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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 90 del 25 ottobre 2013


Materia: Opere e lavori pubblici

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1825 del 15 ottobre 2013

Sisma del maggio 2012. Disposizioni finalizzate alla messa in sicurezza degli edifici ospitanti attività produttive colpite dagli eventi sismici del maggio 2012. (D.L. 74/12, convertito in L. 122/12, art. 3 commi dal 7 al 10).

Note per la trasparenza:

Bando per la concessione di contributi per interventi di messa a norma antisismica degli edifici ospitanti attività produttive, assimilabili a capannoni industriali, nei Comuni di Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Occhiobello, Stienta, Bagnolo di Po, Calto, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Castelmassa, Ceneselli, Gavello, Giacciano con Baruchella, Melara, Pincara, Salara, Trecenta, Adria, Bergantino, Castelnovo Bariano, in conseguenza del sisma del maggio 2012.

 

L'Assessore Massimo Giorgetti di concerto con l'Assessore Marialuisa Coppola riferisce quanto segue.

Il territorio della Provincia di Rovigo, in quanto limitrofo all'area emiliana in cui si è localizzato l'epicentro, è stato colpito nel mese di maggio 2012 da una serie di eventi sismici che hanno determinato il riconoscimento dello stato di emergenza, con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012.

 

Con il successivo D.L. 6 giugno 2012, n. 74 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo il 20 e 29 maggio 2012", come convertito, con modificazioni, nella Legge 1 agosto 2012, n. 122, lo stato di emergenza è stato prorogato, ai sensi dell'art. 1, c. 3, fino al 31 maggio 2013.

Con la citata Legge 122/2012 sono state altresì disciplinate le modalità di intervento in tutte le aree colpite, procedendo a nominare i Presidenti delle Regioni interessate "Commissari Delegati per gestire l'emergenza sismica" che, come tali, possono avvalersi dei Sindaci dei Comuni e dei Presidenti delle Province per procedere agli interventi urgenti.

E' noto che negli edifici ospitanti le attività produttive, assimilabili ai capannoni industriali, sviluppati in genere su un unico piano, le caratteristiche strutturali denotano spesso la mancanza di continuità strutturale, grandi luci, e quindi la teorica scarsa resistenza ad importanti azioni orizzontali.

Pertanto, secondo la procedura di cui all'art. 7, commi dal 7 al 10 della citata L. 122/2012, si prevede che, per le attività produttive situate in edifici simili, che ricadono nei comuni elencati nell'Allegato 1 alla citata L. 122/2012 (per il Veneto, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Occhiobello e Stienta), il titolare dell'attività debba chiedere ad un professionista abilitato di effettuare una verifica di sicurezza dell'edificio secondo le norme tecniche in vigore; a seguito della verifica, il tecnico fornisce al titolare una relazione, chiamata "relazione per il committente", nella quale evidenzia se l'edificio può continuare ad essere utilizzato nello stato di fatto, o se devono essere effettuati interventi di rafforzamento con particolare riferimento ai seguenti tre aspetti:

1)      mancanza di collegamenti tra elementi strutturali verticali ed elementi strutturali orizzontali, e tra questi ultimi;

2)      presenza di elementi di tamponatura prefabbricati non adeguatamente ancorati alle strutture principali;

3)      presenza di scaffalature non vincolate che contengono materiali pesanti che possano, nel loro collasso, coinvolgere la struttura principale causandone il danneggiamento e il collasso.

Qualora si possa continuare ad utilizzare l'edificio, per la ripresa delle attività economiche occorre il rilascio di un certificato di agibilità provvisorio da parte del tecnico; viceversa, qualora sull'edificio debbano essere effettuati interventi, il tecnico incaricato definisce gli interventi necessari alla messa in sicurezza, eventualmente predisponendo un progetto che consenta di raggiungere un livello di sicurezza pari almeno al 60% di quello richiesto per una nuova costruzione.

A seguito quindi degli eventi sismici del maggio 2012 - sia nella zona territoriale interessata dei citati Comuni di Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Occhiobello e Stienta, che per quanto riguarda i restanti Comuni della Provincia di Rovigo ricadenti sotto la gestione del Commissario Delegato per l'Emergenza Sismica (Bagnolo di Po, Calto, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Castelmassa, Ceneselli, Gavello, Giacciano con Baruchella, Melara, Pincara, Salara, Trecenta, Adria, Bergantino, Castelnovo Bariano) - va registrata pertanto la necessità di interventi di messa a norma di edifici ospitanti attività produttive, secondo quanto specificato in precedenza, in linea con quanto stabilito dalla citata L. 122/2012.

Tanto premesso, risulta necessario acquisire manifestazioni di interesse alla messa a norma degli edifici ospitanti esclusivamente attività produttive, assimilabili a capannoni industriali, da parte dei relativi proprietari.

A tal fine con il presente provvedimento si intende pertanto approvare:

•     un bando per la concessione di contributi di messa a norma antisismica degli edifici ospitanti esclusivamente attività produttive, assimilabili a capannoni industriali, di cui all'Allegato A, recante "Interventi di messa a norma antisismica degli edifici nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012. Bando ai fini dell'assegnazione di contributi regionali per interventi di messa a norma su edifici ospitanti attività produttive" alla presente deliberazione;

•    un modello di domanda diretto ad acquisire, da parte dei proprietari dei citati edifici, le manifestazioni di interesse a contributi di messa a norma antisismica, Allegato B alla presente deliberazione, recante "Interventi di messa a norma antisismica degli edifici ospitanti le attività produttive nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012. Modello di domanda".

Quanto precede, peraltro, anche nel rispetto della disciplina relativa agli aiuti di Stato "de minimis" ai sensi del REGOLAMENTO (CE) n. 1998 del 15.12 2006, ai cui effetti i titolari delle attività produttive verranno invitati a dare espressamente conto di eventuali altre erogazioni pubbliche ricevute nell'arco dei tre ultimi esercizi finanziari d'impresa, al precipuo scopo di evitare lo sforamento dell'ammontare massimo previsto dalla precitata disciplina comunitaria.

A seguito dell'acquisizione delle domande, verrà predisposta una graduatoria di merito, che terrà conto dei seguenti criteri di priorità:

a)      Ubicazione edificio ospitante attività produttiva nei Comuni di Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Occhiobello Stienta

punti 10

b)      Importo dei soli lavori strutturali:

 

-          fino a 50.000 €;

punti 4

-          da 50.000 € a 70.000 €;

punti 3

-          oltre 70.000 €

punti 2

c)      Edificio con numero di personale impiegato superiore a 15 unità

punti 2

d) Presenza di progetto definitivo o esecutivo di messa in sicurezza

punti 1

Nel calcolo del contributo saranno ammesse solo le spese per interventi strutturali (escluse le finiture) ed impiantistica strettamente connessa, e le relative spese tecniche, entrambe comprensive di IVA.

La concorrenza massima del contributo sarà pari al 50% delle spese lorde ammissibili di cui al capoverso precedente, con un contributo massimo concedibile pari a 70.000 Euro.

Saranno ammesse domande anche per edifici che siano oggetto di interventi strutturali già iniziati alla data di pubblicazione del presente provvedimento.

L'inizio dei lavori dovrà essere documentato, comunque successivo al 20 maggio 2012.

Alla domanda di cui all'Allegato B, è necessario allegare un progetto, almeno preliminare, a firma di un tecnico abilitato, contenente almeno una relazione illustrativa e tecnica, dalla quale si evincano gli interventi di messa in sicurezza da eseguirsi sull'edificio e il raggiungimento del relativo grado di sicurezza previsto, gli elaborati grafici illustrativi e un computo estimativo, dal quale si evincano le spese previste, redatto sulla base del Prezziario Regionale.

Le domande, e la relativa documentazione, che dovranno pervenire all'indirizzo protocollo.generale@pec.regione.veneto.it entro e non oltre le ore 12 del 20 novembre 2013, dovranno essere trasmesse mediante casella di posta elettronica certificata - PEC (le cui credenziali siano state rilasciate previa identificazione del titolare e ciò risulti attestato nel messaggio stesso), o (per i soli soggetti privati non economici) di posta elettronica semplice.

I dichiaranti dovranno sottoscrivere la domanda con firma digitale, oppure, in alternativa, stampare il modulo di domanda, apporvi la firma in originale e scannerizzare la domanda esclusivamente su file formato PDF/A o PDF.

Nel caso in cui la proprietà dell'edificio ospitante attività produttiva sia in capo ad un soggetto privato, non operatore economico, la domanda potrà essere trasmessa da casella di posta elettronica semplice e accompagnata da un documento di identità valido del dichiarante, anch'esso scannerizzato su file formato PDF/A o PDF.

Qualora si superi la soglia dei 40 MB per singolo invio, si dovrà procedere con invii multipli con espresso riferimento al primo invio.

Nell'oggetto deve essere citato il riferimento "SISMA ROVIGO" - Segreteria Regionale per l'Ambiente - Direzione Lavori Pubblici - Unità Complessa Osservatorio Regionale Appalti - Ufficio Edificazione in zona sismica, opere in c.a e carpenteria metallica.

All'istanza, via pec al medesimo indirizzo, deve essere allegata la documentazione prevista. Il mancato invio degli allegati comporta l'esclusione della domanda.

Ulteriori indicazioni, relative alla modalità di trasmissione, sono disponibili all'indirizzo internet:
http://www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto.

La Giunta Regionale approva la graduatoria di merito delle domande, ordinate secondo le priorità come sopra definite, definendo le modalità, le tempistiche e la documentazione per i successivi adempimenti a carico degli istanti, nonché per le procedure di liquidazione.

Con Deliberazione n. 1812 del 3 ottobre 2013, la Giunta Regionale ha approvato il riparto per il 2013 del Fondo Unico Regionale per lo Sviluppo Economico e per le Attività Produttive (relativo alla C. R. 114), riservando 1.000.000,00 € al finanziamento di opere di adeguamento strutturale di edifici produttivi a beneficio delle imprese colpite dal Sisma in Polesine.

Le iniziative ammesse, di cui al presente provvedimento, usufruiranno dunque di risorse a valere sul Fondo Unico Regionale per lo Sviluppo Economico e per le Attività Produttive per un importo massimo complessivo non superiore a 1.000.000,00 €.

Il relatore, conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento ai sensi dell'art. 53, 4 comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alle compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale

VISTE le Norme Tecniche 2008 di cui al DM 14.01.08;

VISTO D.L. 6 giugno 2012, n. 74, con modificazioni, nella Legge 1 agosto 2012, n. 122

delibera

1.     di considerare le premesse parte integrante del presente provvedimento, in particolare i criteri e le modalità di ammissione alla graduatoria per l'accesso ai contributi in favore degli edifici ospitanti attività produttive;

2.    di approvare i seguenti allegati al presente provvedimento:

•    Allegato A "Interventi di messa a norma antisismica degli edifici nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012. Bando ai fini dell'assegnazione di contributi regionali per interventi di messa a norma su edifici ospitanti attività produttive";

•    Allegato B "Interventi di messa a norma antisismica degli edifici ospitanti le attività produttive nei territori colpiti dal sisma del maggio 2012. Modello di domanda".

3.    di stabilire che le iniziative di cui al presente provvedimento, usufruiranno di risorse a valere sul Fondo Unico Regionale per lo Sviluppo Economico e per le Attività Produttive per un importo massimo complessivo non superiore a 1.000.000,00 €;

4.    di incaricare il Dirigente della Direzione Lavori Pubblici dell'esecuzione del presente atto;

5.    di dare atto che la somma massima assegnabile, pari ad Euro 1.000.000,00 non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2001;

6.    di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

7.    di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(Gli allegati avviso e modello di domanda sono pubblicati in parte terza del presente Bollettino, ndr)

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