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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 74 del 29 luglio 2014


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1173 del 08 luglio 2014

Istituzione della rete regionale dei Centri di Senologia (Breast Unit). Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2012-2016. Deliberazione n. 176/CR del 30 dicembre 2013.

Note per la trasparenza

Viene istituita la rete regionale dei Centri di Senologia (Breast Unit).

L'Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.

Il carcinoma alla mammella costituisce la patologia neoplastica più frequente nella popolazione femminile europea, rappresentando in Italia la prima causa di morte nelle donne nella fascia di età compresa tra i 35 ed i 50 anni, con una prevalenza che si attesta complessivamente a oltre 450.000 donne con circa 40.000 diagnosi annue di nuovi casi.

La letteratura scientifica ha ampliamente dimostrato come la diagnosi precoce sia l'azione maggiormente efficace nei confronti della neoplasia mammaria, senza tralasciare il fatto che i migliori risultati sono correlati alla numerosità della casistica trattata da parte dei singoli centri.

Per quanto concerne l'organizzazione dei centri deputati al trattamento delle neoplasie mammarie, nel corso del 2000 la Società Europea di Mastologia (EUSOMA) ha prodotto un documento nel quale venivano esplicitati gli specifici requisiti che le Unità di Senologia devono possedere.

Nel corso del 2003, con la risoluzione del Parlamento Europeo sul cancro al seno, l'Unione Europea, oltre a sottolineare come l'effettuazione da parte di équipe multidisciplinari di screening, diagnosi e cura aumenti considerevolmente la sopravvivenza delle pazienti, ha invitato gli Stati membri a riconoscere la lotta contro il cancro al seno come una priorità della politica sanitaria e a sviluppare una rete di centri di senologia dedicati, certificati e multidisciplinari, proprio in base ai requisiti proposti da EUSOMA.

Tutto ciò anche alla luce di economie per il sistema sanitario, evitando trattamenti superflui e permettendo una diagnosi più tempestiva.

Successivamente, nel corso del 2006, con una nuova risoluzione, il Parlamento Europeo, oltre a ribadire quanto affermato nel 2003, ha invitato gli Stati membri a garantire entro il 2016, la creazione a livello nazionale di Unità di Senologia multidisciplinari, le cosiddette Breast Units, secondo i predetti requisiti.

A livello nazionale la Commissione permanente competente in materia di igiene e sanità del Senato, nella seduta dell'8 marzo 2011, in considerazione della sempre maggior concentrazione in centri specializzati del trattamento della neoplasia mammaria, ha approvato un documento finalizzato a garantire le migliori strategie per ridurne la morbidità e la mortalità, promuovendo l'attivazione di un numero adeguato di Centri di Senologia (Breast Units).

A livello regionale il Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016 (PSSR), approvato con legge regionale 29 giugno 2012, n. 23, prevede che la programmazione regionale abbia come obiettivo strategico il consolidamento delle reti e l'aggiornamento delle stesse in considerazione delle acquisizioni scientifiche e all'analisi di costo-efficacia e costo-efficienza.

Nel caso specifico della patologia neoplastica mammaria ci si rifà pertanto alla rete oncologica veneta - ROV (DGR n. 2067 del 19.11.2013), il cui modello di riferimento, in linea a quanto proposto nel Piano Oncologico Nazionale e dal PSSR, è ispirato ad un network assistenziale del tipo hub and spoke con l'Istituto Oncologico Veneto IOV-IRCCS quale fulcro della rete oncologica con ruolo di centro hub per il coordinamento, in sintonia con le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona, delle attività di alta specializzazione ed eccellenza e per altre attività condotte per conto delle Aziende ULSS del territorio.

Con deliberazione della Giunta Regionale n. 2122 del 19 novembre 2013, relativa all'adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate e definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie, in applicazione ai principi e criteri contenuti nel PSSR, è stata prevista l'istituzione delle Breast Unit, qualiunità interdisciplinari specialistiche finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi ed al trattamento medico e chirurgico della patologia senologica, secondo un modello che rappresenta l'approccio assistenziale più appropriato alla patologia neoplastica mammaria.

Nel medesimo provvedimento è altresì previsto come nell'ambito della Rete Oncologica le Breast Unit, oltre alla multidisciplinarietà e alla specifica formazione in senologia dei singoli specialisti coinvolti nella diagnosi, terapia e follow-up del carcinoma mammario, debbano rappresentare dei precisi punti di riferimento anche all'esterno della struttura ospedaliera a garanzia della continuità assistenziale.

Con successivo decreto dell'allora Segretario Regionale per la Sanità (ora Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale) n. 45 del 21 maggio 2013 è stato costituito uno specifico gruppo tecnico di lavoro per la realizzazione del modello assistenziale in materia di patologie senologiche. Il gruppo tecnico ha concluso il proprio lavoro elaborando un documento tecnico di indirizzo per lo sviluppo della Breast Unit all'interno della rete ospedaliera veneta (documento agli atti della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria).

Condividendo quanto prospettato nel citato documento, la Giunta Regionale, con deliberazione n. 176/CR del 30 dicembre 2013 ha approvato l'istituzione della rete regionale dei Centri di Senologia (Breast Unit), così come descritta nell'allegato A al medesimo atto.

Ai sensi dell'art. 3, comma 2, della l. r. 29 giugno 2012, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni, il citato provvedimento è stato inviato alla Quinta Commissione consiliare per il previsto parere.

La Quinta Commissione consiliare, nella seduta del 28 marzo 2014, ha esaminato la DGR n. 176/CR/2013 ed ha espresso parere favorevole all'unanimità, con le seguenti modifiche (PAGR 496):

•   nella premessa dell'atto dopo la frase "Condividendo quanto prospettato nel citato documento ............... parte integrante del presente provvedimento" inserire la frase:

"Sarà oggetto di ulteriore e specifico provvedimento, da sottoporre alla competente Commissione consiliare, la definizione dei volumi minimi di attività di chirurgia oncologica ammissibili al fine di garantire la massima sicurezza e qualità delle prestazioni erogate.";

•  nell'Allegato A nella parte intitolata B) CENTRI HUB DI SENOLOGIA (Breast Unit) al punto 1. RADIOLOGIA nella frase che inizia "Al suo interno (strutturalmente o funzionalmente collegate) ......" dopo le parole finali "dedicata alla mammella" inserire:

"coordinate funzionalmente dal Coordinatore clinico del Centro Hub (Breast Unit)."

Si ritiene di recepire quanto espresso dalla Quinta Commissione consiliare precisando, nel contempo, che per quanto attiene alla definizione dei volumi minimi di attività di chirurgia oncologica, dovranno essere considerati gli standard che sono in fase di definizione all'interno della proposta di nuovo Patto per la Salute.

Si propone, pertanto, di approvare l'istituzione della rete regionale dei Centri di Senologia (Breast Unit), così come descritta nell'allegato A, parte integrante del presente provvedimento.

Sarà oggetto di ulteriore e specifico provvedimento, da sottoporre alla competente Commissione consiliare, la definizione dei volumi minimi di attività di chirurgia oncologica ammissibili al fine di garantire la massima sicurezza e qualità delle prestazioni erogate, nel rispetto degli standard che saranno definiti nel nuovo Patto per la Salute, in fase di elaborazione in seno alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.

Si rinvia ad un successivo atto l'individuazione delle strutture componenti la rete regionale, nel rispetto di quanto disposto con il presente atto, demandando ad un decreto del Direttore della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria l'eventuale successiva integrazione delle strutture che si rendesse opportuna nel caso altre strutture raggiungessero i requisiti richiesti.

Si dà atto che quanto disposto con il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la Risoluzione del Parlamento Europeo sul cancro al seno del 05.06.2003;

VISTA la Risoluzione del Parlamento Europeo del 25.10.2006;

VISTO il documento approvato dalla 12° Commissione permanente (Igiene e sanità) del 08.03.2011;

VISTA la L.R. 29 giugno 2012, n. 23 ed il Piano Socio Sanitario 2012-2016;

VISTA la DGR n. 2067 del 19 novembre 2013;

VISTA la DGR n. 2122 del 19 novembre 2013;

VISTO il decreto dell'allora Segretario Regionale per la Sanità (ora Direttore Generale dell'Area Sanità e Sociale) n. 45 del 21 maggio 2013;

VISTA la DGR n. 176/CR del 30 dicembre 2013;

VISTO il parere della Quinta Commissione consiliare rilasciato in data 28 marzo 2014 (PAGR 496);

VISTO l'art. 3, comma 2, della l. r. 29 giugno 2012, n. 23 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO l'art. 2 co. 2 lett. o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.    di istituire la rete regionale dei Centri di Senologia (Breast Unit), secondo il modello 'hub and spoke', così come descritta nell'allegato A, parte integrante del presente provvedimento;

2.    di rinviare ad un specifico provvedimento, da sottoporre alla competente Commissione consiliare, la definizione dei volumi minimi di attività di chirurgia oncologica ammissibili al fine di garantire la massima sicurezza e qualità delle prestazioni erogate, nel rispetto degli standard che saranno definiti nel nuovo Patto per la Salute, in fase di elaborazione in seno alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano;

3.    di rinviare ad un successivo atto l'individuazione delle strutture componenti la rete regionale, nel rispetto di quanto disposto con il presente atto, demandando ad un decreto del Direttore della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria l'eventuale successiva integrazione delle strutture che si rendesse opportuna nel caso altre strutture raggiungessero i requisiti richiesti;

4.    di approvare le disposizioni e i principi contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;

5.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.    di incaricare il Settore Assistenza Ospedaliera Pubblica e Privata della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria dell'esecuzione del presente atto;

7.    di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

 

(seguono allegati)

1173_AllegatoA_277926.pdf

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