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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 81 del 19 agosto 2014


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1373 del 28 luglio 2014

Protezione Civile. DGR n. 837 del 31/3/2009 e DGR n. 1939 del 25/09/2012. Adozione di nuove modalità operative del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto.

Note per la trasparenza

Adozione di nuove modalità operative del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto che aggiornano quelle contenute nel documento operativo approvato con la deliberazione della Giunta Regionale n. 837 del 31 marzo 2009. Sospensione dell'entrata in vigore della DGR 1939/2012 fino a data da definirsi con successivo atto.

L'Assessore Daniele Stival, di concerto con l'Assessore Maurizio Conte, riferisce quanto segue.

A cinque anni dall'avvio del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, avvenuto in data 2 aprile 2009, si rileva la necessità di revisionare, in parte, il documento operativo approvato con la deliberazione n. 837 del 31 marzo 2009 che specifica le modalità di allertamento regionale ai fini di protezione civile.

Per rispondere a tale esigenza, la Giunta Regionale con deliberazione n. 1939 del 25 settembre 2012, ha approvato il documento che, nelle intenzioni, doveva costituire il "nuovo manuale operativo del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto" per la ridefinizione delle procedure operative del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile.

Questo documento operativo doveva entrare in vigore decorsi centoventi giorni dall'approvazione della deliberazione n. 1939/2012 ma, in accoglimento della richiesta del Dipartimento della Protezione Civile di posticiparne l'adozione per consentire, prima, una valutazione più puntuale degli elementi di innovazione contenuti nel documento e, poi, per recepire le procedure di allertamento derivanti dalle attività svolte dai gruppi di lavoro avviati dal Dipartimento stesso d'intesa con la Commissione Protezione Civile della Conferenza delle Regioni, la Giunta Regionale, con le deliberazioni n. 54 del 21/01/2013 e n. 1394 del 30/07/2013, ha posticipato, prima, al 1 agosto 2013 e, da ultimo, al 1 agosto 2014 l'adozione del documento operativo approvato con la citata deliberazione n. 1939/2012 in attesa della conclusione dei lavori dei gruppi di cui sopra..

La revisione completa del documento che disciplina le modalità operative di svolgimento del servizio del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto è subordinata all'acquisizione formale degli esiti dei gruppi di lavoro sopraccitati, costituiti con la finalità di revisionare e uniformare le procedure di allertamento in ambito regionale e nazionale, pertanto fino a che il Dipartimento della Protezione Civile non dichiarerà concluse le attività dei gruppi di lavoro appositamente istituiti e non saranno approvate dal Dipartimento di Protezione Civile le relazioni conclusive dei lavori, non si potrà procedere all'approvazione del nuovo manuale operativo del Centro Funzionale Decentrato coordinandosi con le determinazioni dei gruppi di lavoro.

Peraltro appare necessario dare seguito alle esigenze di aggiornamento di alcune procedure di allertamento in ambito regionale contenute nel documento operativo approvato con la deliberazione n. 837/2009, essenziali per migliorare la gestione dell'allertamento nelle fasi di previsione o al verificarsi di eventi che determinino situazioni di rischio per la popolazione ed i beni. Tali modifiche interessano sia il campo del rischio idraulico e idrogeologico che il campo del rischio valanghe e sono in linea con le indicazioni fornite dal Dipartimento della Protezione Civile.

Con il presente provvedimento, si propone di sospendere l'entrata in vigore del nuovo manuale operativo del Centro Funzionale Decentrato in attesa dell'approvazione del Dipartimento di Protezione Civile le relazioni conclusive dei gruppi di lavoro, riservandosi di riattivarne gli effetti con successivo provvedimento; di approvare il documento in Allegato A, redatto dalla Sezione Protezione Civile in sinergia con la Sezione Difesa del Suolo e l'ARPAV - DRST, che aggiorna le modalità operative del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile e integra il documento operativo approvato con la deliberazione n. 837/2009. Tale documento contiene riforme che, in parte, erano già presenti nel documento approvato con la deliberazione n. 1939/2012, riviste e armonizzate con le risultanze di quei gruppi di lavoro sopraccitati che nel frattempo hanno concluso la propria attività con l'approvazione formale, da parte del Dipartimento della Protezione Civile, del documento finale prodotto.

Le innovazioni principali riguardano la ridefinizione delle zone di allerta nelle quali è suddiviso il territorio regionale, con la modifica delle pre-esistenti zone di allerta che vanno a sostituire quelle definite con la deliberazione n.837/2009 e l'individuazione di una nuova area di allerta e relative soglie pluviometriche per il rischio idraulico e idrogeologico (Vene-H) e la modifica del sistema di allertamento per il rischio valanghe. Alle nuove zone di allerta, sono state associate opportune soglie idrometriche, valori corrispondenti a livelli idrometrici specifici, individuati ai fini di Protezione Civile, a determinate stazioni di monitoraggio di riferimento presenti lungo la rete idrografica regionale, al fine di valutare la criticità idraulica nei corsi d'acqua principali anche in fase di monitoraggio e sorveglianza.

In conseguenza alla nuova classificazione delle zone di allerta, è stato aggiornato l'elenco dei comuni della Regione del Veneto compresi in ciascuna zona indicando, per ciascun comune, la nuova zona di allerta, la zona di allerta prevista dalla deliberazione n. 837/2009, l'eventuale intervenuta modifica e la sottozona di allerta per il rischio valanghe.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la deliberazione n. 837 del 31 marzo 2009;

VISTA la deliberazione n. 1939 del 25/09/2012;

delibera

1.       Di considerare le premesse parte integrante del presente atto.

2.       Di sospendere l'efficacia della DGR n. 1939/2012 in attesa delle risultanze dei gruppi di lavoro specifici appositamente istituiti dal Dipartimento della Protezione Civile, riservandosi di riattivarne gli effetti con successivo provvedimento.

3.       Di approvare, quale modifica e integrazione della DGR n. 837/2009, il documento operativo in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, adottando le modalità operative del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile in esso contenute, a far data dal novantesimo giorno successivo all'approvazione della presente deliberazione.

4.       Di incaricare il Dirigente della Sezione Protezione Civile di trasmettere il presente provvedimento al Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alle strutture regionali, all'ARPAV e alle altre amministrazioni coinvolte nelle attività connesse a quelle del Centro Funzionale Decentrato.

5.       Di incaricare il Dirigente della Sezione Protezione Civile di informare tutti i destinatari e i fruitori delle informazioni diramate attraverso il sistema di allerta regionale, delle novità introdotte nel presente documento, in particolare tutti i comuni della Regione del Veneto.

6.       Di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

7.       Di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1373_AllegatoA_279141.pdf

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