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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 40 del 15 aprile 2014


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 286 del 11 marzo 2014

Sperimentazione gestionale "Istituto Codivilla Putti" di Cortina D'Ampezzo. Presa d'atto della cessazione. Legge regionale 5 aprile 2013, n. 3, art. 13.

Note per la trasparenza

Si prende atto della cessazione della sperimentazione gestione “Istituto Codivilla Putti” di Cortina d’Ampezzo disposta dall’art. 13 della legge regionale 5 aprile 2013, n. 3.

L'Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.

L'art. 9 bis del decreto legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992, e sue successive modifiche ed integrazioni, prevede che le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano autorizzino programmi di sperimentazione gestionale aventi a oggetto nuovi modelli gestionali che prevedano forme di collaborazione tra strutture del Servizio sanitario nazionale e soggetti privati, anche attraverso la costituzione di società miste a capitale pubblico privato.

La DGR n. 740 del 19 marzo 1999 prevedeva, per l'Azienda Ulss n. 1 di Belluno, che l'Ospedale di Cortina d'Ampezzo fosse "sede di sperimentazione gestionale". Successivamente con DGR n. 445 del 15 febbraio 2000, la Giunta Regionale ha espresso parere di congruità sulla deliberazione n. 1331 del 1 gennaio 1999 dell'Azienda Ulss n. 1 ad oggetto "Progetto per la sperimentazione gestionale regionale dell'Ospedale di Cortina", con alcune prescrizioni.

A seguito della novellazione dell'art. 9 bis del decreto Legislativo n. 502/92 introdotta dal decreto legislativo n. 229 del 19 giugno 1999 ed in ottemperanza alla prescrizioni regionali di cui alla DGR n. 445/2000, l'Azienda Ulss n. 1, con proprio provvedimento n. 420 del 14 marzo 2001, ha ritenuto di integrare il progetto di sperimentazione.

La Giunta Regionale con DGR n. 1426 del 8 giugno 2001 ha approvato la proposta di progetto di Sperimentazione gestionale e con DGR 844 del 12 aprile 2002 ha autorizzato l'avvio della sperimentazione medesima.

Conseguentemente alla conclusione dell'iter procedimentale, aggravato dalle intervenute modifiche legislative nazionali, la sperimentazione gestionale pubblico-privato dell'Ospedale Codivilla Putti è stata avviata il 1 luglio 2003. Dalla medesima data è diventata operativa la Società all'uopo costituita con il socio privato di minoranza individuato dall'Azienda Ulss n 1 mediante procedura ad evidenza pubblica.

La previsione dell'Ospedale Codivilla Putti quale sede di sperimentazione gestionale è stata, inoltre, confermata dalle successive deliberazioni regionali in materia di dotazione ospedaliera (DGR n. 3223 del 8 novembre 2002 e DGR n. 751 del 11 marzo 2005).

Con DGR n. 3248 del 17 ottobre 2006 la sperimentazione gestionale è stata prorogata fino al 30 giugno 2009.

Con DGR 5 maggio 2009 n. 1314, all'approssimarsi delle scadenze delle sperimentazioni gestionali ancora in essere, la Giunta regionale ha stabilito di effettuare un'analisi ed una valutazione dell'attività svolta dalle medesime e ha dato incarico al Segretario Regionale Sanità e Sociale di istituire, a tal fine, un gruppo di lavoro composto da esperti esterni all'Amministrazione regionale, successivamente nominato con decreto 28 maggio 2009 n. 36. La Giunta regionale ha altresì previsto che, nelle more della conclusione di tali lavori, le sperimentazioni gestionali in essere proseguissero nell'erogazione delle prestazioni, senza soluzione di continuità, secondo i termini e le modalità già autorizzati dalla Giunta Regionale in sede di approvazione del progetto.

Il gruppo di lavoro istituito con il citato decreto del Segretario Regionale Sanità e Sociale n. 36/09 ha predisposto una relazione recante l'analisi della situazione emergente dalla gestione delle sperimentazioni gestionali e alcune considerazioni utili per la definizione del loro futuro assetto. Tale relazione è stata quindi trasmessa con nota del Segretario alla Sanità e Sociale, prot. 725108 del 30.12.09, al Presidente della Giunta Regionale che ha provveduto all'inoltro ai componenti la Giunta stessa.

La Giunta Regionale, con la deliberazione n. 448 del 23 febbraio 2010, ha preso atto delle valutazioni conclusive espresse dal gruppo di lavoro, al fine di una valutazione circa il futuro assetto giuridico delle strutture indicate, ed ha rinviato ad un successivo provvedimento le determinazioni relative alle diverse strutture esaminate.

La sperimentazione gestionale in parola ha, quindi, proceduto, senza soluzione di continuità, nelle more dell'adozione del precitato provvedimento.

Merita ora ricordare che nel luglio 2011, con DGR n. 15/DDL, è iniziato il fondamentale processo che ha consentito all'Amministrazione Regionale di dotarsi, dopo circa 15 anni dal precedente, del nuovo strumento di programmazione sanitaria: il Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016, approvato il 29 giugno 2012 con la legge regionale n. 23

Nell'anno 2013, poi, è stata approvata la legge regionale n. 3 (Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013) che, all'art. 13, ha disposto la cessazione della sperimentazione gestionale e lo scioglimento della società, stabilendo, altresì, che la Giunta Regionale, nel predisporre le schede di dotazione ospedaliera ai sensi della lr 29 giugno 2012, n. 23 (PSSR 2012-2016), assegni all'ospedale Codivilla-Putti le opportune dotazioni ospedaliere per una gestione pubblica da parte dell'Azienda ULSS n. 1.

Il procedimento di adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera è stato avviato con la DGR n. 68/CR del 18 giugno 2013 ed ha trovato positiva conclusione nel recente provvedimento n. 2122 del 19 novembre 2013 (Adeguamento delle schede di dotazione ospedaliera delle strutture pubbliche e private accreditate, di cui alla l.r. 39/1993, e definizione delle schede di dotazione territoriale delle unità organizzative dei servizi e delle strutture di ricovero intermedie. PSSR 2012-2016. Richiesta di parere alla Commissione Consiliare. Art. 9, comma 1, ed art. 10, comma 1, l.r. 23/2012.). Tale atto prevede che l'Ospedale di Cortina sia qualificato quale "struttura privata accreditata a indirizzo extraregionale da assegnare con pubblica gara", con una dotazione complessiva di 70 posti letto (40 per "Ortopedia e Traumatologia" e 30 per "Recupero e riabilitazione funzionale), con la presenza di un Punto di Primo Intervento di tipo B e la garanzia del mantenimento dei servizi ambulatoriali per i residenti.

Nel frattempo, a seguito della note dell'Azienda Ulss n. 1, prot. 30550/DG del 16 ottobre 2013 e prot. 32622/DG del 5 novembre 2013 (documenti agli atti della Direzione regionale Attuazione programmazione sanitaria) - con le quali venivano inviati rispettivamente una integrazione della relazione sulla gestione dell'anno 2012 ed il parere sulla cessazione della sperimentazione gestionale dello studio legale all'uopo incaricato dall'Azienda medesima unitamente alla richiesta di adozione di un provvedimento da parte della Giunta Regionale - la direzione regionale competente ha richiesto, con propria nota, prot. 496262 del 14 novembre c.a., sempre all'Azienda Ulss n. 1, di fornire una relazione circostanziata che evidenzi, in particolare:

  • la valutazione sulla gestione della sperimentazione gestionale, sia in termini di attività che economico/finanziari, nell'intero arco temporale della stessa;
  • ipotesi di iter procedimentale per l'attuazione del dettato normativo regionale.

Con nota, prot. 36311/DG del 6 dicembre 2013 (documento agli atti della Direzione regionale Attuazione programmazione sanitaria), l'Azienda Ulss ha dato riscontro a quanto richiesto.

Dalla documentazione sopra riportata emerge, in sintesi, quanto segue.

In merito alla valutazione sulla gestione delle sperimentazione gestionale viene evidenziato che l'andamento dei bilanci dal 2004 ad oggi della Società presenta un trend altalenante di risultati di esercizio. Nel complesso in nove anni di attività la Società ha perso 830 mila euro e ridotto il patrimonio netto al 30% (da 4,83 a 3,39 milioni di euro). Sotto il profilo della redditività, a fronte di un incremento del valore della produzione dal 2004 al 2012 del 24,6%, i costi di produzione sono cresciuti del 32,4%.

Anche l'andamento dell'attività ha avuto un trend altalenante; con un picco di attività nel 2011 per poi tornare a decrescere nel 2012. In particolare il cosiddetto "core-business" dell'attività doveva essere incentrato sulla cura dell'osteomielite che però dopo una prima fase di crescita è andata gradualmente scemando.

Per quanto concerne la possibilità di avviare progetti di investimento delle strutture esistenti, poco è stato fatto in questi anni e l'attuale congiuntura economica - che ha colpito in modo significativo il settore immobiliare anche in zone particolarmente redditizie come quelle del Comune di Cortina - non sembra lasciare grandi spazi di manovra ad iniziative in questo senso (si ricorda che circa metà dei 15 milioni di euro ipotizzati per la ristrutturazione del Codivilla dovevano derivare dall'alienazione dell'immobile che attualmente ospita il distretto socio-sanitario di Cortina).

Dall'analisi rappresentata si evince quindi una forte difficoltà da parte della Società a porsi come polo nazionale di riferimento ed eccellenza nella cura dell'osteomielite, obiettivo questo anche finalizzato a ridurre il suo peso sull'Azienda Ulss di riferimento, in termini di contenimento delle strutture di offerta sanitaria che indicono su un territorio a bassa densità abitativa quale quella del Cadore. Il mancato conseguimento di questo obiettivo ha portato a privilegiare altri settori di attività (ortopedia e riabilitazione), senza però aumentare significativamente la capacità attrattiva di pazienti fuori regione e ponendosi, pertanto, in concorrenza con analoghe strutture dell'Azienda Ulss n. 1 e di altre Aziende Ulss del Veneto. Si rappresenta quindi il rischio che, portando avanti gli investimenti sulle strutture esistenti, il potenziale aumento di attività vada prevalentemente a scapito delle risorse regionali e si traduca, nella pratica, in un ulteriore aumento dell'offerta sanitaria a pazienti della regione e, in particolare, dell'Azienda Ulss n. 1.

In merito all'ipotesi di iter procedimentale per l'attuazione del dettato normativo regionale, l'Azienda Ulss n. 1, come innanzi citato, aveva ritenuto opportuno e necessario affidare ad uno studio legale, esperto di diritto societario, l'incarico di redigere un parere sul percorso ritenuto più "sicuro", dal punto di vista giuridico, per portare a conclusione la sperimentazione. Pertanto, a seguito del citato parere, l'Azienda Ulss, con la nota soprarichiamata, evidenzia che il percorso individuato pone come condizione per le fasi successive un provvedimento della Giunta Regionale del Veneto che formalizzi la fine della sperimentazione gestionale. Sempre nella citata nota infatti viene indicato che ""Tale passaggio si rende opportuno in quanto specificatamente previsto nel "Contratto di Servizio" stipulato tra la Società e questa ULSS, che all'art. 3 così testualmente recita: "Le parti prendono atto che la sperimentazione avrà la sua naturale conclusione in seguito all'adozione della deliberazione della Giunta Regionale del Veneto avente ad oggetto i risultati della sperimentazione stessa."".

Per quanto sopra esposto, considerato in sintesi che i risultati negativi sono dovuti al fatto che il progetto di sperimentazione si è allontanato dagli obiettivi sanitari iniziali e alla constatazione che non ci sono garanzie di solido e consolidato equilibrio economico, con il presente provvedimento si procede a dare atto della cessazione della sperimentazione

Si rappresenta che sul contenuto del presente atto sono stati acquisiti i pareri della Sezione Affari Legislativi e dell'Area Avvocatura e dell'Azienda Ulss 1 di Belluno. (documenti agli atti della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria)

Infine, si dà atto che quanto disposto con il presente atto non comporta spese a carico del bilancio regionale.

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO l'art. 9 bis del Decreto Legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e sue successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la legge regionale 29 giugno 2012, n.23;

VISTA la legge regionale 5 aprile 2013, art. 13;

VISTA la DGR n. 740 del 19 marzo 1999;

VISTA la DGR n. 445 del 15 febbraio 2000;

VISTA la DGR n. 1426 del 8 giugno 2001

VISTA la DGR n. 3223 del 8 novembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la DGR n. 3248 del 17 ottobre 2006;

VISTA la DGR n. 1314 del 5 maggio 2009;

VISTA la DGR n. 448 del 23 febbraio 2010;

VISTA la DGR n. 2122 del 19 novembre 2013;

VISTO il Decreto del Segretario Regionale Sanità e Sociale n. 36 del 28 maggio 2009;

VISTA la nota del Direttore Generale dell'Azienda Ulss n. 1, prot. 30550/DG del 16 ottobre 2013 ad oggetto "Sperimentazione Gestionale Istituto Codivilla Putti di Cortina. Integrazione della relazione sulla gestione dell'anno 2012"

VISTA la nota del Direttore Generale dell'Azienda Ulss n. 1, prot. 32622/DG del 5 novembre 2013 ad oggetto "Sperimentazione Gestionale Istituto Codivilla Putti di Cortina. Richiesta adozione provvedimento della Giunta Regionale";

VISTA la nota del Direttore Generale dell'Azienda Ulss n. 1, prot. 36311/DG del 6 dicembre 2013 ad oggetto "Riscontro alla richiesta prot. N. 496262 del 14/11/2013 relativamente alla Sperimentazione Gestionale istituto Codivilla Putti di Cortina. L.R. n. 3/2013, art. 13";

Visto l'art. 2 co. 2 lett. c), e) ed o) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

delibera

1.       di dare atto, per le motivazioni riportate in premessa, della cessazione della sperimentazione gestionale "Istituto Codivilla Putti" di Cortina d'Ampezzo;

2.       di approvare le disposizioni ed i principi contenuti in premessa non richiamati espressamente nel presente dispositivo;

3.       di dare atto che quanto disposto con il presente atto non comporta spese a carico del bilancio regionale;

4.       la Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria è incaricata dell'esecuzione del presente atto;

5.       di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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