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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 118 del 12 dicembre 2014


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2257 del 27 novembre 2014

Permesso per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominata "Carità" Società Apennine Energy S.p.A. Variazione programma lavori e autorizzazione alla perforazione di un pozzo di ricerca denominato "Cascina Daga 1 dir" nel Comune di Nervesa della Battaglia (TV). Intesa ai sensi dell'art. 3 dell'Accordo Stato-Regioni del 24 aprile 2001.

Note per la trasparenza

Per la ricerca di idrocarburi nell'ambito del permesso di ricerca "Carità", conferito dal Ministero dello Sviluppo Economico, è prevista la perforazione di un pozzo esplorativo per la cui realizzazione è necessario raggiungere l'intesa in base all'accordo Stato - Regioni.

L'Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.

Il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato "Carità" e situato nel territorio della Provincia di Treviso è stato conferito con D.M. 9 luglio 2010 alla Società Celtique Energie Petroleum Ltd per la durata di sei anni.

Con D.M. 29 novembre 2010 la titolarità del permesso di ricerca "Carità" è stata intestata con quote paritetiche alle società Celtique Energie Petroleum S.p.A., con sede in Matera, via XX Settembre 45, e Apennine Energy S.r.l., con sede legale in Roma, via Alberico II 31, quest'ultima Responsabile Unico del permesso di ricerca.

Con istanza in data 24 febbraio 2012, la Società Apennine Energy S.r.l. ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Energia - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, Ufficio Territoriale U.N.M.I.G. di Bologna, l'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo denominato "Sant'Andrea 1 dir" (già "Nervesa 2 dir") sito in Comune di Nervesa della Battaglia (TV).

La deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3516 del 24 novembre 2009, riguardante l'intesa ai fini del rilascio del permesso di ricerca "Carità", stabiliva di assoggettare a procedura V.I.A. le attività concernenti l'esecuzione del pozzo esplorativo.

Con la Legge Regionale n. 10 del 26 marzo1999, all'art. 4 la Regione Veneto pone in capo alle province la competenza per le procedure di V.I.A. relative ai progetti di attività di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, la cui localizzazione interessi il territorio di una sola provincia e che non presentino impatti interregionali o transfrontalieri.

La Giunta Provinciale di Treviso, acquisito il parere della propria Commissione V.I.A. espresso nella seduta del 25 ottobre 2012, ha rilasciato, con propria deliberazione n. 457/122882/2012 del 6 novembre 2012, la Valutazione di Impatto Ambientale con prescrizioni, relativamente ai lavori di perforazione del pozzo esplorativo in questione. Contestualmente la Giunta Provinciale di Treviso ha espresso giudizio positivo anche sull'Incidenza Ambientale del medesimo progetto di perforazione.

Il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, con nota n. WZ/7607 del 4 dicembre 2012, ha richiesto alla Regione Veneto di esprimere la propria intesa ai sensi dell'Accordo Stato Regioni del 24 aprile 2001.

Con Deliberazione n. 210 del 26 febbraio 2013, la Giunta Regionale ha espresso la propria intesa di autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo denominato "Sant'Andrea 1 dir".

Il suddetto pozzo è stato perforato con esito positivo, risultando mineralizzato a gas in più livelli.

In data 5 dicembre 2012, la società varia la sua denominazione sociale da Apennine Energy S.r.l. ad Appenine Energy S.p.A. e la sua sede legale da Roma via Alberico II 31 a San Donato Milanese (MI) Via Angelo Moro, 109;

Con comunicazione del 9 dicembre 2013 la Ditta Appenine Energy S.p.A. ha chiesto alla Provincia di Treviso la possibilità di procedere ad una unica Valutazione di Impatto Ambientale sia per il progetto di variazione del programma lavori sia per l'autorizzazione alla perforazione di un nuovo pozzo, in quanto il programma lavori si riferisce proprio alla perforazione del pozzo. Con nota n. 2013/0135116 del 18/12/2013 il Dirigente del Settore Ecologia ed Ambiente della Provincia di Treviso ha ritenuto possibile procedere ad una unica valutazione.

Con istanza in data 13 gennaio 2014, la Società Apennine Energy S.p.A. ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Energia - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, e per conoscenza alla Divisione II Sezione U.N.M.I.G. di Bologna del medesimo dipartimento ministeriale, l'autorizzazione alla variazione del programma lavori che comprende la perforazione di un ulteriore pozzo esplorativo da denominarsi "Cascina Daga 1 dir" sito in Comune di Nervesa della Battaglia (TV). La domanda è stata presentata in quanto la reinterpretazione delle linee sismiche ha consentito di definire con maggior dettaglio la struttura del giacimento anche alla luce delle misure effettuate direttamente nel pozzo esplorativo "Sant'Andrea 1 dir".

La Giunta Provinciale di Treviso, acquisito il parere della propria Commissione V.I.A. espresso nella seduta del 20 agosto 2014, ha rilasciato, con propria deliberazione n. 328/90558/2014 del 25 agosto 2014, la Valutazione di Impatto Ambientale con prescrizioni, relativamente ai lavori di perforazione del pozzo esplorativo in questione. Contestualmente la Giunta Provinciale di Treviso ha espresso giudizio positivo anche sull'Incidenza Ambientale del medesimo progetto di perforazione. Le prescrizioni imposte sono di seguito integralmente riportate.

a)    Tutti gli impegni assunti dal Proponente con la presentazione della domanda e della documentazione trasmessa, anche integrativa, si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell'opera proposta, salvo diverse prescrizioni e raccomandazioni sotto specificate.

b)   In merito all'esito dell'accertamento delle caratteristiche del sondaggio, dovrà essere fornita una relazione sui risultati della perforazione da inviare ad ARPAV e Provincia, entro 6 mesi dal ripristino parziale della messa in produzione (oppure dalla eventuale chiusura mineraria). La relazione conterrà anche le risultanze dei monitoraggi e controlli ambientali eseguiti (acqua, aria, rumore e rifiuti).

c)    Nel caso un cui si ravveda la necessità di perforare ulteriori pozzi esplorativi, anche a partire dalla medesima area di cantiere, essi saranno sottoposti a nuova procedura di VIA.

d)   In caso di esito minerario positivo del pozzo esplorativo e delle prove di produzione, l'eventuale programma di coltivazione dovrà essere sottoposto a VIA secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

e)    L'istanza di VIA per la coltivazione del giacimento dovrà contenere una valutazione di eventuali fenomeni geodinamici (subsidenza). A questo proposito è opportuno che già in questa fase esplorativa siano acquisiti i necessari parametri geotecnici relativi all'orizzonte/i interessato/i allo sfruttamento.

f)In caso di esito negativo della perforazione dovrà essere previsto il ripristino dell'intera area secondo le modalità descritte nel progetto.

g)   In fase di preparazione dell'area di cantiere, lo scotico dovrà avere spessore non inferiore a 20 cm in modo da garantire successivamente un adeguato ripristino ambientale in grado di riportare i luoghi alla configurazione originaria. Si porrà cura nell'evitare qualsiasi contaminazione del volume di scotico di cui si prevede l'accumulo a formare un argine di mascheramento sul lato W. Durante la fase di ripristino ambientale mediante l'utilizzo dello scotico accantonato, qualora quest'ultimo risultasse danneggiato o in parte inutilizzabile, dovrà essere previsto l'apporto di terreno vegetale dall'esterno; in ogni caso dovrà essere eseguito l'inerbimento mediante la semina di una miscela di essenze erbacee tipiche della zona.

h)   I mezzi d'opera dovranno rispondere ai limiti di emissione previsti dalle normative vigenti e saranno dotati di sistemi di abbattimento del particolato di cui occorrerà prevedere idonea manutenzione e verifica dell'efficienza.

i)Il proponente dovrà attuare le migliori tecnologie disponibili per la riduzione dei reflui di perforazione e per la riduzione dei rifiuti prodotti, sia in fase di perforazione che di allestimento/smantellamento del cantiere.

j)Per il monitoraggio delle acque di falda sia realizzato un piezometro posizionato a valle rispetto al sito di perforazione, lungo la direttrice di deflusso della falda; caratteristiche tecniche del piezometro e programma di campionamento ed analisi saranno concordati con ARPAV. Il sito di installazione del piezometro sarà concordato con il comune, possibilmente in area di proprietà pubblica (pertinenza stradale). Al termine dei lavori il piezometro rimarrà nella disponibilità di ARPAV.

k)   Esecuzione, non oltre 1 settimana dall'inizio delle operazioni di perforazione, della campagna di misura volta a verificare l'effettivo rispetto dei limiti di rumore; sarà data comunicazione agli Enti competenti degli esiti entro 3 giorni dalla fine della campagna di misura; qualora si sia in presenza di un superamento dei limiti e venga scelto di attuare forme di compensazione nei confronti dei ricettori, deve essere rivolta richiesta di autorizzazione in deroga ai limiti di rumore al Comune competente per territorio.

l)Comunicazione ad ARPAV, Dipartimento Provinciale di Treviso, con almeno 1 settimana di anticipo, della data di esecuzione dei lavori di infissione del "conductor pipe" ai fini di una eventuale misura di vibrazione in loco da parte di ARPAV.

m)Preventivamente ai lavori di scotico del terreno vegetale si dovrà procedere a bonifica bellica tramite ditta specializzata.

n)   Si dovranno rispettare le misure di sicurezza ed i piani e procedure di emergenza sviluppati dal proponente ed approvati da UNMIG, sia riguardo ad eventi di rilievo quali risalita in superficie di fanghi di perforazione e fluidi di strato (blow-up) sia riguardo ad eventi incidentali minori (rilasci e perdite accidentali di inquinanti, anche provenienti dai macchinari in uso e/o veicoli).

Il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, con nota n. 18100 del 30 settembre 2014, ha richiesto alla Regione Veneto di esprimere la propria intesa ai sensi dell'art. 3 dell'Accordo Stato Regioni del 24 aprile 2001 in merito alla variazione del programma lavori, consistente nella perforazione di un secondo pozzo denominato "Cascina Daga 1 dir".

Il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche-Divisione II - Ufficio Territoriale U.N.M.I.G. di Bologna, con nota n. WZ/4844 del 23/10/2014, ha richiesto alla Regione Veneto di esprimere atto d'intesa ai sensi dell'art. 3, con le modalità procedimentali di cui all'art. 6, del citato Accordo Stato Regioni, per la perforazione del pozzo "Cascina Daga 1 dir", ritenendo, per i principi di efficienza e efficacia dell'azione amministrativa, che l'atto di assenso e di intesa richiesta dal Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche con nota n. 18100/2014, nell'ambito del procedimento di variazione del programma lavori possa essere rilasciato anche al fine dell'autorizzazione alla perforazione del pozzo in oggetto.

Per quanto attiene all'intesa richiesta si rileva che la medesima deriva dall'art. 29 del Decreto Legislativo 31.03.1998, n. 112, come modificato dall'Art. 3 del Decreto Legislativo 29.10.1999, n. 443, che stabilisce: ".... Sono conservate, inoltre, allo Stato le funzioni amministrative concernenti: prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, ivi comprese le funzioni di polizia mineraria in mare; le funzioni amministrative relative a prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in terraferma, ivi comprese quelle di polizia mineraria, sono svolte dallo Stato d'intesa con la regione interessata secondo modalità procedimentali da emanare entro sei mesi dalla entrata in vigore del presente decreto legislativo."

Nella seduta del 24 aprile 2001 della Conferenza Stato-Regioni è stato definito l'Accordo fra il Ministro dell'Industria, del commercio e dell'artigianato (ora dello Sviluppo Economico) e i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano sulle modalità procedimentali in materia di funzioni amministrative relative a prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in terraferma, ivi comprese quelle di polizia mineraria.

In particolare, l'art. 3 stabilisce che sono da svolgere d'intesa con le Amministrazioni regionali interessate le funzioni amministrative sia in materia di titoli minerari nell'approvazione delle variazioni dei programmi di lavoro [ comma 1 lettera (c)] sia di polizia mineraria nel rilascio di autorizzazioni per l'esecuzione delle prospezioni geofisiche, per la perforazione di pozzi di ricerca o di coltivazione [comma 2 lettera (a)]

L'intesa stessa è ripresa anche dall'art. 1 comma7 lett. n della L. n. 239 del 2004.

Lo stesso art. 6 comma 3 afferma che le Amministrazioni regionali non sono comunque responsabili degli aspetti di sicurezza mineraria e di governo dei giacimenti.

Per quanto riguarda il rilascio dei titoli, la competenza è posta in capo all'Amministrazione Statale secondo quanto stabilito dalla Legge 9 gennaio 1991, n. 9 e dal DLgs n. 625 del 25 novembre 1996.

La Società Apennine Energy S.p.A. ha inviato con nota n. 141/AE/2014/LS/fb in data 3/10/2014, copia dell'istanza di variazione del programma lavori e copia della relazione tecnica allegata all'istanza stessa.

La documentazione tecnica, relativa al programma di perforazione del pozzo esplorativo, necessaria per l'espressione del parere regionale, è stata trasmessa con la nota n. 149/AE/2014/LS/fb del 16 ottobre 2014 dalla Società Apennine Energy S.p.A. su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche (nota n. 18100 del 30 settembre 2014).

La documentazione riguardante la perforazione del pozzo esplorativo consiste in:

-     Programma geologico e di perforazione

-     Programma fluidi di perforazione e intervento;

-     Plan with TFO

-     Piano di gestione dei rifiuti di estrazione;

-     Proposta tecnica

-     Summary of responsability

-     Annex C Drilling Rig Specification

-     Progetto cantiere di perforazione

-     Documentazione cartografica.

Il Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche-Divisione II - Ufficio Territoriale U.N.M.I.G. di Bologna, con nota n. WZ/4844 del 23/10/2014, ha inviato copia del programma di perforazione del pozzo "Cascina Daga 1 dir" trasmesso dalla Società Apennine Energy S.p.A, consistente nel:

-     Programma geologico e di perforazione

-     Programma fluidi di perforazione e intervento;

-     Plan with TFO

-     Piano di gestione dei rifiuti di estrazione

-     Piano operativo di sicurezza ed emergenza

-     Documentazione cartografica.

Dalla documentazione, in particolare dal programma geologico e di perforazione, si evince che le attività in progetto sono sostanzialmente riconducibili all'approntamento della postazione sonda "Cascina Daga 1 dir" e alla perforazione del pozzo esplorativo omonimo, posto in Comune di Nervesa della Battaglia in via dei Santi in prossimità del confine con il Comune di Spresiano, nell'ambito del Permesso di Ricerca denominato "Carità".

Il sondaggio ha lo scopo di investigare la struttura geologica anticlinalica rappresentata in particolare dalle arenarie appartenenti alla Formazione delle Marne di San Donà, già evidenziate come mineralizzate a gas dai precedenti pozzi ENI terebrati nel 1985 e dal pozzo "Sant'Andrea 1 dir". In particolare gli obiettivi del nuovo pozzo sono quelli di verificare l'estensione del reservoir, confermare e valutare il potenziale minerario già evidenziato nei precedenti sondaggi, acquisire dati geologici di log per determinare le caratteristiche litologiche e petrofisiche delle unità del giacimento, acquisire dati di pressione dai singoli livelli mineralizzati a idrocarburi, identificare le zone mineralizzate sfruttabili per l'eventuale completamento del pozzo.

La fase operativa si articola in: preparazione della postazione sonda, perforazione del pozzo (alla profondità di 2054 m MD ossia 1999 m TVD), completamento per la produzione o chiusura mineraria, smantellamento del cantiere. A conclusione della perforazione, qualora si confermasse la produttività e l'economicità di coltivazione, si procederà all'attivazione delle procedure tecnico-amministrative finalizzate alla messa in produzione del pozzo. Nel caso di non produttività o non economicità si procederà alla chiusura mineraria del pozzo con il ripristino delle condizioni originarie dell'area.

L'intera operazione richiederà circa 6 mesi di cui almeno un mese solo per la perforazione del pozzo.

L'impianto previsto sarà del tipo idraulico HH220 analogo a quello utilizzato per la perforazione del precedente pozzo "Sant'Andrea 1 dir".

Nel corso della perforazione è prevista l'esecuzione di prove (logs) mirate ad indagare e verificare le caratteristiche delle rocce attraversate. Nel caso in cui si accertasse la mineralizzazione saranno eseguite prove di produzione il cui programma verrà approvato da UNMIG.

Il progetto non prevede alcuna azione di stimolazione del pozzo (fracking in profondità).

Dalla verifica della documentazione pervenuta, si ritiene che le considerazioni espresse dalla Provincia di Treviso, con la citata deliberazione n. 328/90558/2014 del 25 agosto 2014, siano condivisibili anche dall'Amministrazione regionale con le seguenti integrazioni:

- E' posto in capo al ricercatore l'obbligo di risarcire qualunque danno comunque prodotto dall'attività relativa all'istanza;

- La ditta ricercatrice dovrà condividere con i competenti uffici della Regione Veneto i dati tecnici ottenuti con le indagini e le prove eseguite nel pozzo di ricerca.

Sulla base delle considerazioni sopra riportate, pertanto, si propone di raggiungere l'intesa sia relativamente alla variazione del programma lavori richiesta dal Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche con nota n. 18100/2014 sia al fine dell'autorizzazione alla perforazione del pozzo richiesta dall'Ufficio Territoriale U.N.M.I.G. di Bologna del medesimo Ministero con nota n. WZ/4844 del 23/10/2014, considerato che la variazione del programma lavori consiste, come sopra accennato, proprio nell'esecuzione del nuovo pozzo esplorativo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTI la Legge n. 9 del 9.01.1991 e il Decreto Legislativo n. 625 del 25.11.1996, riguardanti le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi;

VISTO il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112, come modificato dal Decreto Legislativo 29.10.1999, n. 443;

VISTO l'Accordo Stato-Regioni del 24.04.2001;

VISTA la L.R. n. 10 del 26 marzo1999 e succ. modif. e integraz.;

VISTA l'istanza in data 13 gennaio 2014 della Società Apennine Energy S.p.A. di autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo denominato "Cascina Daga 1 dir" sito in Comune di Nervesa della Battaglia (TV);

VISTA la richiesta n. 18100 del 30 settembre 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, di intesa ai sensi dell'art. 3 dell'Accordo Stato Regioni del 24 aprile 2001 in merito alla variazione del programma lavori;

VISTA la richiesta n. WZ/4844 del 23/10/2014 del Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche-Divisione II - Ufficio Territoriale U.N.M.I.G. di Bologna, di intesa per la perforazione del pozzo "Cascina Daga 1 dir" ai sensi dell'art. 3, con le modalità procedimentali di cui all'art. 6, dell'Accordo Stato Regioni del 24 aprile 2001;

VISTA la deliberazione n. 328/90558/2014 del 25 agosto 2014 della Giunta Provinciale di Treviso;

VISTE le considerazioni in premessa citate;

VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

1.    di considerare, con le prescrizioni dei seguenti punti 2 e 3, raggiunta l'intesa ai sensi dell'art. 3, dell'Accordo Stato-Regioni del 24 aprile 2001, per l'istanza di variazione del programma di lavori e per l'autorizzazione alla perforazione del pozzo esplorativo denominato "Cascina Daga 1 dir" sito in Comune di Nervesa della Battaglia (TV) da parte della Società Apennine Energy S.p.A. con sede legale in San Donato Milanese, via Angelo Moro 109;

2.    di condividere, facendole proprie, le prescrizioni contenute nella deliberazione della Giunta Provinciale di Treviso n. 328/90558/2014 del 25 agosto 2014 ed in premessa riportato;

3.    di formulare le seguenti ulteriori prescrizioni:

  • E' posto in capo al ricercatore l'obbligo di risarcire qualunque danno comunque prodotto dall'attività relativa all'istanza.
  • La ditta ricercatrice dovrà condividere con i competenti uffici della Regione Veneto i dati tecnici ottenuti con le indagini e le prove eseguite nel pozzo di ricerca.

4.    di trasmettere il presente atto al Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, all'Ufficio Territoriale U.N.M.I.G. di Bologna del medesimo Ministero e Società Apennine Energy S.p.A;

5.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;

6.    di incaricare la Sezione Geologia e Georisorse all'esecuzione del presente atto;

7.    di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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