Bur n. 116 del 31 dicembre 2013

Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2207 del 03 dicembre 2013

Programma Nazionale di Riforma 2014 - Primo Contributo della Regione del Veneto.

Il Vice Presidente Marino Zorzato, riferisce quanto segue.

Nell'ambito del ciclo annuale di coordinamento ex ante delle politiche macroeconomiche e di bilancio europee, il Programma Nazionale di Riforma (PNR) si colloca come tappa del Semestre europeo, e costituisce un momento cruciale per accordare le linee guida della politica economica nazionale con gli orientamenti di policy stabiliti dall'Unione Europea.

Il PNR rappresenta il documento che delinea le riforme nazionali di medio lungo periodo avviate in risposta alle Raccomandazioni, illustra la portata degli interventi in atto, la loro coerenza con gli orientamenti comunitari ed il loro impatto atteso. Esso permette di valutare il percorso compiuto sulla strada delle riforme sollecitate dalle Istituzioni europee. Al medesimo tempo, il PNR presenta un'agenda di interventi previsti per i mesi successivi, in risposta alle principali sfide che occorre ancora affrontare per riportare il Paese su un sentiero di crescita sostenibile e durevole, delineando così il percorso attraverso il quale l'Italia intende perseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020. Il PNR costituisce parte portante del Documento di Economia e Finanza.

Lo stato di attuazione delle riforme riportato nel PNR, anche nel rispetto del raggiungimento dei Target Europa 2020, consente di tracciare in modo costante i cambiamenti dovuti alle riforme avviate in Italia. A tale scopo, le Amministrazioni centrali, le Regioni e le Province Autonome sono state chiamate a fornire, attraverso la compilazione di apposite schede, indicazioni in merito alle misure di propria competenza attuate in risposta alle Raccomandazioni (CSR) della Commissione europea e degli indicatori dei Target Europa 2020 per l'Italia. Questa metodologia consente inoltre alle Autorità centrali il corretto svolgimento dei lavori preparatori alla stesura del nuovo PNR, ed ha lo scopo di affinare la verifica dell'attuazione delle riforme a livello nazionale e regionale, per poter dar conto degli impegni assunti dall'Italia alla Comunità europea.

Anche quest'anno, il terzo consecutivo, attraverso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, è stato richiesto il contributo delle Regioni per la compilazione della scheda predisposta dal Dipartimento per le politiche europee e dal Dipartimento del Tesoro ed elaborata sulla base delle Raccomandazioni Specifiche per Paese per l'anno 2013 adottate dal Consiglio europeo il 9 luglio scorso.

Le Raccomandazioni quest'anno contengono sei moniti corrispondenti a specifici macrotemi in riferimento ai provvedimenti strategici che viene auspicato l'Italia adotti:

1. finanza pubblica e spending review;
2. riforme della pubblica amministrazione e capacità amministrativa;
3. riforma del settore bancario;
4. interventi sul mercato del lavoro;
5. revisione del sistema fiscale;
6. apertura del mercato nel settore dei servizi.

Attraverso la compilazione della scheda la Regione comunica quali siano state le riforme e le azioni attivate in risposta alle Raccomandazione europee e ai target di Europa 2020 ed esprime pertanto le scelte strategiche effettuate dall'Amministrazione regionale. In particolare è articolata in tre sezioni:

• interventi legislativi regionali rilevanti per rispondere alle raccomandazioni (misure specifiche e tempistica),
• eventuali misure non classificabili nelle raccomandazioni ma rilevanti per il PNR,
• target della strategia Europa 2020.

Il PNR 2014 comprenderà i provvedimenti cronologicamente compresi nel periodo aprile 2013 - febbraio/marzo 2014 ma per ragioni di ordine pratico il Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE) ha deciso di impostare l'indagine in due sessioni. Pertanto, questa prima risposta regionale riguarda il periodo aprile-ottobre 2013. Seguirà una seconda indagine per completare l'arco temporale.

In continuità con il passato, il contributo regionale (allegato A) è stato definito dalla Direzione Programmazione collazionando tutti gli apporti pervenuti dalle Strutture regionali, che hanno provveduto ad individuare i propri referenti.

Il contributo regionale verrà riletto dalla Conferenza delle Regioni e integrato con quello delle altre Regioni per la predisposizione di una prima bozza, rispetto alla quale l'Amministrazione potrà esprimere osservazioni e/o integrazioni.

Seguirà la seconda rilevazione che integrerà il documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni. Il documento finale andrà a costituire un capitolo del PNR 2014 denominato "Le Regioni in Campo".

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

• UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale da atto che la competente struttura regionale ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
• VISTA la Comunicazione della Commissione Europea COM(2010) 2020 del 3 marzo 2010;
• VISTA la Raccomandazione del Consiglio Europeo del 9 luglio 2013 (2013/C 217/11);
• VISTA la Legge 24 dicembre 2012, n. 234;
• CONSIDERATA la lettera della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 25 ottobre 2013 protocollo n. 4949/C3UE;
• CONSIDERATA la lettera della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 13 novembre 2013 protocollo n. 5336/C3UE;

delibera

(seguono allegati)

Torna indietro