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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 66 del 08 luglio 2014


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 939 del 10 giugno 2014

Interventi educativi sulla parità di genere ed approvazione dello schema di protocollo d'intesa da stipularsi tra la Regione del Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e la Società Italiana delle Storiche. [L.R. n. 11 del 13/04/2001 (art. 138, comma 1, lett. f)].

Note per la trasparenza

Con questo provvedimento viene avviato un programma d'interventi volti a favorire la diffusione di modelli educativi fondati sulla parità di genere, tramite l'approvazione di uno schema di protocollo d'intesa da stipularsi tra la Regione del Veneto, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e la Società Italiana delle Storiche.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
statuto della Società Italiana delle Storiche approvato dall'Assemblea generale il 10/02/1989 e successivamente modificato ed integrato;
atto di delega per la gestione delle attività di Educazione e Formazione in Veneto, rilasciato dalla Presidente della Società Italiana delle Storiche, alla socia Prof.ssa Nadia Filippini, in data 03/03/2014;
proposta di partenariato presentata dalla Società Italiana delle storiche, prot. n. 196656 del 07/05/2014.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

L'art. 138, comma 1, lett. f), della L.R. n. 11 del 13/04/2001, recante "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112", assegna alla Regione del Veneto la competenza ad esercitare le funzioni di promozione, che ricadono nell'ambito delle funzioni regionali in materia d'istruzione.

Con riferimento alle competenze in materia di programmazione dell'offerta formativa integrata, rientra, quindi, tra le prerogative dell'amministrazione regionale, promuovere, d'intesa con l'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto (USRV), azioni di arricchimento e valorizzazione del sistema scolastico veneto, realizzate anche attraverso l'attivazione di progetti educativi d'ampliamento ed integrazione del Piano dell'Offerta Formativa (POF) delle istituzioni scolastiche.

In particolare, in applicazione dell'art. 135, comma 4, della citata L.R. 11/2001, che enuncia il generale principio di concertazione e collaborazione tra Regione, autonomie locali, autonomie scolastiche, Università e parti sociali in materia d'istruzione, si ritiene opportuno promuovere ogni programma d'interventi formativi in accordo con le istituzioni scolastiche, gli enti pubblici e i soggetti privati competenti.

Si ricorda, a tal proposito, che anche l'art 57 "Interventi di promozione, sostegno e valorizzazione della scuola veneta", al comma 1, della L.R. n. 1 del 30/01/2004, autorizza la Giunta regionale ad avviare programmi per le iniziative di ricerca, formazione, aggiornamento, sperimentazione didattica e sensibilizzazione, volte ad elevare la qualità della scuola veneta, direttamente oppure attraverso protocolli d'intesa stipulati con associazioni, enti, istituzioni, ed altri soggetti pubblici e privati.

Tra le attività educative e formative che l'amministrazione regionale ritiene opportuno sostenere, rientrano i percorsi per l'educazione sulle pari opportunità e l'uguaglianza di genere, intesa come parità effettiva e sostanziale, connaturata alla specificità del ruolo della donna nella società, che deve potersi manifestare, in concreto, in tutti i settori della vita sociale ed istituzionale.

In questa modo, si ritiene che possa trovare attuazione anche il principio enunciato dall'art. 3, comma 2, della nostra Carta Costituzionale, che assegna alle istituzioni pubbliche il compito di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese".

Si ritiene infatti che l'educazione alla parità di genere, debba partire da un'informazione corretta e completa sulle differenze, impartita nelle scuole di ogni ordine e grado, e realizzata, anche su iniziativa della pubblica amministrazione, con interventi formativi che diano ai giovani gli strumenti culturali per valutare la storia ed il ruolo che in essa hanno svolto le donne, nonché per modificare i comportamenti sociali individuali, senza incidere sulle regole e sui meccanismi della rappresentanza democratica.

Va detto, infatti, che la scuola non deve dare solo occasioni per un apprendimento teorico ma deve anche fornire metodi interpretativi e capacità critiche, da utilizzare anche in chiave etica, per mettere in atto un processo di cambiamento culturale e sociale.

In proposito, si ricorda che l'art. 2, comma 1, lett. e), della L.R. n. 5 del 23/04/2013, "Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne",indica come prioritarie, per le finalità della legge stessa, le misure di carattere informativo, culturale, educativo e formativo, da svolgere in collaborazione con istituzioni scolastiche, universitarie e di ricerca, enti locali, e soggetti pubblici e privati senza finalità di lucro.

In attuazione di quanto previsto dalla citata legge, è prevista la realizzazione di progetti e percorsi di formazione ed informazione sulle pari opportunità tra uomo e donna nonché la realizzazione d'iniziative su proposta della Regione, degli enti locali, delle associazioni femminili e del terzo settore.

Tra le associazioni femminili attive sul territorio regionale, è stata valutata la proposta di partenariato, pervenuta presso la Sezione Istruzione in data 07/05/2014 (prot. n. 196656), presentata dalla Società Italiana delle Storiche (SIS) associazione non riconosciuta, senza finalità di lucro, nata nel 1989 con l'obiettivo di valorizzare la soggettività femminile, di interpretare il ruolo delle donne nella storia, e fornire chiavi di lettura e nuove categorie interpretative sul genere.

Sulla base del proprio Statuto, l'associazione si propone, in particolare, di rinnovare la ricerca e l'insegnamento e di promuovere la divulgazione scientifica e culturale, al fine di modificare l'attuale trasmissione dei saperi contribuendo alla costruzione di una cultura che intrecci parità e differenza.

Rientrano tra gli obiettivi della SIS l'approfondimento sulla storia delle donne e sugli studi di genere, la loro divulgazione all'interno della scuola, la promozione del dibattito pubblico sul ruolo della donna nella storia e nella politica, l'elaborazione e promozione di progetti di ricerca a livello regionale, nazionale e internazionale e l'organizzazione di seminari, convegni, corsi di formazione, di aggiornamento e di specializzazione, da realizzare in collaborazione con enti pubblici e organismi scientifici e culturali.

In quest'ottica, l'attivazione di progetti educativi e formativi realizzati nell'ambito di un protocollo d'intesa stipulato con la SIS, ha l'obiettivo di sensibilizzare e diffondere in Veneto contenuti e modelli educativi che accrescano la conoscenza, la consapevolezza ed il rispetto delle differenze di genere e che mirino a sviluppare e valorizzare il potenziale formativo e culturale veicolato da queste differenze.

Ferma l'autonomia scolastica per quanto riguarda il piano dell'offerta formativa, la programmazione di dette attività nelle scuole deve essere valutata in accordo con l'USRV, quale Ufficio periferico regionale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), anche per quanto riguarda la programmazione di percorsi di formazione e di aggiornamento rivolti espressamente ai docenti delle scuole.

Tanto premesso si sottopone, con il presente provvedimento, all'approvazione della Giunta regionale, lo schema di protocollo d'intesa (Allegato A alla presente deliberazione), da stipularsi con l'USRV e la SIS, e con il quale viene avviato, in via sperimentale, un programma di interventi concordati, da svolgersi sia in ambito scolastico che extrascolastico, indicando le priorità e le competenze di ciascuna delle Parti.

Sulla base di questo protocollo d'intesa, potranno essere realizzati presso le Università e le istituzioni scolastiche del Veneto, statali e paritarie, di ogni ordine e grado, progetti educativi, finalizzati a favorire l'educazione alla parità di genere, con le modalità e gli obblighi a cui si fa riferimento negli ambiti d'intervento indicati agli articoli 3 e 4 dello schema di protocollo d'intesa medesimo.

Viene incaricata la Sezione Istruzione di dare esecuzione al presente provvedimento ed al Direttore della Sezione Istruzione viene demandata l'adozione di tutti gli atti necessari alla celere e completa attuazione di quanto previsto nello schema di protocollo d'intesa.

Si evidenzia che il presente atto non suppone alcun onere finanziario a carico del bilancio regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO il D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, art. 138 (Deleghe alle Regioni in materia di istruzione scolastica);

VISTA la L.R. n. 11/2001 e, in particolare, l'art. 138, comma 1, lett. f), avente ad oggetto "Funzioni della Regione, delle Province e dei Comuni in materia di istruzione scolastica";

VISTA la L. n. 119 del 15/10/2013, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere;

VISTA la Raccomandazione del Consiglio europeo del 13/12/1984, n. 84/635/CEE;

VISTA la L. n. 241 del 07/08/1990 e s.m.i. (Legge sul procedimento amministrativo);

VISTA la L.R. n. 5 del 2013;

VISTI gli artt. 12 - 42 del Codice Civile;

VISTO l'art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31/12/2012;

delibera

1.       di approvare quanto indicato in premessa, che costituisce parte sostanziale integrante del presente provvedimento;

2.       di approvare lo schema di protocollo d'intesa da stipularsi con l'USRV e la SIS, Allegato A, che costituisce parte integrante del presente provvedimento;

3.       di dare mandato al Presidente della Giunta regionale, o un suo delegato, di sottoscrivere il protocollo d'intesa di cui al precedente punto 2;

4.       di demandare al Direttore della Sezione Istruzione l'adozione di ogni e qualsiasi ulteriore provvedimento necessario per l'attuazione del presente deliberato;

5.       di incaricare la Sezione Istruzione dell'esecuzione del presente atto;

6.       di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;

7.       di trasmettere il presente provvedimento alla Società Italiana delle Storiche ed all'Ufficio Scolastico regionale per il Veneto;

8.       di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 23 e 26 comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

9.       di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

939_AllegatoA_276445.pdf

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