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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 105 del 31 ottobre 2014


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1967 del 28 ottobre 2014

L.R. n. 11 del 13.04.2011, art. 133 lett. a). Interventi a favore di organismi che promuovono l'attività non lucrativa di utilità sociale, di solidarietà e di volontariato. Bando per favorire il trasporto sociale in un sistema di rete territoriale. Anno 2014.

Note per la trasparenza

Lo scopo del presente provvedimento è definire i criteri ex art. 12 L. 241/90, per l'assegnazione di contributi economici a progetti destinati al trasporto di soggetti svantaggiati in un sistema di rete territoriale, con riferimento ai modelli già consolidati e finanziati dalla Regione del Veneto, di cui si è verificata l'efficacia.

L'assessore Davide Bendinelli riferisce quanto segue.

Il grado di mobilità autonoma rappresenta una componente essenziale per una buona qualità di vita dei cittadini svantaggiati, sia per quanto riguarda l'accesso ai servizi che per prevenire la marginalità derivante da una ridotta o assente autonomia che impedisce di attuare trasferimenti dalla propria abitazione.

Anziani e disabili sono i principali fruitori di un buon servizio di trasporto ma ognuno, anche transitoriamente, potrebbe perdere la capacità di spostamento autonomo.

Molte associazioni sono da tempo attive nell'opera di accompagnamento e vicinanza alla persona svantaggiata e la Regione Veneto ha negli anni favorito questa indispensabile azione di volontariatocontribuendo all'acquisto dei mezzi di trasporto dedicati a tale scopo, con l'obiettivo di istituire dei sistemi di rete territoriale tali da garantire il massimo utilizzo dei mezzi medesimi e quindi la risposta ottimale alla domanda che si dimostra annualmente crescente.

Con DGR 1626 del 2012 è stato indetto un bando per la selezione ed il finanziamento di progetti sostenibili con il fondo sociale previsto dalla L. R. 11/2001, art. 133, lett. a).

Tra le aree tematiche previste vi era quella del trasporto a favore di soggetti svantaggiati, con l'intento di favorire i progetti riguardanti un'azione su un vasto territorioin un sistema di trasporto "a chiamata",con la partecipazione di più associazioni,anche ispirandosi ad esperienze già consolidate in alcune aree del Veneto.

Con D. D. 388/2012 sono state finanziate alcune progettualità relative al trasporto sociale, presentate da coordinamenti di associazioni di volontariato, che coinvolgevano vasti territori in quattro diverse Province.

La modalità gestionale comune ai progetti prevedeva un soggetto capofila che coordina le associazioni operanti nel territorio e ne monitora le attività. Le associazioni partner del progetto mettevano a disposizione del servizio i propri mezzi di trasporto e i propri volontari, pur mantenendo tutte le azioni e gli obiettivi propri.

Si è voluto con ciò favorire un'organizzazione in rete ed evitare il possibile sottoutilizzo dei numerosi mezzi già presenti sul territorio, molti dei quali finanziati con contributi regionali, confermando l'obiettivo comune di favorire la mobilità dei soggetti svantaggiati in trasferimenti non già previsti come doverosi da parte delle istituzioni.

Il monitoraggio delle progettualità finanziate, nel corso dell'ultimo biennio, ha dimostrato la loro efficacia sia per la creazione di una rete tra le associazioni attive sul campo, sia per la risposta ai bisogni dei cittadini in situazioni di svantaggio, in considerazione dell'elevato numero di servizi effettuati.

Si ritiene pertanto che tali modalità operative, possano essere riprodotte nei territori di tutte le province venete, grazie ad un intervento economico da parte della Regione del Veneto, in ottemperanza al modello già sperimentato e consolidato.

Le progettualità oggetto del finanziamento regionale potranno contemplare anche l'acquisto di un automezzo da parte delle associazioni partner, purché queste non abbiano ricevuto un contributo per il medesimo scopo dalla Regione del Veneto, a partire dal 2010. I contributi dovranno essere assegnati ad associa

zioni diverse e quindi non più di una associazione attiva nell'area provinciale di competenza, espressione di una organizzazione regionale o nazionale.

In ogni caso il costo per l'acquisto degli automezzi non potrà essere inferiore al 30% e superiore al 50% della spesa totale prevista per il progetto.

Il gestore del progetto vincitore per ogni area provinciale dovrà dimostrare, definendo adeguati indicatori di processo e di risultato, la capacità di coordinare il sistema di trasporto sociale "a chiamata" attribuendogli la massima estensione possibile, valorizzando la presenza di mezzi già disponibili, soprattutto se acquistati con precedente contributo regionale.

I destinatari del presente provvedimento sono i soggetti del terzo settore, previsti dalla L.328/2000, nonché gli enti locali, a condizione che il trasporto sociale sia realizzato in collaborazione con organizzazioni di volontariato, attraverso la stipula delle apposite convenzioni previste dalla normativa di riferimento.

La valutazione dei progetti sarà effettuata da apposita commissione interna nominata con decreto del direttore del Dipartimento Servizi Sociali e Sociosanitari, composta dal direttore medesimo, o suo delegato, dal direttore e un funzionario della Sezione Non autosufficienza, dal dirigente e un funzionario del Settore Famiglia.

La Commissione esamina e valuta i progetti, assegnando a ciascun criterio un punteggio che può raggiungere al massimo 30 punti. Saranno ammessi a riparto i progetti che avranno conseguito un punteggio di almeno 55 punti.

La ripartizione dei contributi avverrà con decreto direttoriale del Dipartimento Servizi Sociali, tenuto conto che sarà finanziato il solo progetto che in ogni Provincia avrà ottenuto il punteggio più alto.

Il contributo massimo assegnabile a ciascun progetto sarà pari a Euro 140.000,00 e in ogni caso i costi da rendicontare dovranno corrispondere all'importo del contributo assegnato, maggiorato del 20%.

Per l'anno 2014 la Legge Regionale di Bilancio ha previsto nell'ambito dell'UPB U0232 uno stanziamento pari a Euro 3.490.000,00 sul capitolo n. 100016 "Fondo regionale per le politiche sociali - trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali". Su tale stanziamento si propone di porre a carico il finanziamento dei progetti di cui al presente provvedimento, per un ammontare pari a Euro 980.000,00.

Il relatore pertanto propone l'approvazione dei criteri per l'assegnazione di contributi economici destinati al trasporto dei soggetti svantaggiati in un sistema di rete territoriale di cui all'Allegato A nonché l'approvazione del modello di richiesta del contributo, di cui all'Allegato B.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la Legge regionale n. 11 del 13.04.2011, art. 133 lett. a);

VISTA la Legge regionale di Bilancio 2014;

VISTO l'art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.       di considerare le premesse e gli Allegati A e B, parti integranti ed essenziali del presente provvedimento;

2.       di approvare i criteri per l'assegnazione dei contributi economici a progetti destinati al trasporto sociale in un sistema di rete territoriale, di cui all'Allegato A;

3.       di approvare il modello per la richiesta del contributo di cui all'Allegato B;

4.       di determinare in Euro 980.000,00 l'importo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio atto il direttore del Dipartimento per i Servizi Sociosanitari e Sociali disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 100016 del bilancio 2014 "Fondo regionale per le politiche sociali - trasferimenti per attività progettuali e di informazione ed altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali";

5.       di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L. R. 1/2011 e non ha natura di debito commerciale;

6.       di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa a carico del Bilancio;

7.       di incaricare il Dipartimento per i Servizi Sociosanitari e Sociali dell'esecuzione del presente atto;

8.       di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

9.       di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

1967_AllegatoA_284582.pdf
1967_AllegatoB_284582.pdf

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