Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 81 del 24 settembre 2013


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1412 del 06 agosto 2013

Contributo alle spese di funzionamento della Società Veneto Acque S.p.A. Art. 32 - L. R. 12.1.2009 n.1, L.R. 05.04.2013 n. 4.

Note per la trasparenza:

La L.R. n. 1 del 2009 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009 e pluriennale 2009-2011", all'art. 32 riconosce alla società Veneto Acque un contributo per le spese di funzionamento. La L.R. n. 4 del 05.04.2013 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 e pluriennale 2013-2015"stabilisce in € 1.500.000,00 l'importo di tale contributo per l'annualità 2013.

 

L'Assessore Renato Chisso, di concerto con l'Assessore Maurizio Conte e con l'Assessore Roberto Ciambetti, riferisce quanto segue.


La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 1688 del 16.6.2000, ha approvato il Modello strutturale degli acquedotti del Veneto, MOSAV, previsto dall'art. 14 della L.R. 5/1998, al fine di coordinare le azioni delle otto Autorità d'Ambito istituite con la legge medesima. Lo scopo del MOSAV, unico caso in Italia, è di applicare in campo acquedottistico a livello regionale le strategie e gli obiettivi dettati dalla L. 36/1994, considerando il Veneto come un unico ambito territoriale ottimale.

Tale modello, adottato dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 83 CR del 07.09.1999, ha acquisito i pareri favorevoli della VII Commissione del Consiglio Regionale, delle Autorità di Bacino dei fiumi dell'Alto Adriatico, del fiume Adige e del fiume Po e del Magistrato alle Acque.

Il MOSAV individua gli schemi di massima delle principali strutture acquedottistiche della Regione, nonché delle fonti da salvaguardare come risorse idriche per uso potabile.

Gli obiettivi del MOSAV sono:

-     fornire acqua di buona qualità alle aree sfavorite del Veneto o che richiedono un'integrazione variabile a seconda della stagione;

-    consentire rapide forniture di integrazione e soccorso;

-    salvaguardare le risorse destinate all'uso idropotabile, riducendo i prelievi e le perdite;

-    ottimizzare il servizio di produzione idrica e di grande adduzione, in modo da limitare i rischi funzionali delle condotte e i rischi di fallanza delle fonti, migliorando sensibilmente l'affidabilità del servizio idropotabile e riducendo conseguentemente i costi di gestione.

Condizioni fondamentali per raggiungere efficacemente tali obiettivi sono l'interconnessione delle grandi e medie condotte di adduzione esistenti, così da rendere il sistema acquedottistico veneto di tipo reticolare, la costruzione di grandi serbatoi di accumulo, la diversificazione delle fonti principali e la rimozione degli inconvenienti causati dall'eccessiva frammentazione delle strutture acquedottistiche attuali, mediante l'accorpamento massiccio dei piccoli e medi acquedotti, onde ricavare consistenti effetti di economia di scala e di risorsa, nonché di funzionalità.

Al MOSAV si accompagna lo Schema Acquedottistico del Veneto Centrale, SAVEC, che interessa le strutture di adduzione acquedottistica degli AATO Laguna di Venezia, Polesine, Brenta e Bacchiglione, principalmente nelle province di Venezia, Padova e Rovigo.

L'obiettivo principale del SAVEC, oltre a quelli richiamati per il MOSAV, è di estendere la fornitura di acqua di buona qualità alle aree sfavorite del Polesine e della bassa padovana, che si approvvigionano da corsi d'acqua superficiali e che richiedono una integrazione variabile secondo la stagione. Per il raggiungimento degli obiettivi citati, il SAVEC prevede principalmente l'interconnessione degli acquedotti alimentati dalle falde del medio Brenta, dalle falde e dalle acque superficiali del Sile, dalle acque superficiali dell'Adige e del Po in un unico schema che massimizzi l'utilizzo delle acque di falda pedemontana, di produzione più economica e di migliore qualità.

Il MOSAV è strettamente collegato al Progetto Integrato Fusina, che prevede il riuso delle acque depurate per scopi non potabili all'interno dell'area di Porto Marghera. Tale soluzione permetterà di liberare risorse idriche di buona qualità del fiume Sile per un utilizzo più pregiato, a scopo potabile, che saranno destinate in particolar modo alle aree più sfavorite del territorio regionale, quali sono quelle del Basso Veneto.

In questo modo sarà possibile garantire servizi acquedottistici migliori (caratterizzati da maggiori portate, elasticità e ridondanza della rete) nell'area compresa fra la bassa padovana ed il Polesine e una adeguata gestione del ciclo integrato delle acque, con considerevoli vantaggi per la tutela ambientale ed il risparmio delle risorse idriche.

L'art. 32 della L.R. n. 1 del 12.01.2009, Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2009, autorizza la Regione del Veneto a concorrere alle spese di funzionamento della società Veneto Acque Spa, concessionaria della Regione per le attività di progettazione, esecuzione e gestione del "Modello strutturale degli acquedotti del Veneto".

A tale scopo la L.R. n. 4 del 05.04.2013, Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 e pluriennale 2013 -2015, stanzia l'importo di € 1.500.000,00 sia in termini di previsioni di competenza, sia in termini di previsioni di cassa, al capitolo di spesa 101252 "Contributo alle spese di funzionamento della società Veneto Acque S.p.A." u.p.b. U0114 "Azioni per l'impiego delle risorse idriche".

La D.G.R. n. 438 del 10.4.2013 di attribuzione delle risorse ai centri di responsabilità, attribuisce la gestione del capitolo di spesa 101252 alla Direzione Regionale Progetto Venezia.

Si precisa che Veneto Acque SpA, con nota prot. n. 309/2013 del 6.6.2013, ha provveduto a formalizzare la richiesta di erogazione del contributo in oggetto, al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività istituzionali programmate, così come richiamate dall'art. 32 della L.R. n. 1 del 12.1.2009.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art.53, IV comma dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla vigente legislazione statale e regionale;

VISTA Legge Regionale 27 marzo 1998 n. 5 recante "Disposizioni in materia di risorse idriche, istituzione del servizio idrico integrato ed individuazione degli ambiti territoriali ottimali, in attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36;

VISTA la Legge Regionale n. 39 del 29.11.2001 "Ordinamento del bilancio e della contabilità regionale"

VISTO l'art. 32 della Legge Regionale n. 1 del 12.1.2009 "Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2009";

VISTA la D.G.R. n. 1281 del 5.5.2009 "Contributo alla società Veneto Acque S.p.A. art. 32 - Legge Regionale n. 1 del 12.1.2009.".

VISTA la D.G.R. n. 1150 del 23.3.2010 "Contributo alle spese di funzionamento della Società Veneto Acque S.p.A. Art. 32 - L.R. 12.1.2009 n. 1 e L.R. 16.02.2010 n. 12.

VISTA la D.G.R. n. 1074 del 26.7.2011 "Contributo alle spese di funzionamento della Società Veneto Acque S.p.A. Art. 32 - L.R. 12.1.2009 n. 1 e L.R. 18.03.2011 n. 8.

VISTA la D.G.R. n. 1170 del 25.6.2012 "Contributo alle spese di funzionamento della Società Veneto Acque S.p.A. Art. 32 - L.R. 12.1.2009 n. 1 e L.R..

VISTA la Legge Regionale n. 12 del 16.2.2010 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010 e pluriennale 2011 -2012";

VISTA la Legge Regionale n. 8 del 18.03.2011 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011 e pluriennale 2012-2013;

VISTA la Legge Regionale n. 14 del 06.04.2012 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 e pluriennale 2012-2014;

VISTA la Legge Regionale n. 4 del 05.04.2013 "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 e pluriennale 2013-2015;

VISTA la D.G.R. n. 334 del 29.3.2011 "Attribuzione delle risorse del bilancio 2011 ai centri di responsabilità";

VISTA la D.G.R. n. 599 del 17.4.2012 "Attribuzione delle risorse del bilancio 2012 ai centri di responsabilità";

VISTA la D.G.R. n. 438 del 10.4.2013 "Attribuzione delle risorse del bilancio 2013 ai centri di responsabilità";

VISTA la D.G.R. n 710 del 02.5.2012 "Direttive per la gestione del bilancio 2012";

VISTA la D.G.R. n. 631 del 7.5.2013 "Direttive per la gestione del bilancio 2013";

VISTA la nota prot. n. 309 del 06.06.2013 della società Veneto Acque S.p.A.;

delibera

1.       Per le motivazioni espresse in premessa, di destinare l'importo di € 1.500.000,00 a Veneto Acque S.p.A., Anagrafica n. 00099645 (C.F. 03875491007) per la copertura di spese di funzionamento;

2.       Di impegnare a favore di Veneto Acque S.p.a. la somma di € 1.500.000,00 sul capitolo n. 101252 "Contributo alle spese di funzionamento della società Veneto Acque S.p.A.", del bilancio annuale di previsione dell'esercizio finanziario corrente che presenta sufficiente disponibilità (Cod. Siope 1 06 02 1623 "Trasferimenti correnti a imprese private");

3.       di incaricare il Dirigente della Direzione Progetto Venezia di provvedere all'erogazione della somma a favore di Veneto Acque S.p.A., in unica soluzione, ad esecutività del presente provvedimento;

4.       di attestare che tale spesa non rientra nella tipologia prevista dal punto 6 "Contenimento di determinate tipologie di spesa" del documento di direttive approvato con D.G.R. n. 634 del 17.5.2011, di recepimento delle disposizioni di cui all'art. 6 del D.L. 78/2010 di cui alla L.R. n. 1/2011;

5.       di stabilire che Veneto Acque SpA dovrà presentare, alla Direzione Regionale Progetto Venezia, entro il 31.12.2013, una relazione sulle attività svolte mediante l'utilizzo del contributo di cui sopra;

6.       di trasmettere il presente provvedimento a Veneto Acque SpA;

7.       di disporre che il presente provvedimento venga pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

8.       di disporre la pubblicazione del presente provvedimento ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.

Torna indietro