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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 52 del 21 giugno 2013


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 869 del 04 giugno 2013

POR FSE 2007-2013 - Fondo Sociale Europeo in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - OB. CRO - Asse I - Adattabilità - RILANCIARE L'IMPRESA VENETA - Avviso per la realizzazione di progetti di innovazione e sviluppo - Modalità a sportello - Anno 2013. Reg. 1083/2006 e Reg. 1081/2006, come modificato dal regolamento CE n. 396/2009.

Note per la trasparenza:

La Direttiva, di cui si propone l'approvazione, è finalizzata a supportare le imprese in progetti di innovazione e sviluppo per incrementare la qualità del capitale umano, le cui competenze sono risorse fondamentali su cui investire per rafforzare la vitalità e la capacità di adattamento dei sistemi produttivi. Si intende mettere a disposizione di imprese e lavoratori interventi formativi e di accompagnamento in grado di supportare il rilancio del sistema produttivo veneto, attraverso un modello flessibile che tenga conto delle diverse necessità aziendali: da una parte l'opportunità di trovare risposte ai bisogni formativi in tempi molto brevi, dall'altra la necessità, soprattutto per le micro o piccole imprese, di poter sviluppare progetti di portata circoscritta alla singola realtà aziendale, articolati in azioni rispondenti a specifici fabbisogni formativi e professionali.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue:

Il sistema delle imprese italiane, che non aveva ancora recuperato le perdite subite con la crisi del 2008-2009, ha sperimentato nel 2011 un nuova fase di difficoltà derivante dal sovrapporsi di una contrazione della domanda interna e di un indebolimento di quella estera (Istat, Rapporto annuale 2012). Nel settore manifatturiero, la nuova fase recessiva iniziata nella seconda metà del 2011 ha fatto sì che i livelli produttivi siano ancora di circa il 13 per cento inferiori ai massimi pre-crisi (agosto 2007): tra il punto di massimo pre-crisi (agosto 2007) e febbraio 2012 l'indice della produzione è diminuito di circa il 21 per cento. Sempre secondo le elaborazioni Istat (Rapporto sulla competitività dei settori produttivi - 2012), le previsioni per il 2013-2014 delineano il ritorno a tassi di espansione ancora contenuti, non in grado di riportare l'attività economica italiana ai livelli pre-crisi. Tali difficoltà appaiono anche più evidenti se confrontate con gli andamenti dei principali partner europei, che già nel corso del 2010 (Germania) e del 2011 (Francia) si sono riportati sui livelli di attività osservati precedentemente alla fase di recessione del 2008-2009.

A fronte del prolungarsi, anche per i prossimi anni, della stagnazione della domanda interna e dell'incremento di competizione internazionale, i sistemi produttivi territoriali italiani dovranno puntare su strategie di ristrutturazione produttiva, diversificazione settoriale, e investimento nell'innovazione da parte delle imprese.

In tale quadro, uno dei fattori determinanti per la crescita è rappresentato dalla qualità del capitale umano, le cui competenze sono risorse fondamentali su cui investire per rafforzare la vitalità e la capacità di adattamento dei sistemi produttivi. Secondo tale ottica, tra gli obiettivi chiave per il sistema economico-produttivo italiano, le prospettive della nuova programmazione 2014-2020 prevedono la promozione dellavitalità imprenditoriale, la diversificazione produttiva e la capacità di adattamento al cambiamento dei sistemi produttivi e il rafforzamento della competitività.

Le iniziative predisposte per sostenere le imprese e il loro capitale umano dovranno essere indirizzate verso misure per l'efficienza, l'innovazione, l'internazionalizzazione, lo sviluppo sostenibile, concentrando l'attenzione sulle aree di intervento che per l'impresa veneta sono fondamentali per competere sui mercati internazionali, sia in questo momento di trasformazione che nel futuro. Dovranno quindi essere adottate strategie d'intervento diversificate, orientate sia sulla razionalizzazione dei processi, ispirandosi ai principi della lean e dell'uso efficiente delle risorse per favorire uno sviluppo sostenibile che si realizza con un mix di fattori della produzione (capitale, lavoro e risorse naturali) in grado di rispettare la cosiddetta regola delle tre E (Economia, Equità ed Ecologia), sia sullo sviluppo di nuovi mercati, attraverso l'innovazione dell'offerta di prodotti e l'acquisizione di quote di mercato, anche verso l'estero. E' necessario, inoltre, sostenere interventi di miglioramento e ottimizzazione dei trasporti e della logistica, in grado di sostenere l'impresa veneta nei processi di internazionalizzazione e strategie per rendere il passaggio intergenerazionale un momento di crescita e di ulteriore sviluppo, considerato che il tema della continuità dell'impresa familiare è centrale nell'economia della nostra regione. E' importante anche l'attenzione posta dalle aziende ai temi inerenti la Responsabilità Sociale d'Impresa, identificabile non solo dagli strumenti di rendicontazione, certificazione e comunicazione ma dall'integrazione di questi stessi strumenti con i modelli di business ed i ruoli manageriali che determinano concretamente la competitività delle aziende nelle relazioni con il loro territorio.

Per tutto quanto sopra descritto, le imprese hanno necessità di avere a disposizione un capitale umano dotato di conoscenze e competenze di notevole livello, capace di favorire l'introduzione nel contesto aziendale di nuove tecnologie, di modelli organizzativi efficienti e l'applicazione di metodologie innovative per la gestione della trasformazione del sistema economico-produttivo in atto. Risulta essenziale investire nell'adeguamento delle competenze e dei profili professionali alle necessità di innovazione delle imprese.

La Regione del Veneto intende mettere a disposizione di imprese e lavoratori interventi volti a supportare il rilancio del sistema produttivo veneto, attraverso un modello flessibile che tenga conto delle diverse necessità aziendali che permette di realizzare progetti modulari, comprendenti diverse tipologie di interventi, formativi e di accompagnamento, in grado di dare risposta specifica ai fabbisogni rilevati, anche prevedendola mobilità interregionale e transnazionale, quale attività di supporto in grado di arricchire le professionalità dei partecipanti attraverso il confronto con altri contesti e favorire così lo sviluppo di nuove opportunità di business per le imprese. Si intende inoltre garantire da una parte l'opportunità di trovare risposte ai bisogni formativi in tempi molto brevi, attraverso l'introduzione della modalità a sportello, dall'altra la possibilità, soprattutto per le micro o piccole imprese, di poter sviluppare progetti di portata circoscritta alla singola realtà aziendale, articolati in azioni rispondenti a specifici fabbisogni formativi e professionali.

A tale scopo, l'avviso prevede 11 aperture a sportello con tempi molto brevi di approvazione dei progetti presentati, con la possibilità di partecipare al bando presentando proposte progettuali diversificate lungo un ampio arco temporale.

In particolare, considerando la formazione e la valorizzazione del capitale umano, quali leve fondamentali dello sviluppo socio-economico territoriale e quali strumenti funzionali alla competitività delle imprese, si ritiene che determinati interventi di tipo strutturale possano essere ottimizzati se adeguatamente accompagnati da interventi che rientrano nella finalità propria del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

A tal fine sono state individuate, nell'ambito dell'Asse I del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo (POR FSE) alcune azioni che possono valorizzare e implementare alcune delle azioni previste nell'ambito del POR FESR:

AZIONE FSE

AZIONE FESR

Tipologia di intervento integrato

Aggiornamento e/o Formazione di figure professionali dirigenziali e manageriali, ivi comprese quelle figure di "cerniera" e di supporto all'innovazione particolarmente importanti per l'innovazione delle PMI

1.1.2 Contributi a favore dei

processi di trasferimento

tecnologico e allo sviluppo di

strutture di ricerca interne alle imprese

- Formazione di figure di cerniera (tipo broker dell'innovazione)

Affiancamento ed accompagnamento delle imprese nella definizione e realizzazione delle attività formative

1.1.4 Diffusione di servizi di

consulenza esterna a sostegno delle PMI finalizzati al processo evolutivo aziendale e alla continuità d'impresa

- Percorsi di accompagnamento all'impresa per lo sviluppo dei processi formativi anche mediante l'utilizzo di FAD

- Attività di coaching per il ricambio generazionale

In particolare, considerando la formazione e la valorizzazione del capitale umano, quali leve fondamentali dello sviluppo socio - economico territoriale e quali strumenti funzionali alla competitività delle imprese, si ritiene che determinati interventi di tipo strutturale possano essere ottimizzati se adeguatamente accompagnati da interventi che rientrano nella finalità propria del FESR.

La presente Direttiva, inserita nell'Asse I - Adattabilità del POR FSE, in un'ottica di utilizzo sinergico con l'Asse I del POR FESR, è finalizzata alla riqualificazione del capitale umano delle imprese venete adeguandone il profilo di competenze ai fabbisogni emergenti.

Le attività formative e/o di accompagnamento dovranno riferirsi ad una soltanto delle seguenti tipologie di azioni:

1.       Miglioramento dell'offerta dei prodotti e l'incremento di opportunità di business legate a brevetti, altri diritti di proprietà industriale, certificazioni;

2.       Ottimizzazione dei processi aziendali (lean production, lean organisation) tramite il miglioramento degli standard di qualità e management;

3.       Gestione sostenibile delle risorse naturali e riduzione dell'impatto ambientale mediante l'utilizzo efficiente delle risorse idriche, energetiche e di fonti rinnovabili;

4.       Ottimizzazione delle performance economiche dell'impresa in un'ottica di miglioramento della gestione delle politiche finanziarie e di accesso al credito;

5.       Sviluppo di strumenti innovativi di marketing e di comunicazione;

6.       Potenziamento delle capacità commerciali e di internazionalizzazione delle imprese;

7.       Miglioramento e ottimizzazione dei trasporti e della logistica;

8.       Sperimentazione di nuove modalità di accesso al capitale sociale e di partecipazione alla gestione e ai risultati dell'impresa;

9.       Strategie per la continuità d'impresa e la gestione del passaggio intergenerazionale;

10.   Integrazione di approcci di external engagement e innovazione sociale nei processi decisionali e operativi aziendali.

Possono essere realizzate le seguenti tipologie di progetto:

-  progetti monoaziendali, relativi al fabbisogno di una sola impresa;

-  progetti pluriaziendali, relativi al fabbisogno di più imprese appartenenti alla medesima filiera e/o comparto.

Possono presentare progetti:

-  imprese in forma singola (anche consortile) o in partenariato che abbiano almeno un'unità operativa ubicata in Veneto;

-  su espressa commessa delle imprese interessate, i soggetti accreditati (o in via di accreditamento) per l'ambito della formazione continua.

Saranno premiate le proposte progettuali che prevedono:

-  imprese che non hanno fatto domanda di finanziamento, né singolarmente né in partenariato, in risposta alle DGR nn. 2299/09, 1568/10, 2606/10, 1735/11, 1736/11, 1737/11, 1738/11, 2335/12, 2336/12;

-  un partenariato operativo con Università pubbliche e private, Istituti Tecnici Superiori e Istituti Professionali, Enti pubblici di ricerca, Organismi di ricerca privati senza scopo di lucro, che svolgono attività di ricerca scientifica e/o tecnologica e ne diffondono i risultati mediante l'insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie; tale partenariato dovrà prevedere la partecipazione attiva con funzioni che apportino valore aggiunto al progetto (sono escluse dalla valutazione premiante le funzioni quali la fornitura di materiali didattici e di consumo, di attrezzature/locali, ecc...);

-  interventi formativi da svolgersi al di fuori del contesto aziendale, presso sedi diverse dalla sede legale o dalle sedi delle unità locali dell'impresa proponente o partner aziendale;

-  il coinvolgimento negli interventi formativi, per oltre il 40% del monte ore di attività previsto dal progetto,di imprese tra di loro autonome e indipendenti, ma accomunate dalle medesime problematiche strategiche, commerciali o organizzative e appartenenti alla medesima filiera e/o comparto (interventi formativi interaziendali). Non contribuiranno a rendere interaziendale l'intervento i destinatari che appartengano ad imprese "collegate" aventi tra di loro rapporti di cointeressenza (quali soci, consorziati, soggetti appartenenti allo stesso gruppo industriale, società partecipate) e i liberi professionisti;

-  la partecipazione di imprese socialmente responsabili ossia di imprese che, in base alla griglia di autovalutazione, superano la soglia minima prevista dal set di requisiti definiti dalla Regione del Veneto e Unioncamere del Veneto;

-  la validazione dei risultati di apprendimento acquisiti.

Nel caso in cui il progetto venga presentato da un organismo accreditato, il partenariato aziendale dovrà prevedere il coinvolgimento di imprese che appartengono alla stessa filiera e/o comparto. Il progetto dovrà pertanto essere declinato sugli specifici fabbisogni professionali delle imprese partner ed essere immediatamente cantierabile, avviabile necessariamente nei 30 giorni successivi all'approvazione. L'eventuale sostituzione delle imprese partner successivamente alla presentazione del progetto è ammessa solo se le imprese proposte in sostituzione presentano il medesimo profilo in termini di filiera e/o comparto e fabbisogni formativi. Tali aspetti saranno oggetto di valutazione al fine dell'approvazione della variazione di partenariato. Tutte le variazioni di partner aziendali saranno monitorate e porteranno a determinare un "indice di variazione", utilizzabile per l'accesso ai successivi sportelli, che sarà calcolato percentualmente sulla base dei risultati raggiunti da ciascun soggetto proponente.

L'erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.

Il Relatore propone di procedere all'apertura dei termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di progetti di innovazione e sviluppo - modalità a sportello - anno 2013, per un importo complessivo di € 15.000.000,00 relativi all'Asse I - Adattabilità.

Il fabbisogno per la copertura delle attività è garantito da risorse in conto avanzo relative alle categorie 62 e 63 del POR FSE 2007/2013.

Si evidenzia che, come indicato nell'art. 12 della L.R. 1/2011, la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non è soggetta alle limitazioni ivi riportate, non trattandosi di spese per studi ed incarichi di consulenza, di spese per relazioni pubbliche, di spese per convegni, mostre, di spese per pubblicità e rappresentanza, di spese per sponsorizzazioni, per missioni, bensì trattandosi di un intervento finalizzato a generare un processo di sviluppo, innovazione e occupazione nel territorio.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all'approvazione della Giunta Regionale l'avviso pubblico (Allegato A), la Direttiva per la presentazione dei progetti formativi (Allegato B) alla luce della normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente e gli adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività (Allegato C).

Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno essere predisposti esclusivamente attraverso il sistema gestionale on-line (http://www.regione.veneto.it/web/formazione/spazio-operatoriformazione) e dovranno pervenire al seguente indirizzo: Regione del Veneto − Direzione Formazione - Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 Venezia entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell'apertura a sportello così come indicato nella tabella seguente:

Sportello

Periodo di apertura

1

16 - 30 giugno 2013

2

1 - 15 luglio 2013

3

16 - 31 luglio 2013

4

1 - 15 settembre 2013

5

16 - 30 settembre 2013

6

1 - 15 ottobre 2013

7

16 - 31 ottobre 2013

8

1 - 15 novembre 2013

9

16 - 30 novembre 2013

10

1 - 15 dicembre 2013

11

16 - 31 gennaio 2014

La trasmissione della documentazione alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Formazione potrà avvenire anche per via telematica inviando una mail all'indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto protocollo.generale@pec.regione.veneto.it.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata dalla commissione di valutazione nominata dal Dirigente Regionale della Direzione Formazione.

Si propone, infine, di demandare al Dirigente Regionale della Direzione Formazione l'approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente Direttiva, l'assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

Il Relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

-          udito il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, 4° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

-          visti i Regolamenti CE n. 1081/2006, così come successivamente modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009, n. 1083/2006 così come successivamente modificato dal Regolamento CE n. 284/2009, n. 1828/2006;

-          visti i Regolamenti CE n. 1998/2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore («de minimis») e n. 800/2008 del 6 agosto 2008 relativo all'applicazione degli artt. 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di stato e successive modifiche e integrazioni;

-          visto il Regolamento CE n. 1857/2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001;

-          vista la Decisione Comunitaria C(2007), 3329 del 13/07/2007 di approvazione del Quadro Strategico Nazionale;

-          vista la Decisione Comunitaria di adozione del Programma Operativo per il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto C(2007) 4247 del 7/10/2007;

-          vista la Decisione Comunitaria C(2007), 5633 del 16/11/2007 di Adozione del Programma Operativo per il Fondo Sociale Europeo - Ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto;

-          vista la Delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (C.I.P.E) del 15/06/2007 concernente "Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013";

-          vista la L. n. 34 del 25 febbraio 2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007);

-          visti gli artt. 117 e 118 della costituzione che assegnano alle regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;

-          visto l'accordo del 12 febbraio 2009 in merito agli interventi da porre in essere per il sostegno al reddito e alle competenze "Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome";

-          vista l'intesa dell'8 aprile 2009, sullo schema di Accordo in materia di Fondo Sociale Europeo sul complessivo documento riepilogativo dell'attuazione dell'accordo siglato il 12 febbraio 2009 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di interventi a sostegno al reddito.

-          visto l'accordo del 20 aprile 2011 tra Governo, Regioni e Province Autonome che proroga a tutto il biennio 2011-2012 il finanziamento degli ammortizzatori in deroga;

-          viste le LL.RR. n. 10/90 e 19/2002, come modificata dalla L.R. n. 23/2010;

-          vista la legge regionale n. 39 del 29 novembre 2001, "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione";

-          vista la legge Regionale del 13 marzo 2009 n. 3, "Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro" così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;

-          vista la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 422 del 27 febbraio 2007 "Approvazione della proposta di Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo -Ob. Competitività Regionale e Occupazione (CRO) - 2007/2013";

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21 dicembre 2010: "L.R. n. 19/2002 "Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati". Approvazione delle Linee Guida e contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n. 1768 del 6 luglio ;

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 425 del 27 febbraio 2007 "Programmazione Fondi strutturali 2007-2013. Approvazione della proposta di Programma Operativo Regionale, Obiettivo Competitività regionale e Occupazione - parte FESR";

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1566 del 26 maggio 2009 relativa alle "Politiche attive per il contrasto alla crisi occupazionale";

-          vista l'Intesa tra Governo, Regioni, Province autonome e Parti sociali "Linee guida per la formazione nel siglata il 17 febbraio 2010;

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1675 del 18 ottobre 2011 relativa al Piano delle Politiche attive per il contrasto alla crisi "Valorizzazione del Capitale Umano - Politiche per l'occupazione e l'occupabilità";

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 808 del 15 marzo 2010 "Interventi di politica attiva per il reinserimento, la riqualificazione, il reimpiego dei lavoratori del sistema produttivo colpito dalla crisi economica". POR FSE 2007/2013 - Ob. CRO - Asse I "Adattabilità", categoria di intervento 64 - Asse II "Occupabilità", categoria di intervento 67. Anno 2010. Approvazione delle opzioni di semplificazione dei costi attraverso l'adozione di unità standard di costo, della direttiva per la realizzazione degli interventi e del relativo avviso;

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1672 del 18/10/2011 di approvazione dello studio per la definizione delle Unità di Costo Standard da utilizzare nella realizzazione di attività di formazione continua;

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2140 del 23/10/2012 - Percorsi di "action research" finanziati dalla Regione del Veneto. Approvazione dello studio per l'applicazione delle unità di costo standard (Regolamento CE n. 1083/2006);

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2334 del 20/11/2012 - Attività di formazione continua finanziate dalla regione Veneto. Estensione e aggiornamento studio per l'applicazione unità di costo standard;

-          vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 699 del 14/05/2013 - Approvazione della metodologia per l'individuazione dei parametri da utilizzare per il riconoscimento dei costi nell'ambito delle azioni di mobilità transnazionale e interregionale (Regolamento CE n. 1081/2006, come modificato dal Regolamento CE n. 396/2009 art. 11, comma 3, lett b) iii).

 

delibera

1.       di stabilire che le premesse al presente atto siano parte integrante del provvedimento;

2.       di approvare, per i motivi indicati in premessa, l'avviso pubblico per la presentazione di progetti nell'ambito della Direttiva "RILANCIARE L'IMPRESA VENETA" - realizzazione di progetti di innovazione e sviluppo - modalità a sportello - anno 2013, a valere sull'Asse I - Adattabilità del Programma Operativo Regionale FSE - Ob. Competitività Regionale e Occupazione, di cui all'Allegato A;

3.       di approvare, secondo le motivazioni esposte in premessa, la relativa Direttiva "RILANCIARE L'IMPRESA VENETA" - realizzazione di progetti di innovazione e sviluppo - modalità a sportello - anno 2013, di cui all'Allegato B;

4.       di approvare gli adempimenti per la gestione e la rendicontazione delle attività di cui all'Allegato C;

5.       di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire al seguente indirizzo: Regione del Veneto − Direzione Formazione - Fondamenta Santa Lucia, Cannaregio 23 - 30121 Venezia entro le ore 13.00 di ciascun giorno di scadenza dell'apertura a sportello così come indicato nella tabella seguente:

Sportello

Periodo di apertura

1

16 - 30 giugno 2013

2

1 - 15 luglio 2013

3

16 - 31 luglio 2013

4

1 - 15 settembre 2013

5

16 - 30 settembre 2013

6

1 - 15 ottobre 2013

7

16 - 31 ottobre 2013

8

1 - 15 novembre 2013

9

16 - 30 novembre 2013

10

1 - 15 dicembre 2013

11

16 - 31 gennaio 2014

La trasmissione della documentazione alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Formazione potrà avvenire anche per via telematica inviando una mail all'indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, protocollo.generale@pec.regione.veneto.it;

6.       di determinare in € 15.000.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Dirigente Regionale della Direzione Formazione disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sui capitoli 101318 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Adattabilità - Area Formazione - Quota Statale  (Reg. CE 1081/06)" e 101319 "Obiettivo CRO FSE 2007-2013 - Asse Adattabilità - Area Formazione - Quota Comunitaria (Reg. CE 1081/06)" del bilancio regionale 2013;

7.       di dare atto che le liquidazioni, da effettuarsi nel rispetto delle disposizioni indicate nell'Allegato C, sono subordinate anche alla effettiva disponibilità di cassa;

8.     di affidare la valutazione dei progetti pervenuti alla commissione di valutazione nominata dal Dirigente Regionale della Direzione Formazione;

9.     di incaricare la Direzione Regionale Formazione dell'esecuzione del presente atto;

10.   di dare atto che la spesa di cui si prevede l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

11.   di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché sul sito Internet della Regione Veneto.

 

(L'allegato avviso è pubblicato in parte terza del presente Bollettino, ndr)

869_AllegatoB_251375.pdf
869_AllegatoC_251375.pdf

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