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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 1 del 03 gennaio 2014


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2376 del 16 dicembre 2013

Programmazione dell'offerta formativa per Operatore di Assistenza Termale. Apertura termini. L.R. 21/2002.

Note per la trasparenza

Apertura termini per la presentazione di progetti formativi rivolti ad aspiranti Operatori di Assistenza Termale.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue:

Tra le attività inserite nell'offerta formativa regionale, è prevista una specifica linea dedicata alla qualificazione degli Operatori di Assistenza Termale e finalizzata all'incremento delle professionalità nel settore termale veneto.

A tal proposito va precisato che il Consiglio Regionale ha approvato la L.R. n. 21/2002 "La figura professionale dell'Operatore di Assistenza Termale" che ha posto il Veneto tra le poche regioni d'Italia a dotarsi di un apposito strumento legislativo.

In coerenza con le previsioni normative, la Giunta Regionale ha provveduto alla programmazione degli interventi formativi attraverso una periodica emanazione di Avvisi Pubblici per la presentazione di progetti formativi, in relazione ad un costante rapporto con le associazioni professionali di categoria e con le organizzazioni scientifiche.

Giova ricordare che con DGR n. 3160 del 14/12/2010 la Giunta Regionale ha approvato l'ultimo Avviso Pubblico per la programmazione degli interventi formativi del periodo 2010/2013.

Il settore termale rappresenta un comparto rilevante del sistema economico, turistico, produttivo ed occupazionale del nostro paese e l'Italia è infatti la nazione europea che vanta una straordinaria risorsa termale, il maggior numero di stabilimenti, e vere e proprie città termali; il settore termale in Italia conta infatti circa 350 stabilimenti, distribuiti in 20 regioni e 170 comuni, con 17 mila addetti ed un fatturato di 380 milioni di euro, di cui 200 a carico del servizio sanitario nazionale (sono il 72 per cento i pazienti convenzionati); l'indotto del settore termale (considerando soprattutto il comparto ricettivo e ricreativo) può essere quantificato in 4,5 miliardi di euro di fatturato e 73 mila posti di lavoro.

Negli ultimi decenni il settore ha attraversato numerose fasi di trasformazione, evoluzione, crisi, con un profondo cambiamento del profilo dell'utenza reale e potenziale. È mutata la domanda di mercato e conseguentemente l'offerta dell'attività termale, così come la concezione del termalismo. Dal termalismo sanitario sociale, attivo nei centri convenzionati con il servizio sanitario nazionale e quindi dipendenti essenzialmente da una concezione sanitaria e terapeutica delle acque, con un contributo finanziario consistente in termini di spesa sanitaria pubblica, si è progressivamente passati ad una nuova concezione di benessere termale con il quale accanto al fondamentale apporto delle acque termali ed alla certezza validata delle cure, si sono affermate prestazioni legate al relax, agli stili di vita, più distanti da vincoli di carattere sanitario, ma determinanti per l'affermazione di nuove forme e destinazioni turistiche.

Lo sviluppo del comparto «benessere» che ha visto la nascita di interessanti esperienze pubbliche e private e di importanti investimenti, pur non risultando risolutivo per le difficoltà che vive il settore termale più tradizionale, ha comunque mostrato le grandi potenzialità dell'integrazione fra le declinazione del «wellness» e quella «terapeutico-sanitaria» che va salvaguardata e rilanciata.

In tale contesto va richiamato il ruolo del sistema termale veneto, rappresentato in modo peculiare dal distretto termale euganeo che fa riferimento alle zone dei Colli Euganei Veneti, più precisamente ai comuni in provincia di Padova nel comprensorio di Abano Terme, Montegrotto Terme, Battaglia, Galzignano e Teolo.

L'Avviso del quale si propone la presentazione, in continuità con gli interventi realizzati a favore del settore termale negli scorsi anni, intende quindi fornire un concreto supporto a favore del sistema produttivo termale del Veneto.

Merita di essere ricordato che per meglio definire le competenze, il ruolo, le attività della figura professionale dell'Operatore di Assistenza Termale e l'organizzazione didattica del corso di formazione, si è reso opportuno, ai sensi dell'art. 12 della L.R. n. 21/2002, procedere ad una modifica delle tabelle A, B e C della citata legge; la modifica è stata approvata con DGR n. 2330/2005.

Va infine precisato che i percorsi formativi che saranno presentati in adesione all'Avviso del quale si propone l'approvazione, rientrano nell'ambito delle attività a riconoscimento ai sensi dell'art. 19 della L.R. n. 10/90, quindi senza oneri a carico del bilancio regionale.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all'approvazione della Giunta Regionale l'Avviso pubblico (Allegato A), la Direttiva per la presentazione dei progetti formativi (Allegato B) e gli Adempimenti per la gestione delle attività (Allegato C), alla luce della normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente.

Lo schema delle finestre temporali di presentazione delle domande di riconoscimento dei progetti formativi e i relativi termini per la conclusione dell'istruttoria, riprende quello oramai consolidato per la gran parte dell'attività formativa a riconoscimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-    UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

-   Vista la L. n. 845/1978 "Legge quadro in materia di formazione professionale";

-   Vista la L.R. n. 10/1990 "Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro"e successive modifiche ed integrazioni;

-   Vista la L.R. n. 19/2002, "Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati";

-   Vista la L.R. n. 21/2000 "La figura professionale dell'Operatore di Assistenza Termale";

-   Vista la DGR n. 2330/2005 "L.R. n. 21/2002 "La figura professionale dell'Operatore di Assistenza Termale. Approvazione tabelle A, B e C ai sensi dell'art. 12 L.R. n. 21/2002 e approvazione bando per la realizzazione dei percorsi formativi per il rilascio della qualifica di Operatore di Assistenza Termale. Anni formativi 2005 e 2006.";

-   Vista la L.R. n. 23/2010, "Modifiche della L.R. n. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione";

-   Vista la DGR n. 3289/2010 "L.R. n. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati". Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio 2010";

delibera

1.   di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;

2.   di approvare, per i motivi indicati in premessa, l'Avviso pubblico per la presentazione di progetti formativi per Operatore di Assistenza Termale, Allegato A;

3.   di approvare, secondo le motivazioni esposte in premessa, la relativa Direttiva per la presentazione di progetti formativi, Allegato B e gli Adempimenti per la gestione delle attività, Allegato C;

4.   di stabilire che le domande di ammissione al riconoscimento e relativi allegati dovranno essere spediti con le modalità e nei termini indicati dalla citata Direttiva - Allegato B - alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Formazione, per via telematica inviando una mail all'indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, protocollo.generale@pec.regione.veneto.it pena l'esclusione. I termini indicati valgono anche per la produzione delle stampe definitive dei progetti attraverso l'apposita funzione del sistema di acquisizione dati "on line". La presentazione dei progetti e della relativa documentazione costituisce presunzione di conoscenza e di accettazione senza riserve delle specifiche disposizioni riguardanti la materia;

5.   di affidare la valutazione dei progetti pervenuti ad un apposito nucleo di valutazione nominato dal Dirigente Regionale della Direzione Formazione;

6.   di incaricare la Direzione Formazione dell'adozione di ogni ulteriore e conseguente atto relativo alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi;

7.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

8.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'art. 26, comma 1 del Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33;

9.   di incaricare la Direzione regionale Formazione dell'esecuzione del presente atto;

10.   di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.

 

(L'allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, ndr)

2376_AllegatoB_264812.pdf
2376_AllegatoC_264812.pdf

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