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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 66 del 08 luglio 2014


Materia: Difesa del suolo

Deliberazione della Giunta Regionale n. 928 del 10 giugno 2014

L. 267/1998 art. 1, comma 1 - L.R. 11/2001 art. 86 comma 1. Definizione delle attività per aggiornare la valutazione delle aree a rischio idrogeologico.

Note per la trasparenza

Il provvedimento individua le attività, che saranno svolte dalla Sezione Difesa del Suolo, per aggiornare la valutazione delle numerose aree a rischio idrogeologico nel territorio regionale, a seguito dei consistenti fenomeni alluvionali, mediante l'individuazione e la perimetrazione delle aree medesime, ai sensi della L. 267/1998 art.1, c.1.

L'Assessore Maurizio Conte, riferisce quanto segue.

Con DPCM in data 30 settembre 1999, concernente la ripartizione dei fondi di cui all'articolo 8, comma 2, del D.L. 11 giugno 1998 n.180, convertito dalla Legge 3 agosto 1998, n. 267, è stato assegnato un finanziamento alla Regione del Veneto per gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e con successivo DPCM in data 21 dicembre 1999 è stato approvato il programma interessante i più gravi dissesti geologici presenti nel Veneto.

Dalle somme disponibili, ed utilizzate negli anni, è stata accantonata una quota parte da utilizzare per le attività di studio dedicate all'individuazione e perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico (L. 267/98 art.1, c.1). Per tale finalità è disponibile nel bilancio 2014, la somma di € 1.175.186,22 a valere sul capitolo n. 52053.

Premesso che le attività che competono agli uffici regionali in materia di dissesto idrogeologico si possono sintetizzare in censimento, valutazione della pericolosità e individuazione delle azioni strutturali e non strutturali per mitigare il rischio, occorre riportare brevemente quanto realizzato ad oggi.

Il censimento e la catalogazione dei dati riguardanti il tema "frane" ha trovato compimento nell'attuazione del Progetto nazionale Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI.), che ha permesso di riunire e omogeneizzare in un unico archivio tutte le informazioni riguardanti i dissesti franosi del territorio veneto. Dal 2006, anno di conclusione del progetto nazionale e relativo finanziamento, la banca dati regionale delle frane è stata gestita ed aggiornata con risorse regionali, all'interno dell'attività ordinaria.

La banca dati viene utilizzata per la redazione degli strumenti di pianificazione a tutti i livelli; difesa del suolo, urbanistica (quali PTRC, PTCP, PAT/PATI) e di protezione civile, quale quadro conoscitivo di base della tematica frane, secondo quanto stabilito dalla L.R. 11/2004 in merito alla costituzione di un sistema integrato delle informazioni consultabile dai soggetti preposti alla pianificazione. È inoltre la banca dati di riferimento per la definizione della pericolosità geologica nella redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) delle autorità di bacino ricadenti nel territorio regionale. La legislazione regionale mantiene in capo alla Regione le competenze "di pianificazione in materia di difesa del suolo e risorse idriche nonché di programmazione degli interventi. .. " (art. 86, comma 1, L.R. 13 aprile 2001, n.11). Tale competenza regionale è motivata dalla esigenza di " ... garantire l'esercizio unitario a livello regionale e di bacino idrografico, ... " delle specifiche attribuzioni.

I dati vengono inoltre utilizzati nelle attività del Centro Funzionale Decentrato regionale di protezione civile (CFD), in relazione alla tematica del rischio idrogeologico.

Gli uffici regionali competenti hanno quindi il compito di mantenere aggiornata la situazione di pericolosità geologica sul territorio regionale, non solo attraverso l'utilizzo della banca dati regionale IFFI per quanto riguarda i nuovi fenomeni ma anche attraverso la revisione della pericolosità esistente sulla base di interventi di mitigazione (strutturali e non) realizzati. Per quest'ultimo aspetto è necessario avere informazioni specifiche non sempre rilevabili a livello locale su cui a volte è necessario intervenire con un supporto regionale, secondo il principio di sussidiarietà, anche nell'ottica di garantire l'esercizio unitario a livello regionale e di bacino idrografico a cui si è già accennato in precedenza.

Si evidenzia che negli ultimi anni il territorio regionale è stato interessato da numerosi eventi "alluvionali", alcuni di straordinaria intensità (2010 e 2014), che hanno prodotto centinaia di segnalazioni di fenomeni franosi che, viste la mole dell'attività, si è provveduto a valutare e censire solo in parte, attivando anche diverse azioni di collaborazione tra uffici regionali ed amministrazioni locali al fine di razionalizzare le risorse disponibili. Il risultato è di avere al momento una banca dati non perfettamente aggiornata con quanto riscontrabile sul territorio regionale.

Con il presente provvedimento si intende definire le seguenti attività da realizzare nei prossimi anni utilizzando le suddette risorse finanziarie disponibili:

a)      attività di aggiornamento della banca dati regionale IFFI mediante l'individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico, anche mediante la collaborazione delle amministrazioni e degli enti competenti oltre che dei diretti interessati;

b)      attività di valutazione mediante l'aggiornamento e l'approfondimento dei fenomeni più pericolosi di competenza regionale, su cui risulta utile proseguire con le attività in essere, anche di monitoraggio, pervenendo se necessario a definire la progettazione delle opere necessarie alla mitigazione del rischio, con conseguente ridefinizione della perimetrazione associata.

Si ritiene di incaricare il Direttore della Sezione Difesa del Suolo dello svolgimento di tutte le attività individuate, compreso l'impegno delle spese necessarie e la sottoscrizione delle eventuali convenzioni/incarichi da attivare, in considerazione della notevole mole di lavoro.

L'importo massimo delle obbligazioni di spesa necessarie è determinato in € 1.175.186,22 a valere sui fondi stanziati al capitolo di spesa n. 52053 del bilancio regionale di previsione 2014, che offre la medesima disponibilità.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Vista la L. 267/1998;

Viste la L.R. 11/2001, la L.R. 39/2001, la L.R. 11/2004 e l'art.2 c.2 della L.R. 54/2012;

Viste le proprie deliberazioni 2803/2005, 3644/2009 e 691/2011.

delibera

1.       di definire le attività, indicate nelle premesse che qui integralmente si riportano, per aggiornare la valutazione delle aree a rischio idrogeologico nel territorio regionale, ai sensi della L. 267/1998 art.1, c.1.;

2.       di incaricare il Direttore della Sezione Difesa del Suolo dello svolgimento di tutte le attività individuate, compreso l'impegno delle spese necessarie e la sottoscrizione delle eventuali convenzioni/incarichi da attivare;

3.       di determinare in € 1.175.186,22 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa da assumere, a valere sui fondi stanziati al capitolo di spesa n. 52053 del bilancio regionale di previsione 2014, che offre la medesima disponibilità;

4.       di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

5.       di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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