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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 67 del 08 luglio 2014


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 924 del 10 giugno 2014

D.Lgs. n. 152/2006, comma 3 dell'art. 68. DGR n. 2718 del 16.11.2010 - Convocazione della Conferenza Programmatica relativa al Progetto di 2^ Variante al Piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del fiume Adige approvato con D.P.C.M. 27 aprile 2006.

Note per la trasparenza

Con DGR n. 2718 del 16.11.2010 la Giunta Regionale ha definito le procedure per l'indizione delle Conferenze Programmatiche previste dal comma 3 dell'art. 68 del D.Lgs. n. 152/2006 necessarie per l'adozione e l'attuazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI). La presente Deliberazione indice la Conferenza Programmatica relativa al Bacino idrografico del fiume Adige - Regione del Veneto.

L'Assessore Maurizio Conte riferisce quanto segue.

Il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino del Fiume Adige, con delibera n. 1 del 09/11/2012, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2013, ha adottato il Progetto di 2^ Variante al piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del fiume Adige approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 aprile 2006.

L'elaborazione della 2^ Variante al piano stralcio risponde alla necessità di un approfondimento sulla vulnerabilità del territorio per esondazione relativamente al sistema dei corsi d'acqua Squaranto - Fibbio, e, in particolare, all'individuazione e perimetrazione delle aree a pericolosità idraulica connesse con il torrente Squaranto e al necessario aggiornamento delle previsioni delle Norme di Attuazione del piano.

Il piano, inoltre, è stato integrato con l'individuazione e la perimetrazione dei territori interessati da allagamento nel corso degli eventi dal 30 ottobre al 2 novembre 2010 e con l'indicazione dei criteri per la perimetrazione delle aree fluviali.

Riguardo al processo di aggiornamento del quadro conoscitivo, va evidenziata l'introduzione delle zone di attenzione, cioè di quelle aree per le quali esiste una segnalazione di possibili situazioni di dissesto idraulico e/o geologico a cui non è ancora stata associata alcuna classe di pericolosità e che sono state individuate nella cartografia del PAI con apposito tematismo. Com'è noto, la definizione delle zone di attenzione è conseguente principalmente agli eventi accaduti a seguito dell'alluvione del novembre 2010, per i quali, data la vastità delle aree interessate e la quantità degli eventi, non è stato possibile associare le pericolosità durante la conclusione dell'iter di approvazione del PAI da parte dell'Autorità di bacino del Fiume Adige.

Per consentire l'avvio del procedimento ordinario di consultazione pubblica, l'Autorità di Bacino, con nota n. 87 del 15/01/2013, ha effettuato il Deposito del Progetto di Variante al Piano anche presso i competenti uffici della Regione del Veneto, per il tempo di 45 giorni consecutivi a decorrere dal 17/01/2013 a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 16/01/2013.

Dalla scadenza del periodo di consultazione, i soggetti pubblici e privati territorialmente interessati hanno avuto 45 giorni di tempo per l'espressione di eventuali osservazioni da inoltrare alla competente Regione.

In tale periodo sono pervenute due osservazioni.

Tuttavia nel contempo sono emerse alcune problematiche collegate proprio alle sopracitate zone di attenzione.

A questo proposito va infatti ricordato che, in conformità all'art. 8 delle Norme di attuazione (NdA) del PAI, le Amministrazioni comunali non possono rilasciare alcun tipo di autorizzazione in contrasto con il Piano e pertanto, in sede di redazione degli strumenti urbanistici, devono prima provvedere a valutare le condizioni di dissesto evidenziate nel proprio territorio e verificare la compatibilità degli interventi con le previsioni del PAI, che risulta possibile solo a seguito dell'associazione delle classi di pericolosità alle citate zone di attenzione da attuarsi secondo le procedure definite dall'art. 6.

In considerazione della complessità dell'attività da svolgere, la Regione ha ritenuto necessario che l'Autorità di bacino procedesse direttamente all'associazione della pericolosità idraulica alle zone di attenzione, svolgendo anche le fasi spettanti alla Regione relative all'istruttoria per la definizione della proposta di aggiornamento del PAI e conseguentemente ha ritenuto di non avviare ancora la Conferenza Programmata prevista dal D.Lgs. 152/2006.

In particolare, con DGR 649 del 07 maggio 2013 è stata avviata formalmente la procedura di associazione della pericolosità ex art. 6 NdA dei PAI su tutte le zone di attenzione nei bacini nazionali del territorio veneto, escluso il bacino del fiume Po, affidando alle Autorità di Bacino nazionali dei fiumi dell'Alto Adriatico e del fiume Adige le funzioni spettanti alla Regione. Successivamente, con DGR 788 del 21 maggio 2013, si è provveduto a definire nel dettaglio tutte le attività necessarie, avviate con la DGR 649/2013, mediante la predisposizione di un protocollo d'intesa con le citate Autorità di bacino, che è stato sottoscritto dalle parti ed approvato con DR 155 dell'11/06/2013 per un in carico della durata di sette mesi.

Le relative attività dovevano, quindi, concludersi entro febbraio 2014. Attualmente, però, data la particolare complessità delle valutazioni necessarie per definire le caratteristiche di molte aree di attenzione, l'Autorità di bacino non ha ancora concluso in modo definitivo la procedura. Per non ritardare ulteriormente l'iter di attuazione del PAI, si ritiene, quindi, necessario avviare ugualmente le attività previste successivamente alla sua adozione.

Ora si propone di perfezionare il procedimento di competenza regionale, ai sensi dell'art. 68 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006, e della DGR n. 2718/2010, indicendo la Conferenza Programmatica, delegando l'Assessore competente nella materia della Difesa del Suolo a presiedere la Conferenza medesima e dando mandato al Direttore della Sezione Difesa del Suolo della effettiva organizzazione della stessa.

Le procedure di adozione e attuazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI), di cui all'art. 67 del D.lgs. n. 152/2006 "Norme in materia ambientale", prevedono, infatti, che ai fini della necessaria coerenza tra pianificazione di bacino e pianificazione territoriale, si svolgano apposite Conferenze Programmatiche, da attuarsi secondo le modalità fissate dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 2718 del 16.11.2010, alle quali partecipano le Province e i Comuni interessati, unitamente alla Regione e a un rappresentante dell'Autorità di Bacino interessata.

Quindi, con riferimento alla DGR n. 2718/2010, e in considerazione della DGR n. 2611 del 30/12/2013 sulla riorganizzazione amministrativa della Giunta Regionale in attuazione della L.R. n. 54 del 31/12/2012, si propongono le seguenti procedure:

  1. Le Conferenze Programmatiche sono indette dalla Giunta Regionale con Deliberazione, ai sensi del comma 3 dell'art. 68 del D.Lgs. n. 152/2006;
  2. Con la medesima Deliberazione la Giunta Regionale incarica l'Assessore competente nella materia della Difesa del Suolo a presiedere le Conferenze stesse. La Giunta, inoltre, dà mandato al Direttore della Sezione Difesa del Suolo della effettiva organizzazione delle Conferenze anche con riferimento alla scelta degli ambiti provinciali o territorialmente ritenuti più opportuni. La Giunta, infine, prende atto del Parere istruttorio predisposto dalla Sezione Difesa del Suolo;
  3. Sulla base della sopra indicata Deliberazione, la Sezione Difesa del Suolo fissa il calendario della Conferenza Programmatica e lo notifica ai Comuni e alle Province interessati. Con la medesima nota sono trasmessi gli elaborati del Parere istruttorio di cui al punto precedente. Gli enti interessati, nel periodo compreso tra la notifica e la Conferenza, possono presentare alla Sezione Difesa del Suolo, ulteriori osservazioni.
  4. La Conferenza Programmatica si conclude con la stesura di un verbale che costituisce il Parere della Conferenza medesima. La Sezione Difesa del Suolo trasmette ai partecipanti alla Conferenza copia del verbale, per la definitiva approvazione. I citati partecipanti hanno 15 giorni di tempo dalla data di ricevimento del verbale per apportarvi eventuali correzioni, scaduti i quali il verbale si ritiene approvato. Sulla base del verbale sono rielaborati i documenti presentati durante la Conferenza Programmatica.
  5. Con Deliberazione della Giunta, infine, si prende atto della conclusione della Conferenza Programmatica e del Parere. Quindi, con lettera del Direttore della Sezione Difesa del Suolo, il verbale della Conferenza Programmatica e il Parere sono trasmessi all'Autorità di Bacino.

Si propone, quindi, di indire la Conferenza Programmatica di cui all'art. 68 comma 3 del D.lgs. n. 152/2006.

Si propone, inoltre, di prendere atto del Parere istruttorio Allegato A elaborato dalla Sezione Difesa del Suolo che costituisce parte integrante della presente Deliberazione.

Detto Parere, che considera le osservazioni trasmesse dai soggetti interessati per quanto riguarda la 2^ variante al Piano, è pubblicato sul sito internet della Sezione Difesa del Suolo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e successive integrazioni e modificazioni;

VISTA la Deliberazione n. 1 del 9 dicembre 2012 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di bacino del fiume dell'Adige;

VISTA la DGR n. 2718 del 16 novembre 2010;

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 aprile 2006;

VISTA la DGR n. 2611 del 30 dicembre 2013;

VISTO l'art. 2 comma 2 della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

  1. di indire la Conferenza Programmatica di cui all'art. 68 comma 3 del D.lgs n. 152/2006;
  2. di delegare l'Assessore all'Ambiente, Maurizio Conte, alla presidenza della Conferenza Programmatica;
  3. di dare mandato al Direttore della Sezione Difesa del Suolo di organizzare la Conferenza Programmatica;
  4. di prendere atto del Parere istruttorio predisposto dalla Sezione Difesa del Suolo, riportato nell' Allegato A "Parere Istruttorio", che costituisce parte integrante al presente provvedimento;
  5. di stabilire che il suddetto parere è pubblicato sul sito internet della Sezione regionale Difesa del Suolo, unitamente alla scheda per la presentazione di eventuali osservazioni;
  6. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

(seguono allegati)

924_AllegatoA_276307.pdf

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