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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 69 del 24 agosto 2010


Materia: Veterinaria e zootecnia

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2014 del 03 agosto 2010

Prime disposizioni per l'organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari di cani, ai sensi dell'O.M. 03 marzo 2009 e del D.M. 26 novembre 2009.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore Luca Coletto, riferisce quanto segue.

Dal 2003, il Ministero della salute ha emanato Ordinanze che annualmente hanno normato la tematica della gestione dei cani così detti "pericolosi" od "ad aggressività non controllata". Dal 23 marzo 2009, è entrata in applicazione per 24 mesi in tutto il territorio nazionale, l'Ordinanza del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, 03 marzo 2009, che, diversamente dalle precedenti non prevede più la definizione di una specifica lista di razze canine ritenute potenzialmente più pericolose, ma individua nel Medico Veterinario la figura competente a valutare il potenziale di rischio e problematicità di un cane.

Infatti, all'art. 3, comma 1, si dispone che a seguito di morsicatura od aggressione i Servizi Veterinari territoriali sono tenuti ad attivare un percorso mirato all'accertamento delle condizioni psicofisiche dell'animale e della sua corretta gestione da parte del proprietario.

Vengono invece incaricati i Medici Veterinari Liberi Professionisti, ai sensi dell'art. 1, comma 5, di segnalare ai Servizi Veterinari territoriali i cani, tra i propri assistiti, che richiedono una valutazione comportamentale, in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell'incolumità pubblica.

A seguito della valutazione, prevista all'art. 3, comma 1 dell'O.M., è compito degli stessi Servizi Veterinari territoriali tenere un registro aggiornato dei cani identificati come a rischio potenziale e stabilire le misure di prevenzione necessarie, tra cui anche l'eventuale intervento terapeutico comportamentale da parte di Medici Veterinari esperti in comportamento animale.

I proprietari dei cani a rischio potenziale elevato devono altresì stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio animale e devono applicare sempre sia il guinzaglio che la museruola al cane, quando si trova in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico.

La sopraccitata Ordinanza ministeriale prevede inoltre, all'art. 1, comma 4, che i Comuni, congiuntamente con le Az. ULSS, organizzino percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione denominata patentino, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei Medici Veterinari, delle Facoltà di Medicina Veterinaria, delle Associazioni Veterinarie e delle Associazioni di protezione degli animali.

Il Medico Veterinario Libero Professionista informa i proprietari di cani in merito alla disponibilità dei sopraccitati percorsi formativi.

I Comuni, in collaborazione con i Servizi Veterinari territoriali, sulla base dell'anagrafe canina regionale, individuano, nell'ambito del loro compito di tutela dell'incolumità pubblica, quali proprietari di cani abbiano l'obbligo di svolgere percorsi formativi.

Successivamente, con Decreto 26 novembre 2009 "Percorsi formativi per i proprietari di cani", il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, ha fornito alcuni criteri ed atti di indirizzo per la programmazione dei sopraccitati corsi, ribadendo che tali percorsi formativi devono essere organizzati dai comuni congiuntamente con le Az. ULSS, potendosi avvalere anche della collaborazione di educatori cinofili di comprovata esperienza.

Per dare attuazione alle nuove disposizioni nazionali in materia, la Regione del Veneto ha ritenuto opportuno inserire nell'ambito delle attività del Piano Regionale Triennale 2008-2010 Sanità Animale e Sicurezza Alimentare, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2888 del 07 ottobre 2008, la realizzazione di un Progetto relativo al "Protocollo per la gestione dei cani morsicatori". E' stato quindi costituito uno specifico gruppo di lavoro formato da esperti del settore afferenti ai Servizi Veterinari regionali, territoriali ed all'Università di Padova, per affrontare ed approfondire i diversi ambiti di intervento richiesti dall'O.M. 03 marzo 2009.

L'obiettivo ritenuto prioritario, verso il quale indirizzare l'attività regionale, è stato quello di fornire ai Servizi Veterinari territoriali gli adeguati strumenti operativi per ottemperare ai nuovi adempimenti istituzionali previsti, con particolare riferimento all'attivazione del percorso mirato all'accertamento delle condizioni psicofisiche dell'animale e della sua corretta gestione da parte del proprietario, a seguito di evento morsicatura/aggressione, disposta dall'art. 3, comma 1, dell'O.M..

Si è voluto in primis permettere l'applicazione su tutto il territorio veneto di un modello "standard" di valutazione degli eventi morsicatura/aggressione, che non avesse un legame troppo stretto con l'episodio stesso, ma consentisse di giungere ad una valutazione del rischio potenziale collegato alla natura del cane ed anche alla capacità di gestione da parte del proprietario. L'individuazione del rischio potenziale dello specifico binomio proprietario-cane consente l'adozione dei provvedimenti ritenuti più adeguati.

Era evidente anche la necessità di produrre uno strumento standardizzato fruibile dai Medici Veterinari delle Az. ULSS che operano quotidianamente sul territorio e che possono essere chiamati a valutare un episodio di morsicatura/aggressione.

A tal proposito, il gruppo regionale di esperti ha predisposto e validato sul territorio un protocollo operativo definito sulla base delle indicazioni previste dalla sopraccitata O.M. e che si integrasse con gli adempimenti sanitari già previsti dal Regolamento di Polizia Veterinaria. Con riferimento al sopraccitato protocollo, il 16 ottobre 2009 sono stati altresì formati i Medici Veterinari, referenti della materia di cui trattasi, di ciascuna Az. ULSS del Veneto, al fine di poter creare una rete di competenze in tutto il territorio regionale, e dei punti di riferimento all'interno della amministrazioni locali.

Sulla base del protocollo proposto dal gruppo regionale di esperti, con il Decreto del Dirigente Regionale dell'Unità di Progetto Sanità Animale ed Igiene Alimentare n. 164 del 16 novembre 2009 è stato definito un percorso per i Servizi Veterinari dell'Aziende ULSS chiamati a valutare ed accertare le condizioni psicofisiche del cane e della corretta gestione da parte del proprietario, a seguito di episodio di morsicatura od aggressione.

Tale percorso è stato strutturato in due livelli, a cui corrispondono tre strumenti operativi: Scheda 1, Scheda 2 ed Albero Decisionale.

L'adozione del provvedimento regionale ha permesso di uniformare, in tutto il territorio veneto, i criteri di classificazione del livello di rischio dei cani e la definizione delle conseguenti azioni preventive e restrittive, con particolare riferimento ai cani di rischio potenziale elevato. E' stata altresì implementata la banca dati dell'anagrafe canina della Regione del Veneto permettendo ai Servizi Veterinari di registrarvi direttamente il livello di rischio del cane responsabile dell'episodio morsicatura/aggressione.

Una volta definita la natura intenzionale dell'episodio e classificato il livello di rischio, conseguono da parte dei Servizi Veterinari territoriali di competenza specifici provvedimenti e prescrizioni, che interessano sia il cane che il proprietario: vengono codificate quattro tipologie di cane morsicatore/aggressore, da grado 0 (correlato all'evento accidentale) a grado 3.

Tra i provvedimenti da adottare in caso di cani valutati di rischio 2 o di rischio 3 è stata prevista anche la richiesta di ordinanza sindacale per far seguire un percorso formativo/informativo ai proprietari, con rilascio del patentino ai sensi dell'art. 1, comma 4 dell'O.M..

Tenuto conto che dalla data di approvazione del Decreto regionale 164/2009 ad oggi il numero di proprietari di cani valutati di rischio 2 o di rischio 3 è risultato essere rilevante, si ritiene ora opportuno fornire le prime disposizioni che permetta a tutti gli Enti, Istituti, Associazioni interessati di organizzare i percorsi formativi, attraverso un iter uniforme, snello e tempestivo, che assicuri altresì requisiti di congruità, competenza ed indipendenza.

Si rende infine necessario integrare e modificare il Tariffario Unico Regionale delle prestazioni rese dai Settori, Presidi, Servizi delle Aziende ULSS del Veneto, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 3888 del 31 dicembre 2001, prevedendo uno specifico riferimento alla gestione della tematica dei cani morsicatori.

Il Relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione, ai sensi dell'art. 33, comma 2 dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

Vista l'Ordinanza del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, 03 marzo 2009, "Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani";

Visto il Decreto del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 26 novembre 2009 "Percorsi formativi per i proprietari di cani";

Visto il Regolamento di Polizia Veterinaria, approvato con D.P.R. 320/1954;

Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 2888 del 07 ottobre 2008: "Iniziative per la sicurezza alimentare delle produzioni Venete";

Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 3888 del 31 dicembre 2001, "Tariffario Unico Regionale delle prestazioni rese dai Settori, Presidi, Servizi delle Aziende ULSS del Veneto. Modifica ed integrazione";

Visto il Decreto del Dirigente Regionale dell'Unità di Progetto Sanità Animale ed Igiene Alimentare del 16.11.2009, n. 164: "O. M. 03.03.2009, art. 3, comma 1. Definizione di un percorso mirato all'accertamento delle condizioni psicofisiche del cane e della corretta gestione da parte del proprietario a seguito di episodio di morsicatura od aggressione";]

delibera

1.    di approvare, per i motivi indicati in premessa, gli Allegati A e B al presente provvedimento, che ne formano parte integrante e sostanziale, contenenti le prime disposizioni rivolte a Comuni ed Aziende ULSS per l'organizzazione dei percorsi formativi per i proprietari di cani, ai sensi dell'O.M. 03 marzo 2009 e del D.M. 26 novembre 2009;

2.    di demandare al Dirigente dell'Unità di Progetto Sanità Animale e Igiene Alimentare l'adozione di tutti gli atti relativi all'attuazione di detto provvedimento;

3.    di demandare inoltre al Dirigente dell'Unità di Progetto Sanità Animale e Igiene Alimentare l'adozione di tutti gli atti relativi alle eventuali modifiche ed integrazioni che si rendessero necessarie agli Allegati A e B, di cui al precedente punto 1;

4.    di modificare ed integrare il Tariffario Unico Regionale delle prestazioni rese dai Settori, Presidi, Servizi delle Aziende ULSS del Veneto, approvato con D.G.R. n. 3888, del 31 dicembre 2001 con le voci riportate nell'Allegato B di cui al precedente punto 1.


(seguono allegati)

2014_AllegatoA_226443.pdf
2014_AllegatoB_226443.pdf

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