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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 39 del 11 aprile 2014


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 448 del 04 aprile 2014

Programma Operativo Regionale 2007-2013 - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Asse I - Adattabilità, Asse III Inclusione Sociale e Asse IV Capitale Umano - Avviso pubblico "FARE RETE PER COMPETERE - Sperimentare l'innovazione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti" - Anno 2014. Reg. 1083/2006 e Reg. 1081/2006, come modificato dal regolamento CE n. 396/2009.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento propone l'approvazione dell'Avviso pubblico per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione di azioni di sistema per la creazione e la sperimentazione di nuovi modelli di intervento a favore dell'occupabilità, dell'adattamento delle competenze dei lavoratori e delle imprese per rilanciarne la competitività. L'atto prevede una spesa complessiva di € 17.200.000,00 a valere sulle risorse del POR FSE 2007/2013.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

I dati riferiti al Veneto per il 2013 documentano il ridimensionamento dei volumi occupazionali, con un calo delle unità di lavoro rispetto al 2012 quantificabile attorno all'1,3%. Nel periodo 2008-2013 la diminuzione complessiva dell'occupazione misurata sulla base delle unità di lavoro standard è stata di circa 116 mila unità (pari a circa il 5% rispetto all'inizio del periodo osservato). Al lavoro dipendente, con un trend quasi analogo a quello nazionale, è associata una variazione negativa del 7%. Anche i dati elaborati da Veneto Lavoro con riferimento alle posizioni lavorative regolari confermano la rilevanza della contrazione subita dall'occupazione dipendente, concentrata largamente nel settore manifatturiero e nelle costruzioni.

Le difficoltà della domanda di lavoro si riflettono ovviamente nei dati sulla disoccupazione, tanto più che a partire dal 2012 il quadro delineato dalla Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat per il Veneto evidenzia un forte rialzo dal lato dell'offerta, determinato in buona parte da un incremento di disponibilità soprattutto per quanto riguarda la componente femminile.

La dinamica economica negativa ha avuto un impatto rilevante sul mercato del lavoro veneto: il tasso di occupazione è passato dal 66,4% del 2008 al 63,3% del 2013; contemporaneamente il tasso di disoccupazione è cresciuto dal 3,5% del 2008 al 7,6% del 2013.

I dati amministrativi relativi agli iscritti ai Centri per l'impiego consentono un'analisi aggiornata anche in relazione all'età. A fine 2013 gli iscritti (dato di stock) 18-29 anni erano 90.500. Se consideriamo, per avere un valore-target, i nuovi disoccupati, vale a dire quanti giovani si sono iscritti nell'ultimo anno, verifichiamo che si tratta di circa 77.000 soggetti, di cui 13.000 iscritti per la prima volta. Circa la metà di questi a fine 2013 risultavano ancora disoccupati.

Il tasso di occupazione 15-29 anni ha subito quindi una contrazione molto significativa, perdendo dodici punti percentuali dal 2008 al 2013 (rispettivamente 50,2% e 37,7%). Nello stesso periodo la disoccupazione dei 15-29enni è cresciuta dal 7,8% del 2008 al 17,4% del 2013. Come per le altre fasce d'età si nota anche per questo gruppo-target una maggiore difficoltà da parte della componente femminile che presenta un minor tasso di occupazione e un maggiore tasso di disoccupazione rispetto alla componente maschile.

L'analisi dell'occupazione per classi di età evidenzia come la relativa stabilità del tasso di occupazione sia da attribuire soltanto alla crescita dell'occupazione dei lavoratori anziani: il tasso di occupazione 55-64 anni sale, infatti, dal 32,2% del 2008 al 42,6% del 2013. Si tratta principalmente di una crescita forzosa, legata all'allungamento delle età pensionabili introdotte dalla recente riforma Fornero (L. 92/2012). Tale crescita è positiva rispetto alle indicazioni europee per l'invecchiamento attivo, tuttavia si evidenziano alcuni rischi per i lavoratori maturi. Gli aged workers, che verranno espulsi dalle imprese in crisi, troveranno una difficile ricollocazione lavorativa e non potranno accedere al pensionamento. Inoltre, l'allungamento delle età di pensionamento produrrà, per i prossimi anni, un rallentamento del turnover lavorativo, che penalizzerà ulteriormente i giovani che vogliono immettersi nel mercato del lavoro. In questo senso, solo con un ulteriore aumento del tasso di occupazione si riuscirà ad integrare nel mercato del lavoro le persone ad oggi escluse.

La politica di coesione e la strategia Europa 2020 incoraggia le regioni a perseguire l'obiettivo strategico di promuovere una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. Lo sviluppo deve essere facilitato attraverso una maggiore diffusione della conoscenza e della capacità di innovazione, in tutti i settori.

Tale strategia ha evidenziato che la concorrenzialità europea e la capacità di creare nuovi posti di lavoro, per sostituire quelli persi a causa della crisi e ripristinare in generale il nostro livello di vita per il futuro, dipendono dalla capacità di introdurre innovazione in prodotti, servizi, imprese, nonché processi e modelli sociali, intesi come "lo sviluppo e l'implementazione di nuove idee (prodotti, servizi e modelli) per soddisfare le esigenze sociali e creare nuove relazioni sociali o collaborazioni (innovazione sociale)".

L'innovazione deve essere, quindi, perseguita sia come approccio che come metodo:

-       nel sostenere le imprese nel trasformare le idee innovative e i risultati della ricerca in nuovi prodotti e servizi capaci di stimolare la crescita e l'occupazione;
-       nello sviluppare servizi per il cittadino - studente, disoccupato, lavoratore - ideati e realizzati in modo innovativo, così da poter affrontare i principali problemi della società, stimolare la concorrenzialità e creare posti di lavoro.

Non vi sono dubbi sul fatto che uno degli obiettivi da perseguire è l'innalzamento del tasso di occupazione e che tale obiettivo debba essere perseguito con una serie di azioni sinergiche che possano avvalersi dell'apporto strategico di molteplici soggetti pubblici e privati che dialoghino fra loro.

In questo particolare momento di crisi economico-finanziaria, in cui la sopravvivenza e il successo delle Imprese (in particolare delle Piccole e Medie Imprese) sono messi in discussione, il tema della Responsabilità Sociale d'Impresa può diventare una leva strategica di vantaggio competitivo per le PMI, rispetto ai mercati di riferimento e all'efficienza dei processi produttivi ed organizzativi, ottenuta con l'adozione dei principi della lean production.

Tenuto conto anche delle indicazioni che giungono dalla Commissione Europea, diventa fondamentale perseguire una strategia di sviluppo locale che miri a specializzare i territori su alcuni settori produttivi/ambiti tecnologici che possono presentare maggiori possibilità di successo, così che si possa perseguire una concentrazione di investimenti a supporto del potenziale innovativo dei propri territori.

La Regione del Veneto intende perseguire tale obiettivo con lo sviluppo di nuovi modelli di intervento a favore dell'occupabilità, dell'adattamento delle competenze dei lavoratori e delle imprese per rilanciarne la competitività, nonché promuovere un'inclusione attiva, fondata sullo sviluppo di prodotti, servizi e modelli di innovazione sociale.

L'Avviso, inserito nell'Asse I - Adattabilità, nell'Asse III - Inclusione Sociale e nell'Asse IV - Capitale Umano del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (POR FSE), in un'ottica di utilizzo sinergico delle risorse con l'Asse I del POR del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), intende promuovere la realizzazione di azioni di sistema per sperimentare l'innovazione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti, a partire da 5 ambiti tematici ritenuti prioritari:

1.       GIOVANI AL LAVORO CON I MENO GIOVANI: per favorire la presenza dei giovani nel mercato del lavoro, promuovendo un interscambio di conoscenze e competenze tra giovani e meno giovani (passaggio intergenerazionale);
2.       RETI TERRITORIALI PER LA CONCILIAZIONE: per sostenere la crescita, l'occupazione e la coesione sociale;
3.       CASE MANAGEMENT, TERRITORIO E RETE PUBBLICA E PRIVATA PER IL LAVORO: per la costruzione di job center, quali luoghi di incontro tra domanda e offerta di lavoro e servizi correlati;
4.       RESPONSABILITÀ SOCIALE e PMI: per la promozione e lo sviluppo della responsabilità sociale, quale strumento per promuovere l'efficienza e la competitività delle PMI sviluppando nel contempo valore condiviso sui territori;
5.       INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITÀ - Smart Specialization: per supportare un nuovo modello di sviluppo locale che mira a specializzare i territori, sostenendo investimenti per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione anche per il benessere dei cittadini.

In ognuno dei suddetti ambiti tematici potranno essere presentate azioni di sistema finalizzate al raggiungimento di una molteplicità di obiettivi, che si dovranno comporre di due progetti distinti, ma tra loro collegati: un progetto dedicato alla attività di modellizzazione degli interventi ed uno dedicato alla sperimentazione degli stessi.

In particolare, considerando la formazione e la valorizzazione del capitale umano, quali leve fondamentali dello sviluppo socio-economico territoriale e quali strumenti funzionali alla competitività delle imprese, si ritiene che determinati interventi di tipo strutturale possano essere ottimizzati se adeguatamente accompagnati da interventi che rientrano nella finalità propria del FESR. Ai sensi dell'art. 34.2 del Regolamento (CE) 1083/06 e ai sensi del disposto degli artt. 3.7 e 11.4 del Regolamento 1081/06 al fine di aumentare l'efficacia degli interventi programmati si è stabilito che le proposte progettuali possano prevedere la richiesta di un finanziamento anche per le tipologie di spesa a valere sul FESR, a condizione che esse siano necessarie al corretto svolgimento del progetto e ad esso direttamente collegate.

Il relatore propone di procedere all'apertura dei termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di azioni di sistema per sperimentare l'innovazione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti per un importo complessivo di € 17.200.000,00, a valere sull'Asse I - Adattabilità, Asse III - Inclusione Sociale e Asse IV - Capitale Umano del POR FSE 2007-2013, secondo la seguente ripartizione:

Asse

Risorse

Adattabilità

€ 9.800.000,00

Inclusione sociale

€ 2.400.000,00

Capitale Umano

€ 5.000.000,00


Si evidenzia che, come indicato nell'art. 12 della L.R. 1/2011, la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non è soggetta alle limitazioni ivi riportate, non trattandosi di spese per studi ed incarichi di consulenza, di spese per relazioni pubbliche, di spese per convegni, mostre, di spese per pubblicità e rappresentanza, di spese per sponsorizzazioni, per missioni, bensì trattandosi di un intervento finalizzato a generare un processo di sviluppo, innovazione e occupazione nel territorio.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all'approvazione della Giunta Regionale l'Avviso pubblico "FARE RETE PER COMPETERE - Sperimentare l'innovazione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti"- Anno 2014 (Allegato A), la Direttivaper la realizzazione di modelli innovativi per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti (Allegato B) e gli Adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività (Allegato C).

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC con le modalità e nei termini indicati dalla citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta Regionale del Veneto − Sezione Formazione, inviando una mail all'indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, protocollo.generale@pec.regione.veneto.itpena l'esclusione. Le domande dovranno essere inviate entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza coincida con giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata dalla commissione di valutazione nominata dal Direttore della Sezione Formazione.

Si propone, infine, di demandare al Direttore della Sezione Formazione l'approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente Direttiva, l'assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Visto il Regolamento CE n. 1081/2006 relativo al Fondo Sociale Europeo, così come successivamente modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 del 06 maggio 2009 per estendere i tipi di costi ammissibili a un contributo del FSE;

Visto il Regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante le disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, che abroga il Visto il Regolamento CE n. 1260/1999, così come successivamente modificato dal Regolamento CE n. 284/2009 del Consiglio del 7 aprile 2009;

Visto il Regolamento CE n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Regolamento CE n. 1080/06 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;

Vista la Decisione Comunitaria C(2007), 3329 del 13 luglio 2007 di approvazione del Quadro Strategico Nazionale;

Vista la Decisione Comunitaria C(2007), 5633 del 16 novembre 2007 di Adozione del Programma Operativo per il Fondo Sociale Europeo - Ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto;

Vista la Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E) del 15/06/2007 concernente "Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013";

Vista la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE);

Vista la Raccomandazione del Consiglio dell'Unione Europea del 22 aprile 2013 sull'istituzione di una garanzia per i giovani (2013/C 120/01);

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica del 3 ottobre 2008, n. 196 Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione e s.m.i.;

Vista la Legge n. 34 del 25 febbraio 2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007);

Visti gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;

Vista la Legge Regionale n. 10/90;

Vista la Legge Regionale n. 19/2002, come modificata dalla L.R. n. 23/2010;

Vista la Legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione";

Vista la Legge Regionale del 13 marzo 2009 n. 3, "Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro", così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08 giugno 2012;

Vista la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 422 del 27 febbraio 2007 "Approvazione della proposta di Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo -Ob. Competitività Regionale e Occupazione - 2007/2013";

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010: "L.R. n. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati". Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010";

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1566 del 26 maggio 2009 relativa alle "Politiche attive per il contrasto alla crisi occupazionale";

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1675 del 18 ottobre 2011 "Approvazione delle linee di intervento in tema di "Valorizzazione del Capitale Umano. Politiche per l'occupazione e l'occupabilità" nel quadro della ripresa economica del sistema produttivo veneto";

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1324 del 23/07/2013 "Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell'accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 24 gennaio 2013. Deliberazione/CR n. 44 del 14.05.2013";

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 808 del 15 marzo 2010 "Interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisi economica". POR Veneto FSE 2007/2013 - "Obiettivo Competitività regionale ed Occupazione" - Asse I "Adattabilità", categoria di intervento 64 - Asse II "Occupabilità", categoria di intervento 67. Anno 2010. Approvazione delle opzioni di semplificazione dei costi attraverso l'adozione di unità standard di costo, della direttiva per la realizzazione degli interventi e del relativo avviso;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2138 del 23 ottobre 2012 "Attività di formazione per disoccupati finanziate dalla Regione del Veneto. Approvazione dello studio per l'applicazione delle Unità di Costo Standard".

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2140 del 23 ottobre 2012 "Percorsi di "action research" finanziati dalla Regione del Veneto. Approvazione dello studio per l'applicazione delle unità di costo standard";

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 699 del 14/05/2013 "Approvazione della metodologia per l'individuazione dei parametri da utilizzare per il riconoscimento dei costi nell'ambito delle azioni di mobilità transnazionale e interregionale (Regolamento CE n. 1081/2006, come modificato dal Regolamento CE n. 396/2009 art. 11, comma 3, lett b) iii)".

Visto l'art. 2 co. 2 lett. f ) della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012.

delibera

1.       di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;

2.       di approvare, per i motivi indicati in premessa, l'Avviso pubblico per la presentazione di progetti "FARE RETE PER COMPETERE - Sperimentare l'innovazione per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dei sistemi produttivi veneti", Allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto;

3.       di approvare, secondo le motivazioni esposte in premessa, la relativa Direttiva per la presentazione di progetti, Allegato B,e gli Adempimenti per la gestione delle attività, Allegato C,parte integrante e sostanziale del presente atto;

4.       di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere inviate esclusivamente tramite PEC all'indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto;

5.       di determinare in € 17.200.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Sezione Formazione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati nel Bilancio Regionale 2014, secondo la seguente ripartizione:

- capitolo 101318 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Adattabilità - Area Formazione - Quota Statale  (Reg. CE 1081/06)" € 5.027.567,47;
- capitolo 101319 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Adattabilità - Area Formazione - Quota Comunitaria  (Reg. CE 1081/06)" € 4.772.432,53;
- capitolo 101009 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota Statale  (Reg. CE 1081/06)" € 1.231.241,01;
- capitolo 101328 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Inclusione Sociale - Area Formazione - Quota Comunitaria  (Reg. CE 1081/06)" € 1.168.758,99;
- capitolo 101011 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Capitale Umano - Area Formazione - Quota Statale  (Reg. CE 1081/06)" € 2.565.085,45;
- capitoli 101331 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Capitale Umano - Area Formazione - Quota Comunitaria (Reg. CE 1081/06)" € 2.434.914,55;

6.       di dare atto che, ai fini della copertura finanziaria di cui al punto 5, potranno essere effettuate le necessarie variazioni compensative di competenza da risorse iscritte nei capitoli assegnati alla Sezione Lavoro, afferenti i medesimi assi del POR FSE 2007/2013;

7.       di dare atto che il versamento delle liquidazioni, da effettuarsi nel rispetto delle disposizioni indicate nell'Allegato C, è subordinato anche alla effettiva disponibilità di cassa;

8.       di affidare la valutazione dei progetti pervenuti ad un apposito nucleo di valutazione nominato dal Direttore della Sezione Formazione;

9.       di incaricare la Sezione Formazione dell'adozione di ogni ulteriore e conseguente atto relativo alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi;

10.   di incaricare la Sezione Formazione dell'esecuzione del presente atto;

11.   di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

12.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 26 comma 1 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;

6.       di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.

(L’allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, ndr)

448_AllegatoB_272339.pdf
448_AllegatoC_272339.pdf

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