Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Protezione civile e calamità naturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 2017 del 03 agosto 2010
Ripristino opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 1° al 16 maggio 2010 nel territorio della provincia di Padova. Richiesta di declaratoria e delle assegnazioni contributive del Fondo di solidarietà nazionale. Allegato "A". (Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102).
(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [
Note per la trasparenza:
Si chiede al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi dal 1° al 16 maggio 2010 nel territorio della provincia di Padova, dove sono stati accertati danni alle opere pubbliche di bonifica.
L'Assessore Roberto Ciambetti riferisce quanto segue.
Il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, "Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'art.1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38", ha definito la nuova disciplina del Fondo di solidarietà nazionale, riformando il sistema previgente, in forza della disposizioni della legge 7 marzo 2003, n. 38, che attribuisce delega al Governo per la modernizzazione dei settori dell'agricoltura, dell'agroalimentare, dell'alimentazione e delle foreste.
Il nuovo regime di intervento del Fondo di solidarietà nazionale conferma la previgente possibilità di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo medesimo per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione danneggiate da eccezionali avversità atmosferiche.
In proposito, l'art. 6 del citato Decreto legislativo prevede che le Regioni competenti, attuata la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti, deliberino - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione dell'evento dannoso - la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento, nonché l'individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e irrigazione e la relativa richiesta di spesa. In presenza di eccezionali e motivate difficoltà nella delimitazione dei territori e nella individuazione delle provvidenze, il suddetto termine è prorogato di ulteriori 30 giorni.
Sulla base della proposta della Regione, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi, dichiara - entro 30 giorni dalla richiesta - l'esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali, individuando i territori danneggiati e le provvidenze.
Successivamente, il medesimo Ministero, d'intesa con la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, tenuto conto dei fabbisogni di spesa, dispone trimestralmente il Piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle Regioni.
In proposito, deve essere rilevato che il Centro Funzionale Decentrato - ARPAV ha evidenziato, per le giornate del 12 e 13 maggio 2010, la presenza di impulsi umidi sud-occidentali che, associati ad un'ampia depressione sull'Europa nord-occidentale, hanno favorito il verificarsi di precipitazioni particolarmente intense. In particolare, nella tarda mattinata del 12 maggio si sono verificati i primi rovesci a carattere temporalesco sulle zone prealpine e pedemontane e sulla pianura tra Treviso e Venezia, ai confini con il Friuli Venezia Giulia. I fenomeni più intensi, però, hanno avuto inizio a partire da metà pomeriggio, quando in varie zone si sono formati nuclei temporaleschi piuttosto significativi; particolarmente colpita è stata la provincia di Padova, ma in generale gran parte del territorio regionale veneto è stato interessato da rovesci, temporali e intense grandinate. Anche nella giornata del 13 maggio, la Regione del Veneto è stata interessata da condizioni di instabilità che hanno portato nuclei temporaleschi con precipitazioni consistenti.
Come sopra evidenziato, il territorio ricadente in provincia di Padova è stato investito il 12 maggio da una tempesta di grandine e acqua che ha causato ingenti danni e posto in sofferenza le reti scolanti delle aree urbane, con conseguenti allagamenti di cantine e sottopassi, che hanno causato blocchi alla circolazione.
In tale occasione, il territorio a est del comprensorio del Consorzio di bonifica Adige Euganeo di Este (PD) è stato interessato da eccezionali avversità atmosferiche, con fenomeni piovosi intensi e persistenti che hanno raggiunto, in alcuni casi, i 90 mm di pioggia in un'ora, intensità che avrebbe un tempo di ritorno di oltre 200 anni. La quantità d'acqua caduta ha rapidamente riempito tutti i canali consorziali poiché i terreni erano già saturi dalle piogge cadute nei giorni precedenti. Deve essere evidenziato, inoltre, che tutte le possibili azioni idrauliche intraprese dal Consorzio stesso per allontanare l'acqua dal comprensorio o deviarla, ove possibile, nei bacini meno sollecitati dalle precipitazioni, sono state rallentate dalle condizioni di alta marea presente nella Laguna Sud.
Le strutture di bonifica, interessate dagli enormi apporti idraulici generati dalle eccezionali intense e persistenti precipitazioni, che hanno causato frequenti invasi e svasi nei canali consorziali, hanno subito estesi danni caratterizzati da franamenti di sponda e sifonamenti arginali, nonché dal peggioramento delle erosioni già presenti nella rete idraulica affidata al Consorzio di bonifica Adige Euganeo. In alcuni casi anche i manufatti idraulici hanno manifestato la presenza di rilevanti danneggiamenti, che richiedono immediati interventi di recupero.
Le forti precipitazioni sopra descritte, che hanno interessato in taluni casi anche le aree pedemontane delle provincia di Treviso e l'entroterra veneziano, hanno motivato la "dichiarazione dello stato di crisi" per eventi meteorici critici da parte del Presidente della Giunta regionale con decreto 25 maggio 2010, n. 119. Con tale provvedimento è stata prontamente riconosciuta l'attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile, per garantire il coordinamento e l'assistenza agli Enti locali incaricati di portare i primi soccorsi alle popolazioni dei territori colpiti, nonché al fine di garantire la sicurezza del territorio, la tutela della pubblica incolumità e il superamento dell'emergenza.
Al riguardo, infatti, il Consorzio di bonifica Adige Euganeo di Este (PD), con comunicazioni in data 14 maggio 2010, n. 2953 e 14 giugno 2010, n. 3267, ha segnalato agli Uffici regionali competenti la presenza di innumerevoli franamenti di sponda e il peggioramento delle erosioni già in atto, nonché allagamenti e il danneggiamento di alcuni manufatti idraulici.
Il personale del citato Consorzio di bonifica è stato a lungo impegnato, dopo la conclusione delle avversità, al fine di garantire sicurezza idraulica al territorio duramente colpito; solo successivamente gli Uffici consortili hanno potuto procedere ai rilievi dei danni subiti dalle opere di bonifica e alla redazione degli elaborati tecnici che riportano le caratteristiche degli eventi meteorologici, nonché delle corografie dei corsi d'acqua interessati dai danni e di una stima dei medesimi.
Deve essere, inoltre, evidenziato che i fenomeni di frana spondale hanno la caratteristica di manifestarsi anche dopo lunghi periodi dalla conclusione degli eventi che li hanno originati, costringendo il continuo aggiornamento del loro rilievo e illustrazione negli elaborati ricognitivi dei danni subiti.
Dopo aver effettuato i necessari sopralluoghi, il Servizio periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Padova ha elaborato la relativa documentazione, nonchè redatto le apposite schede statistiche, trasmettendo gli esisti istruttori di seguito riportati, al fine di consentire l'inoltro della richiesta di declaratoria e di assegnazione di fondi al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Al riguardo, con nota 2 giugno 2010, n. 364593, il Servizio periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Padova ha comunicato di aver accertato la necessità di interventi per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica affidate al Consorzio di bonifica Adige Euganeo di Este (PD), a seguito delle "piogge alluvionali" nel periodo dal 1° al 16 maggio 2010, per l'importo di € 1.296.490,00.
Va evidenziato che le difficoltà manifestatesi nel rilievo e accertamento dei danni nel territorio interessato, riconducibili principalmente alla tipologia del franamento spondale e del cedimento dei corpi arginali, motivano la richiesta al Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dell'applicazione di quanto disposto al comma 1 dell'art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento dannoso.
Deve essere evidenziato, infine, che per far fronte ai danni sopradescritti è attivo presso la Tesoreria centrale dello Stato un conto corrente denominato "Fondo di solidarietà nazionale", che consente il prelievo di somme occorrenti alle Regioni per fronteggiare i danni prodotti da calamità naturali o eventi eccezionali previsti dal punto 11.2 degli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/02), nonché le avverse condizioni atmosferiche previste al punto 11.3 dei predetti Orientamenti comunitari.
Infatti, in conformità a quanto disposto dal citato Decreto Legislativo, le Regioni devono attuare la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni, al fine di proporre la declaratoria dell'eccezionalità dell'evento calamitoso e di individuare le provvidenze da concedere per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione, nonché formulare la relativa richiesta di intervento del Fondo.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione comunitaria, statale e regionale;
VISTO il rapporto del Servizio Periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Padova in data 2 giugno 2010, n. 364593;
VISTA la legge 7 marzo 2003, n. 38;
VISTI i Decreti legislativi:
- 29 marzo 2004, n. 102 "Interventi finanziari a sostegno delle Imprese agricole";
- 18 aprile 2008, n. 82 "Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, recante interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole a norma dell'art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38";
delibera
1) di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ai sensi Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e in conformità agli elaborati redatti dal Servizio Periferico Ispettorato regionale dell'Agricoltura di Padova, che costituiscono Allegato A parte integrante del presente provvedimento, la dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi dal 1° al 16 maggio 2010 nel territorio della provincia di Padova dove sono stati accertati danni alle opere pubbliche di bonifica per complessivi € 1.296.490,00:
provincia di Padova:
comuni di: Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Battaglia Terme, Cartura, Conselve, Correzzola, Galzignano Terme, Monselice, Pernumia, Pontelongo, Pozzonovo, Solesino, S. Pietro Viminario, Terrassa Padovana, Tribano;
2) di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali l'assegnazione delle provvidenze contributive previste dall'art. 5 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 1° maggio al 16 maggio 2010 nel territorio della provincia di Padova;
3) di chiedere, sulla base delle motivazioni illustrate in premessa che ne costituiscono presupposto, l'applicazione di quanto disposto al comma 1 dell'art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento dannoso;
4) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione.
(seguono allegati)
Torna indietro