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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 73 del 04 settembre 2012


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1667 del 07 agosto 2012

Riorganizzazione della formazione continua e specifica per la Medicina Convenzionata di Assistenza Primaria.

Note per la trasparenza: 

I cambiamenti in atto nell'assistenza primaria necessitano di riesaminare obiettivi e metodi della formazione.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue

La storia e la specificità del Sistema Socio Sanitario del Veneto e l'attuale congiuntura economica, richiedono un rinnovato impegno a razionalizzare risorse, saperi e competenze, confermando l'investimento nella salute e la scelta dell'integrazione socio-sanitaria.

La nuova programmazione socio-sanitaria, nel porre al centro del sistema la persona e la sua salute come patrimonio della collettività, individua nel territorio la propria scelta operativa strategica e pone come base per la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale le conoscenze epidemiologiche e l'analisi dei reali bisogni di salute della popolazione.

Gli attuali bisogni assistenziali evidenziano un aumento delle malattie cronico-degenerative collegate alla disabilità (che aumentano il carico assistenziale familiare) unito ad una progressiva destrutturazione del sistema di protezione sociale e la conseguente correlazione tra situazioni di fragilità individuale e la condizione di solitudine.

E' necessario quindi consolidare e sviluppare modelli di assistenza che richiedono l'assunzione di responsabilità differenti da parte dei professionisti, la capacità di lavorare in team e di riconoscere reciprocamente i diversi ruoli all'interno di un sistema organizzato e codificato.

Per governare questa complessità la nuova programmazione ha individuato tre linee strategiche:

•         l'integrazione fra Ospedale e Territorio, basata anche sulla diffusione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PTDA), sistemi informativi integrati (orizzontali e verticali), modelli uniformi di ammissione e dimissione protetta;

•         la rete: collaborativa tra professionisti (ma anche altri stakeholder), di sistema tecnologico ed informatico, di modelli che mettano in relazione funzionale strutture di erogazione e gestione di servizi e di prestazioni;

•         l'assistenza integrata, caratterizzata dall'organizzazione in team multi-professionali, dalla implementazione di PDTA, dal supporto all'autocura (empowerment) per un cittadino coinvolto ed informato, dal potenziamento dei sistemi informativi, dall'adozione di linee guida basate sulle prove di efficacia e dal potenziamento della formazione continua.

In questo contesto il medico di famiglia è il principale referente e corresponsabile della presa in carico nella gestione integrata della cronicità: "è in grado di svolgere la funzione di accompagnamento dei pazienti, con l'obiettivo di conseguire la migliore adesione ai percorsi assistenziali, nel pieno coinvolgimento dei pazienti stessi. Questo approccio presuppone una medicina di famiglia organizzata e coadiuvata da personale infermieristico, di supporto ed amministrativo, una collaborazione funzionale con gli specialisti territoriali ed ospedalieri, la messa a punto di un sistema informativo integrato. Per rendere operativo il modello di presa in carico della cronicità è necessario implementare in modo diffuso su tutto il territorio regionale le Medicine di Gruppo Integrate"

La riorganizzazione dell'Assistenza Primaria, di cui alle DD.G.R. n. 41 e n. 1666 del 2011, prevede un cambiamento del ruolo del Medico Convenzionato verso un approccio professionale a Rete Assistenziale, in Aggregazioni Funzionali Territoriali e nelle forme associative più evolute, in modo da rispondere alle tipologie di assistiti con patologie croniche e differenti complessità.

Ciò comporta un adeguamento delle competenze del medico in funzione della pratica clinica e dei percorsi assistenziali e della gestione dei casi complessi, attraverso una preparazione universitaria, ospedaliera e di base che, per la Medicina convenzionata, trova nella Formazione specifica e continua una risorsa fondamentale.

Per attivare tali linee di cambiamento occorre investire sull'attività formativa, quale leva strategica per promuovere una cultura dell'integrazione tra le professioni sanitarie, riportando il paziente al centro del percorso assistenziale.

In particolare si rende necessario:

-            migliorare il meccanismo di definizione del fabbisogno di competenze dei diversi profili professionali del personale dei servizi socio-sanitari (Mappa delle Competenze), in relazione ai bisogni emergenti della popolazione;

-            potenziare la formazione sia per le professioni sanitarie che amministrative, nell'intento di creare quadri con profili di competenza coerenti con gli indirizzi strategici evidenziati dal presente PSSR;

-          prevedere moduli formativi specifici e coerenti con le funzioni da garantire per le professionalità sanitarie, finalizzate alla valorizzazione del loro ruolo a fini organizzativo-gestionali e/o per profili di competenza innovativi (es. coordinatore di Ospedale di comunità, di percorsi Ospedale-Territorio, infermiere di famiglia, ecc.), sviluppando competenze avanzate clinico-assistenziali e competenze organizzative-gestionali e prevedendo un ruolo specifico nell'ambito della gestione della cronicità;

-          promuovere percorsi di formazione integrata delle diverse professionalità, prevedendo dei moduli formativi rivolti sia al personale dipendente che convenzionato, sia al personale del territorio che ospedaliero;

-          inserire la sperimentazione di un percorso formativo integrato a supporto della definizione dei PDTA;

-          favorire percorsi formativi a livello di Azienda U.L.S.S., ovvero come struttura organizzativa unitaria, privilegiando programmi di formazione contestualmente rivolti ad una pluralità di soggetti e a più livelli.

La nuova programmazione prevede, inoltre, il rafforzamento del ruolo di riferimento delle Aziende Ospedaliere-Universitarie, quale luogo elettivo per la collaborazione fra il SSSR e le Università.


FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE

Il Corso di formazione specifica in Medicina Generale è stato istituito in attuazione della normativa comunitaria in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati e altri titoli, che prevede, anche per l'esercizio della Medicina Generale una formazione specialistica post laurea.

L'attuale disciplina del corso per il conseguimento del diploma di formazione specifica è quella recata dal decreto legislativo 17 agosto 1999 n. 368, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 8 luglio 2003 n. 277.

Per i medici abilitati dopo il 31.12.1994 il possesso di tale diploma costituisce requisito per l'iscrizione alla graduatoria unica regionale della medicina generale finalizzata all'accesso alle convenzioni con il SSN in qualità di medico di Medicina Generale.


FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA CONVENZIONATA

Gli articoli 16-bis e 16-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modificazioni, hanno definito la nozione di formazione continua e istituito la Commissione nazionale per la formazione continua con compiti di programmazione delle attività formative e di definizione delle modalità di accreditamento degli eventi.

In tale contesto opera la disciplina particolare prevista per le attività di formazione continua nei vigenti Accordi Collettivi Nazionali stipulati con i medici della Medicina Convenzionata.


MODELLO OPERATIVO

L'attività formativa si sviluppa in attività didattica, anche con azioni di tutoraggio, realizzati da esperti e/o animatori di formazione, a supporto delle Aziende e delle Aggregazioni Funzionali Territoriali che ne fanno richiesta, per l'implementazione ed il governo di Piani e Patti aziendali.

L'attività didattica è rivolta a tutti i MC che, oltre a riguardare ambiti di pratica clinica, sviluppa competenze organizzative e di governo dell'intero sistema della Assistenza Primaria:in particolare s'intende analizzare, attraverso l'attività formativa, l'impatto dei modelli organizzativi e dei diversi sistemi di governo sugli aspetti clinici e di erogazione dei LEA.

La formazione continua e permanente si realizza prevalentemente nell'ambito delle AFT, tramite la condivisione di Percorsi diagnostico terapeutici assistenziali, con tappe di verifica e revisione della qualità e l'analisi dei report - relativi agli indicatori concordati - e raccolti dalla rete informatica dei MMC del Veneto.

Alla luce di quanto sopra esposto e sulla base dei criteri di funzionalità decisionale ed operativa e economicità, il modello che può garantire maggiore efficienza ed efficacia è quello che prevede le seguenti

FUNZIONI:

FORMAZIONE CONTINUA:

-         Commissione regionale
-         Segreteria scientifica
-         Coordinatore della Segreteria scientifica
-         Uffici aziendali di formazione
-         Animatori di formazione.

FORMAZIONE SPECIFICA:

-         Scuola di formazione specifica
-         Consiglio di scuola
-         Preside
-         Poli didattici
-         Formatori.

Le sopra descritte componenti organizzative trovano attuazione nel COORDINAMENTO PER LA FORMAZIONE CONTINUA E SPECIFICA.

OBIETTIVI REGIONALI

-         Integrazione
-         Professionalità
-         Qualità.

FUNZIONI DEL COORDINAMENTO

-         Programmazione (Regione)
-         Didattica (Sistema - Aziende ULSS e componente professionale)
-         Gestione della Formazione (anche delegata)

COMPITI

Costituiscono compiti istituzionali del Coordinamento:

-         Formazione continua dei medici della medicina convenzionata
-         Formazione specifica in medicina generale
-         Promozione della qualità e sviluppo professionale
-         Promozione e sperimentazione di modelli organizzativi
-         Condivisione di linee guida e definizione di percorsi diagnostico-assistenziali
-         Ricerca e Innovazione
-         Formazione pre-laurea, in medicina generale.

Il Coordinatore della segreteria tecnica e il Preside del Consiglio della Scuola sono individuati tra esperti del settore e nominati, per un triennio, dalla Giunta regionale. L'attività comporta il riconoscimento di un trattamento economico commisurato all'impegno orario richiesto.

Lo sviluppo della Formazione Continua dovrà essere orientato verso processi di revisione sistematica delle pratiche assistenziali (Evidence Best Practices), con l'utilizzo di metodi e strumenti disponibili come l'Audit, la partecipazione a sistema di monitoraggio farmaci e l'E-Learning; in questo supportati da un nuovo ruolo dell'animatore. La gestione degli eventi formativi potrà essere affidata ad agenzie esterne accreditate.

Ai fini di predisporre gli atti regionali di indirizzo, si prevede di prorogare fino al 31 dicembre 2012gli incarichi tuttora in corso risultanti dalla D.G.R. n. 1284 del 2009 e dal D.D.R. n.18 del 2010, per la gestione del Coordinamento regionale medicina convenzionata di assistenza primaria.

Di affidare all'Unità Complessa Assistenza Distrettuale e Cure Primarie il compito di proporre una revisione delle indicazioni regionali sulla Formazione Specifica e Continua, sulla scorta dei criteri sopra esposti. Per tale compito potrà avvalersi dell'apporto di esperti del settore (in metodologia, analisi dei bisogni, portfolio e mappa delle competenze), di professionisti ed Università.

Questo lavoro dovrà essere ultimato entro il 30 novembre 2012.

Il documento di lavoro prodotto sarà oggetto di confronto in seno ai comitati regionali delle categorie professionali interessate, coinvolgendo la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri del Veneto.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, 4° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

Vista la D.G.R. n. 1666 del 2011, sulla riorganizzazione della Medicina convenzionata.

delibera

1.       Di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente atto.

2.       di affidare all'Unità Complessa Assistenza Distrettuale e Cure Primarie della Regione il compito di proporre una revisione delle indicazioni regionali sulla Formazione Specifica e Continua dei Medici convenzionati, sulla scorta dei criteri sopra esposti, avvalendosi dell'apporto di esperti del settore. Il lavoro dovrà essere ultimato entro il 30 novembre 2012.

3.       di prorogare fino al 31 dicembre 2012, per quanto sopra, gli incarichi tuttora in corso risultanti dalla DGR n. 1284 del 2009 e dal DDR n.18 del 2010, per la gestione del Coordinamento regionale medicina convenzionata di assistenza primaria. Tali obbligazioni sono già a carico dei finanziamenti annuali per la Formazione Specifica e Continua della Medicina Convenzionata, per cui il presente provvedimento non comporta ulteriori spese.

4.       di dare atto che la Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria è incaricata dell'esecuzione del presente atto.

5.        di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

6.       di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.

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