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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 1 del 03 gennaio 2014


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2332 del 16 dicembre 2013

Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR-FSC) 2007-2013. Asse 3 "Beni Culturali e Naturali", Linea d'intervento 3.2 "Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale". Approvazione della procedura per la presentazione delle proposte a regia regionale.

Note per la trasparenza

Con il presente atto viene approvata la procedura per la raccolta e la verifica dei progetti strategici a regia regionale presentata dagli Enti Parco regionali, dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e da Veneto Agricoltura a valere sul Programma Attuativo Regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (PAR-FSC) 2007-2013, Linea di intervento 3.2 "Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale".

Il Vice Presidente Marino Zorzato, di concerto con l'Assessore Franco Manzato, riferisce quanto segue.

Il Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007/2013 definisce la strategia di politica regionale unitaria, comunitaria e nazionale finanziata dalle risorse aggiuntive comunitarie (Fondi strutturali) e nazionali (Fondo di cofinanziamento nazionale ai fondi strutturali e Fondo per le Aree Sottoutilizzate - FAS).

Il Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), ora denominato Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), costituisce lo strumento con cui si dà unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale che, in attuazione dell'art. 119, comma 5, della Costituzione, sono rivolti al riequilibrio economico e sociale fra le aree del Paese.

Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) con Delibera n. 166 del 21/12/2007 e successive nn. 1/2009 e 1/2011, sulla base del contenuto del QSN e tenuto conto delle decisioni condivise nel processo di partenariato istituzionale, ha definito le procedure tecnico - amministrative e finanziarie necessarie per l'utilizzo delle risorse FAS/FSC, recepite dalla Regione Veneto con D.G.R. n. 1186 del 26/07/2011 con la quale è stata approvata l'ultima versione del Programma Attuativo Regionale (PAR FSC Veneto 2007-2013).

Con Delibera n. 9 del 20/01/2012 il CIPE ha preso atto, con prescrizioni, del PAR-FSC presentato dalla Regione Veneto e successivamente il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), a seguito del soddisfacimento di tali prescrizioni, ha messo a disposizione della Regione le risorse del PAR-FSC con Decreto del Direttore della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria del 01/08/2012.

Il PAR approvato destina le risorse in sei Assi prioritari a loro volta distinti in Linee di intervento, per la cui attuazione sono state individuate con D.G.R. n. 725 del 07/06/2011, le Strutture regionali Responsabili dell'Attuazione (SRA).

L'Unità di Progetto Foreste e Parchi è stata individuata quale Struttura Responsabile dell'Attuazione della Linea d'intervento 3.2 "Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale" all'interno dell'Asse prioritario 3 "Beni Culturali e Naturali".

La Linea di intervento 3.2 è volta alla valorizzazione del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale, garantendo il collegamento ecologico e funzionale fra aree ad elevato valore ambientale e naturale, e alla riqualificazione naturalistica del territorio nel suo complesso.

Tra gli ambiti territoriali e operativi di intervento sono stati individuati i territori dei parchi e delle riserve e tra questi: il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, i cinque parchi regionali (Parco Regionale dei Colli Euganei, Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d'Ampezzo, Parco Naturale Regionale della Lessinia, Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, Parco Naturale Regionale del Delta del Po), nonché tutte le riserve naturali regionali.

In questa prima fase attuativa il MISE ha accreditato alla Regione Veneto una prima quota di finanziamento pari all'8% dell'importo complessivo del programma, allocata sul capitolo n. 101021 "Fondo per la programmazione FSC 2007-2013" del Bilancio 2013, riservandosi di accreditare le quote successive al progressivo avanzamento della spesa.

La Giunta Regionale, con D.G.R. n. 487 del 16/04/2013, oltre ad individuare l'Autorità di Audit, ha provveduto all'approvazione del "Manuale per il Sistema di Gestione e Controllo del Programma Attuativo regionale PAR FSC Veneto 2007-2013" predisposto dalla Direzione Programmazione, Autorità di Gestione del programma.

Il "Manuale per il Sistema di Gestione e Controllo del Programma Attuativo regionale PAR-FSC Veneto 2007-2013", indica, tra l'altro, le modalità di selezione degli interventi prevedendo la possibilità di avviare una "procedura a regia regionale" per l'identificazione di attuatori e progetti da avviare al finanziamento regionale su base partenariale, in presenza di una platea ristretta di potenziali beneficiari.

Per dare attuazione alla linea di intervento 3.2 individuata dal PAR, la Regione del Veneto, intende avvalersi in questa fase, degli Enti Parco presenti nel territorio regionale, istituiti con la finalità di tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, di cui alla Legge quadro sulle aree protette n. 394/1991 rispettivamente con:

-          L.R. 10/10/1989, n. 38 "Norme per l'istituzione del parco regionale dei Colli Euganei";

-          L.R. 30/01/1990, n. 12 "Norme per l'istituzione del parco naturale regionale della Lessinia";

-          L.R. 22/03/1990, n. 21 "Norme per l'istituzione del parco naturale regionale delle Dolomiti d'Ampezzo";

-          L.R. 28/01/1991, n. 8 "Norme per l'istituzione del parco naturale regionale del Fiume Sile";

-          L.R. 08/09/1997, n. 36 "Norme per l'istituzione del parco naturale regionale del Delta del Po";

-          D.M. 20/04/1990 "Istituzione del parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi".

È intenzione, inoltre, di avvalersi dell'Azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agroalimentare, denominata Veneto Agricoltura, Ente istituito con L.R. n. 35/1997, di diritto pubblico economico dotato di personalità giuridica propria, che opera in attuazione di indirizzi e direttive emanati rispettivamente dal Consiglio e dalla Giunta regionale e che ne esercita anche la vigilanza. In particolare Veneto Agricoltura gestisce il patrimonio forestale, i vivai e le riserve naturali di proprietà regionaleed opera in attuazione di progetti comunitari, statali e regionali, in materia agricola, forestale ed agroalimentare, su richiesta della Giunta regionale, nonché di altri soggetti pubblici o privati.

Per le ragioni sopraesposte appare prioritario assegnare parte delle risorse che saranno messe a disposizione per la Linea d'intervento 3.2 "Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale" a progetti a regia regionale che esprimano progettualità strategiche con finalità di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale.

In coerenza con Programma Regionale di Sviluppo (PRS) che rappresenta il quadro di riferimento per la politica regionale del Veneto e nel rispetto delle priorità individuate dai documenti normativi e di programmazione nazionali e regionali, tra cui il Quadro Strategico Nazionale (QSN) e il Documento Strategico Regionale, come specificato nel PAR, sono state individuate alcune tipologie d'intervento atte a valorizzare e riqualificare il territorio naturale nel suo complesso favorendo il collegamento ecologico e funzionale fra aree ad elevato valore ambientale e naturale.

Le tipologie di intervento realizzabili ed ammissibili sono:

- interventi di conservazione, ripristino, manutenzione straordinaria, degli ambiti di interesse naturalistico;

- interventi selvicolturali ed ambientali di natura straordinaria atti al mantenimento e al miglioramento delle aree di maggior pregio naturalistico con riferimento alla biodiversità;

- realizzazione di "ponti verdi" (sottopassi, ponti, tunnel per anfibi, ecc.). Gli attraversamenti faunistici delle infrastrutture stradali hanno lo scopo di migliorare i collegamenti degli habitat delle specie animali che compiono migrazioni o spostamenti, in particolare delle specie minacciate, favorendo lo scambio genetico di popolazioni sempre più isolate, tenendo conto anche dello spostamento sempre più accentuato degli spazi vitali causato dai cambiamenti climatici;

- interventi di carattere infrastrutturale funzionali alla gestione dell'area naturale e della rete ecologica regionale atti a favorirne la scoperta e la conoscenza (formazione di percorsi ciclo-pedonali, centro visite, etc.);

- acquisizione da parte degli enti pubblici di aree di interesse naturalistico;

- recupero del patrimonio edilizio esistente, laddove possibile con le tecniche della bio-edilizia, e acquisto di attrezzature, allestimenti e mobilia interna, al fine di un loro riuso per attività educative, eco-turistiche e ricettive;

- recupero e sistemazione dei siti archeologici e delle vie antiche a tutela delle tradizioni locali;

- sistemazione delle strutture della bonifica e del paesaggio rurale all'interno delle aree naturali (terrazzamenti, ciglionamenti, muretti di recinzione, ecc.);

- sistemazione e/o realizzazione di percorsi di visita (percorsi trekking, nordic-walking, percorsi ciclo-pedonali, ippovie, viabilità storica e rurale, strade minori panoramiche) e delle relative aree attrezzate, aree di sosta per il pic-nic, il camping e la sosta camper, e strutture di supporto all'escursionismo (torri e capanni di osservazione, info-point e welcome area, cartellonistica e segnaletica, passerelle in legno, spazi multifunzionali a supporto del visitatore, spazi espositivi e didattici, ecc.);

- sistemazione e attrezzatura delle sponde delle vie d'acqua (corsi d'acqua e canali di bonifica, zone umide, bacini lacuali) con approdi e aree attrezzate per una fruizione turistica sostenibile;

- sistemazione e/o realizzazione di aree attrezzate per le attività sportive outdoor legate alla natura (aree e percorsi per l'interpretazione naturalistica, percorsi salute, ecc.);

- promozione turistica (guide, depliant, prodotti multimediali, sistemi informativi integrati, prodotti scientifici o didattico-divulgativi, materiale illustrativo e promozionale);

- la redazione di specifici studi (faunistici, botanici, ecc.) atti ad approfondire le conoscenze ai fini di una migliore gestione delle aree naturali protette.

Per la realizzazione degli interventi, in risposta alla presente procedura a regia regionale, saranno considerate ammissibili le spese sostenute nel rispetto della normativa nazionale di riferimento, D.P.R. 3 ottobre 2008 n. 196 e successive modifiche, nonché ai criteri di carattere generale contenuti nel "Manuale per il Sistema di gestione e Controllo" approvato con D.G.R. 487/2013. Per una elencazione delle spese ammissibili si rinvia all'Allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

I progetti per essere considerati ammissibili, dovranno essere presentati, in forma di Scheda Progetto (Allegato B) accompagnata da formale richiesta a firma del legale rappresentante dell'Ente, entro e non oltre 15 giorni dalla data di approvazione del presente provvedimento.

Inoltre, i progetti a regia regionale, dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche e criteri di selezione:

-          avere una dimensione finanziaria tra € 500.000,00 ed € 1.500.000,00;

-          prevedere una durata massima per la conclusione dei lavori di 36 mesi dalla data di comunicazione del finanziamento;

-          prevedere un crono programma che evidenzi la tempistica relativa alla progettazione, ai procedimenti autorizzatori eventualmente necessari, alle procedure di aggiudicazione degli appalti e delle forniture ove presenti, all'avvio dei lavori e alla conclusione dell'intervento e alla consegna della relativa documentazione;

-          contenere la dimostrazione della sostenibilità finanziaria e gestionale;

-          coerenza degli interventi nelle aree naturali protette e nei siti Natura 2000 con gli strumenti di pianificazione naturalistica ed ambientale vigenti o adottati (Piani ambientali, Piani di gestione Natura 2000);

-          piena integrazione tra le politiche di valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del paesaggio con le politiche del turismo e l'attrattività territoriale;

-          capacità di promuovere progetti di valorizzazione e promozione delle risorse locali in grado di integrare le diverse filiere produttive dei contesti locali;

-          sostenibilità ambientale: gestione e controllo su aree di pregio naturalistico, rilevanza rispetto alla natura, all'ambiente e al turismo sostenibile, presenza di accorgimenti tecnici volti alla minimizzazione/mitigazione degli impatti sulle risorse naturali, ambientali e paesaggistiche;

-          inserimento in strategie di area vasta e di riqualificazione ambientale del territorio nel suo complesso;

-          previsione di adeguate forme di informazione, educazione ambientale e concertazione a livello locale;

-          fruibilità del progetto da parte delle famiglie e delle persone disabili, anche attraverso l'allestimento di appositi spazi;

-          servizi di informazione circa l'offerta e la fruibilità dei servizi alle persone e alle famiglie.

Successivamente alla presentazione da parte degli Enti Parco e di Veneto Agricoltura delle Schede Progetto, le stesse, dopo l'istruttoria a cura della SRA, verranno sottoposte alla consultazione del Tavolo di Partenariato e successivamente i progetti saranno approvati con deliberazione della Giunta Regionale.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

VISTO il D.P.R. 03/10/2008, n. 196;

VISTE le Delibere CIPE nn. 166/2007, 1/2009, 79/2010, 1/2011 e 9/2012;

VISTE le DD.GG.RR. nn. 725/2011, 1186/2011 e 487/2013;

CONSIDERATE le motivazioni esposte in premessa dal relatore;

delibera

1.    di stabilire, con riferimento alla linea di intervento 3.2 "Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale", per i progetti presentati dagli Enti parco del Veneto e da Veneto Agricoltura, la procedura a regia regionale;

2.    di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, le modalità espresse in premessa di raccolta e verifica dei progetti a regia regionale a valere sull'Asse 3 "Beni Culturali e Naturali", linea di intervento 3.2 "Valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale", di cui al Programma Attuativo Regionale - PAR-FSC Veneto 2007-2013;

3.    di demandare al Dirigente dell'Unità di Progetto Foreste e Parchi (Struttura Responsabile dell'Attuazione) la raccolta, secondo le modalità descritte in premessa, delle progettualità provenienti dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, dai cinque Parchi regionali (Parco Regionale dei Colli Euganei, Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d'Ampezzo, Parco Naturale Regionale della Lessinia, Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, Parco Naturale Regionale del Delta del Po) e da Veneto Agricoltura;

4.    di fare rinvio, per le disposizioni e le tipologie di spese ammissibili all'Allegato A e per quanto attiene la forma di presentazione delle proposte progettuali all'Allegato B, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto;

5.    di demandare a successivo provvedimento della Giunta regionale l'approvazione delle progettualità strategiche già sottoposte al Tavolo di Partenariato, nonché delle modalità di attuazione, di determinazione dell'importo del contributo e il conseguente impegno di spesa;

6.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

7.    di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 26, comma 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

8.    di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

2332_AllegatoA_264748.pdf
2332_AllegatoB_264748.pdf

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