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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 64 del 01 luglio 2014


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 905 del 10 giugno 2014

Approvazione Linea di progetto n. 3 - Definizione fabbisogno operatori sanitari per il S.S.r. veneto, da attuarsi nell'ambito dell'accordo tra la Regione del Veneto e l'Università Cà Foscari di Venezia. L.r. 23/2013 - DGR n. 2357 del 16/12/2013.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva la Linea di progetto n. 3 - Definizione fabbisogno operatori sanitari per il S.S.r. veneto, da attuarsi nell'ambito della convenzione tra la Regione del Veneto e l'Università Cà Foscari di Venezia di cui alla DGR 2357 del 16/12/2013, al fine di dotare la Regione di banche dati e di una metodologia rigorosa e solida per la determinazione del fabbisogno di professionisti sanitari.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Con deliberazione di Giunta regionale n. 2357 del 16/12/2013 è stato avviato un rapporto di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università Cà Foscari di Venezia finalizzato alla attuazione di specifici progetti vertenti gli ambiti previsti dal Piano Socio Sanitario regionale 2013-2016 (L.r. n. 23 del 29/6/2012).

Tale rapporto, formalizzato da apposita convenzione di validità triennale il cui schema è stato adottato con il provvedimento sopra citato, trova il suo fondamento nella necessità da parte della Regione del Veneto di avvalersi di un supporto metodologico e di competenze solido e di alto livello a sostegno delle attività di studio, analisi, valutazione, sperimentazione ed implementazione degli obiettivi previsti dal PSSR, e dall'esigenza da parte dell'Università Cà Foscari di consolidare le esperienze e le competenze esistenti, elevando la propria presenza sui temi informativi, organizzativi e gestionali nel settore della sanità e dell'amministrazione pubblica. Con riferimento, dunque, agli sviluppi programmatici nella sanità, l'Ateneo è interessato ad affiancare la direzione socio-sanitaria del Veneto per lo studio e lo sviluppo di soluzioni gestionali ed organizzative innovative.

Con la predetta deliberazione n. 2357/2013 accanto all'approvazione di due linee di progetto e delle modalità operative a cui sono tenuti i due Enti, vi è la previsione secondo cui l'accordo tra la Regione del Veneto e l'Università Cà Foscari si sostanzia attraverso la definizione di specifici progetti che potranno avere diversa durata temporale in funzione della complessità degli obiettivi e dei problemi affrontati.

In relazione a quanto sopra, con il presente atto si intende proporre l'adozione di un ulteriore progetto da includere nel rapporto convenzionale, teso all'espletamento di una funzione regionale discendente dalla normativa vigente, che di seguito si illustra.

L'art. 6-ter del D.lgs 502/92 s.m.i., stabilisce che entro il 30 aprile di ciascun anno il Ministro della Salute, sentita la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, determina il fabbisogno per il Servizio sanitario nazionale, in ordine ai medici chirurghi, veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi, nonché al personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione ai fini della programmazione da parte del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, degli accessi ai corsi di laurea ed alle scuole di formazione specialistica.

Ai fini della determinazione del fabbisogno si deve tenere conto:

  • degli obiettivi e livelli essenziali di assistenza indicati dal Piano sanitario nazionale e da quelli regionali;
  • dei modelli organizzativi dei servizi;
  • dell'offerta di lavoro;
  • della domanda di lavoro, considerando il personale in corso di formazione e il personale già formato, non ancora immesso nell'attività lavorativa.

Le Regioni sono tenute a fornire al Ministero della Salute i dati e gli elementi di valutazione necessari alla determinazione dei fabbisogni riferiti alle diverse categorie professionali e, in caso di inadempimento entro il termine prescritto, il Ministero provvede all'acquisizione dei dati attraverso commissari ad acta ponendo a carico degli enti inadempienti gli oneri a tal fine sostenuti.

L'art. 35 del d.lgs n. 368/99 dispone che con cadenza triennale ed entro il 30 aprile del terzo anno, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, tenuto conto delle relative esigenze sanitarie e sulla base di una approfondita analisi della situazione occupazionale, individuano il fabbisogno dei medici specialisti da formare comunicandolo al Ministero della Salute e al Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica. Lo stesso art. 35 afferma che entro il 30 giugno del terzo anno i Ministeri citati al paragrafo precedente unitamente al Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica - sentita la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano - determinano il numero globale degli specialisti da formare annualmente, per ciascuna tipologia di specializzazione, prendendo atto delle esigenze di programmazione delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano con riferimento alle attività del servizio sanitario nazionale.

L'Art. 8 della L. 401/2000 stabilisce che il numero dei laureati appartenenti alle categorie dei veterinari, degli odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi iscrivibili alle scuole di specializzazione post laurea è determinato ogni tre anni accademici con le stesse modalità utilizzate per la determinazione del fabbisogno di medici specialisti.

Recentemente, in materia di determinazione del fabbisogno, la Regione del Veneto ha aderito ad un progetto europeo denominato "Joint Action on European Health Workforce Planning and Forecasting", in particolare al Work Package 5 "Exange of good practices in planning methodologies".

Gli obiettivi di tale progetto, avviato nel 2013, si possono sintetizzare come segue:

  • migliorare la sicurezza sanitaria dei cittadini;
  • promuovere la salute, compresa la riduzione delle ineguaglianze in materia;
  • produrre e diffondere informazioni e conoscenze in materia di salute.

La Joint Action dovrà pertanto:

  • analizzare le metodologie di pianificazione e previsione europee attualmente in uso;
  • creare una piattaforma di collaborazione e scambio di buone pratiche;
  • definire le linee guida europee relative alla determinazione del fabbisogno di professionisti dell'area sanitaria;
  • analizzare e monitorare le basi dati disponibili, ponendo l'attenzione ai dati sulla mobilità all'interno dell'Europa;
  • migliorare la conoscenza dei metodi di calcolo previsionali;
  • in generale, migliorare le politiche di pianificazione e programmazione della determinazione del fabbisogno delle professioni sanitarie.

In relazione, pertanto, all'adesione al progetto europeo ed agli impegni assunti, ed alle esigenze della pianificazione degli accessi alla formazione di base e post-base delle figure professionali che operano nell'area sanitaria (medici specialisti, specialisti non medici, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, operatori delle professioni sanitarie dell'area infermieristica, tecnico-sanitaria, della riabilitazione e della prevenzione, ed operatori socio sanitari), vi è la necessità di acquisire una metodologia rigorosa dal punto di vista scientifico, che tenga in considerazione i principali fattori relativi al sistema formativo universitario ed al sistema lavorativo pubblico e privato, nonché gli ulteriori elementi complessivamente incidenti che concorrono alla definizione del composito sistema. Le risultanze potranno poi essere utilizzate per ulteriori valutazioni connesse alla programmazione sanitaria, all'evoluzione dei bisogni di salute, all'innovazione delle tecnologie.

Nell'ambito, dunque, del rapporto convenzionale instaurato con l'Università Cà Foscari di cui alla DGR n. 2357/2013, si propone l'approvazione della:

Linea di progetto n. 3 - Determinazione del fabbisogno degli operatori sanitari per il S.S.r. veneto.

Si prevede l'attuazione di un piano triennale (fino a dicembre 2016) per rafforzare il sistema di previsione dei fabbisogni regionali in ambito sanitario, con l'obiettivo di fornire indicazioni che tengano conto dell'evoluzione storica di domanda e offerta delle diverse professionalità sanitarie.

Per l'anno 2014 gli obiettivi sono:

a) ricostruzione delle banche dati utili ai fini previsionali;

  1. la costruzione o il riordino di una banca dati che includa i dati delle banche dati di AlmaLaurea, del MIUR, del Ministero della Salute, degli Atenei veneti ed i dati eventualmente forniti dalla Regione;
  2. la definizione di una metodologia che consenta di prevedere il numero di laureati negli anni futuri, a partire dai dati sugli immatricolati attuali e dalle stime riguardanti i ritardi negli studi.

b) studio di metodologie per stimare i fabbisogni.

per quanto concerne le previsioni dei fabbisogni futuri si intende acquisire informazioni circa:

  1. le "uscite" dal mondo del lavoro previste per i prossimi anni;
  2. il bacino di utenza che richiede le prestazioni professionali in ambito sanitario e che è costituito dalle popolazioni del Veneto e di alcune regioni limitrofe;
  3. l'individuazione di eventuali centri di eccellenza verso i quali si rivolgono flussi di domanda significativi e non originari del bacino di utenza sopra menzionato;
  4. costruzione di modelli statistici che pongano in relazione le dinamiche delle popolazioni definite in ii. e (se possibile) in iii. con la domanda di servizi sanitari degli anni passati (auspicabilmente per un arco temporale di almeno 10 anni). A questo proposito si ipotizza, in prima battuta, un modello di regressione multivariata che pone in relazione la domanda di servizi sanitari (riferita ai diversi profili professionali) con alcune caratteristiche demografiche della popolazione.

Questo punto del progetto dovrebbe essere sviluppato per la maggior parte nel 2015.

c) partecipazione ai tavoli regionali, nazionali e internazionali per condividere l'approccio metodologico.

Si prevedono missioni, a vario titolo, nel periodo 2014-2016.

d) consultazione di esperti per la creazione di scenari previsivi.

Spunti possibili: valutazione degli impatti prevedibili dell'innovazione tecnologica sulla domanda dei diversi servizi sanitari; validazione "a priori", da parte di esperti, delle metodologie sviluppate e delle stime e previsioni prodotte. Queste interazioni con gli esperti del settore dovrebbero affiancare con continuità le attività menzionate nei punti a) e b).

Per il 2014 si prevede di lavorare soprattutto sui punti a) e b) per arrivare a fine anno a proporre un metodo previsivo sufficientemente sofisticato. Nel 2015 si affinerà ulteriormente tale metodo, per poi sperimentare la sua forma più completa l'anno successivo.

Per la realizzazione del progetto sopra illustrato si quantifica per l'anno 2014, la somma pari a € 47.000,00, che include l'attivazione di un assegno di ricerca da parte dell'Ateneo.

All'assunzione della spesa sopra indicata sul capitolo 101703 del bilancio di previsione per l'anno 2014, ed all'esecuzione del presente provvedimento, provvederà con propri atti il Direttore della Sezione Programmazione Risorse Finanziarie S.S.R..

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-     UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

-     VISTO l'art. 6-ter del d.lgs 502/92 s.m.i. "Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421";

-     VISTO l'art. 35 del d.lgs 368/99 s.m.i. "Attuazione della direttiva 93/16/CE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE.";

-     VISTO l'art. 8 della L. 401/2000 "Norme sull'organizzazione e sul personale settore sanitario";

-     VISTO l'art. 2, comma 2, lett. o), della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012 recante "Legge regionale per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della Legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 "Statuto del Veneto";

-     VISTA la Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione";

-     VISTA la Legge regionale 2 aprile 2014, n. 11 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2014 e pluriennale 2014-2016";

-     VISTA la DGR n. 2357 del 12/12/2013 "Convenzione con l'Università Cà Foscari di Venezia ai fini di uno scambio di competenze professionali con il personale impegnato nel settore sanità";

delibera

1.       di approvare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.       di approvare la Linea di Progetto n. 3 - Determinazione del fabbisogno degli operatori sanitari per il S.S.r. veneto, come descritto in premessa;

3.       di determinare in euro 47.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Sezione Programmazione Risorse Finanziarie S.S.R. disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo n. 101703 avente per oggetto "Spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei LEA -gestione sanitaria accentrata presso la regione art. 20, c. 1 p.to b, lett. a, D.lgs. 23/06/2011, n.118" del bilancio di previsione annuale 2014;

4.       di incaricare la Sezione Programmazione Risorse Finanziarie S.S.R. dell'esecuzione del presente atto, mediante successivi provvedimenti;

5.       di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

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