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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2342 del 29 dicembre 2011
D.M. della Salute del 28.10.2010 recante "Ripartizione del fondo per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Piano sanitario nazionale, per l'anno 2008", in attuazione della L. 27.12.2006, n. 296, art. 1, commi 805, 806, 807. Approvazione delle modalità di attuazione e di spesa del progetto "Le unità spinali" di cui alla DGR n. 1576 del 26.05.2009.
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [
Note per la trasparenza:
Approvazione delle modalità di attuazione e di spesa del progetto regionale cofinanziato dal Ministero della Salute ed attuativo del Piano Sanitario Nazionale in materia di "Implementazione della rete delle unità spinali unipolari e delle strutture per pazienti gravi cerebrolesi".
L'Assessore, Luca Coletto, riferisce quanto segue.
La Legge n. 296 del 27/12/2006 recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)", all'art. 1, commi 805 e 806, ha istituito un fondo di 60,5 milioni di euro per il triennio 2007-2008-2009 da assegnare alle Regioni ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Piano Sanitario Nazionale prevedendo che le suddette risorse vengano assegnate con Decreto del Ministro della Salute.
Con Decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 23.12.2008 sono state quindi definite le "Linee guida per l'accesso al cofinanziamento alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano. Anno 2008".
In attuazione delle suddette disposizioni, con DGR n. 1576 del 26.05.2009 ad oggetto "Progetti regionali attuativi del P.S.N. a norma dell'art.1, c. 805 e 806 della L. n. 296 del 27/12/2006. Decreto Ministeriale 23/12/2008 recante "Progetti attuativi del Piano sanitario nazionale - Linee guida per l'accesso al cofinanziamento alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano. Anno 2008", sono stati approvati sei progetti regionali tra i quali il progetto denominato "Le unità spinali", di cui all'Allegato C) della menzionata delibera.
Il suddetto progetto è stato predisposto in coerenza con la Linea progettuale 3. di cui al citato Decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
Con Rep. Atti n. 160/CSR la Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 23 settembre 2010, ha sancito l'Intesa sullo schema di decreto del Ministro della Salute recante l'assegnazione, per l'anno 2008, dei finanziamenti alle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano.
Con Decreto del Ministro della Salute del 28/10/2010 è stata infine approvata la "Ripartizione del Fondo per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Piano sanitario nazionale, per l'anno 2008", che assegna alla Regione del Veneto il finanziamento complessivamente richiesto pari ad euro 6.015.568,00 (seimilioniquindicimilacinquecentosessantotto/00) per i sei progetti approvati con la sovra citata DGR n. 1576/2009. In particolar modo per il progetto "Le unità spinali" è stata approvata ed erogata la somma richiesta pari ad euro 1.000.000,00 (unmilione/00).
A seguito dell'erogazione statale suddetta è stata quindi apportata la necessaria variazione di bilancio e sono stati istituiti un unico capitolo d'entrata n. 100549, assegnato alla Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria, e sei differenti capitoli di spesa corrispondenti ai sei progetti approvati, tra i quali il capitolo n. 101581 ad oggetto 'Realizzazione del progetto attuativo del piano sanitario nazionale 2006-2008 "Rete unità spinale e strutture cerebrolesi" (Art. 1 commi 805, 806, 807 L. 27/12/2006, n. 296)'.
Alla luce di quanto finora esposto ed al fine di corrispondere, entro i termini indicati dal Ministero della Salute, le connesse relazioni sui risultati ottenuti, si propone con il presente atto di approvare le modalità di attuazione e di spesa del progetto "Le unità spinali", secondo quanto esposto di seguito, dando atto che gli oneri di spesa evidenziati corrispondono al finanziamento statale ottenuto pari ad euro 1.000.000,00.
Si sottolinea che il progetto 'Le unità spinali', come stabilito dalla DGR n. 1576/2009, è stato avviato in funzione di una condizione clinica, quale quella dei pazienti con lesioni midollari, che rappresenta una delle più complesse ed invalidanti patologie.
Proprio per i pazienti mielo e cerebrolesi un appropriato trattamento richiede una risposta pronta e coordinata tra varie unità operative per acuti, e richiede anche strette relazioni con la rete delle strutture riabilitative ospedaliere ed extraospedaliere con conseguente riduzione dei tempi di accesso al trattamento necessario.
Il percorso dei pazienti con lesioni midollari è infatti caratterizzato da molteplici fasi che evolvono, dall'accesso ad unità per acuti, quali neurochirurgia e terapia intensiva neurochirurgica nella fase iniziale, per poi proseguire verso le unità riabilitative di III livello, denominate Unità spinali o Unità gravi cerebrolesioni, al fine di attuare interventi di recupero a carattere intensivo, fino alla riabilitazione di II livello e al trasferimento al proprio domicilio.
Proprio l'elevata competenza professionale delle suddette unità per acuti comporta un rilevante afflusso di pazienti, tra i quali quelli affetti da lesioni acquisite del midollo spinale e da gravi cerebrolesioni acquisite (GCA) sia di origine traumatica che non, che possono provenire non solo dal territorio di competenza dell'Azienda ULSS di riferimento, ma anche da altre realtà delle Aziende ULSS limitrofe o in alcuni casi da altre regioni.
L'attivazione di una valida rete assistenziale, caratterizzata da un elevato grado di comunicazione, condivisione di protocolli organizzativi e diagnostico-terapeutici, non solo a livello di singolo presidio ma a livello interospedaliero, diventa perciò indispensabile per gestire i pazienti acuti nel modo più efficace, efficiente ed appropriato, garantendo un sistema ottimale sia dal punto di vista organizzativo che clinico.
Nel percorso dei pazienti mielo e cerebrolesi le UO di Neurochirurgia assumono un ruolo fondamentale quali strutture di riferimento per gli interventi primari d'urgenza/emergenza a supporto di situazioni con complessità clinico-assistenziale ad alto impegno, mentre le unità spinali, nel complessivo livello regionale, risultano essere strutture indispensabili alla stabilizzazione clinica e al ripristino, ove possibile, di condizioni di autonomia attraverso azioni riabilitative che richiedono tecnologia diagnostico-terapeutica avanzata ed elevate competenze medico-specialistiche.
Proprio per queste ultime, in particolar modo, l'efficienza risulta essere garantita attraverso la messa a disposizione di personale specializzato, soggetto a costanti percorsi formativi e di aggiornamento, e di caratteristiche strutturali adeguate a rispondere all'affluenza di pazienti con lesioni midollari provenienti anche da altre realtà oltre a quelle del territorio dell'Azienda ULSS di riferimento.
Le unità spinali devono essere caratterizzate, inoltre, da elevata capacità di accoglimento dei pazienti provenienti dalle unità operative di neurochirurgia, così da rispondere in modo tempestivo ed appropriato alle varie casistiche mantenendo nelle unità neurochirurgiche solo i pazienti la cui condizione clinica impone e rende necessario un ricovero a carattere intensivo e conseguentemente, ove possibile, gestire il resto dei pazienti nelle unità spinali stesse.
In tal modo si rende quindi possibile mettere a disposizione della cittadinanza sia un ottimale utilizzo dei posti letto a carattere intensivo, in grado di accogliere nuovi pazienti acuti, sia anticipare il prima possibile tutte le manovre riabilitative idonee al fine della recupero del paziente nelle unità spinali.
Risulta quindi essere necessario sostenere l'attuale sistema migliorando l'organizzazione ed il percorso dei pazienti tra le UO di neurochirurgia e le unità spinali sulla base del modello di rete, già avviato e consolidato nel contesto della Regione Veneto anche per altre patologie (es. ictus, infarto miocardico acuto, etc.).
Il modello delle reti cliniche, infatti, risulta essere una modalità organizzativa rispondente alle linee strategiche programmatiche del patto per la salute 2010-2012 e del disegno di legge del nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2014, adottato dalla Giunta Regionale nella seduta del 26 luglio 2011, in grado di garantire uniformità assistenziale per tutti gli assistiti del Veneto ed il superamento delle differenze territoriali ed organizzative.
Si propone, a tal fine, di individuare 4 strutture ospedaliere di riferimento nel contesto regionale, quali sedi delle UO di Neurochirurgia nel cui ambito si opera attraverso un sistema di rete assistenziale interospedaliera, ovvero le Aziende ULSS n. 6 di Vicenza e n 9 di Treviso, l'Azienda Ospedaliera di Padova e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Si tratta infatti di strutture in cui le UO di Neurochirurgia hanno sviluppato un'alta integrazione con le unità spinali, oltre che ovviamente strette relazioni con la rete delle strutture riabilitative ospedaliere ed extraospedaliere, come dimostrato dai dati provenienti dal registro on-line istituito con il progetto di ricerca finalizzata del 2005 'Il percorso assistenziale integrato nei pazienti con Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) traumatica e non traumatica - Fase acuta e fase Post-Acuta'.
Dall'analisi dei dati forniti dal registro, per quanto riguarda le GCA, risulta evidente che il maggior numero di pazienti che confluiscono alle unità spinali provengono soprattutto da unità di rianimazione e di neurochirurgia, dato comunque confermato anche per la patologia delle mielolesioni.
Anche la durata della degenza nei reparti di neurochirurgia dimostra come l'intervallo che intercorre tra l'accesso al reparto per acuti e la riabilitazione risulta essere minimo, tranne nei casi in cui sussistono condizioni particolarmente gravi dei pazienti, questo a dimostrare l'interazione delle diverse unità del sistema nell'ottica di tempestività di trasferimento del paziente all'unità riabilitativa per un più veloce trattamento di recupero delle funzioni lese.
Il cofinanziamento del Ministero della Salute, a sostegno del progetto 'Le unità spinali', di cui sopra, rappresenta quindi un valido mezzo per supportare l'organizzazione ed il miglioramento dell'attuale realtà delle strutture di riferimento individuate e conseguentemente un ottimale utilizzo delle risorse gestite da questi nodi della rete, assicurando un appropriato trattamento dei pazienti attraverso l'assegnazione al livello più appropriato, siano esse unità per acuti o strutture riabilitative di II - III livello, e di conseguenza utilizzando in modo ottimale i posti letto a disposizione della struttura.
Si rende, inoltre, possibile in tal modo sviluppare nuove metodologie di trattamento e la prevenzione di eventuali complicanze immediate da attuarsi il più precoce possibile.
La rete delle unità di neurochirurgia già collabora in stretta integrazione con le unità spinali, ma attraverso un ulteriore contributo a sostegno della rete è possibile migliorare tale organizzazione operando sulla base di protocolli operativi concordati e attraverso l'interdisciplinarietà, l'integrazione di competenze, professionalità e risorse e protocolli diagnostico-terapeutici e percorsi interospedalieri condivisi.
Si sottolinea, inoltre, che il progetto in parola oltre che al raggiungimento degli obiettivi sopra citati è finalizzato al miglioramento organizzativo del sistema a sostegno dei pazienti con mielo o cerebro lesioni, sia dal punto di vista della qualità del servizio che di soddisfazione dei pazienti, in un'ottica di maggiore integrazione tra unità neurochirurgiche e spinali.
Si propone, pertanto, di impegnare con il presente atto l'importo di euro 1.000.000,00 (unmilione/00) sul capitolo 101581 - ad oggetto 'Realizzazione del progetto attuativo del piano sanitario nazionale 2006-2008 "Rete unità spinale e strutture cerebrolesi" (Art. 1 commi 805, 806, 807 L. 27/12/2006, n. 296)' - del bilancio corrente, che presenta la dovuta disponibilità, a favore delle Aziende ULSS n. 6 di Vicenza, n. 9 di Treviso, dell'Azienda Ospedaliera di Padova e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, stabilendo di ripartire tale somma in quote uguali, pari ad euro 250.000,00 (duecentocinquantamila/00), per ciascuna struttura sanitaria individuata.
Si propone, altresì, di demandare la liquidazione ad un successivo decreto del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria o suo delegato, secondo le seguenti modalità:
Si dà atto che la realizzazione del progetto "Le unità spinali" e la gestione scientifica dello stesso sono affidati, come sopra accennato, alle Aziende ULSS n. 6 di Vicenza, n. 9 di Treviso, all'Azienda Ospedaliera di Padova e all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Si dà atto, inoltre, che la spesa di cui si dispone l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011
Il Relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
Udito il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, 2° comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la legislazione regionale e statale;
Visto il D.P.R. 07/04/2006 di approvazione del Piano Sanitario Nazionale 2006 - 2008;
Vista la Legge n. 296 del 27/12/2006 (legge finanziaria 2007), art. 1, commi 805, 806 e 807;
Visto il D.M. del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 23/12/2008 recante "Linee guida per l'accesso al cofinanziamento alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano";
Visto il D.M. della Salute del 28/10/2010 recante "Ripartizione del fondo per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Piano sanitario nazionale, per l'anno 2008";
Vista la D.G.R. n. 1576 del 26/05/2009;
Vista la D.G.R. n. 334 del 29/03/2011;
Vista la L.R. 29/11/2001, n. 39, art. 42, comma 1;]
delibera
1. di dare atto dell'avvenuta erogazione statale del finanziamento complessivamente pari ad euro 6.015.568,00 (seimilioniquindicimilacinquecentosessantotto/00) a favore della Regione del Veneto e finalizzato all'attuazione di sei progetti approvati con la DGR n. 1576 del 26/05/2009;
2. di dare atto, in particolare, che il finanziamento statale approvato ed erogato per il progetto "Le unità spinali" di cui all'allegato C della DGR n. 1576 del 26/05/2009 è pari ad euro 1.000.000,00 (unmilione/00);
3. di impegnare la somma di euro 1.000.000,00, di cui al punto 2., sul capitolo 101581 ad oggetto 'Realizzazione del progetto attuativo del piano sanitario nazionale 2006-2008 "Rete unità spinale e strutture cerebrolesi" (Art. 1 commi 805, 806, 807 L. 27/12/2006, n. 296)' del bilancio corrente, che presenta la dovuta disponibilità, a favore delle Aziende ULSS n. 6 di Vicenza, n. 9 di Treviso, dell'Azienda Ospedaliera di Padova e dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, ripartendo la stessa in quote uguali pari ad euro 250.000,00 ciascuna;
4. di demandare la liquidazione dell'importo di cui al punto 3. ad un successivo decreto del Dirigente della Direzione Attuazione Programmazione Sanitaria o suo delegato, secondo le seguenti modalità:
5. di approvare i principi e le disposizioni contenuti in premessa, non richiamati espressamente nel presente dispositivo;
6. di dare atto che la spesa di cui si dispone l'impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.
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