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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 4 del 09 gennaio 2015


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2422 del 16 dicembre 2014

Offerta Formativa per l'Anno Scolastico 2015-2016. (D.Lgs. n. 112 del 31/03/1998 e L.R. n. 11 del 13/04/2001).

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si aggiorna il quadro veneto in materia di programmazione dell'offerta educativa sul territorio (D.Lgs. 112/1998 e L.R. 11/2001).

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Con il Decreto Legislativo 31/03/1998, n. 112 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in particolare, agli articoli 138 e 139, sono state devolute a Regioni, Province e Comuni, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, funzioni amministrative nell'area dell'istruzione. Nell'ambito poi delle competenze in materia d'istruzione la L. n. 56/2014 ha confermato tra le funzioni fondamentali delle Province, "la programmazione provinciale della rete scolastica nel rispetto della programmazione regionale", oltre che "la gestione dell'edilizia scolastica".

Essendo poi, tra le competenze delle Regioni previste dal su richiamato D.Lgs. n. 112/1998, specificatamente contemplata la programmazione dell'offerta formativa, la Regione del Veneto ha dato seguito a tale disposizione adottando la DGR n. 1125 del 01/07/2014, che approvava le "linee guida" per l'Anno Scolastico (A.S.) 2015-2016, per la cui stesura, al fine di garantire la condivisione delle scelte, ha visto il confronto e il coinvolgimento per quanto riguarda modalità e contenuti delle più importanti istituzioni del territorio interessate: Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV), Province, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (UNCEM), Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) nonché parti sociali e sindacali.

Con lo stesso provvedimento n. 1125/2014 la Giunta regionale ha inoltre inteso anticipare i tempi della fase decisoria e di confronto sull'offerta formativa per poter produrre un documento finale utile nel momento propedeutico dell'orientamento per il sistema scolastico veneto. La predisposizione e conseguente approvazione della nuova offerta formativa era stata prevista entro il 25/11/2014, mentre le determinazioni degli Organi comunali e/o provinciali sulla nuova offerta formativa erano attese in Regione entro il 31/10/2014. La scadenza elettorale per il rinnovo delle Amministrazioni provinciali (art. 1, comma 79, della L. n. 56/2014), con gli adempimenti connessi allo svolgimento delle elezioni di Presidente e Consiglio, ha però determinato un logico ritardo nella convocazione delle Commissioni di Distretto Formativo.

A seguito della convocazione delle Commissioni di Distretto Formativo e l'inoltro alla Regione delle risultanze, come previsto dalla DGR n. 1125/2014, si è convocata il giorno 18/11/2014 la Commissione mista composta da due rappresentanti della Regione e da due rappresentanti dell'USRV, nominata con Decreto del Direttore della Sezione Istruzione n. 303 del 13/11/2014, per l'analisi, in fase istruttoria, della documentazione pervenuta da parte degli Enti locali. Le attività della stessa Commissione si sono concluse in data 24/11/2014 avendo come riferimento i principi riportati nelle citate "linee guida":

  • il principio di efficacia/efficienza della distribuzione territoriale dell'offerta;
  • il raccordo stretto fra programmazione territoriale ed esigenze dell'edilizia scolastica;
  • il contenimento e la razionalizzazione della spesa;
  • l'attenzione alle criticità emergenti (rischio di dispersione scolastica, aumento iscritti stranieri, aumento studenti in situazione di handicap);

e rispettando quanto previsto per i nuovi indirizzi da attivare, che dovevano:

  • risultare utili e originali con valenza pertanto innovativa e attuale, in base cioè ad analisi mirate, nell'ambito di riferimento, in quanto assenti o necessari alla piena soddisfazione delle esigenze del Distretto Formativo e non in concorrenza con l'offerta formativa delle realtà limitrofe;
  • risultare coerenti con l'offerta formativa esistente, anche nell'ottica dello sviluppo di poli liceali da un lato e poli tecnico-professionali dall'altro; possono essere richiesti ed attivati indirizzi di ordini diversi solo se riferiti alla creazione di un "campus" (viene definito "campus" un'area territoriale dove è presente una pluralità di tipologie di istituti, settori e indirizzi diversificati cui riferisce lo stesso insieme di servizi);
  • risultare compatibili con le strutture, le risorse strumentali e le attrezzature esistenti o disponibili, non solo per quanto riguarda il primo anno, ma per l'intero percorso formativo;
  • presentare dati previsionali relativi agli iscritti alla prima classe nell'A.S. 2014-2015 atti a garantire l'attivazione della stessa ed il mantenimento dell'indirizzo negli anni successivi ai sensi del D.P.R. 81/2009;
  • provenire da istituzioni scolastiche con un numero di studenti non superiore a 900; sono ammesse deroghe a fronte di adeguate motivazioni con il preventivo accordo della Provincia e dell'Ufficio Scolastico Territoriale (che rappresenta l'USRV nell'ambito della Commissione di Distretto Formativo), anche nel caso di creazione di "campus".

Risulta opportuno ricordare anche che per gli indirizzi da approvare avrebbe costituito criterio di preferenza "la sostituzione, con un nuovo indirizzo, di uno preesistente nel medesimo ambito. Gli indirizzi presenti nell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche saranno soppressi dopo tre anni consecutivi di non attivazione su ricognizione dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto."

A provvedimento già predisposto si sono resi necessari ulteriori incontri della Commissione per l'esame delle proposte di nuovi indirizzi in quanto alcune Province, unitamente agli Uffici Scolastici Territoriali, hanno inoltrato nuova documentazione che andava a modificare sostanzialmente il quadro generale previsto nell'Allegato A.

Sono state prese in considerazione le proposte di attivazione di nuovi indirizzi assunte dagli Enti interessati e le valutazioni di merito espresse dalle Commissioni di Distretto Formativo appositamente costituite.

Si precisa che le indicazioni fornite a livello di Distretto Formativo sono state successivamente codificate con opportuni provvedimenti dalle Amministrazioni provinciali, le quali dovevano attenersi a quanto previsto dalle disposizioni regionali (DGR n. 1125/2014 già citata) che in materia di composizione e di poteri di dette Commissioni stabilisce che, ai sensi della Deliberazione del Consiglio regionale n. 90 del 29/10/1998, Allegato A) punti 2.1, 2.2, 5.1, "le Commissioni di Distretto Formativo ("ambito"), costituiscono un organismo consultivo e concertativo". In esse sono presenti:

  • "il Presidente della Provincia (o suo delegato) con funzioni di coordinamento;
  • i Sindaci dei Comuni ricadenti nel Distretto Formativo (o loro delegati); qualora le istituzioni scolastiche si trovino in distretti formativi diversi, va inoltrato l'invito a presenziare la Commissione a tutti i Sindaci (o i delegati) dei distretti formativi interessati;
  • un rappresentante dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.

Sono invitati, in rappresentanza delle categorie economiche e delle parti sociali, un delegato della Commissione Provinciale del Lavoro, istituita a norma della L.R. 3/09, i rappresentanti delle componenti sindacali di categoria e il Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti. I Dirigenti scolastici possono, se ritenuto necessario, essere invitati al solo fine di illustrare specifiche problematiche attinenti a propri istituti".

Per quanto interessa inoltre il presente provvedimento, come riportato negli atti delle Amministrazioni provinciali, il parere obbligatoriamente espresso dalle Commissioni di Distretto Formativo doveva avere una motivazione unitaria di sintesi delle opinioni espresse, risultare ovviamente verbalizzato e contenere in modo chiaro le scelte approvate. Si fa notare che ai fini della validità della Commissione di Distretto Formativo dovevano essere presenti sia il rappresentante della Provincia che quello dell'USRV e che le decisioni adottate a maggioranza semplice dei presenti, considerato in particolare il parere del rappresentante della Provincia e quellodell'USRV, dovevano risultare agli atti. L'invito alla partecipazione ai lavori della Commissione doveva essere rivolto a tutti i Sindaci interessati ed essere comunicato alla Regione.

Con riferimento ai documenti pervenuti, in alcuni casi, si sono manifestate delle incongruenze tra quanto deciso nei provvedimenti adottati delle Province e quanto invece trascritto nei verbali redatti in Commissione di Distretto Formativo, contraddizioni che hanno portato la Regione nella Commissione mista ad assumere decisioni in linea con i principi più su richiamati, e di cui si intende dare atto, e in particolare:
 

1.    Provincia di Treviso, distretto formativo n. 6 - IIS "Obici" di Oderzo: richiesta di attivazione dell'indirizzo "produzioni industriali ed artigianali".

La richiesta ha ottenuto il riscontro favorevole da parte di tutti i partecipanti alla Commissione di Distretto. La Commissione mista ha evidenziato che la decisione contrasta con il principio secondo cui "gli indirizzi presenti nell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche saranno soppressi dopo tre anni consecutivi di non attivazione su ricognizione dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto". Infatti tale indirizzo risulta già concesso ma non attivo dall'A.S. 2012-2013 presso lo stesso istituto, pertanto si ritiene di concordare con tale impostazione non concedendo l'indirizzo richiesto;


2.   Provincia di Venezia, distretto formativo n. 5 - Liceo "Morin" di Venezia-Mestre: attivazione del "liceo ad indirizzo sportivo".

Si approva la richiesta avanzata dalla Provincia di Venezia e dall'USRV con nota del 01/12/2014 prot. 100301 e non portata in discussione presso la Commissione di Distretto Formativo, in quanto tale attivazione era già stata prevista con Delibera di Giunta provinciale n. 158 del 24/10/2012, confermata con nota a firma congiunta della Provincia e dell'USRV del 17/01/2013, con la quale, come da indicazioni della Regione del Veneto, pur esprimendo una priorità a favore del Liceo "Galilei" di Dolo, si individuava anche il Liceo "Morin" di Mestre come futuro destinatario di tale indirizzo;


3.   Provincia di Venezia, distretto formativo n. 7 - IIS "Cestari-Righi-Cini" di Chioggia: attivazione dell'indirizzo "servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera".

La Provincia approva tale nuovo indirizzo "ma solo a decorrere dall'anno scolastico 2016-2017" riscontrando un'attuale carenza di formalizzazione riguardo alla "disponibilità di soggetti terzi (Consorzio "Con Chioggia Si" e/o CFP provinciale di Chioggia) a rendere fruibili le cucine dei propri associati che però non deve risultare onerosa per la Provincia". Qualora detti accordi fossero formalizzati in tempi utili e contestualmente garantire in piena autonomia la copertura dell'intero percorso formativo, l'indirizzo potrà essere attivato già dall'A.S. 2015-2016, ferme restando la disponibilità di organico assegnato dall'USRV, in piena autonomia in termini di strutture ausiliarie;


4.   Provincia di Verona, distretto formativo n. 6 - IIS "M. Minghetti" di Legnago: richiesta di attivazione dell'indirizzo "grafica e comunicazione" del settore tecnologico degli istituti tecnici.

La richiesta è stata accolta con il voto sfavorevole di 8 Comuni, con l'astensione della Provincia e con il voto favorevole dell'USRV e di 4 Comuni. La Regione, vista l'approvazione della proposta, ma considerati l'astensione della Provincia e il parere contrario della maggioranza dei Comuni, ricordato il principio della necessità del raggiungimento della maggioranza semplice dei votanti, non accoglie la richiesta. Qualora dovessero emergere ulteriori indicazioni prima della chiusura delle iscrizioni la richiesta potrà essere riconsiderata;


5.   Provincia di Vicenza, distretto formativo n. 3 - ITT "Giacomo Chilesotti" di Thiene: richiesta di attivazione dell'articolazione "automazione" dell'indirizzo "elettronica ed elettrotecnica".

La richiesta è stata accolta per il voto favorevole di 7 Comuni su 8 votanti ma con quello contrario dell'USRV e della Provincia. La Regione valutate le osservazioni della Commissione mista, vista l'approvazione della proposta ma considerato il parere contrario della Provincia, basato sulla impossibilità dell'Ente di poter far fronte alle ulteriori spese prevedibili con un aumento delle iscrizioni, ricordati i principi "a) del raccordo stretto fra programmazione territoriale ed esigenze dell'edilizia scolastica" e "b) del contenimento e la razionalizzazione della spesa", non accoglie la richiesta, che potrà essere rivista solo qualora dovessero emergere nuove condizioni che permettessero di superare il vincolo posto dalla Provincia;


6.   Provincia di Vicenza, distretto formativo n. 4 - IIS "Leonardo da Vinci" di Arzignano: richiesta di attivazione del corso serale del "liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale".

La richiesta è stata accolta per il voto favorevole di tutti i Comuni presenti ma con quello contrario dell'USRV e della Provincia. La Regione valutate le osservazioni della Commissione mista, vista l'approvazione della proposta ma considerato in particolare il parere contrario della Provincia, fondato sulla impossibilità dell'Ente di poter far fronte alle ulteriori spese relative alle strutture e per le quali non vi è copertura nel bilancio della stessa Provincia, ricordati i principi "a) del raccordo stretto fra programmazione territoriale ed esigenze dell'edilizia scolastica" e "b) del contenimento e la razionalizzazione della spesa", considerato inoltre che il corso serale "amministrazione, finanza e marketing", già a suo tempo concesso, attualmente non risulta attivato, ritiene di non accoglie la richiesta.

Per quanto attiene i cosiddetti indirizzi silenti, ovvero quelli autorizzati ma non ancora avviati e in particolare appartenenti al vecchio ordinamento, in quanto per quelli di nuova istituzione è vigente la regola già ricordata di tolleranza massima di un triennio di non attivazione, non si è previsto di evidenziarli in uno specifico documento attenendosi a quanto disposto nella nota tecnica inviata dall'USRV prot. n. 17023/C20b del 14/11/2011. L'USRV infatti ritiene, e si concorda con tale impostazione, che non sia necessario procedere alla soppressione degli indirizzi silenti del vecchio ordinamento negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, in quanto gli stessi, al termine del percorso di studio, decadranno automaticamente.

Con riferimento infine alla problematica correlata alla situazione dei licei ad indirizzo sportivo, ricordato che con DGR n. 2219 del 03/12/2013 la Regione ha individuato un liceo sportivo per provincia, si ritiene opportuno specificare che la Circolare Ministeriale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) n. 34 del 01/04/2014, relativa alla dotazione organica dei docenti per l'A.S. 2014-2015, stabilisce che le sezioni di liceo sportivo possono essere attivate solo a partire dalla classe prima e solo in misura di una sezione per istituto, non escludendo quindi l'individuazione di ulteriori licei, subordinandola in ogni caso alla disponibilità dell'organico docente.

Sulla base della documentazione agli atti, si conferma che le proposte di nuovi indirizzi, contenute nell'Allegato A del presente provvedimento, di cui fa parte integrante, e che sono state ritenute idonee con motivazione dalla Commissione mista Regione del Veneto - USRV, risultano coerenti con le disposizioni delle "linee guida" relative all'A.S. 2015-2016, approvate dalla Giunta regionale con la più volte citata Deliberazione n. 1125 del 01/07/2014.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la Legge 11 gennaio 1996, n. 23, art. 7;

VISTA la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

VISTO il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133;

VISTA la L.R. 11/2001 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112" e, in particolare, gli artt. 137 e 138;

VISTO il DPR 8 marzo 1999, n. 275 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59", artt. 5, 6, 7, 8, 11;

VISTO il D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modificazioni "Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53";

VISTA la DGR n. 1125 del 1 luglio 2014 "Programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa. Anno Scolastico 2015/2016. Linee guida";

VISTA la DGR n. 351 del 19 marzo 2013 "Offerta Formativa per l'Anno Scolastico 2013-2014 (D.Lgs. 112/1998 e L.R. 11/2001). Licei ad indirizzo sportivo";

VISTA la Legge del 15 luglio 2011, n. 111, conversione in Legge, con modificazioni, del D.Lgs. 98 del 6 luglio 2011 art. 19, "Razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica", commi 4 e 5;

VISTA la Legge 12 novembre 2011, n. 183, art. 4, commi 69 e 70;

VISTA la L.R. 10 gennaio 1997, n. 1 "Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione";

VISTA la Sentenza della Corte Costituzionale n. 13/2004 che ha ribadito la primaria competenza delle regioni in materia di programmazione del dimensionamento della rete scolastica pubblica;

VISTA la Sentenza della Corte Costituzionale n. 200/2009;

VISTA la Sentenza della Corte Costituzionale n. 147/2012;

VISTO il D.L. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35;

VISTA la Circolare Ministeriale del MIUR del 1 aprile 2014, n. 34, relativa alle dotazioni organiche del personale docente per l'A.S. 2014-2015;

VISTA la Nota MIUR prot. 233 del 26 gennaio 2012, relativa alle nuove articolazioni delle aree di indirizzo in opzioni per gli istituti tecnici e professionali;

VISTO il Decreto Interministeriale del 7 ottobre 2013 sull'ulteriore opzione "tecnologie del legno";

VISTA la Legge 8 novembre 2013, n. 128 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca";

VISTO l'art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31/12/2012;

delibera

1.    di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in premessa;

2.    di approvare la nuova offerta formativa per l'A.S. 2015-2016, strutturata in indirizzi, articolazioni, opzioni, indirizzi serali come specificate nell'Allegato A, a far parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che risponde ai criteri contenuti nelle "linee guida" approvate con DGR n. 1125 del 01/07/2014;

3.    di prendere atto, per quanto riguarda gli indirizzi silenti, della nota dell'USRV prot. n. 17023/C20b del 14/11/2011, ovvero della sostanziale decadenza degli stessi qualora non attivati al termine di un triennio dalla loro approvazione;

4.    di dar mandato al Direttore della Sezione Istruzione di assumere tutti gli atti conseguenti connessi all'esecuzione del presente provvedimento sull'offerta formativa regionale che si rendessero necessari in relazione anche alla funzionalità del sistema dell'istruzione veneta;

5.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.    di incaricare la Sezione Istruzione dell'esecuzione del presente atto;

7.    di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto nonché sul sito internet della Regione: www.regione.veneto.it/istruzione.

(seguono allegati)

2422_AllegatoA_288878.pdf

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