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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 8 del 24 gennaio 2012


Materia: Informatica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2301 del 29 dicembre 2011

Direttiva 17 novembre 2003, n. 2003/98/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, recepita nell'ordinamento italiano con Decreto Legislativo 24 gennaio 2006 n. 36, relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico. Costituzione del portale internet regionale "dati.veneto.it", dedicato agli "open data".

Note per la trasparenza:

La deliberazione ha lo scopo di autorizzare la realizzazione e la messa in opera del portale internet regionale "dati.veneto.it" per la pubblicazione dei dati pubblici ("open data"), consentendo ai cittadini, alle imprese e alle altre pubbliche amministrazioni interessate di fruire, in modo semplice ed intuitivo, del patrimonio informativo dell'Amministrazione Regionale nonché degli Enti ed Agenzie strumentali di Regione del Veneto.

Il Vice Presidente, on. Marino Zorzato, riferisce quanto segue:

L'importanza del patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione e gli effetti positivi per i cittadini e per l'economia, che la pubblicazione in internet di dati pubblici (prodotti e detenuti dalla Pubblica Amministrazione) comporta, sono oggetto di sempre più ampi consensi nell'ambito del dibattito sullo sviluppo ed il potenziamento della società dell'informazione nonché sulle soluzioni di e-Government,più opportune e pressoché a costo zero, da intraprendere a sostegno dell'innovazione.

Il patrimonio informativo già in possesso della Pubblica Amministrazione se messo a disposizione della collettività, può diventare un nuovo volano dell'economia e, poiché i dati sono ri-usabili dai cittadini e dalle imprese, può favorire altresì la ripresa e la crescita economica, oltre che la competitività tra imprese.

I dati pubblici, messi a disposizione in tal modo, grazie alle tecnologie info-telematiche sono resi liberamente e gratuitamente accessibili a tutti sul web, senza restrizioni legate al diritto d'autore, brevetti o altre limitazioni imposte da normative specifiche, e sono quindi riutilizzabili - in modo creativo - anche in ambiti e per finalità differenti rispetto a quelli per cui sono stati raccolti o formati dalla Pubblica Amministrazione.

La disponibilità dei dati pubblici, in tal senso, consente di utilizzare i dati medesimi in maniera diversa, stimolando idee, progetti ed innovazioni, arricchendo i servizi esistenti e creando le condizioni per avviare nuove attività di business da parte dei privati e delle imprese.

Questi dati pubblici sono definiti "open data" e rappresentano la frontiera più evoluta dell'e-Government per le Pubbliche Amministrazioni.

Significative al riguardo sono le esperienze, portate avanti con successo, a livello internazionale da molte pubbliche amministrazioni di Stati esteri. In primo luogo negli Stati Uniti e in Canada, relativamente - ad esempio - ai dati sulla sicurezza urbana e sulla salubrità del territorio. In Gran Bretagna, grazie agli "open data", è possibile, invece, comparare i risultati delle varie scuole a seconda dei risultati degli esami degli alunni.

Anche in Europa l'ondata degli "open data" sta dilagando: in Spagna, in Francia e in vari paesi del Nord Europa molte amministrazioni pubbliche hanno già hanno intrapreso la buona pratica di pubblicare sul Web una quantità di dati pubblici in misura sempre crescente.

In Italia è attivo "dati.gov.it", un "portale dei portali" sviluppato su indicazione del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione con l'obiettivo di catalogare al meglio tutti i dati pubblici "aperti", prodotti dalla pubblica amministrazione italiana. Sono, infatti, diverse le amministrazioni pubbliche, tra cui anche qualche regione, che hanno creato dei portali dedicati agli "open data" e molte altre pubbliche amministrazioni locali si stanno muovendo in tal senso.

La pubblicazione dei dati pubblici da parte delle Amministrazioni Pubbliche, del resto, è stata sostenuta ed incoraggiata, in primo luogo, dal legislatore comunitario con la Direttiva 17 novembre 2003, n. 2003/98/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico. La predetta direttiva è stata recepita nell'ordinamento italiano con il Decreto Legislativo 24 gennaio 2006 n. 36.

Il legislatore nazionale, inoltre, ha previsto nel Decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, Codice dell'amministrazione digitale, all'articolo 50, che: << i dati delle pubbliche amministrazioni sono formati, raccolti, conservati, resi disponibili e accessibili con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione che ne consentano la fruizione e riutilizzazione, alle condizioni fissate dall'ordinamento, da parte delle altre pubbliche amministrazioni e dai privati>> con l'avvertenza che sono fatti << salvi i limiti alla conoscibilità dei dati previsti dalle leggi e dai regolamenti, le norme in materia di protezione dei dati personali ed il rispetto della normativa comunitaria in materia di riutilizzo delle informazioni del settore pubblico>>. Lo stesso Decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, all'articolo 50, inoltre, stabilisce che: << I dati pubblici contenuti nei siti delle pubbliche amministrazioni sono fruibili in rete gratuitamente e senza necessità di identificazione informatica. >>

Anche il legislatore regionale si è occupato della questione dei "formati aperti" nella legge regionale n. 19 del 14 novembre 2008 (Norme in materia di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell'informazione del Veneto), specificando all'art 3, sul "Pluralismo informatico e formati aperti", che: <<al fine di garantire la più ampia libertà di accesso all'informazione pubblica attraverso il pluralismo informatico, la Regione del Veneto promuove e incentiva l'uso di formati digitali aperti e non proprietari, per la documentazione elettronica e per le basi di dati>>.

La predetta legge regionale n.19/2008, del resto, si pone tra i suoi fini proprio quelli <<di favorire la partecipazione alla vita democratica e la fruibilità dei servizi pubblici da parte dei cittadini e delle imprese, l'abbattimento delle barriere tecnologiche che ostacolano la diffusione della conoscenza e l'innovazione tecnologica nonché il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica e in considerazione delle positive ricadute sulla concorrenza e la trasparenza del mercato, sullo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica>>.

Nel rispetto della normativa in materia di diritto d'autore, brevetti e licenze e di quanto previsto a tutela dei dati personali delle persone fisiche dal Decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali, pertanto, risulta opportuno e doveroso realizzare e mettere in opera un portale regionale veneto, denominato "dati.veneto.it", che raccolga e pubblichi i dati in possesso dell'Amministrazione Regionale nonché degli Enti ed Agenzie strumentali di Regione del Veneto, affinché siano liberamente riutilizzabili dai cittadini e dalle imprese.

Il nuovo portale "dati.veneto.it", si pone fin dalla sua costituzione quale "strumento" al servizio della collettività per la crescita economica e nell'interesse generale.

I settori di dati interessati alla pubblicazione saranno vari e potranno trovare gradualmente pubblicazione nel portale, una volta che tale strumento di diffusione e promozione sarà messo in opera.

Nella fase iniziale troveranno spazio i dati relativi all'ambiente, all'agricoltura e alle foreste, alla cartografia regionale e i dati del settore statistico (nel rispetto dei vincoli imposti dal segreto statistico).

Sarà possibile inserire poi, in un secondo momento, anche dati relativi ad altri settori, come ad esempio il turismo, l'istruzione e la sanità.

Il portale "dati.veneto.it" si pone, infatti, come banca dati "aperta" ed anche quale "luogo" di aggiornamento, discussione nonché di condivisione di informazioni e di altri dati pubblici.

Per la Pubblica Amministrazione, del resto, una volta messi a disposizione i dati pubblici, è importante capire quale uso di tali dati ne sia stato fatto e, per questo, sarà predisposta all'interno del portale una sezione apposita in cui i cittadini e le imprese, che lo desiderano, possano descrivere i propri "casi d'uso" e possano, inoltre, proporre "suggerimenti e/o richieste" relativamente agli "open data" già pubblicati o che vorrebbero fossero pubblicati.

In tal modo sarà possibile per la Pubblica Amministrazione capire meglio le nuove esigenze del territorio, partendo dai suggerimenti, proposte e richieste dei cittadini ed imprese nonché dalle positive esperienze di riuso di quei dati che, per prima, la Pubblica Amministrazione ha messo a disposizione.

Tale procedimento, inoltre, genererà un circolo virtuoso in grado di accrescere e stimolare l'innovazione all'interno della stessa Amministrazione che ha promosso questa lodevole pratica.

Per questi motivi si propone di autorizzare la realizzazione e la messa in opera del portale internet regionale "dati.veneto.it" per la pubblicazione dei dati pubblici ("open data"), affidando il compito di attuare ogni misura necessaria ed opportuna alla Direzione Sistemi Informativi, competente in materia, che curerà anche il coordinamento e la gestione del portale predetto, all'interno dell'Amministrazione Regionale e nei confronti degli Enti ed Agenzie strumentali di Regione del Veneto aderenti al progetto.

Si propone, altresì, la costituzione di un apposito "Gruppo di Lavoro per gli Open Data" (GdL-OD), coordinato dalla Direzione Sistemi Informativi e costituito da funzionari competenti nei diversi settori interessati dal progetto, con i compiti di affrontare gli aspetti tecnici e le questioni giuridiche legate al nuovo portale "dati.veneto.it" e di sostenere l'opportuna attività di divulgazione, organizzata e condivisa dal Gruppo predetto.

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

- Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la legislazione statale e regionale;

- Vista la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, 17 novembre 2003, n. 2003/98/CE;

- Visto il Decreto Legislativo 24 gennaio 2006 n. 36 di attuazione della Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, 17 novembre 2003, n. 2003/98/CE;

- Visto il Decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, Codice dell'amministrazione digitale;

- Visto il Decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali,

- Vista la legge regionale n. 19 del 14 novembre 2008;

-  Vista la legge regionale n. 1 del 10 gennaio 1997 e la conseguente DGR n. 357/1997.

delibera

1.    di costituire, per le motivazioni espresse in premessa e parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, il portale "dati.veneto.it", dedicato agli "open data";

2.    di incaricare il Dirigente Regionale della Direzione Sistemi Informativi di adottare tutte le azioni necessarie ed opportune per la realizzazione e la messa in opera del portale "dati.veneto.it", curando anche il coordinamento e la gestione del predetto portale, all'interno dell'Amministrazione Regionale e nei confronti degli Enti ed Agenzie strumentali di Regione del Veneto aderenti al progetto;

3. di autorizzare la costituzione di un apposito "Gruppo di Lavoro per gli Open Data" (GdL-OD), coordinato dalla Direzione Sistemi Informativi e costituito da funzionari competenti nei diversi settori interessati dal progetto, con i compiti di affrontare gli aspetti tecnici e le questioni giuridiche legate al nuovo portale "dati.veneto.it" e di sostenere l'opportuna attività di divulgazione, organizzata e condivisa dal Gruppo predetto.

4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.

5. di incaricare la Direzione Sistemi Informativi dell'esecuzione del presente atto.

6. di pubblicare per intero il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.


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