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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 84 del 26 agosto 2014


Materia: Energia e industria

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1455 del 05 agosto 2014

Regole d'Ampezzo - Autorizzazione alla costruzione e all'esercizio per la realizzazione dell'"Impianto idroelettrico sul Rio Costeana, in Comune di Cortina d'Ampezzo (BL)", art. 12, commi 3 e 4, del D.lgs. 387/2003.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento costituisce l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di un impianto idroelettrico, ai sensi dell'art. 12, commi 3 e 4, del D.lgs. 387/2003.
Estremi dei principali documenti dell'istruttoria: istanza di autorizzazione presentata all'UP Energia prot. n. 22693 del 15/01/2009, Delibera del Consiglio dei Ministri del 31/05/2013, parere CTRA n.3915 del 17/04/2014, verbale riunione conclusiva della conferenza di servizi in data 09/07/2014.

L'Assessore Maurizio Conte, riferisce quanto segue.

L'art. 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387, prevede che la realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio dei medesimi, siano soggetti ad autorizzazione unica.

Con deliberazione 8 agosto 2008, n. 2204, la Giunta Regionale ha attribuito alla Direzione Difesa del Suolo la competenza amministrativa per il rilascio di detta autorizzazione per gli impianti idroelettrici.

Per l'impianto in oggetto, le Regole d'Ampezzohanno presentato istanza di autorizzazione unica alla costruzione e all'esercizio all'Unità di Progetto Energia con nota prot. regionale n.22693 del 15/01/2009. La domanda è pervenuta poi alla competente Direzione Difesa del Suolo con nota in data 22/01/2009 n.26808.

Il Provincia di Belluno ha svolto la procedura per il rilascio della concessione, ai sensi del R.D. 1775/1933.

In data 15/11/2011 si è svolta la prima seduta della Conferenza di Servizi, ai sensi dell'art. 12 del D.lgs. 387/2003.

Il progetto è stato escluso dalla procedura di VIA in quanto rispetta i parametri della DGR 2834/2009.

Con parere n.3816 in data 06/08/2012 la CTRA ha espresso parere favorevole all'approvazione del progetto.

Con nota n. 30636 in data 30/10/2012 la Soprintendenza per i BB. Architettonici e paesaggistici per la Province di Venezia, Padova e Treviso, ha espresso parere negativo, ai sensi del D.lgs 42/2004 e smi al progetto. E' stata svolta la procedura, ai sensi del comma 3 dell'art. 14-quater della legge 241/1990. Con Delibera del 31/05/2013, il Consiglio dei Ministri, rilevato che il dissenso espresso dalla Soprintendenza per i BB. Architettonici e paesaggistici per la Province di Venezia, Padova e Treviso è da ritenersi superato per l'intervenuto accoglimento di alcune prescrizioni, ha preso atto dell'avvenuto superamento del citato dissenso.

Con nota del 25/09/2013 il proponente ha trasmesso la nuova soluzione progettuale aggiornata secondo le prescrizioni della Soprintendenza e la Provincia di Belluno con nota n.57401 del 03/12/2013 ha ritenuto valida l'istruttoria a suo tempo effettuata, ai sensi del RD 1775/1933 e con voto n. 33 del 18/02/2014, la Commissione Tecnica decentrata di Belluno ha espresso parere favorevole con prescrizioni alla nuova soluzione progettuale.

Con parere, n.3915 in data 17/04/2014, la CTRA si è espressa favorevolmente con prescrizioni all'approvazione del progetto aggiornato sulla base delle indicazioni del Consiglio dei Ministri.

Dati caratteristici dell'impianto:
Corso d'acqua di prelievo e restituzione: Rio Costeana
Quota prelievo (ciglio di sfioro della bocca laterale di presa): 1504,10 m s.m.m.
Quota restituzione (intradosso del condotto di scarico in corrispondenza dello sbocco in alveo): 1398,01 m s.m.m.
Salto di concessione: 103 mt
Portata massima derivata: 1100 l/s
Portata media di concessione: 586 l/s
Potenza media di concessione: 591,75 kW
DMV 200 l/s costanti per tutto l'anno
Producibilità attesa 4.240.000 kWh/ anno

In data 30/05/2014 si è svolta un'ulteriore seduta della Conferenza di Servizi ed in data 09/07/2014 si è svolta la seduta per l'adozione della decisione conclusiva, nella quale si è preso atto di tutti i documenti pervenuti e delle prescrizioni ivi contenute; i lavori della conferenza si sono conclusi con espressione favorevole da parte di tutti gli enti intervenuti.

Nel verbale di tale Conferenza di Servizi è indicato che, prima del rilascio del presente provvedimento di autorizzazione unica, deve essere acquisita l'autorizzazione al mutamento di destinazione d'uso sui terreni dell'antico patrimonio regoliero; tale documento è pervenuto dalla Sezione Economia e Sviluppo Montano con nota n.327749 del 31/07/2014.

Ai sensi dell'art.12 del DPR 387/2003, la costruzione e l'esercizio dell'impianto in oggetto costituisce variante allo strumento urbanistico.

E' stata acquisita la documentazione antimafia per le Regole d'Ampezzo, ai sensi del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159.

Nell'allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, è riportato l'elenco degli elaborati progettuali relativi all'impianto in argomento.

L'allegato B, che costituisce parte integrante del presente provvedimento, raccoglie il verbale dell'ultima seduta della Conferenza di Servizi del 09/07/2014, con tutti i pareri espressi dagli enti interessati dal procedimento con le relative prescrizioni.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la legge 241/1990 e successive modifiche e integrazioni;

VISTI il DPR 327/2001; il D.lgs. 387/2003, il D.lgs. 42/2004 e il D.lgs. 152/2006;

VISTA la L.R. n. 24/1991;

VISTE le proprie deliberazioni nn. 2204/2008, 2834/2009, 3493/2010, 253/2012 e 694/2013;

VISTO l'art. 2 co. 2 lett. o ) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

PRESO ATTO che tutta la documentazione sopra menzionata è depositata agli atti della Sezione Difesa del Suolo;

delibera

1.         di approvare il progetto definitivo per la realizzazione dell'"Impianto idroelettrico sul Rio Costeana, in Comune di Cortina d'Ampezzo (BL)", proposto dalle Regole d'Ampezzo, con sede in via via mons. P. Frenademez 32043 Cortina d'Ampezzo (BL) p.IVA 00065330250, come rappresentato negli elaborati di cui all'elenco riportato in allegato A, subordinatamente alle prescrizioni contenute nei documenti di cui all'allegato B, che costituiscono parte integrante del presente provvedimento;

2.         di dichiarare la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dell'opera ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs. 387/2003;

3.         ai sensi dell'art.12 del DPR 387/2003, la costruzione e l'esercizio dell'impianto in oggetto costituisce variante allo strumento urbanistico;

4.         di autorizzare le Regole d'Ampezzo, con sede in via via mons. P. Frenademez 32043 Cortina d'Ampezzo (BL) p.IVA 00065330250, ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs. 387/2003, alla costruzione e all'esercizio dell'impianto idroelettrico sopra specificato, nonché alla costruzione delle necessarie opere di connessione alla rete di distribuzione dell'energia elettrica esistente, in conformità agli elaborati di progetto e secondo le prescrizioni di cui al punto 1.;

5.         di autorizzare Enel Distribuzione S.p.a. all'esercizio delle necessarie opere di connessione alla rete di distribuzione dell'energia elettrica esistente, in conformità agli elaborati di progetto e secondo le prescrizioni di cui al punto 1.;

6.         di dare atto che, ai sensi dell'art. 12, comma 4, del D.lgs. 387/2003, la presente autorizzazione costituisce titolo a costruire ed esercire l'impianto in conformità al progetto di cui al punto 1. nonché determina, in capo al soggetto esercente, l'obbligo all'esecuzione di misure di reinserimento e recupero ambientale attuando il relativo Piano;

7.         di stabilire, pena la decadenza della presente autorizzazione, che i lavori devono iniziare entro un anno dal rilascio della presente autorizzazione ed avere una durata massima di cinque anni;

8.         di stabilire che la ditta dovrà comunicare l'inizio dei lavori agli enti interessati dal rilascio della presente autorizzazione;

9.         di autorizzare la realizzazione delle opere sotto il profilo del vincolo paesaggistico, ai sensi dell'art. 159 del D.lgs. 42/2004 e successive modifiche ed integrazioni;

10.     di dare atto che la Valutazione d'Incidenza ha dato esito positivo con le prescrizioni indicate nel parere della CTRA n.3915 del 17/04/2014, riportato nell'allegato B del presente provvedimento;

11.     di stabilire che l'autorizzazione è accordata senza pregiudizio per ogni eventuale diritto di terzi;

12.     di stabilire che dovrà essere utilizzata esclusivamente l'acqua concessa con il provvedimento n.130 del 26/06/2014, rilasciato dalla Sezione bacino idrografico Piave Livenza - Sezione di Belluno;

13.     di stabilire che dovrà essere richiesta una nuova autorizzazione qualora sopravvenissero modifiche sostanziali agli elementi sui quali è fondata la presente autorizzazione, anche con riferimento alla connessa concessione di derivazione d'acqua;

14.     di stabilire che il concessionario dovrà comunicare allo Sportello Unico Demanio Idrico di Belluno la data di esercizio commerciale, entro trenta giorni dalla medesima;

15.     di incaricare lo Sportello Unico Demanio Idrico di Belluno di richiedere alla ditta autorizzata, prima dell'inizio dei lavori, il deposito presso la medesima struttura della fidejussione, ai sensi della DGR 253/2012, che sarà utilizzata dalla Regione del Veneto a garanzia dello stato di regolare funzionamento di tutte le opere di raccolta, di regolazione, delle condotte e dei canali di scarico nonché a garanzia dell'obbligo di rimozione e di esecuzione dei lavori necessari per il ripristino dei luoghi ove ciò fosse necessario per ragioni di pubblico interesse e a seguito della dismissione dell'impianto;

16.     di incaricare lo Sportello Unico Demanio Idrico di Belluno di verificare che l'esecuzione dei lavori avvenga in conformità al progetto approvato;

17.     di stabilire che il mancato rispetto di quanto disposto dal presente provvedimento potrebbe comportare la revoca del medesimo provvedimento, con riserva di richiesta degli eventuali danni;

18.     di dare mandato alla Sezione Difesa del Suolo di trasmettere copia del presente provvedimento a tutti gli Enti coinvolti, invitati alla Conferenza di Servizi;

19.     di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

20.     avverso il presente atto è ammesso ricorso al Tribunale superiore delle Acque Pubbliche entro 60 giorni dalla data di ricevimento;

21.     di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 23, comma 1 lettera a) del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

22.     di pubblicare il presente provvedimento nel BUR.

(seguono allegati)

1455_AllegatoA_279693.pdf
1455_AllegatoB_279693.pdf

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