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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 61 del 16 agosto 2011


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1157 del 26 luglio 2011

Proroga dei termini di realizzazione delle operazioni finanziate ai sensi della misura 123 - Progetti Integrati di Filiera (PIF) di cui alla Deliberazione della Giunta regionale del 12/02/2008, n. 199 "Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-2013. Apertura termini del primo bando generale di presentazione delle domande. Condizioni e priorità per l'accesso ai benefici." in zone non ricadenti in quelle montane.

Note per la trasparenza:

Con il presente provvedimento si consente la proroga al 31 dicembre 2011, nelle aree non classificate montane, dei termini di scadenza di 24 mesi (scadenza attuale al 31 luglio 2011), previsti per la realizzazione delle operazioni finanziate ai sensi della misura 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli, nell'ambito dei PIF previsti dalla Deliberazione della Giunta regionale del 12/02/2008,  n. 199.

L'Assessore Franco Manzato riferisce quanto segue.

Con Decisione C(2007) 4682 del 17 ottobre 2007, la Commissione Europea ha formalmente approvato il Programma di sviluppo rurale (PSR) per il Veneto 2007-2013, confermando il cofinanziamento comunitario del Programma e l'ammissibilità delle spese a valere sulle risorse assegnate.

Con Deliberazione del 13 novembre 2007, n. 3560 la Giunta regionale ha pertanto confermato il testo vigente del PSR 2007 - 2013 che definisce la pianificazione finanziaria per anno, per asse e per misura, la classificazione dei comuni del Veneto ai fini dell'applicazione degli assi 3 e 4 del Programma e la delimitazione per comune delle aree montane del Veneto, ai sensi dell'articolo 50 del regolamento (CE) n. 1698/2005. Il Programma è stato poi oggetto di successive modifiche, da ultimo con Deliberazione della Giunta regionele 29 dicembre 2009, n. 4082 "Approvazione finale della revisione del Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-2013 in relazione alle nuove sfide ed alle infrastrutture a banda larga a seguito dell'Health Check e del Recovery Package. Art. 6, comma 1, lett. a) del reg. (CE) n. 1974/2006. Art. 37, comma 2, l.r. 1/91. Deliberazione/CR n. 80 del 16 giugno 2009."

In particolare, con il primo bando generale di apertura dei termini, Deliberazione della Giunta regionale del 12/02/2008,  n. 199  "Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-2013. Apertura termini del primo bando generale di presentazione delle domande.Condizioni e priorità per l'accesso ai benefici.", la Giunta regionale aveva programmato l'applicazione dei Progetti Integrati di Filiera, uno degli strumenti strategici di integrazione presenti nel PSR, che comprendeva il collegamento tra operazioni di diverse misure, nell'ambito delle filiere di produzione nei diversi settori; in particolare il PIF dava modo di valorizzare le interconnessioni tra gli investimenti volti all'accrescimento del valore aggiunto (misura 123 del PSR) e gli investimenti di Ammodernamento delle imprese agricole (misura 121), come anche con altri interventi di sistema riguardanti la produzione (misure 111, 114, 132), la sperimentazione (misura 124) e la promozione dei prodotti di qualità (misura 133).

Come l'investimento della misura 123, in ogni caso, era ritenuto essenziale per la presentazione e la valutazione iniziale del progetto, così pure, in sede di verifica finale sul PIF, deve essere compiutamente accertato che le singole operazioni sulla misura 123 e 121 siano concluse e funzionali, pena la possibilità di incorrere nella decadenza totale di tutto il progetto, a scapito, in particolare, di coloro che nello stesso PIF hanno completato il progetto.

Dal punto di vista realizzativo, il bando specifico per la misura 123 PIF fissava, al punto 4.4 - Termini e scadenze per l'esecuzione, il tempo utile per il completamento delle operazioni in 24 mesi, elevato a 30 mesi per i progetti ricadenti in zona montana.

Considerati i tempi per l'esecuzione dell'investimento tale termine appare effettivamente congruo per la maggior parte delle situazioni. Per altro, in alcune limitate situazioni, conseguenti da una parte la crisi finanziaria, dall'altra alcune difficoltà di ordine realizzativo, è stata segnalata l'impossibilità di portare a termine le operazioni nei tempi previsti, con conseguenze che possono riverberarsi anche a livello di tutto il PIF, non essendo le operazioni né concluse, né funzionali, né approvabili parzialmente. Il decadere dell'operazione sulla misura 123 rischierebbe quindi compromettere l'intero PIF approvato, a danno soprattutto delle aziende primarie che hanno partecipato al PIF e che hanno già realizzato l'investimento e sono in attesa del saldo.

A fronte di un periodo di proroga limitato, ma sufficiente a completare la maggior parte degli interventi approvati ai sensi della misura 123 PIF, si otterrebbe invece una piena operatività della filiera e il pieno riconoscimento degli importi di spesa rendicontati e ammissibili a tutti i beneficiari. Per tale motivo, si propone che il termine ultimo per la realizzazione delle operazioni, in zone non ricadenti in quelle montane, sia portato al 31 dicembre 2011.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

  • UDITO il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;
  • VISTA la Legge regionale 10 gennaio 1997, n. 1 "Ordinamento delle funzioni e delle strutture della Regione";
  • VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del 20 settembre 2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e le modifiche successivamente apportate, in particolare con il regolamento (CE) n. 74/2009;
  • VISTO il Regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, e che modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003;
  • VISTO il Regolamento (CE) del Consiglio n. 1290 del 21 giugno 2005 relativo al finanziamento della politica agricola comune rurale e le successive modifiche apportate, da ultimo con Regolamento (CE) n.73/2009 ;
  • VISTA la Decisione del Consiglio del 20 febbraio 2006 relativa ad orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale (periodo di programmazione 2007-2013) e la successiva Decisione 2009/61/CE;
  • VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 del 15 dicembre 2006 della Commissione recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 e le successive modifiche apportate, da ultimo con Regolamento (CE) n. 363/2009;
  • VISTO il Regolamento (UE) n. 65/2011 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l'attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale;
  • VISTO il Regolamento (CE) n. 1320 della Commissione, del 5 settembre 2006 recante disposizioni per la transizione al regime di sostegno alla sviluppo rurale istituito dal regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
  • VISTA la Decisione C(2007) 4682 del 17 ottobre 2007 con la quale la Commissione Europea ha formalmente approvato il Programma, dando garanzia del cofinanziamento comunitario e dell'ammissibilità delle spese a valere sulle risorse assegnate;
  • VISTA la Deliberazione della Giunta regionale del 29/12/2009 n. 4082, che approva l'ultima versione del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007 - 2013, l'approccio strategico previsto, la ripartizione finanziaria approvata e le disposizioni tecnico-amministrative di attuazione, comprensive anche della conseguente gestione finanziaria;
  • VISTE le Deliberazioni n. 1223/2007, n. 199/2008, n. 2437/2008, n. 2440/2008, n. 2904/2008, n. 544/2009, n. 877/2009, n. 2595/2009, n. 4083/2009, n. 288/2010, n. 745/2010, n. 2063/2010, n. 3181/2010, n. 87/2011 n. 88/2011, n. 376/2011 e n. 443/2011, con le quali la Giunta regionale ha provveduto ad approvare bandi generali e specifici su un gran numero di misure ed azioni, secondo modalità e procedure sia singole che integrate di attuazione dettagliate negli stessi bandi a valere sulle misure dei tre assi del Programma di sviluppo rurale 2007-2013;
  • VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 12/02/2008,  n. 199  "Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-2013. Apertura termini del primo bando generale di presentazione delle domande.Condizioni e priorità per l'accesso ai benefici.";
  • CONSIDERATA la necessità di consentire al più alto numero di soggetti beneficiari della misura 123 PIF un periodo di proroga limitato, sufficiente a realizzare degli interventi funzionali, per una piena operatività della filiera e il pieno riconoscimento degli importi di spesa;
  • RITENUTO di proporre che il termine ultimo per la realizzazione delle operazioni, in zone non ricadenti in quella montana, sia portato al 31 dicembre 2011;
  • RAVVISATA l'opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa]

delibera

  1. per le motivazioni espresse in premessa, di prorogare al 31 dicembre 2011 la scadenza ultima per la realizzazione, in zone non ricadenti in quelle montane, degli interventi approvati ai sensi della misura 123 PIF, di cui alla deliberazione della Giunta regionale del 12/02/2008,  n. 199  "Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-2013. Apertura termini del primo bando generale di presentazione delle domande.Condizioni e priorità per l'accesso ai benefici.";
  2. la Direzione regionale Piani e Programmi settore primario, autorità di Gestione del programma di sviluppo rurale, è incaricata dell'esecuzione del presente atto;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale.


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