riforme e della modernizzazione della pubblica amministrazione come priorità necessaria dell'azione di Governo per affrontare nodi specifici che, ove risolti, sono in grado di innestare dinamiche più favorevoli nella realizzazione e attuazione delle politiche di investimento pubblico in generale e in particolare nel garantire maggiore efficacia ai programmi della politica di coesione.

Ciò comporta la necessità di un'analisi puntuale delle criticità e dei nodi per singola amministrazione anche in relazione ai programmi in cui è impegnata, nonché conseguentemente, pur nell'ambito di un'azione complessiva e nazionale di modernizzazione amministrativa, di strategie "personalizzate" e "diversificate" di rafforzamento amministrativo di carattere strutturale e permanente.

Gli aspetti che determinano la capacità istituzionale e amministrativa, ai quali si fa più comunemente riferimento, sono: la qualità delle risorse umane, le caratteristiche dell'organizzazione, la solidità dei sistemi di performance management, il livello di digitalizzazione, la gestione delle relazioni interistituzionali e delle relazioni con gli stakeholder.

L'Accordo di Partenariato, come richiesto dalla Commissione Europea, individua nel Piano di Rafforzamento Amministrativo lo strumento attraverso il quale ogni amministrazione impegnata nell'attuazione dei programmi cofinanziati dai Fondi SIE esplicita, accelera e rende operativa con riferimento a cronoprogrammi definiti, l'azione per rendere più efficiente la propria organizzazione amministrativa. Inoltre il PRA individua gli interventi mirati al rafforzamento della capacità di gestione dei Programmi Operativi e al miglioramento delle funzioni trasversali da attuare con l'utilizzo mirato delle risorse di assistenza tecnica, mettendo così in collegamento la strategia di rafforzamento strutturale della sua capacità amministrativa con quella di miglioramento immediato di gestione dei Programmi.

Sulla base delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea il MISE - DPS ha elaborato e comunicato a tutte le Autorità di gestione dei Programmi Operativi 2014/2020, con nota prot. n. 6778 in data 11 luglio 2014, le "Linee guida per la definizione del Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA)" e la relativa tempistica.

Secondo le Linee guida, ogni Amministrazione è tenuta a redigere un solo PRA. Se l'Amministrazione è titolare di più Programmi operativi il rispettivo PRA sarà unico e articolato in funzione dei diversi programmi. Pertanto la Regione del Veneto, titolare del Programma Operativo Regionale parte FESR e del Programma Operativo Regionale parte FSE, è chiamata a redigere un solo PRA.

Le linee guida stabiliscono che il PRA deve contenere:

-        il quadro organizzativo, legislativo e procedurale, che include l'analisi dell'esperienza passata, la diagnosi dei principali problemi da affrontare, gli interventi migliorativi;
-        la definizione delle responsabilità di redazione e attuazione del PRA, mediante l'individuazione formale del responsabile del PRA, delle funzioni ad esso conferite e della struttura a supporto;
-        gli obiettivi di miglioramento e gli standard di qualità, attraverso l'esplicitazione di target significativi, chiari, quantificabili e verificabili;
-        gli interventi per il rafforzamento amministrativo, intesi nella triplice dimensione di semplificazione legislativa e procedurale, qualificazione e gestione del personale, implementazione delle funzioni trasversali e degli strumenti comuni;
-        le modalità di utilizzazione delle risorse dell'Assistenza Tecnica, tenuto conto che possono finanziare solo interventi di tipo contingente e temporaneo;
-        le attività per garantire adeguata trasparenza e pubblicità al PRA, per consentire adeguata conoscenza a stakeholders, beneficiari e cittadini;
-        i sistemi di aggiornamento, verifica e controllo all'interno del PRA.

Per quanto riguarda la tempistica, la nota dell'11 luglio 2014 del MISE prevede la redazione del PRA in tre fasi.

La prima fase, conclusasi a luglio 2014, ha previsto per ciascuna Amministrazione titolare di Programma Operativo l'elaborazione di una prima analisi del proprio assetto organizzativo e procedurale, l'identificazione dei responsabili a livello politico e gestionale di ciascun Programma Operativo, l'individuazione dei target di miglioramento a fronte di rilevate criticità nonché gli strumenti atti a superarle. La seconda fase, terminata ad ottobre 2014, si è sostanziata nell'implementazione e puntualizzazione dei contenuti elaborati a luglio per giungere poi alla terza fase con la stesura della proposta definitiva del documento presentata alla Commissione entro dicembre 2014.

L'Amministrazione regionale, in linea con quanto richiesto, ha redatto entro il mese di luglio 2014 una prima bozza di studio per la stesura del Piano di Rafforzamento Amministrativo che è stata trasmessa il 5 agosto 2014 al DPS ed ai competenti uffici della Commissione Europea cui è seguita l'implementazione del documento, secondo le indicazioni fornite dalla Commissione con nota ARES (2014) 2957899 del 10 settembre 2014; infine in data 15 dicembre 2014 è stata trasmessa alla Commissione ed al DPS la terza versione del documento in parola ulteriormente modificato ed implementato sulla base delle osservazioni pervenute.

Preso atto che all'elaborazione del documento succitato hanno provveduto l'Autorità di Gestione del POR FESR 2014/2020 e l'Autorità di Gestione del POR FSE 2014/2020 in collaborazione con la Sezione Programmazione Unitaria 2014/2020, con DGR n. 2137 del 18 novembre 2014, sono state incaricate le stesse strutture della redazione definitiva del Piano di Rafforzamento Amministrativo. Contestualmente, sulla base delle Linee guida per la redazione del PRA, che prevedono l'individuazione del responsabile del PRA in una "figura apicale dell'amministrazione con esperienza nella gestione dei programmi e con poteri adeguati a realizzare e coordinare le azioni del PRA e gli uffici coinvolti", si è individuato tale responsabile nella figura del Direttore del Dipartimento politiche e cooperazione internazionali.

Le strutture preposte hanno pertanto elaborato la proposta del Piano di Rafforzamento Amministrativo (Allegato A), che viene approvata con il seguente provvedimento, rinviando l'adozione definitiva del Piano in parola ad un successivo provvedimento deliberativo, dopo che il PRA sarà stato approvato dai competenti servizi della Commissione Europea.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Visto il Position Paper dei Servizi della Commissione sulla preparazione dell'Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020 del 9 novembre 2012 rif. Ares (2012) 1326063;

Visto il Regolamento UE n. 1303 del 17 dicembre 2013;

Vista la nota della Commissione Europea del 28 marzo 2014 rif. Ares (2014) 969811;

Vista la nota del MISE - DPS prot. n. 6778 dell'11 luglio 2014 contenente le "Linee guida per la definizione del Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA)";

Vista la nota della Commissione Europea del 10 settembre 2014 nota ARES (2014) 2957899;

Vista la Decisione di esecuzione della Commissione europea del 29 ottobre 2014 n. CCI 2014IT16M8PA001 che adotta l'Accordo di partenariato Italia 2014-2020;

Vista la D.G.R. n. 2137 del 18 novembre 2014;

Visto l'art. 2, comma 2 della Legge Regionale 31 dicembre 2012 n. 54

delibera

  1. di considerare le premesse quali parti integranti del presente atto;
  1. di approvare la proposta di Piano di Rafforzamento Amministrativo, riportato in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, dando atto che la stessa è stata inoltrata alla Commissione Europea ed al DPS in data 15 dicembre 2014;
  1. di rinviare ad un successivo provvedimento deliberativo l'adozione del Piano di Rafforzamento Amministrativo nella sua versione definitiva approvata dalla Commissione Europea;
  1. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  1. di incaricare il Responsabile del Piano di Rafforzamento Amministrativo, individuato nel Direttore del Dipartimento per le politiche e la cooperazione internazionali all'esecuzione del presente atto;
  1. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

2618_AllegatoA_289767.pdf

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