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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 85 del 08 ottobre 2013


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1671 del 24 settembre 2013

Iniziative della Giunta in materia di servizi culturali - anno 2013, primo provvedimento. Art. 44, L.R. 5 settembre 1984 n.50 "Norme in materia di musei, biblioteche e archivi di enti locali o di interesse locale". Conferma della DGR n. 84/CR del 16.7.2013.

Note per la trasparenza:

 Con questa deliberazione, accolto il parere della commissione consiliare competente, viene approvato il piano degli interventi nei settori dei musei, archivi e biblioteche finanziato nel bilancio 2013 proposto dalla Giunta con DGR n. 84/CR del 16 luglio 2013. Le attività fanno riferimento ad azioni di valorizzazione del patrimonio culturale degli istituti sviluppando una logica di rete di servizi e informazioni e di esercizio concreto delle competenze di tutela dei beni librari.

 

Il Vicepresidente On. Marino Zorzato riferisce quanto segue.

Con deliberazione n. 84/CR del 16 luglio 2013 la Giunta Regionale ha formulato il piano degli interventi in materia di servizi culturali per l'anno 2013. Nella seduta del 4 settembre 2013 la Sesta Commissione del Consiglio regionale ha espresso in merito parere favorevole, ai sensi dell'art. 45, primo comma, della L.R. 5 settembre 1984, n. 50. Si tratta ora di confermare tale proposta, i cui contenuti qui si riportano.

"L'articolo art. 44 della legge regionale 5 settembre 1984 n. 50 "Norme in materia di musei, biblioteche e archivi di enti locali o di interesse locale" consente alla Regione del Veneto di definire una programmazione nei settori dei musei, biblioteche e archivi da attuarsi o direttamente dalla Giunta o in partenariato con soggetti privati e pubblici. Valorizzazione e tutela (in questo caso limitatamente alle funzioni esercitate dalla Regione ai sensi dell'art. 5 del D. Lgs. n. 42/2004) del patrimonio culturale sono gli ambiti principali di intervento, attuati per il tramite di specifiche iniziative di servizio culturale che consentano di realizzare un principio espresso anche nello Statuto del Veneto, all'art. 8:"La Regione, consapevole dell'inestimabile valore del patrimonio storico, artistico, culturale e linguistico del Veneto e di Venezia, si impegna ad assicurarne la tutela e la valorizzazione ed a diffonderne la conoscenza nel mondo". Questi due ambiti, tutela e valorizzazione, informano la programmazione della Giunta, orientata, in questo primo provvedimento relativo all'esercizio finanziario 2013, a proseguire la presentazione secondo una visione complessiva della proposta culturale, pur riferendosi alla specificità dei contesti museali, archivistici e bibliotecari. Tale visione si è maggiormente rafforzata a seguito anche della Giornata Regionale per i Musei, gli Archivi e le Biblioteche che si è tenuta il 15 aprile 2013 alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e che ha rappresentato un interessante momento di incontro non solo tra i professionisti del settore ma anche con coloro che hanno la responsabilità delle scelte politiche, ospitando in tale sede e via eccezionale una audizione della Sesta Commissione Consiliare dei rappresentanti delle sezioni venete delle associazioni nazionali dei musei (ICOM Italia), degli archivi (ANAI) e delle biblioteche (AIB) oltre che di alcune significative istituzioni culturali. Con l'organizzazione di questa giornata, che si auspica possa diventare un appuntamento annuale, si sono volute "mettere in rete" le diverse problematiche che riguardano i tre settori: requisiti minimi di qualità, gestione pubblica e privata, condivisione dei servizi in un'ottica economica, valorizzazione del personale, tutela e comunicazione del patrimonio, responsabilizzazione dell'utenza e coinvolgimento delle comunità locali, risorse finanziarie.

La programmazione delle attività culturali qui presentate, suddivise per praticità di lettura nei tre ambiti di riferimento, pur declinata in iniziative diverse è collegata e proposta in una visione complessiva per essere sottoposta al parere della Commissione Consiliare così come previsto dall'art.45, primo comma, lettera f, L.R. n. 50/1984.

1) MUSEI

Tutela e valorizzazione sono le principali funzioni esercitate dagli istituti museali nei confronti del ricco e differenziato patrimonio in essi conservato. La storia dell'arte del Veneto rappresenta un flusso ininterrotto di testimonianze che, dalle età preistoriche fino a quelle presenti, restituiscono un'immagine caleidoscopica dell'offerta culturale del nostro territorio. Un aspetto, tuttavia, che gli operatori culturali e altresì quelli del turismo evidenziano è che il visitatore medio (ovvero colui che fa sì che il Veneto sia la prima regione in Italia per attrazione turistica) non sempre è abituato, e ancor meno facilitato, nel cogliere le connessioni tra le diverse espressioni artistiche presenti sia in una stessa sede sia diffuse e diversificate nel territorio. Non da meno, inoltre, va tenuta in considerazione la nuova chiave di lettura del museo nell'attuale società della comunicazione: un museo non più inteso quale solo 'scrigno prezioso' di opere e vocato prevalentemente alla conservazione o allo studio sui beni conservati, ma produttore di iniziative culturali che creino connessioni multiple tra diverse discipline, diversi ambiti culturali, differenti artisti per cronologia e linguaggi espressivi ma uniti da un identico sentire emozionale. Sono soprattutto queste connessioni a consentire di intercettare un pubblico non solo specialistico e a far sì che un evento culturale, per quanto temporaneo, restituisca un ricordo e una lezione permanenti nel visitatore.

La Regione del Veneto ha pertanto ritenuto opportuno accogliere alcune proposte pervenute da istituti culturali che hanno programmato per l'anno 2013 iniziative che ripercorrono questo approccio operativo.

E' pervenuta, dunque, dalla Scuola Grande Arciconfraternita di San Rocco in Venezia la richiesta di collaborazione con la Regione per la realizzazione del progetto denominato "San Rocco contemporaneo". La Scuola Grande é tra gli istituti con i quali la Regione ha stabilito nel tempo un positivo legame di collaborazione. La salvaguardia di questo straordinario monumento, che raccoglie al suo interno uno dei più celebrati cicli pittorici di Jacopo Tintoretto, è stata sempre, con grande lungimiranza, sviluppata di pari passo accanto alla valorizzazione, intessendo relazioni con la città a volte inedite e sorprendenti. Il progetto prevede di connettere lo straordinario ciclo pittorico con artisti contemporanei che in Tintoretto hanno trovato spunti di ispirazioni e termini di confronto: quali Emilio Vedova, Alberto Burri, Francis Bacon, Alberto Giacometti, Anselm Kiefer e Georges Rouault. In coincidenza con l'inaugurazione della 55^ Esposizione Internazionale delle Arti della Biennale è stata aperta la prima di queste mostre dedicata al rapporto tra un grande veneziano del Novecento, Emilio Vedova, e Jacopo Tintoretto, da lui studiato negli anni giovanili della formazione. Questa mostra s'inserisce nell'ambito di un progetto mirato a promuovere il patrimonio artistico veneziano attraverso la realizzazione di esposizioni finalizzate a rilanciare l'immagine di Venezia e a mantenerla nel circuito internazionale dei grandi eventi culturali con proposte di alto livello qualitativo.

A fronte della significativa rispondenza di pubblico che la mostra sta già registrando, in relazione al piano previsionale economico-finanziario di euro 153.310,00 lordi (così come da comunicazioni inviate nelle date 14 novembre 2012 e 18 febbraio 2013) si ritiene opportuno che la Regione del Veneto sia partner istituzionale del progetto "San Rocco contemporaneo" per l'anno 2013 prevedendo una partecipazione alle spese di realizzazione del catalogo, comprensiva della curatela scientifica, fino ad un tetto massimo di euro 25.000,00 a valere sul Cap. 100750 delle spese. Il Dirigente regionale per i Beni Culturali assumerà il relativo impegno di spesa con proprio decreto, indicando contestualmente le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

Un'altra importante istituzione di Venezia a respiro nazionale ed internazionale che in tempi recenti sta maggiormente declinando la propria offerta culturale anche con proposte che mettano in connessione diversi autori, di provenienza differente, al fine di evidenziare una inedita chiave di lettura della città lagunare è la Fondazione Musei Civici. Tale istituzione ha avviato presso la sede maggiormente visitata dai turisti, ovvero il Palazzo Ducale, una serie di attività espositive volte a evidenziare presso il grande pubblico relazioni poco note o inedite tra grandi maestri del passato e le opere conservate nei musei della città.

In tal senso si pone la mostra "Manet. Ritorno a Venezia", inaugurata il 24 aprile, che è nata dalla necessità di operare un approfondimento critico sui modelli culturali che hanno ispirato la formazione del giovane artista parigino. L'esposizione, anch'essa caratterizzata da un significativo gradimento del pubblico, consente di far conoscere come tali modelli non fossero solo legati alla pittura spagnola ma richiamassero - in qualche caso, come per il celebre ritratto dell'Olympia - precisi riferimenti alla pittura rinascimentale del Veneto ispirandosi a grandi autori quali Giorgione, Tiziano e Lorenzo Lotto. Il confronto diretto tra le opere dei grandi pittori veneti del Rinascimento e quelle dell'artista parigino dell'Ottocento rappresenta una eccezionale opportunità di vedere dal vivo un confronto di linguaggi che superano i secoli.

Vista la proposta pervenuta dalla presidenza della Fondazione Musei Civici di Venezia in data 4 aprile 2013, si evidenzia l'opportunità di accompagnare l'iniziativa della mostra "Manet. Ritorno a Venezia" con una partecipazione alle spese fino ad un tetto massimo di euro 40.000,00 onnicomprensivi a valere sul capitolo 100750 dell'esercizio finanziario 2013. Modalità di erogazione e termini di liquidazione saranno indicati nel decreto con il quale il Dirigente regionale per i Beni culturali assumerà l'impegno per la somma sopra indicata e relativa alla partecipazione regionale per la realizzazione del catalogo e del coordinamento scientifico della mostra in questione.

Tutela e valorizzazione si fondono in una unica visione quando si interviene con un'azione di recupero di materiali e di beni che possono vedere compromesso il loro destino futuro se le condizioni di conservazione non rispettano adeguati standard e, contestualmente, se ne garantisce la salvaguardia progettando attività che ne diffondano la conoscenza. Tali contesti di intervento risultano più difficili per quegli istituti che non sono precipuamente destinati alle funzioni museali, ma che pure le assolvono conservando - per vari motivi - significativi patrimoni documentali, scientifici e culturali.

E' il caso dell'Istituto Tecnico Agrario "G.B. Cerletti" di Conegliano (TV) che ha avviato, con lodevole intento di salvaguardia, un processo condiviso di realizzazione di un museo intitolato a Luigi Manzoni (1888 - 1968), che resse dal 1932 al 1958 la scuola enologica fondata nel 1924 e che fu celebre studioso della viticultura. La scuola conserva un importante patrimonio di strumentazioni e di materiali scientifici riguardanti il prof. Manzoni, oltre a collezioni ornitologiche, entomologiche, botaniche e micologiche che si sono create nel corso dell'attività didattica. Tale patrimonio culturale è stato considerato di significativo interesse da parte degli esperti del Museo Archeologico e di Storia Naturale della Città di Montebelluna al quale la dirigenza scolastica ha ritenuto opportuno rivolgersi per una valutazione obiettiva e pertinente del valore di quanto conservato con senso civico da parte degli insegnanti in tutti questi anni.

A seguito di questa valutazione, e tenendo in considerazione l'attività di catalogazione delle collezioni di beni naturalistici che la Regione del Veneto ha realizzato fin dal 2000 collaborando con i principali musei di storia naturale del Veneto, (tra i quali anche quello di Montebelluna), l'Istituto Tecnico Agrario "G.B. Cerletti" con ordinamento speciale per la viticultura e l'enologia di Conegliano (TV), si è rivolto alla Regione per trovare in essa il partner istituzionale con il quale realizzare un progetto scientifico di catalogazione delle collezioni del Museo dedicato a Luigi Manzoni, istituito all'interno della scuola.

Presa visione dell'articolazione complessiva del progetto inviato in data 11 giugno 2013 e comprendente un piano economico-finanziario assommante per la ricerca scientifica e la redazione di schede generali di collezione e schede di reperto per gruppi omogenei a 60.000,00 euro, sembra opportuno che la Regione del Veneto concorra alla realizzazione del progetto nella sua parte di avvio per una somma fino ad un tetto massimo di euro 20.000,00 onnicomprensivi a valere sul capitolo 100750 dell'esercizio finanziario in corso. Il Dirigente regionale per i Beni Culturali assumerà il relativo impegno di spesa con proprio decreto, indicando contestualmente le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

2) BIBLIOTECHE - Sovrintendenza Beni librari

La Regione del Veneto ha avviato con DGR n. 1256 del 30 aprile 2003 un ampio progetto di catalogazione dei manoscritti conservati nelle biblioteche del Veneto, promosso nell'esercizio delle funzioni di sovrintendenza ai beni librari proprie delle Regioni e nella consapevolezza che questa tipologia di materiali, per loro natura unici e perciò espressioni identitarie del territorio, vada tutelata e valorizzata con particolare cura. Il progetto, di alto profilo scientifico, è diretto dall'Università di Ca' Foscari -Dipartimento di Studi umanistici, con la quale è stata sottoscritta il 30 novembre 2011 una convenzione triennale, approvata con DGR n. 1704 del 26 ottobre 2011: si avvale di un software di proprietà regionale, il cui sviluppo è curato dall'Università, che ha consentito la realizzazione di un sito in cui sono disponibili sia materiali utili per la catalogazione dei manoscritti che più di 37.000 schede catalografiche liberamente consultabili on-line. Il sito include anche prestigiosi progetti nazionali quali "MaGI Manoscritti Greci d'Italia", catalogo in linea dei manoscritti greci conservati nelle biblioteche del nostro paese, "LeSUV Libri e Scritture dell'Umanesimo veneto del Quattrocento", "SMM Catalogo dei Manoscritti di San Michele di Murano"ed è entrato a far parte, come prima collezione digitale veneta, nel portale Europeana. Fin dal 2012 è stato inserito nel "Portale del Consortium of European Research Libraries (CERL)", che include le più importanti banche dati europee relative al manoscritto e al libro antico: ciò dà visibilità ulteriore al progetto e favorisce un più ampio accesso al patrimonio veneto manoscritto.

Con nota prot. n. 23075 del 15.5.2013 (nostro prot. 225058 del 28.5.2013) l'Università Ca' Foscari di Venezia - Dipartimento di Studi Umanistici ha presento il programma annuale 2013 previsto dalla convenzione triennale: veniva richiesto un contributo di euro 50.000,000 finalizzati alla manutenzione e sviluppo evolutivo del software, al controllo di almeno 2.000 nuovi inserimenti nella base dati da parte delle biblioteche, alla consulenza alle biblioteche partecipanti al progetto, allo sviluppo e utilizzo di formati di scambio per l'ulteriore inserimento in portali.

Pare quindi opportuno proseguire il progetto secondo le indicazioni proposte dall'Università e sostenerlo con un contributo di euro 40.000,00 su pari cifra da rendicontare da imputare al Cap. 100750. Il Dirigente regionale della Direzione Beni Culturali assumerà il relativo impegno di spesa con proprio decreto indicando contestualmente le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

Riprova del consenso ormai unanime riscontrato dal progetto regionale Nuova Biblioteca Manoscritta è l'adesione a esso delle più importanti biblioteche statali del territorio: il 24 novembre 2009 veniva sottoscritto un accordo con la Biblioteca Nazionale Marciana, le cui raccolte manoscritte sono in corso di catalogazione in detta base dati, mentre nell'anno in corso è pervenuta la richiesta di adesione anche da parte dell'altra biblioteca statale del territorio, la Biblioteca Universitaria di Padova. Oltre che conservare fondi manoscritti ricchissimi, provenienti sia dai conventi soppressi padovani che dall'ambiente universitario sin dall'epoca medievale, è l'unica importante biblioteca veneta che detiene fondi manoscritti non ancora afferente al progetto regionale. Per completare l'importante percorso di integrazione dell'iniziativa regionale NBM presso tutte le istituzioni interessate del territorio si propone pertanto l'approvazione della convenzione tra le parti, che completa, di cui si allega lo schema che è parte integrante del presente provvedimento (Allegato A) e di delegare alla sua sottoscrizione il Dirigente regionale della Direzione Beni Culturali.

Nel 2013 ricorre il 500° anniversario battaglia di Vicenza o battaglia della Motta, in cui la Lega di Cambrai inflisse una pesante sconfitta alla Serenissima. L'episodio, enfaticamente celebrato da parte tedesca, minimizzato nella relativa documentazione veneziana e riportato con puntuale attenzione dalle fonti vicentine, non rappresenta solo un episodio di storia militare, ma sancisce un passaggio tra concezione della città, della guerra, del soldato e dei rapporti sociali dall'età medievale a quella moderna. Si ricorda che la battaglia fu segnata tra l'altro dall'utilizzo dell'artiglieria pesante e dall'elaborazione di un nuovo sistema difensivo delle città. Per restituire una lettura equa di questa importante e poco nota vicenda storica l'Istituzione Pubblica Culturale Biblioteca Civica Bertoliana del Comune di Vicenza propone di realizzare un'esposizione di documenti archivistici, bibliografici, dipinti, incisioni, carte geografiche e armi dell'epoca provenienti da istituzioni culturali italiane e straniere, che prevede tra l'altro la qualificata collaborazione della professoressa Elena Filippi, autrice di una monografia sulla battaglia di Vicenza. L'iniziativa, che dovrebbe aver luogo a Palazzo Cordellina dal 6 ottobre al 6 gennaio 2013, prevede una spesa di euro 51.500,00: considerata la sua rilevanza per la storia locale ed europea della prima età moderna, si propone di sostenerla con un contributo di euro 10.000,00 su pari cifra da rendicontare da imputare al Cap. 100750. Il relativo impegno di spesa sarà assunto con successivo decreto del Dirigente regionale della Direzione Beni Culturali che individuerà contestualmente le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

Con la DGR n. 2675 del 16 novembre 2010 e la successiva convenzione firmata in data 17 dicembre la Regione ha raggiunto un'intesa con la Fondazione Benetton per la catalogazione e valorizzazione dei beni librari di interesse cartografico del territorio. A partire da allora il progetto si è precisato e articolato trovando connessioni sempre più stimolanti con altre iniziative regionali, quali le celebrazioni per la Grande Guerra. Dopo il completamento della mappatura dei materiali cartografici della provincia di Treviso, analogo lavoro è proseguito per la provincia di Padova con particolare attenzione ai materiali relativi al primo conflitto mondiale; la forte integrazione con altre iniziative regionali per ottimizzare le risorse e migliorare i risultati ha permesso anche la realizzazione, in collaborazione con la Provincia di Treviso, di un corso di aggiornamento per bibliotecari sulla cartografia della Grande Guerra. Dati i lusinghieri risultati ottenuti da questo progetto, denominato Atlante Veneto, si propone di proseguirlo nel 2013 con la mappatura del materiale cartografico relativo al territorio vicentino.

A tal fine si propone l'assegnazione alla Fondazione Benetton di Treviso di un contributo di euro 15.000,00 a valere sul Cap. 100750. Il Dirigente regionale della Direzione Beni Culturali assumerà il relativo impegno di spesa con proprio decreto indicando contestualmente le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

La Regione insieme con la Fondazione Benetton e la Fondazione Giuseppe Mazzotti per la civiltà veneta di Treviso, promuove già da qualche anno un interessante progetto di studio e indagine archivistica sui fondi di persona del Novecento presenti presso realtà pubbliche e private del Veneto. La ricerca ha preso avvio nei territori della province di Treviso nel 2009 per poi proseguire negli anni a seguire nella provincia di Belluno e Vicenza. La mappatura sta restituendo un patrimonio archivistico molto ricco e articolato i cui dati archivistici stanno confluendo anche nel Sistema Informativo Archivistico del Veneto (SIARVeneto), attualmente funzionante in area web riservata ma in previsione di pubblica fruibilità. Gli ultimi sviluppi del progetto hanno prodotto la rilevazione di più di 130 fondi nella provincia berica, i dati relativi ai quali sono al momento consultabili in un data base relazionale. A completamento di questa fase dei lavori sarebbe utile - come già realizzato per le fasi precedenti - l'immissione in SIARVeneto di una selezione significativa di schede archivistiche relative al Vicentino in possesso delle caratteristiche necessarie e sufficienti alla pubblicazione in rete. A questo riguardo le Fondazioni Benetton e Mazzotti hanno già espresso la loro volontà di proseguire in tal senso l'opera con lettera del 20 marzo 2013 (ns. prot. 137566/2013) in cui si auspica inoltre l'opportunità di realizzare accanto al riversamento dati in SIARVeneto anche un'analisi statistica complessiva dei dati disponibili desunti finora dalla ricognizione.Si propone quindi di finanziare l'ulteriore fase del progetto "Archivi di persona del Novecento" con un contributo di euro 3.000,00 a valere sul capitolo 100750 a favore della Fondazione Benetton di Treviso. Il Dirigente regionale della Direzione Beni Culturali assumerà il relativo impegno di spesa con proprio decreto indicando contestualmente le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

Il 28 dicembre 2012 veniva siglata una importante convenzione tra la Provincia Veneta di S. Antonio - Opera Frati Minori e la Direzione Beni culturali della Regione del Veneto, che sanciva una collaborazione lunga e proficua che ha permesso di raggiungere importanti risultati per la tutela del patrimonio bibliografico francescano conservato nel nostro territorio. Eccezionale rilievo hanno in particolare le raccolte conservate presso la Biblioteca veneziana di S. Francesco della Vigna che raccoglie, oltre ai propri, fondi di particolare pregio provenienti da conventi francescani soppressi, quali quelli del Santissimo Redentore di Verona, del Sacro Cuore di Feltre, di Santa Manta Maria Maggiore di Trieste e, di particolare rilievo, quello del convento veneziano di S. Michele in Isola, costituito da un fondo antico di circa 25.000 volumi tra corali, incunaboli, cinquecentine, manoscritti, libri dei secoli XVII, XVIII e XIX oltre che da un fondo moderno di circa 80.000 opere. La biblioteca svolge anche importanti funzioni nell'ambito dei servizi bibliotecari veneti, poiché aderisce al Sistema Bibliotecario Nazionale attraverso il Polo Bibliotecario Regionale e al progetto regionale Nuova Biblioteca Manoscritta, così che le schede catalografiche prodotte vanno ad arricchire la conoscenza e fruizione del patrimonio bibliografico regionale e più in generale italiano.

La convenzione sottoscritta ha una durata triennale e prevede l'attuazione di programmi annuali concordati tra le parti. Per il 2013 la Provincia Veneta di S. Antonio OFM propone di proseguire la catalogazione dell'importantissimo fondo antico proveniente dal convento veneziano di S. Michele in Isola, rivelatosi di estremo interesse non solo per le edizioni che ne fanno parte ma anche per le peculiari caratteristiche storiche degli esemplari quali le note di possesso, realizzando ulteriori 1.000 schede relative a opuscoli. Si propone di sostenere la realizzazione di questo programma con un contributo di euro 15.000,00 a valere sul capitolo di spesa 100750 su pari cifra da rendicontare. Modalità e termini di liquidazione saranno indicati nel decreto con il quale il Dirigente Regionale per i Beni Culturali assumerà l'impegno per la somma sopra indicata.

Ai sensi dell'arti. 5 del D. lgs. 22 gennaio 2004 ("Codice dei beni culturali e del Paesaggio") e successive modifiche, le Regioni esercitano funzioni amministrative di soprintendenza su libri, raccolte librarie, incisioni, manoscritti, incunaboli, autografi e carteggi di proprietà non statale presenti nel proprio territorio. Con provvedimento del 24 febbraio 2011 veniva dichiarata di interesse culturale, in virtù degli artt. 13 e 16 del citato Codice, la Biblioteca dei Redentoristi di Santa Maria della Consolazione di Venezia della Provincia Romana Congregazione SS. Redentore di Roma, che conserva raccolte bibliografiche di eccezionale importanza altrimenti esposte a rischio di dispersione. Tra esse si ricorda il Fondo musicale costituito da particolari composizioni sacre dette oratori, una sorta di melodramma religioso, integralmente digitalizzato grazie ad un contributo della Regione del Veneto e liberamente consultabile on-line sul nostro sito; sono in fase conclusiva gli accordi per l'inclusione in Europeana di questa collezione digitale. Con DGR n. 923 del 5 luglio 2011 la Biblioteca di Santa Maria dellea Consolazione è stata accolta nel Polo regionale del Veneto del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN), ponendo le basi per la migliore tutela e fruzione di dette raccolte, di cui veniva avviata la catalogazione scientifica grazie al contributo disposto con la DGR n. 2281 del 29 dicembre 2011: grazie ad esso si sono catalogate 1.100 edizioni antiche di grande pregio, tra cui figurano anche incunaboli.

I padri propongono di proseguire la catalogazione dei propri fondi anche nel 2013 prevedendo la realizzazione di ulteriori 1.000 record bibliografici relativi a materiali antichi e il recupero nella base dati Nuova Biblioteca Manoscritta del fondo manoscritto medievale. Si propone di sostenere dette attività con un contributo di euro 15.000,00 a valere sul Cap. 100750. Il relativo impegno di spesa sarà adottato con successivo decreto del Dirigente Regionale della Direzione Beni Culturali che definirà contestualmente le modalità di erogazione ed i termini di liquidazione.

3) BIBLIOTECHE - Servizi bibliotecari

Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN)è la rete delle biblioteche italiane coordinata dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le biblioteche che partecipano a SBN sono raggruppate in Poli locali che gestiscono cooperativamente con procedure informatizzate, in tutto o in parte, i loro servizi. Al momento attuale i Poli costituiti, generalmente interistituzionali, sono più di 80, per un totale di oltre 5.000 biblioteche aderenti. I Poli sono a loro volta collegati al sistema Indice SBN, nodo centrale della rete, che contiene il catalogo collettivo delle pubblicazioni acquisite dalle biblioteche aderenti. Questo collegamento rende possibile la principale funzionalità del Servizio, la catalogazione partecipata, con cui ogni nuovo documento viene catalogato solo dalla prima biblioteca che lo acquisisce, mentre tutte le altre ne catturano telematicamente la descrizione bibliografica presente in Indice, aggiungendovi la propria collocazione.

La Regione del Veneto, in questi ultimi sette anni, anche avvalendosi di finanziamenti statali derivanti dalla vendita delle licenze UMTS, ha effettuato un considerevole potenziamento del Servizio Bibliotecario Nazionale nel Veneto tanto che il Polo regionale è dal 26 giugno scorso il secondo Polo SBN in Italia per numero di biblioteche aderenti. E' stato, inoltre, garantito l'avvio di poli autonomi in Provincia di Rovigo e nel Comune di Verona e sono stati stimolati gli allargamenti dei poli già esistenti della Biblioteca Nazionale Marciana, che ora comprende anche l'Università Ca' Foscari, e dell'Università di Padova, che comprende fra l'altro anche la locale biblioteca civica.

Per quanto riguarda specificamente l'organizzazione del Polo gestito direttamente dalla Regione del Veneto, esso ha un Comitato guida, presieduto dal Dirigente regionale per i Beni Culturali, che ne fissa gli indirizzi di lavoro, ne controlla l'andamento generale e con potere propositivo nei confronti della Giunta regionale; una Commissione tecnica, che istruisce le questioni amministrative e organizzative, e un Coordinamento tecnico, a cui è affidata l'assistenza biblioteconomica alle strutture bibliotecarie. I procedimenti amministrativi e la responsabilità organizzativa sono affidati alla Direzione regionale Beni Culturali, coordinata sui territori di competenza dalle Province aderenti; il software di gestione, "Sebina OpenLibrary", di proprietà dell'Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e della ditta Data Management - Soluzioni IT per il Settore Pubblico - S.p.A. con Socio unico di Roma, è installato in server regionali a cura della Direzione Sistemi Informativi.

Il Coordinamento tecnico del Polo regionale è affidato sin dalla sua costituzione all'Istituzione Pubblica Culturale Biblioteca Civica Bertoliana - Istituzione del Comune di Vicenza, con la quale i rapporti sono regolati mediante convenzione. L'ultima convenzione sottoscritta con la Bertoliana, autorizzata con DGR n.2586 del 18 dicembre 2012, scadrà il prossimo il 31 agosto.

Con propria nota, la Bertoliana ha manifestato la disponibilità a continuare a ricoprire il ruolo di Coordinamento di Polo prevedendo una spesa complessiva di euro 125.000,00. Al fine di assicurare la continuità del funzionamento del Coordinamento di Polo dal 1° settembre 2013 al 30 settembre 2014, quindi, risulta opportuno stanziare la somma complessiva di euro 125.000,00 a favore dell'Istituzione suddetta. Si propone pertanto l'approvazione della convenzione di cui si allega lo schema, che è parte integrante del presente provvedimento (Allegato B) e di delegare alla sua sottoscrizione il Dirigente Regionale della Direzione Beni Culturali. Il relativo impegno di spesa sarà adottato con successivo decreto del Dirigente regionale della Direzione Beni Culturali a valere sul capitolo 100750 delle Spese previste per l'esercizio in corso.

Per quanto attiene nello specifico i servizi di Polo del Polo regionale del Veneto SBN, nel ricordare come la Giunta Regionale fin dal 2011 abbia provveduto a sostenere alcune iniziative (conversioni di dati fra diversi formati digitali, sviluppo di nuovi servizi richiesti dall'utenza istituzionale e altre esigenze a quel momento imprevedibili) per valorizzare l'insieme dei servizi del Polo regionale del Veneto del Servizio Bibliotecario Nazionale, ed abbia altresì avuto il coinvolgimento (anche finanziario) delle Province di Belluno e Treviso, attive nel coordinamento dei servizi territoriali del Polo bibliotecario in ragione delle rispettive convenzioni a questo scopo sottoscritte per dar corso all'integrazione con Sebina OpenLibrary ("SOL") e con il suo OPAC del software "SebinaYou", prodotto dalla Ditta Data Management - Soluzioni IT per il Settore Pubblico - S.p.A. con Socio Unico di Roma, la Giunta Regionale ritiene doveroso proseguire nel solco di queste attività che rendono fruibile il patrimonio librario ad una utenza ampia. Il programma informatico, infatti, si integra con il software di gestione e catalogazione "SOL", di proprietà della Regione Emilia Romagna e della Ditta stessa, in uso alle 246 biblioteche aderenti al Polo regionale, enfatizzandone gli aspetti di "amichevolezza" con l'utente finale, poiché consente sia di presentare i risultati delle interrogazioni del catalogo arricchiti di immagini e video, sia di ospitare notizie, informazioni e altro ancora delle biblioteche del Polo che vogliano pubblicizzare le proprie iniziative culturali. Il tutto con la possibilità di garantire anche dei "profili" provinciali per il bellunese e il trevigiano che facilitino il rinvenimento di informazioni riguardanti i rispettivi territori, migliorando in tal modo l'efficacia del coordinamento operativo delle Province aderenti.

Conclusasi questa prima fase con la validazione del portale e il suo utilizzo da parte di un gruppo pilota di biblioteche del Polo regionale, il portale del Polo regionale ha ora un'intestazione - "BinP - Biblioteche in Polo" - che lo renderà riconoscibile anche dai motori di ricerca in internet.

La Giunta regionale, nel 2012, ha successivamente deliberato di dare corso a un'ulteriore fase evolutiva del progetto, denominata "BinP - Fase due", che mettesse ancor più al centro dei servizi del Polo l'utente. La Ditta Data Management - Soluzioni IT per il Settore Pubblico - S.p.A. con Socio Unico di Roma, incaricata di eseguire questa fase del portale, con il sostegno attivo di un gruppo di lavoro costituito da rappresentanti della Direzione regionale per i Beni Culturali e delle Province di Belluno e Treviso, porterà a termine quanto previsto nel prossimo autunno. Per allora, quindi, le funzioni di utilizzo del portale da parte degli utenti risulteranno ulteriormente arricchite, garantendo anche l'interconnessione con il Progetto regionale di Misurazione e Valutazione dei servizi bibliotecari veneti, in cui i dati anagrafici delle biblioteche presenti in "BinP" confluiranno in maniera automatica. Nel corso della "Fase due", si sono evidenziate alcune necessità di ottimizzazione dei servizi di Polo, che giustificano un ulteriore investimento sia finanziario sia organizzativo della Regione, nella prospettiva di raggiungere migliori economie di scala e di specializzazione.

Un servizio aggiuntivo alla maturità progettuale che "BinP" raggiungerà tra breve è costituito dall'implementazione di un'applicazione informatica ("APP") integrata con il portale e quindi con "SOL" che consenta a tutti i possessori di un telefonino dell'ultima generazione, uno smartphone, di interagire direttamente e in qualunque momento con le biblioteche del Polo regionale. Con una "app" dedicata, da svilupparsi a cura della Ditta Data Management - Soluzioni IT per il Settore Pubblico - S.p.A. con Socio Unico di Roma, che ha la proprietà dei software "SebinaYou" e "SOL", gli utilizzatori di uno smartphone potranno interrogare il catalogo di tutte le biblioteche del Polo velocemente e con funzioni sviluppate su misura dei beni documentari contenuti, attivare prestiti e mandare richieste informative, conoscere le novità del portale "BinP", e via elencando.

Un altro servizio aggiuntivo di cui il Polo ravvisa la necessità di dotarsi è quello che consente di comunicare con gli utenti tramite "SMS". Infatti, le migliaia di persone iscritte alle 246 biblioteche del Polo regionale, anche solo con l'utilizzo più comune dei servizi bibliotecari, per esempio nel momento in cui essi richiedono un'informazione via internet o si servono del servizio di prestito librario, generano centinaia di migliaia di transizioni informative, che potrebbero essere molto semplificate e meglio gestite, con modalità automatiche e semiautomatiche, attraverso l'utilizzo di "SMS", ovvero di messaggi in grado di essere letti da telefoni cellulari. La Direzione Sistemi Informativi ha assicurato la sua disponibilità per rendere operativo il nuovo sistema comunicativo, per il quale è necessario che la Ditta Data Management - Soluzioni IT per il Settore Pubblico - S.p.A. con Socio Unico di Roma, proprietaria del software unico di Polo, sviluppi una tantum la componente informatica integrata che metta in grado le biblioteche di utilizzare gli "SMS".

Tutte questi nuovi servizi comunicativi, che si innestano su prodotti a loro volta di recentissima introduzione nel lavoro dei quasi 800 bibliotecari del Polo SBN, richiedono di essere accompagnati da formazione adeguata, anche erogata direttamente dalla Ditta Data Management - Soluzioni IT per il Settore Pubblico - S.p.A. con Socio Unico di Roma.

La stessa Ditta ha quindi presentato per lo sviluppo e l'integrazione con "SOL" e "BinP", dei preventivi di spesa pari a euro 14.593,00 IVA inclusa. Per la formazione degli operatori, invece, la ditta prevede una spesa giornaliera di euro 907,50 IVA inclusa

Poiché l'implementazione di una "APP" nel portale "BinP" e degli "SMS" nel sistema comunicativo del Polo regionale SBN, accompagnati da una adeguata formazione per gli operatori, descritti sopra e meglio definiti nella relazione tecnica della Data Management - Soluzioni IT per il Settore Pubblico - S.p.A. con Socio Unico di Roma, costituiscono un importante investimento qualitativo dei servizi resi al pubblico dalle biblioteche aderenti al Polo regionale del Veneto SBN, in grado anche di generare risparmi in quanto attivatori di economie di scala e di specializzazione, si ritiene opportuno proseguire nelle attività stanziando la somma onnicomprensiva di euro 20.000,00 a valere sul Cap. 70118 delle Spese dell'esercizio finanziario 2013 e rinviando la relativa assunzione di spesa a decreto a firma del Dirigente per i Beni culturali con il quale indicare le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

Il Progetto di Misurazione e Valutazione dei servizi bibliotecari veneti ("PMV"), che coinvolge ormai dal 2007 la quasi totalità delle biblioteche del Veneto, si propone di giungere a definire un sistema di misurazione dei servizi bibliotecari finalizzato alla valutazione degli stessi, sia a beneficio delle Amministrazioni pubbliche e private, con conseguenze positive sulla loro programmazione generale, sia degli utenti, aumentando la conoscenza delle strutture culturali e dei patrimoni documentari.

In questo contesto, la Direzione regionale Sistemi Informativi ha messo a punto due differenti protocolli informatici per la trasmissione automatica via internet dei dati anagrafici e statistici delle biblioteche al PMV. I benefici di una compilazione automatica del questionario annuale di raccolta dati, potenzialmente senza intervento degli operatori, sono chiari: maggiore qualità del dato in considerazione di una riduzione del margine di errore sia al momento del conteggio, sia della compilazione; possibilità di somministrazione di più questionari all'anno, con un miglioramento dell'aggiornamento delle statistiche; risparmio immediato di tempo di lavoro - e quindi di denaro - dei bibliotecari e dei validatori.

Sui protocolli informatici ("web service"), la Direzione Beni Culturali ha quindi avviato una sperimentazione di passaggio di dati a valenza statistica dal software in dotazione 180 biblioteche di pubblica lettura del Polo regionale SBN al PMV; essendosi conclusa positivamente la sperimentazione nel raggruppamento più numeroso di biblioteche in Veneto, la Regione ha inteso offrire la possibilità di avvalersi dei protocolli comunicativi alle altre reti di cooperazione venete, oltre che alle biblioteche singole. Nella primavera di quest'anno, la Direzione Beni Culturali ha presentato a tutte le biblioteche venete di pubblica lettura i protocolli e raccolto una prima serie di riscontri, anch'essi positivi, anche se subordinati alla presenza di un contributo finanziario regionale.

Pare quindi opportuno, con priorità alle reti di cooperazione bibliotecaria, offrire la possibilità di utilizzare i protocolli informatici per trasmettere automaticamente i dati anagrafici e gestionali al PMV e quindi di riservare a questo fine la somma di euro 30.000,00, a valere sul Cap. 100750 delle Spese dell'esercizio finanziario in corso, da suddividere tra le reti bibliotecarie secondo criteri che verranno definiti successivamente dalla Direzione Beni Culturali, il cui Dirigente viene autorizzato ad assumere i relativi impegni di spesa con proprio decreto.

Nell'ottobre del 2012 si è svolta una importante manifestazione presso Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, prestigiosa dimora di proprietà regionale, intitolata "Voci in Villa", che ha inteso contribuire a valorizzare la struttura anche attraverso le attività della promozione della lettura. Una ventina di animatori e lettori professionisti, infatti, ha orchestrato un'intera giornata di letture e drammatizzazioni teatrali, rivolte a un pubblico eterogeneo (alla fine si sono contate oltre 150 presenze), che ha mostrato di gradire l'iniziativa e ne ha manifestato l'auspicio di una replica.

A tale scopo, ed altresì con l'intendimento di cogliere l'occasione di valorizzare anche il patrimonio artistico meno conosciuto tra quello conservato in villa (quale ad esempio la straordinaria raccolta di statue e modelli in gessi dell'Ottocento e del Novecento) attraverso specifiche e divulgative iniziative editoriali, si ritiene di proporre una nuova edizione di "Voci in Villa", la cui organizzazione sarà come di consueto curata dalla Immobiliare Marco Polo s.r.l. a socio unico di Venezia, con la collaborazione ideativa, progettuale e organizzativa della Direzione Beni Culturali riservando a questo fine la somma di euro 8.500,00 a valere sul Cap. 70118 delle Spese del corrente esercizio e rinviando a successivo provvedimento l'assunzione del relativo impegno di spesa e l'approvazione del programma delle iniziative, indicando contestualmente le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

4) ARCHIVI

Grande attenzione è stata data negli ultimi anni al recupero e alla valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali del secolo scorso, promuovendo in ambito archivistico progetti finalizzati alla tutela e alla conoscenza di un patrimonio documentario che paradossalmente, pur essendo di produzione più recente, presenta elevati rischi di distruzione, dispersione o di totale oscuramento e non conoscenza.

Proprio con l'obiettivo di riportare alla luce e preservare un patrimonio contemporaneo spesso sommerso, sono state avviate varie progettualità archivistiche, tra cui si distingue il filone progettuale dedicato agli "Archivi del lavoro" varato lo scorso anno con iniziative volte alla salvaguardia di un importante archivio d'impresa, l'ILVA di Porto Marghera, e di un altrettanto significativo patrimonio documentario testimonianza dell'associazionismo dei lavoratori, il fondo "ACLI Venete". Si ritiene pertanto opportuno proseguire su questa strada supportando un nuovo e articolato progetto di valenza regionale, presentato dal Centro Studi Ettore Luccini di Padova ONLUS relativo alle Camere del Lavoro del Veneto.

Le Camere del Lavoro comprendono le organizzazioni sindacali della Cgil esistenti sul territorio delle province e i loro rispettivi sindacati di categoria. Il Centro Luccini, nella sua qualità ormai riconosciuta di polo di concentrazione del patrimonio archivistico afferente ai temi del lavoro e del sindacato, conserva e mette a disposizione del pubblico, tra i numerosi materiali contemporanei, l'archivio della Camera del Lavoro di Padova, l'archivio della Camera del Lavoro di Rovigo e una parte degli archivi della Camera del Lavoro di Venezia e di Vicenza. Inoltre conserva le carte di persone private in cui si possono rinvenire importanti lacerti di archivi di associazioni di categoria, come quello della Federbraccianti del Veneto. Molto di questo materiale è già stato ordinato e inventariato e la descrizione archivistica è disponibile on line nel sito web del Centro Luccini. Per completare il progetto afferente ai materiali delle Camere del Lavoro in possesso, il Centro Luccini propone - come da nota presentata in Regione - di realizzare una ricognizione di tutto il complesso archivistico prodotto dalla Camera del Lavoro di Rovigo, composto da ben 1.250 buste e l'inventariazione analitica del fondo Braccianti - Cgil di Rovigo.

Il complesso archivistico della Camera del Lavoro di Rovigo, formato dai vari fondi delle diverse categorie sindacali, parte dai primissimi anni del dopoguerra e corre per tutto il secolo scorso, con un'integrità di documentazione davvero rara negli archivi di questa tipologia. Il fondo archivistico risulta non solo di grande rilevanza per la storia delle organizzazioni sindacali ma fornisce anche uno spaccato assai significativo della società polesana del tempo, riportando informazioni relative alle attività produttive, ai problemi sociali, alla scolarizzazione, ai movimenti migratori. Il fondo Braccianti - Cgil di Rovigo composto da 75 buste, di cui invece si sceglie di fornire uno strumento di consultazione più analitico, rappresenta la categoria produttiva con il maggior numero di iscritti fino agli anni '70 del secolo scorso, pertanto risulta la più rilevante dal punto di vista socio-politico.

Accanto al suddetto lavoro di carattere archivistico finalizzato alla consultazione e disponibilità dei materiali documentari sopra descritti, si crede inoltre opportuno, considerata la frammentarietà e la disseminazione conservativa della documentazione afferente alle Camere del Lavoro, avviare uno studio sulle articolazioni territoriali del sindacato nel Veneto, al fine di ricomporre il quadro storico e geografico dell'organizzazione e l'individuazione della relativa sedimentazione documentaria sul territorio.

Si propone, pertanto, di sostenere il progetto "Camere del Lavoro del Veneto", finanziando l'iniziativa del Centro Studi Ettore Luccini ONLUS di Padova con euro 30.000,00 a valere sul capitolo 100750 e autorizzando il Dirigente regionale per i Beni culturali ad assumere con proprio decreto l'impegno ivi indicando le modalità di erogazione e i termini di liquidazione.

La presente deliberazione, pertanto, prevede, per questo primo provvedimento, l'utilizzo dello stanziamento del Capitolo 70118 delle Spese dell'esercizio 2013 nella misura di complessivi euro 28.500,00.

La presente deliberazione prevede altresì l'utilizzo dello stanziamento del Capitolo 100750 delle spese dell'esercizio 2013 nella misura di complessivi euro 368.000,00".

In relazione al sostegno finanziario illustrato nelle premesse a favore dell'Istituzione Pubblica Culturale Biblioteca Civica Bertoliana del Comune di Vicenza per la realizzazione, in occasione del 500° anniversario della Battaglia di Vicenza o battaglia della Motta, dell'esposizione di documenti archivistici, bibliografici, dipinti, incisioni, carte geografiche e armi dell'epoca provenienti da istituzioni culturali italiane e straniere, si precisa che il contributo servirà a sostenere spese per allestimento e predisposizione di materiale divulgativo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-          UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art.53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta e regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

-          VISTA la L.R. 5 settembre 1984 n.50, ed in particolare l'art. 44 ("Iniziative della Regione");

-          VISTA la DGR n. 84/CR del 16 luglio 2013;

-          VISTO il parere favorevole espresso in data 4 settembre 2013 dalla Sesta Commissione consiliare;

-          VISTA la documentazione agli atti;

-          VISTO l'art. 45, comma 1, lettera f), della citata L.R. 50/1984;

-          CONDIVISE le valutazioni espresse in narrativa;

delibera

1.       di approvare con le premesse la proposta di un primo programma delle iniziative della Giunta Regionale in materia di servizi culturali esposta in narrativa, comprensiva dell'Allegato A ("Schema di convenzione tra la Regione del Veneto e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Biblioteca Universitaria di Padova per la formazione e l'aggiornamento dei bibliotecari, la conservazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio librario veneto") e dell'Allegato B ("Schema di convenzione fra la Regione del Veneto e l'Istituzione Pubblica Culturale Biblioteca Civica Bertoliana del Comune di Vicenza per l'assistenza biblioteconomica al Polo regionale veneto del Servizio Bibliotecario Nazionale") parti integranti del presente provvedimento che prevede spese per complessivi euro 28.500,00 nel capitolo 70118 ("Iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta Regionale") delle spese dell'esercizio finanziario 2013 e per complessivi euro 368.000,00 nel capitolo 100750 ("Trasferimenti per iniziative culturali in materia di musei, biblioteche e archivi promosse direttamente dalla Giunta Regionale") delle spese dell'esercizio finanziario 2013;

2.       di delegare il Dirigente Regionale della Direzione Beni Culturali alla sottoscrizione delle convenzioni di cui al precedente punto 1. del presente provvedimento;

3.       di determinare in € 28.500,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Dirigente Regionale della Direzione Beni Culturali disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul Capitolo 70118 del bilancio 2013 "Iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale";

4.       di prenotare la somma di € 28.500,00 sul capitolo 70118 ad oggetto "Iniziative culturali in materia di musei e biblioteche promosse direttamente dalla Giunta regionale" del bilancio annuale di previsione dell'esercizio finanziario corrente, che presenta sufficiente disponibilità;

5.       di determinare in € 368.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Dirigente Regionale della Direzione Beni Culturali disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul Capitolo 100750 del bilancio 2013 "Trasferimenti per iniziative culturali in materia di musei, biblioteche e archivi promosse direttamente dalla Giunta Regionale";

6.       di prenotare la somma di € 368.000,00 sul capitolo 100750 ad oggetto "Trasferimenti per iniziative culturali in materia di musei, biblioteche e archivi promosse direttamente dalla Giunta Regionale" del bilancio annuale di previsione dell'esercizio finanziario corrente, che presenta sufficiente disponibilità;

7.       di dare atto che le spese di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

8.       di incaricare la Direzione Regionale Beni Culturali dell'esecuzione del presente provvedimento;

9.       di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

10.   di pubblicare la seguente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1671_AllegatoA_258359.pdf
1671_AllegatoB_258359.pdf

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