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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 79 del 14 agosto 2014


Materia: Caccia e pesca

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1368 del 28 luglio 2014

Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE) ratificato dalla Regione del Veneto con DGR n. 2131 del 29 luglio 2008. Approvazione modifiche del Capitolo 3 concernente "Criteri e procedure d'azione nei confronti degli orsi problematici e d'intervento in situazioni critiche".

Note per la trasparenza

Si approvano le modifiche al Capitolo 3 del Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE), già ratificato dalla Regione del Veneto con DGR n. 2131 del 29 luglio 2008 e approvato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto direttoriale n. 1810 del 05.11.2008, condivise a livello tecnico nell'ambito del tavolo attivato dal Ministero e dallo stesso trasmesse formalmente con il parere favorevole dell'ISPRA.

L'Assessore Daniele Stival riferisce quanto segue.

In tema di gestione dei Grandi Carnivori sulle Alpi, per quanto riguarda in particolare l'Orso bruno (Ursus arctos), il documento di riferimento per le Regioni e le Province autonome delle Alpi centro-orientali (regioni attualmente interessate dalla presenza del plantigrado, in forma stabile o sopradica) è rappresentato dal PACOBACE (Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso Bruno sulle Alpi centro-Orientali), approvato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto direttoriale n. 1810 del 5 novembre 2008.

L'elaborazione di detto Piano d'Azione si era a suo tempo caratterizzata per l'approccio innovativo seguito dal competente Ministero e dall'Istituto tecnico di riferimento (ISPRA), che avevano preliminarmente coinvolto tutti gli Enti territoriali dell'area alpina centro-orientale (Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e Province autonome di Trento e di Bolzano) nella stesura del documento, formalizzando l'istituzione di un tavolo tecnico interregionale coordinato dalla Provincia Autonoma di Trento sotto la supervisione tecnico-scientifica dell'ISPRA e il patrocinio del Ministero. Inoltre, una volta elaborato il documento in una forma concertata e condivisa sul piano tecnico, il Ministero stesso aveva invitato le medesime Regioni e Province autonome ad una formale ratifica prima di procedere all'approvazione definitiva.

La Regione del Veneto quindi, analogamente a quanto fatto dalle Regioni Lombardia e Friuli Venezia Giulia e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, ha provveduto con DGR n. 2131 del 29 luglio 2008 a ratificare il Piano d'Azione in argomento, dando atto che lo stesso costituisce, tra l'altro, il documento di riferimento della Regione del Veneto per affrontare le problematiche riferite alla conservazione e gestione della popolazione di orso bruno, anche in coordinamento con le altre Regioni, Province autonome e gli Stati confinanti.

Il PACOBACE è stato quindi definitivamente approvato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto Direttoriale n. 1810 del 5 novembre 2008.

Il documento, di complessive 156 pagine, comprende i seguenti capitoli: 1 - Protocolli e tecniche di monitoraggio; 2 - Criteri e procedure per l'indennizzo e la prevenzione dei danni; 3 - Criteri e procedure d'azione nei confronti degli orsi problematici e d'intervento in situazioni critiche; 4 - Formazione; 5 - Strategie ed iniziative di comunicazione e Allegati, sviluppati facendo anche riferimento alle esperienze di gestione della specie maturate principalmente in Trentino: è infatti la Provincia Autonoma di Trento, interessata dalla presenza stabile di gran parte della popolazione alpina di Orso, che si è trovata ad affrontare più di ogni altro Ente territoriale le complesse problematiche che la presenza di questo grande carnivoro comporta, sviluppando esperienze che si sono rivelate preziose non solo a scala locale, ma anche nazionale ed internazionale.

Dal canto suo, la Regione Veneto, il cui territorio è interessato essenzialmente dalla presenza sporadica, sebbene sempre più frequente, di singoli esemplari di orso (essenzialmente giovani maschi in dispersione dal territorio di origine, che per lo più tendono a farvi ritorno dopo un periodo più o meno lungo), non potendosi quindi parlare di una presenza stabile, ha nel corso degli anni dato attuazione a quanto previsto dal PACOBACE per le situazioni di presenza sporadica, in particolare per quanto attiene l'indennizzo dei danni e la prevenzione (indennizzo integrale ed immediato dei danni causati da grandi carnivori - vedasi da ultimo DGR n. 816 del 27.05.2014; cessione in comodato gratuito di recinti di protezione per il bestiame domestico), la formazione del personale (incontri di formazione e aggiornamento per il personale afferente alle Polizie provinciali, al Corpo Forestale dello Stato e agli Enti Parco) e la comunicazione (incontri informativi a livello locale, rivolti sia al pubblico generico che a determinate categorie di portatori di interesse - allevatori in primis). Per quanto riguarda l'attuazione del capitolo 3 del PACOBACE, relativo alla gestione dei soggetti cosiddetti "problematici" e delle situazioni di emergenza, con DGR n. 2236 del 3 dicembre 2013 la Giunta regionale ha approvato il Protocollo regionale per la definizione delle procedure operative delle Squadre di emergenza Orso, previste dallo stesso capitolo 3 del PACOBACE, protocollo che prevede l'azione sinergica, coordinata dalla Regione, di personale formato del Corpo Forestale dello Stato e delle Polizie provinciali di Belluno, Treviso, Verona e Vicenza, Enti che in data 17 dicembre 2013 hanno sottoscritto, assieme alla stessa Regione, il protocollo medesimo.

A cinque anni di distanza dall'approvazione del PACOBACE, la popolazione di orso sulle Alpi centro-orientali ha evidenziato una dinamica incrementale ben superiore a quella prevista (Incremento Utile Annuo medio superiore al 14%) e ha raggiunto la Minima Popolazione Vitale definita a suo tempo dallo Studio di fattibilità del Progetto LIFE Ursus in 50 individui.

Parallelamente, gli Enti responsabili dell'attuazione sul territorio del PACOBACE, su iniziativa della Provincia Autonoma di Trento che adesso come allora si trova a gestire di fatto quasi l'intera popolazione alpina di Orso, hanno condiviso la necessità di un aggiornamento di alcuni contenuti del PACOBACE stesso, sulla base della considerazione che, parallelamente all'incremento demografico della popolazione di Orso, si registra un costante aumento delle situazioni problematiche, sia in termini di danni sia in termini di potenziale pericolosità legata alla vicinanza dell'orso all'uomo, con conseguente mutata percezione dell'opinione pubblica, soprattutto locale, nei confronti dell'orso stesso, laddove peraltro detta percezione negativa è legata in gran parte alla presenza di singoli individui "problematici" (in quanto confidenti o particolarmente dannosi), che pertanto rappresentano dei "cattivi ambasciatori" della popolazione ursina e la cui gestione efficace rappresenta una misura imprescindibile per l'ottenimento di una migliore gestione e accettazione sociale della specie.

Con nota prot. D334/2013/51483 del 28 gennaio 2013 il Presidente della Provincia Autonoma di Trento ha quindi invitato gli Enti sottoscrittori del PACOBACE a condividere la richiesta al Ministero dell'Ambiente di ridefinire le tipologie degli atteggiamenti problematici (in relazione sia alla "pericolosità" che alla "dannosità" eventualmente manifestate dai plantigradi) e delle conseguenti azioni di controllo previste dal PACOBACE, sulla base di un'analisi e di una proposta condivise tra gli Enti territoriali, il Ministero dell'Ambiente e l'ISPRA, nonché di garantire agli Enti territoriali la necessaria autonomia operativa nella gestione della popolazione ursina presente sul territorio alpino ed in particolare degli orsi classificati "problematici", mediante attività rispondenti a criteri predeterminati e preautorizzati dal Ministero dell'Ambiente e sottoposte ad una verifica ex-post da parte del Ministero stesso.

Registrata l'adesione alla suddetta proposta da parte di tutti gli Enti coinvolti (per la Regione del Veneto, si richiama la nota del Presidente della Giunta regionale prot. 140612 del 03.04.2013), il Ministero dell'Ambiente, con nota prot. 40319/PNM dell'8.07.2013, ha quindi convocato uno specifico tavolo tecnico con l'obiettivo di trovare soluzioni condivise finalizzate da un lato ad un aggiornamento del PACOBACE per tenere conto della "dannosità" degli orsi oltre che della loro "pericolosità" (intesa, quest'ultima, come atteggiamenti confidenti che aumentano i rischi potenziali derivanti dal contatto tra orso e uomo), dall'altro a definire con chiarezza e trasparenza le competenze ed i passaggi necessari per addivenire ad eventuali rimozioni di singoli individui, ovviamente nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.

I lavori del suddetto tavolo hanno quindi permesso di concordare a livello tecnico una formulazione aggiornata del capitolo 3 del PACOBACE, che il Ministero dell'Ambiente ha trasmesso all'ISPRA e alle Regioni e Province Autonome aderenti al PACOBACE con nota prot. 7464 del 14.04.2014, invitando le Amministrazioni stesse ad approvare formalmente dette modifiche per procedere quindi, una volta pervenuti al Ministero gli atti di recepimento, all'approvazione definitiva dell'aggiornamento del PACOBACE con Decreto Direttoriale. Con nota prot. 22104 del 27.05.2014 l'ISPRA ha espresso parere favorevole alle modifiche proposte.

Coerentemente con gli obiettivi dell'istituzione del tavolo di lavoro, l'aggiornamento del Capitolo 3 del PACOBACE consiste in una più precisa e puntuale definizione di "orso problematico" nonché, nell'ambito della definizione del grado di problematicità dei possibili comportamenti di un orso e relative azioni possibili (Tabella 3.1), l'inclusione della categoria "orso che provoca danni ripetuti a patrimoni per i quali l'attivazione di misure di prevenzione e/o di dissuasione risulta inattuabile o inefficace" tra quelle per le quali può essere consentita l'attivazione di azioni energiche comprese la cattura per captivazione permanente e l'abbattimento. Permane peraltro invariata l'obbligatorietà, in tali ultimi casi, di acquisire specifica autorizzazione da parte del Ministero dell'Ambiente, sentito l'ISPRA, previa valutazione dell'inefficacia o inattuabilità di ogni altra misura di prevenzione o dissuasione.

Tutto ciò premesso, con la presente delibera si approva la nuova formulazione del Capitolo 3 del Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (PACOBACE) ratificato con DGR n. 2131 del 29 luglio 2008, nei termini di cui all'Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento, ai fini dell'approvazione definitiva da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la DGR n. 2131 del 29 luglio 2008, avente per oggetto "Ratifica del "Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE)";

VISTO il Decreto del Direttore generale della Direzione per la Protezione della natura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare n. 1810 del 5 novembre 2008 di approvazione del "Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE)";

VISTA la nota del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione generale per la Protezione della Natura e del Mare prot. 7464 del 14.04.2014 ;

VISTA la nota dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) prot. 22104 del 27.05.2014;

VISTO l'art. 2, c. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

RIASSUNTE le valutazioni di cui alle premesse, facenti parte integrante del presente provvedimento;

delibera

1.    di approvare la nuova formulazione del Capitolo 3 del Piano d'Azione Interregionale per la Conservazione dell'Orso bruno sulle Alpi centro-orientali (PACOBACE) ratificato con DGR n. 2131 del 29 luglio 2008, nei termini di cui all'Allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento, ai fini dell'approvazione definitiva da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

2.    di trasmettere copia del presente provvedimento al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, all'ISPRA nonché alla Regione Lombardia, alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, alla Provincia autonoma di Trento e alla Provincia autonoma di Bolzano;

3.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del Bilancio regionale;

4.    di incaricare la Sezione Caccia e Pesca dell'esecuzione del presente provvedimento;

5.    di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1368_AllegatoA_279145.pdf

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