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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 75 del 01 agosto 2014


Materia: Bonifica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1217 del 15 luglio 2014

Ripristino opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 28 aprile al 3 maggio 2014 nel territorio delle province di Padova, Venezia e Vicenza. Richiesta di declaratoria e delle assegnazioni contributive del Fondo di solidarietà nazionale. Allegato A. (Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102).

Note per la trasparenza

Si chiede al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi dal 28 aprile al 3 maggio 2014 nel territorio della provincia di Padova, dove si sono verificati danni alle opere pubbliche di bonifica.
 

L'Assessore Maurizio Conte riferisce quanto segue.

Il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, "Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38", ha definito la nuova disciplina del Fondo di solidarietà nazionale, confermando la possibilità di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo medesimo per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione danneggiate da eccezionali avversità atmosferiche.

In proposito, l'art. 6 del citato Decreto legislativo prevede che le Regioni competenti, attuata la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti, deliberino - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione dell'evento dannoso - la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento, nonché l'individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e irrigazione e la relativa richiesta di spesa. In presenza di eccezionali e motivate difficoltà nella delimitazione dei territori e nella individuazione delle provvidenze, il suddetto termine è prorogato di ulteriori 30 giorni.

Sulla base della proposta della Regione, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi, dichiara l'esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali, individuando i territori danneggiati e le provvidenze.

Successivamente, il medesimo Ministero, d'intesa con la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, tenuto conto dei fabbisogni di spesa, dispone il Piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle Regioni.

Con riferimento agli eventi atmosferici specificati in oggetto, deve essere evidenziato che il 28 aprile 2014 il Centro Funzionale Decentrato - ARPAV ha emesso l'avviso di criticità idrogeologica e idraulica, con previsione di precipitazioni sparse e discontinue, anche a carattere di rovescio o temporale e possibilità di qualche locale fenomeno intenso.

Deve essere evidenziato che a partire dalle ore 9 di lunedì 28 aprile 2014 si sono manifestate condizioni di instabilità con sviluppo di alcune celle temporalesche isolate nell'area della bassa padovana e del vicino rodigino. Le precipitazioni, in generale, si sono spostate da sud ovest verso nord est, ma nello stesso tempo, a causa della presenza di un meccanismo di rigenerazione delle celle temporalesche, le stesse sono rimaste stazionarie per diverse ore consecutive.

I fenomeni piovosi più significativi sulla zona si sono verificati tra le ore 10 e le ore 16, con tendenza ad attenuarsi nel corso della giornata. Nelle prime ore di martedì 29 si sono verificati nuovamente alcuni intensi rovesci localizzati su una fascia abbastanza ristretta che ha interessato il territorio tra Chioggia (VE) e Sorgà (VR), ovvero la pianura veneta centro meridionale tra colli Euganei e Polesine settentrionale.

La persistenza dei fenomeni a carattere di rovescio o temporale concentrati su una fascia ristratta è imputabile al particolare andamento dei venti che:

-   al suolo presentavano una convergenza tra venti provenienti da Ovest sulla pianura meridionale e venti in prevalenza provenienti da nord est sul resto della pianura; questa area di convergenza ha determinato la posizione della fascia di precipitazioni;

-   in quota erano presenti venti da est/sud-est e la diversa direzione di provenienza del vento in quota rispetto al vento al suolo presente sulla pianura meridionale ha favorito la rigenerazione dei fenomeni temporaleschi e la loro stazionarietà. 

Nella notte di mercoledì 30 aprile e fino alla serata, si sono verificati a più riprese rovesci e temporali generalmente in spostamento e attenuazione andando da sud-ovest verso nord-est, più frequenti su veronese, vicentino, padovano e rodigino.

I maggiori quantitativi di precipitazione dell'evento in argomento sono stati rilevati dalla stazione meteorologica del Comune di S. Elena (PD), a sud dei Colli Euganei dove sono caduti 228,4 mm nel giorno 28 aprile e 44,2 mm nel corso delle prime 7 ore del giorno 29 aprile. In particolare, le piogge di elevata intensità si sono verificate tra le ore 10 e le 15 quando sono caduti - in 5 ore - 190,4 mm di pioggia. Da evidenziare, inoltre, i 79,4 mm misurati a Este - loc. Calaone (PD), i 74 mm caduti a Noventa Vicentina (VI) e i 64,4 mm di Tribano (PD), caduti il giorno 28 aprile. 

Al riguardo, deve essere evidenziato che le intense piogge hanno interessato alcune zone del comprensorio del Consorzio di bonifica Adige Euganeo dove si è registrato il superamento di valori pluviometrici nell'ordine dei mm/giorno 200 nel territorio di Este e Monselice. Il continuo formarsi di imponenti celle temporalesche con sostanziale direzione Ovest Est ha provocato repentini allagamenti di vastissime aree anche urbanizzate che, successivamente, hanno violentemente defluito nella rete di raccolta consorziale, ampiamente sottodimensionata per far fronte a tali portate idrauliche.

Per quanto attiene il bacino idraulico consorziale ricadente nei comuni di S. Elena, Este, Solesino, Monselice e via via proseguendo verso il mare, nel pomeriggio del giorno 28 aprile 2014 il Consorzio di bonifica Adige Euganeo ha provveduto al preventivo alleggerimento delle principali aste idrauliche e, in particolare della Fossa Monselesana, mediante la completa apertura dei sostegni di regolazione e l'attivazione degli impianti di sollevamento, al fine di agevolare il più possibile il deflusso dell'onda di piena in arrivo. Nonostante il funzionamento degli impianti idrovori al massimo regime continuativo, i livelli idrometrici sono restati per molte ore ai limiti storici senza flettere. Ciò ha comportato che i diffusi allagamenti nel territorio hanno avuto particolare persistenza. Il "servizio di piena" del Consorzio di bonifica è durato ininterrottamente dal 27 aprile all'8 maggio e le aree allagate sono state complessivamente di circa 18.777 ha di cui 11.000 ha nei bacini idraulici Vampadore, Cavariega e Gorzon Inferiore.

Tali allagamenti oltre ai danni agricoli di enorme entità e alle implicazioni economiche disastrose, hanno determinato ulteriori deterioramenti alla rete di canali demaniali consortili, con estesi franamenti di sponda e sedimentazioni di fondo, nonché numerosi sifonamenti arginali. Si sono, altresì, riscontrati danni a manufatti idraulici di vario genere come ponti, briglie, ecc. dovuti a fenomeni di sifonamento resi particolarmente gravosi dagli alti livelli idrometrici raggiunti nella rete idraulica. Il prolungato funzionamento degli apparati elettromeccanici di pompaggio e sgrigliatura hanno comportato numerose avarie, le meno gravi delle quali sono state riparate immediatamente dal personale consorziale.

Il Consorzio di bonifica Adige Euganeo di Este (PD), il cui comprensorio è stato interessato dagli eccezionali eventi atmosferici in argomento ha comunicato agli Uffici regionali competenti i Comuni, gli impianti di sollevamento danneggiati e i corsi d'acqua dove si sono verificati franamenti e scoscendimenti spondali che necessitano di consolidamenti e ripristini, unitamente all'ammontare della spesa stimata per l'esecuzione degli interventi di ripristino, pari a € 2.808.958,00. Parimenti, il medesimo Consorzio di bonifica ha segnalato l'urgente necessità di adeguamenti ai manufatti idraulici che hanno evidenziato particolari criticità in occasione dell'eccezionale evento atmosferico, per l'importo di € 4.956.495,00.

Le forti precipitazioni sopra descritte, hanno motivato la "dichiarazione dello stato di crisi" per eventi meteorici critici da parte del Presidente della Giunta regionale con decreto 5 maggio 2014, n. 63. Con tale provvedimento è stata prontamente riconosciuta l'attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile, per garantire il coordinamento e l'assistenza agli Enti locali incaricati di portare i primi soccorsi alle popolazioni dei territori colpiti, anche al fine di garantire la sicurezza del territorio, la tutela della pubblica incolumità, nonché il superamento dell'emergenza.

Relativamente a tali eventi di carattere eccezionale, sono intervenute anche le principali organizzazioni professionali agricole che hanno segnalato la necessità di intervenire sulla rete idraulica con gli interventi di ripristino e adeguamento, al fine di garantire la sicurezza idraulica del territorio interessato dalle coltivazioni di cereali, bietole e orticole le cui produzioni sono state compromesse dall'evento in argomento che ha causato allagamenti perdurati per diversi giorni.

Va evidenziato che le difficoltà manifestatesi nel rilievo e accertamento dei danni nel territorio interessato, riconducibili principalmente alla tipologia del franamento spondale e del cedimento dei corpi arginali, nonché alla grande estensione dell'area interessata dall'eccezionale evento atmosferico in argomento, motivano la richiesta al Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dell'applicazione di quanto disposto al comma 1 dell'art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento dannoso.

Per far fronte ai danni sopradescritti è attivo presso la Tesoreria centrale dello Stato un conto corrente denominato "Fondo di solidarietà nazionale", che consente il prelievo di somme occorrenti alle Regioni per fronteggiare i danni prodotti da calamità naturali o eventi eccezionali previsti dal punto 11.2 degli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/02), nonché le avverse condizioni atmosferiche previste al punto 11.3 dei predetti Orientamenti comunitari.

Infatti, in conformità a quanto disposto dal citato Decreto Legislativo, le Regioni devono attuare la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni, al fine di proporre la declaratoria dell'eccezionalità dell'evento calamitoso e di individuare le provvidenze da concedere per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione, nonché formulare la relativa richiesta di intervento del Fondo.

A tal fine gli Uffici regionali hanno redatto, per ciascuna Provincia interessata dagli eventi, gli appositi modelli predisposti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - SIAN per l'accertamento degli eventi calamitosi e la stima dei danni alle opere pubbliche di bonifica, che costituiscono allegato A al presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la legge 7 marzo 2003, n. 38;

VISTE le deliberazioni della Giunta regionale:

-   25 novembre 2013, n. 2140 "Nuovo assetto dell'organizzazione regionale in attuazione della legge regionale n. 54 del 31/12/2012";

-   30 dicembre 2013, n. 2611 "Assegnazioni di competenze e funzioni alle nuove strutture regionali ai sensi degli artt. 9, 11, 13 e 15 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012";

VISTO l'art. 2, comma 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTI i decreti legislativi:

-   29 marzo 2004, n. 102 "Interventi finanziari a sostegno delle Imprese agricole";

-   18 aprile 2008, n. 82 "Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, recante interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole a norma dell'art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38";

delibera

1.    di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ai sensi Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e in conformità alle comunicazioni citate in premessa, nonché sulla base dei modelli ministeriali compilati dagli Uffici regionali della Sezione Difesa del Suolo, che costituiscono Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, la dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi 28 aprile al 3 maggio 2014 nel territorio delle province di Padova, Venezia e Vicenza, dove sono stati accertati danni alle opere pubbliche di bonifica per complessivi € 2.808.958,00:

provincia di Padova:

comuni di: Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Battaglia Terme, Boara Pisani, Bovolenta, Candiana, Carceri, Cartura, Conselve, Correzzola, Este, Galzignano Terme, Granze, Lozzo Atestino, Masi, Megliadino San Vitale, Merlara, Monselice, Ospedaletto Euganeo, Pernumia,Piacenza d'Adige, Pontelongo, Pozzonovo, San Pietro Viminario,Stanghella,Terrassa Padovana, Tribano, Vighizzolo, Villa Estense

provincia di Vicenza:

comuni diAgugliaro e Noventa Vicentina

provincia di Venezia

comune di Cavarzere 

2.    di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali l'assegnazione delle provvidenze contributive previste dall'art. 5 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 28 aprile al 3 maggio 2014 nel territorio delle province di Padova, Venezia e Vicenza;

3.    di chiedere, inoltre, sulla base delle motivazioni illustrate in premessa che ne costituiscono presupposto, l'applicazione di quanto disposto al comma 1 dell'art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento dannoso;

4.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5.    di incaricare la Sezione Difesa del Suolo dell'esecuzione del presente atto;

6.    di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

 

(seguono allegati)

1217_AllegatoA_278201.pdf

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