Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale
Deliberazione della Giunta Regionale n. 893 del 10 giugno 2014
Approvazione del Piano di formazione 2014-2015 per il personale dirigente e dipendente della Regione del Veneto.
Approvazione del Piano di formazione 2014 - 2015 per il personale della Regione del Veneto.
Il Vice Presidente Marino Zorzato riferisce quanto segue.
L'aumentata domanda di professionalità, di efficienza e di miglioramento della qualità dei servizi che proviene dalla società civile nei confronti della Pubblica Amministrazione pone in primo piano il tema della formazione del dipendente pubblico.
Il rapido mutamento degli scenari nazionali e internazionali ha prodotto la richiesta pressante di nuove competenze e capacità professionali.
La formazione deve quindi essere resa parte integrante della gestione ordinaria del personale delle Pubbliche Amministrazioni, nella convinzione che sia una leva strategica per la modernizzazione dell'azione amministrativa e per la realizzazione di effettivi miglioramenti qualitativi dei servizi erogati alle imprese e ai cittadini.
In tale contesto la formazione costituisce un elemento decisivo per lo sviluppo delle risorse umane e uno strumento idoneo a sostenere il cambiamento in atto, anche alla luce delle recenti leggi di riforma del pubblico impiego.
L'attuazione del Piano industriale della Pubblica Amministrazione, contenente indirizzi normativi di riforma del pubblico impiego da attuarsi tramite le leggi 133/2008 (conversione del DL 112/2008), e 69/2009 che riguardano l'efficienza e la riorganizzazione della PA e la legge n.15 del 4 marzo 2009 (attuata con il D.lgs 150/2009 e il D.lgs 198/09 e contenente i temi principali della riforma: performance, valutazione, trasparenza, premi e sanzioni disciplinari, dirigenza, contrattazione collettiva e azione collettiva), passa inevitabilmente attraverso la ridefinizione dei percorsi di formazione di dirigenti e dipendenti chiamati a svolgere un ruolo decisivo nel processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione.
La contestuale riduzione delle spese per la formazione del personale, a decorrere dall'anno 2011, al 50% di quelle sostenute nel 2009, così come previsto dall'art.6, c. 13 della legge 122/2010, renderà necessario riconsiderare i criteri di gestione complessiva della formazione.
A queste esigenze intende rispondere il Piano biennale di formazione 2014 - 2015 il cui obiettivo è trasmettere conoscenze ed esperienze, stimolare l'acquisizione di abilità e di capacità in modo da sviluppare le professionalità del personale regionale.
Nel vigente quadro normativo la formazione è leva strategica per lo sviluppo organizzato dell'Ente, così come sottolineato dall'art. 7 bis del D.Lgs. n.165/2001, così come introdotto dall'art.4 della Legge n.3/2003.
Costituiscono altresì linee di indirizzo la "Direttiva in materia di Formazione e di valorizzazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni" del 13 dicembre 2001, sulle politiche di formazione del personale, e la Direttiva n. 10/2010, sulla programmazione della formazione nelle amministrazioni pubbliche, entrambe emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
La necessità dello sviluppo delle attività formative è ripresa dai contratti nazionali vigenti per il personale delle Regioni e delle Autonomie locali.
Per il comparto, l'art. 23 del CCNL 1998-2001 sottolinea come una efficiente politica di sviluppo delle risorse umane può realizzarsi mediante la rivalutazione del ruolo della formazione.
Per la dirigenza, l'art. 32 del CCNL 1995/1997, come integrato dall'art. 23 del CCNL 1998-2001, evidenzia come formazione e aggiornamento costituiscano metodo permanente per la valorizzazione delle capacità e delle attitudini e supporto per l'assunzione delle responsabilità affidate.
Sia il CCDI per il personale di comparto che il CCDI della dirigenza suggeriscono alcuni elementi che si vogliono, in questa sede, segnalare e valorizzare:
Il piano di formazione biennale sviluppa le linee strategiche di medio periodo della Regione del Veneto.
Il Piano 2014-2015 è stato elaborato avendo come preciso riferimento la programmazione delle attività sviluppate negli anni precedenti. Il nuovo piano di formazione si focalizzerà sui percorsi di sviluppo e sulle novità nella gestione del processo formativo.
L'impostazione dei Piani Annuali di Formazione deve tener conto, tra le altre cose, di due macroelementi di contesto:
a) il quadro di programmazione delle assunzioni (delineato nell'atto di determinazione del fabbisogno triennale).
b) Le innovazioni normative e tecnologiche incidenti sull'attività e sull'organizzazione dell'Amministrazione locale.
La forte diminuzione delle risorse da destinare alle attività formative, così come previsto dall'art. 6 comma 13, del decreto-legge n.78/2010, comporterà una contrazione delle attività di sviluppo delle competenze del personale regionale, spingendo ad un utilizzo delle risorse finanziarie improntato da un lato al mantenimento dei criteri di efficacia ed economicità e dall'altro al consolidamento se non al miglioramento degli standard qualitativi delle azioni che saranno realizzate.
Il sistema di formazione cui ci si riferisce non può essere caratterizzato dalla settorialità ed occasionalità degli interventi, incoerenti con gli obiettivi strategici dell'Ente.
Il processo formativo deve essere invece sistematico, organico, permanente, collegato al sistema organizzativo.
Si tratta di costruire dei piani che favoriscano la crescita delle persone creando un terreno comune di lavoro che aiuti a condividere le strategie e gli obiettivi dell'Ente.
All'interno di queste condizioni vi sono le premesse per realizzare una "learning organization", cioè una organizzazione che apprende con continuità perché è riuscita a creare al proprio interno i meccanismi per produrre e trasmettere le competenze delle risorse umane che operano nella Regione, nonché per adeguare tale patrimonio ai cambiamenti che il contesto esterno presenta con un dinamismo crescente.
Sulla base di questi presupposti, i programmi annuali di formazione terranno conto:
a) degli obiettivi della Regione del Veneto in tema di gestione e di sviluppo delle risorse umane disponibili che discendono in particolare dal D.lgs. 165/2001 in materia di formazione e di valorizzazione del personale della Pubblica Amministrazione;
b) delle esigenze di formazione del personale rappresentate dai responsabili delle strutture regionali;
c) degli esiti formali e informali delle attività formative;
d) della valutazione dei risultati delle esperienze formative svolte nel recente passato e dell'esigenza di rendere le attività maggiormente trasferibili alla realtà operativa del personale.
La formazione avrà il ruolo di facilitatore dei processi di riforma e di innovazione del amministrazione regionale con l'obiettivo di sviluppare le seguenti priorità strategiche:
In quest'ottica si sottolinea l'esigenza di assicurare la rigorosa coerenza del sistema della formazione che fa riferimento all'obiettivo strategico della Regione di facilitare il conseguimento delle aree di risultato poste dalla Giunta regionale alla struttura manageriale e contestualmente di favorire la crescita professionale e lo sviluppo di carriera del personale.
L'indagine sui fabbisogni formativi consentirà di mappare le esigenze formative del personale in una prospettiva pluriennale e di individuare gli interventi prioritari dei singoli Piani annuali di formazione.
L'attività di formazione prevista rientra nelle seguenti tipologie:
A. Aggiornamento e formazione permanente rivolti a tutto il personale in servizio in tutte le fasi dell'attività di lavoro del dipendente per mantenere livelli di professionalità adeguati ai processi di cambiamento e di innovazione in atto nella P.A. e più generalmente nella società civile (formazione e aggiornamento di mantenimento) e di sviluppo delle conoscenze, capacità e relazioni interpersonali;
B. Formazione a supporto dei processi di innovazione (formazione collegata a contesti organizzativi, formazione informatica, formazione a sostegno di particolari figure professionali);
C. Formazione e aggiornamento collegati allo sviluppo professionale.
Per esigenze di formazione specialistica "a catalogo" rivolta a singoli dipendenti, il personale, come di consueto, può essere avviato a frequentare corsi e seminari di breve durata con Decreto del Direttore della Sezione Risorse Umane.
Il documento analitico allegato (Allegato A), denominato Piano di formazione 2014-2015 per il personale della Regione del Veneto, che si sottopone all'approvazione della Giunta Regionale, definisce le linee di indirizzo per la programmazione pluriennale delle attività formative e del piano di formazione annuale.
La ripartizione delle risorse disponibili sarà operata con i seguenti criteri:
Nella ripartizione delle risorse è confermata, limitatamente alla formazione esterna "a catalogo", la distribuzione del budget per Segreterie/Aree/Dipartimenti Regionali, già introdotta con D.G.R. n. 580 del 5 marzo 2004.
Le finalità e i criteri di ripartizione sono definiti dallaD.G.R. 1643 del 28 giugno 2005 - allegato A alla voce "Ripartizione per le Segreterie regionali delle risorse destinate alla formazione..." nella seguente misura:
Sulla base dei criteri evidenziati, con successivo decreto verrà quantificato e assegnato il budget per struttura.
La ripartizione suddetta potrà con atto motivato essere rivista nel corso dell'anno prevedendo uno scostamento massimo del 10% a favore della formazione su programma o a catalogo ove ciò fosse suggerito dal monitoraggio degli interventi formativi.
Per la realizzazione degli interventi si farà ricorso ai soggetti formatori idonei in relazione alla tipologia dei corsi, ai destinatari, al grado di complessità dei messaggi da veicolare. Sarà mantenuto lo strumento dell'Albo dei Formatori interni istituito ai sensi della D.G.R. n. 358/2003.
In relazione all'avvio della nuova programmazione formativa, si procederà, alla riapertura e aggiornamento delle iscrizioni all'Albo dei Formatori Interni istituito con il decreto n. 662 del 15/07/2003, con la finalità di ampliare attraverso l'acquisizione di ulteriori professionalità il nucleo di formatori interni per realizzare azioni di formazione continua in un quadro di programmazione delle attività formative.
Con decreti del Dirigente delle Risorse Umane n. 2 del 14 gennaio 2013 e n. 23 del 1 febbraio 2013 è stata istituitala figura del referente della formazione. Tale figura andrà a supportare le funzioni d'indirizzo esercitate dalla dirigenza in materia di programmazione degli interventi formativi, con l'obiettivo d'informare l'attività amministrativa al principio di sana gestione, perseguendo, attraverso l'efficace utilizzo degli strumenti dedicati alla formazione, lo sviluppo delle competenze del personale loro assegnato.
Proseguendo il rapporto di collaborazione con il CUG della Regione Veneto si studieranno progetti formativi di miglioramento organizzativo volti allo sviluppo delle competenze per valorizzare appieno gli apporti forniti dai dipendenti e dalle dipendenti regionali.
Si precisa che il Consiglio Regionale, realizzerà le attività formative per il proprio personale con risorse proprie. Si sottolinea che, per talune attività di interesse comune, Giunta Regionale e Consiglio Regionale potranno concordare la partecipazione congiunta del proprio personale, secondo un principio di reciprocità.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
- Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
- Richiamato l'art. 7 comma 4 del D.lgs. n. 165/2001 e la direttiva 13 dicembre 2001 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica;
- Considerato l'art. 6, c. 13 della legge 122/2010 e la direttiva n. 10/2010 della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica;
- Viste le leggi 133/2008 (conversione del DL 112/2008), e 69/2009;
- Vista la legge n.15 del 4 marzo 2009 attuata con il D.lgs 150/2009 e il D.lgs 198/09;
- Visti gli artt. 4 e 23 del CCNL del personale non dirigente del Comparto Regione - Enti locali 1998 - 2001 e il relativo accordo integrativo sottoscritto in data 19 giugno 2001;
- Visti il Contratto decentrato integrativo della Regione Veneto del 21.12.1999 ai sensi dell'art. 4 del CCNL 1998-2001 e il relativo accordo integrativo sottoscritto in data 19 giugno 2001 e l'art. 6 del CCDI per il quadriennio 2002/2005 ai sensi dell'art. 4 del CCNL Comparto Regione-Autonomie locali del 22.01.2004;
- Visto il CCNL dell'area dirigenza del Comparto Regione-Enti locali 1998-2001 e il relativo Contratto integrativo decentrato siglato in data 24/10/2000;
- Viste le LL.RR. n. 54/2012 e n. 31/1997;
- Vista la L.R. n. 12/1991 agli artt. 128 e 129;
- Vista la L.R. 39/2001;
- Presa visione del documento allegato denominato Piano di formazione 2014-2015, che è parte integrante della presente deliberazione;
delibera
(seguono allegati)
Torna indietro