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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 69 del 15 luglio 2014


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 991 del 17 giugno 2014

Impianto di Carbonera (TV). Autorizzazione per indagine in impianto pilota e sperimentazione in piena scala di tecnologia innovativa per la rimozione via-nitrito di azoto e fosforo da surnatanti anaerobici (Progetto S.C.E.N.A.). D.G.R. n. 754 del 21/05/2013. Concessione proroga di un anno.

Note per la trasparenza

Con D.G.R. n. 754 del 21/05/2013 la Regione Veneto ha autorizzato l'avvio di una sperimentazione presso l'impianto di depurazione di Carbonera. L'autorizzazione per le "attività sperimentali di depurazione e trattamento" è di competenza della Regione ai sensi dell'art. 4 della L.R. 16 aprile 1985, n. 33. Con il presente atto si concede proroga di un anno, fino al 21/05/2015, all'autorizzazione per l'attività sperimentale (Progetto S.C.E.N.A.) a favore di Alto Trevigiano Servizi s.r.l..

Estremi principali documenti istruttoria:
Istanza di proroga: prot. n. 16535/14 del 28/05/2014 acquisita al protocollo regionale al n. 230615 del 28/05/2014.

L'Assessore Maurizio Conte riferisce quanto segue.

L'applicazione della Direttiva Europea 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane, con le conseguenti designazioni delle aree sensibili e dei relativi bacini scolanti, definite dalla Regione Veneto con il Piano di Tutela delle Acque approvato con D.C.R. 107 del 5/11/2009, richiede ai depuratori pubblici, per il rispetto dei limiti allo scarico, elevate prestazioni di rimozione di nutrienti quali azoto e fosforo dalle acque reflue qualora gli stessi siano a servizio di agglomerati con carico generato superiore ai 10.0000 abitanti equivalenti.

Negli impianti che utilizzano processi biologici convenzionali ciò può comportare significativi incrementi dei costi di investimento, ad esempio in relazione alla necessità di realizzazione di nuove vasche, e di gestione, segnatamente per incrementi di consumi di energia e di prodotti chimici, con conseguente aumento della produzione specifica di fanghi da depurazione.

In recenti ricerche del settore si è riscontrata l'opportunità, negli impianti dotati di digestione anaerobica dei fanghi di depurazione, di intercettare il flusso dei surnatanti anaerobici, ad elevata concentrazione di composti dell'azoto e del fosforo e di pretrattarli prima del loro invio nella linea principale di trattamento acque.

Il processo S.C.E.N.A. (Short-Cut Enhanced Nutrients Abatement), di cui trattasi, è stato ideato e sviluppato fino a scala pilota dall'Università di Verona e Alto Trevigiano Servizi s.r.l., gestore del Servizio Idrico Integrato per il Subambito Destra Piave nell'Ambito Territoriale "Veneto Orientale" ne ha proposto la validazione in doppia fase (pilota e piena scala) in collaborazione con l'Università succitata.

A tal fine il depuratore di Carbonera (TV) è risultato adeguato alla sperimentazione sia per la presenza del comparto di digestione anaerobica funzionante con alimentazione di fanghi misti sia per la possibilità di recupero di una vasca attualmente non utilizzata che consentirebbe una rapida implementazione da impianto pilota a piena scala.

Oltre alla dimostrazione della fattibilità del processo in un impianto reale, la sperimentazione in piena scala è finalizzata ad un'affidabile valutazione dei costi-benefici, economica e ambientale, basata sull'esercizio a regime e sulle prestazioni di lungo termine del processo S.C.E.N.A.

Il progetto di cui all'oggetto si inserisce all'interno delle attività sperimentali soggette a preventiva autorizzazione ai sensi dell'art. 4 della L.R. 33/85 e dell'art. 30 della L.R. 3/00, a cui si applicano le disposizioni previste dall'art. 211 del D.Lgs 152/2006.

Sulla richiesta per la conduzione di attività sperimentale presso l'impianto di depurazione di Carbonera si era espressa favorevolmente, con prescrizioni, la Commissione Tecnica Regionale sez. Ambiente con Parere n. 3870 del 23 aprile 2013 .

L'autorizzazione all'attività sperimentale è stata rilasciata dalla Regione Veneto con D.G.R. n. 754 del 21/05/2013; la deliberazione fissava in un anno la durata dell'autorizzazione salvo proroga da concedersi previa verifica dei risultati raggiunti, così come previsto dall'art. 211 del D.Lgs 152/2006 e dall'art. 30 della L.R. 3/00.

Con nota prot. n. 16535/14 del 28/05/2014 la ditta Alto Trevigiano Servizi ha richiesto la proroga di un anno all'autorizzazione di cui trattasi per confermare in piena scala i risultati già ottenuti in scala pilota allegando a tal fine la relazione semestrale che evidenzia i risultati ottenuti e l'opportunità di implementare a scala reale la sperimentazione prorogandola di un anno.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTA la legge regionale 16 aprile 1985, n. 33 ed in particolare gli art. 4 e 13;

VISTA la legge regionale 31 gennaio 2000, n. 3 ed in particolare l'art. 30;

VISTO il D.Lgs. 152/2006 ed in particolare l'art. 211;

VISTA la Direttiva Comunitaria 91/271/CEE;

VISTO il Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto approvato con DCR 107 del 5/11/2009 ed in particolare l'art. 12 delle Norme Tecniche di Attuazione;

VISTO il Parere della Commissione Tecnica Regionale sez. Ambiente n. 3870 del 23/04/2013;

VISTA la DGR n. 754 del 21/05/2013.

VISTA la nota prot. n. 16535/14 del 28/05/2014 con cui la ditta Alto Trevigiano Servizi ha richiesto la proroga di un anno all'autorizzazione per la sperimentazione;

VISTO l'art. 2, co. 2, della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

1.       di concedere la proroga di un anno, fino al 21/05/2015, all'autorizzazione per l'attività sperimentale (Progetto S.C.E.N.A.) presso l'impianto di depurazione di Carbonera, a favore Alto Trevigiano Servizi s.r.l.

2.       di stabilire che dovranno essere inviate relazioni semestrali alla Regione ed alla Provincia di Treviso, che descrivano l'andamento del processo, i problemi riscontrati ed i risultati ottenuti;

3.       di prescrivere che la sperimentazione dovrà condursi esclusivamente utilizzando fanghi da inoculo dalla linea fanghi dell'impianto;

4.       di disporre che durante l'effettuazione della attività sperimentali dovrà garantirsi il rispetto dei limiti allo scarico previsti dall'autorizzazione allo scarico vigente;

5.       di prescrivere che qualora la sperimentazione a "piena scala" dovesse fornire i risultati attesi, prima della messa a regime della nuova configurazione gestionale, Alto Trevigiano Servizi s.r.l. dovrà provvedere ad inoltrare alla Provincia di Treviso apposita istanza di revisione dell'autorizzazione in essere;

6.       di stabilire che qualora, a seguito delle risultanze della sperimentazione, emergessero esigenze di incremento della potenzialità, di incrementi della superficie o di incrementi di volume, l'impianto dovrà essere assoggettato a procedura di screening VIA;

7.       di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

8.       di trasmettere il presente provvedimento ad Alto Trevigiano Servizi s.r.l., al Consiglio di Bacino "Veneto Orientale", all'A.R.P.A. Veneto e alla Provincia di Treviso;

9.       di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.

10.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell' articolo 23 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

11.   di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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