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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 105 del 25 dicembre 2009


Materia: Protezione civile e calamità naturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 3851 del 15 dicembre 2009

Ripristino opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal 14 al 17 settembre 2009 nel territorio delle province di Padova, Venezia e Vicenza. Richiesta di declaratoria e delle assegnazioni contributive del Fondo di solidarietà nazionale. Allegato "A". (Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102).

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [L'Assessore regionale alle Politiche dell'Ambiente arch. Giancarlo Conta riferisce quanto segue.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 2004 è stato pubblicato il Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, "Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'art.1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38", che detta la nuova disciplina del Fondo di solidarietà nazionale, abrogando le precedenti disposizioni di cui alle leggi 25 maggio 1970, n. 364, 15 ottobre 1981, n. 590 e 14 febbraio 1992, n. 185.

Tale provvedimento legislativo, che riforma il sistema precedentemente vigente, è stato emanato in forza della legge 7 marzo 2003, n. 38, che attribuisce delega al Governo per la modernizzazione dei settori dell'agricoltura, dell'agroalimentare, dell'alimentazione e delle foreste.

Il nuovo regime di intervento del Fondo di solidarietà nazionale conferma la previgente possibilità di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo medesimo per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione danneggiate da eccezionali avversità atmosferiche.

In proposito, l'art. 6 del citato Decreto legislativo prevede che le Regioni competenti, attuata la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti, deliberino - entro il termine perentorio di 60 giorni dalla cessazione dell'evento dannoso - la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento, nonché l'individuazione delle provvidenze da concedere per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica e irrigazione e la relativa richiesta di spesa. In presenza di eccezionali e motivate difficoltà nella delimitazione dei territori e nella individuazione delle provvidenze, il suddetto termine è prorogato di ulteriori 30 giorni.

Sulla base della proposta della Regione, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, previo accertamento degli effetti degli eventi calamitosi, dichiara - entro 30 giorni dalla richiesta - l'esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali, individuando i territori danneggiati e le provvidenze.

Successivamente, il medesimo Ministero, d'intesa con la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, tenuto conto dei fabbisogni di spesa, dispone trimestralmente il Piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di solidarietà nazionale e da trasferire alle Regioni.

In proposito, va evidenziato che dal 14 al 17 settembre 2009 forti piogge, con carattere anche di nubifragio, hanno creato situazioni di grande difficoltà su buona parte della Regione del Veneto, con particolare riferimento alle aree di pianura. A tale riguardo il Presidente della Giunta regionale del Veneto con decreto 7 ottobre 2009, n. 213, ha dichiarato lo "stato di crisi" per tutto il territorio regionale conseguente alle eccezionali avversità atmosferiche dal 13 al 17 settembre 2009, disponendo l'attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l'assistenza agli Enti locali per l'intervento di soccorso e superamento dell'emergenza.

In tali giornate, si sono registrate varie ondate di precipitazioni, anche molto abbondanti specie sulle zone centrali delle Prealpi e della pedemontana e sulla pianura centro-orientale; in particolare quantitativi complessivi di 150/200 mm, con punte massime di 250/300 mm circa, sono caduti sulle Prealpi centro-occidentali, dei quali la maggior parte è stata registrata per il giorno 16, con massimi in 24 ore di 160/220 mm su Prealpi centro-occidentali e di 150/180 mm circa su pianura centro-orientale. Le fasi con fenomeni più intensi e diffusi sono due: una ha interessato la tarda serata del 13 settembre, fino alla mattinata del 14; l'altra è iniziata la sera del 15 settembre e si è protratta fino alla mattinata/primo pomeriggio della giornata del 16, con fenomeni anche a carattere di rovescio o temporale localmente intenso, specie in pianura, ove in alcuni casi le precipitazioni hanno avuto carattere di nubifragio, in particolare durante la mattinata del 16 settembre.

Nel periodo sopra evidenziato, l'intero comprensorio del Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione è stato interessato da eccezionali avversità atmosferiche, con piovosità totali che hanno superato i 192 mm, come rilevato presso il pluviometro di Agna (PD). Parimenti, le misure degli apporti di pioggia registrate dal pluviometro consorziale in comune di Correzzola (PD) evidenziano come l'evento meteorico in argomento abbia avuto la sua massima concentrazione nella mattinata del 16 settembre, durante la quale sono stati registrati oltre 187 mm di pioggia in 12 ore. In questa fase, la perturbazione ha interessato una vasta area tra le province di Padova, Rovigo e Venezia, corrispondente all'intero comprensorio del Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione; particolarmente intensi sono stati i fenomeni meteorici nel territorio localizzato tra i fiumi Brenta e Adige dove, in qualche ora, gli apporti meteorici hanno raggiunto punte di 190 mm..

Le strutture di bonifica, interessate dagli enormi apporti idraulici generati dalle eccezionali intense e persistenti precipitazioni, che hanno causato frequenti invasi e svasi nei canali consorziali, hanno subito estesi danni caratterizzati da franamenti di sponda e sifonamenti arginali, nonché dal peggioramento delle erosioni già presenti nella rete idraulica affidata al Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione. In alcuni casi anche i manufatti idrovori hanno manifestato la presenza di rilevanti danneggiamenti a causa del prolungato funzionamento al massimo regime delle opere elettromeccaniche, che richiedono immediati interventi di recupero delle avarie. A causa delle elevate quote idrometriche nel canale di scarico Rebosola si è verificata la rottura del rilevato arginale e il conseguente allagamento delle finitime aree coltivate i cui prodotti agricoli erano maturi per il raccolto.

Al riguardo, infatti, il Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione di Conselve, con comunicazioni in data 23 settembre 2009, n. 6427 e 22 ottobre 2009, n. 7203, ha segnalato agli Uffici regionali la presenza di innumerevoli franamenti di sponda e il peggioramento delle erosioni già in atto, nonché allagamenti e il danneggiamento di alcune importanti idrovore.

Parimenti, anche la rete idraulica gestita dal Consorzio di bonifica Pedemontano Brenta, a causa della massiccia quantità d'acqua precipitata in breve tempo, è stata interessata da condizioni di piena eccezionali che hanno causato estesi allagamenti, tracimazioni e numerosi franamenti spondali con gravi danni alle opere di bonifica. Gli allagamenti hanno riguardato vaste aree agricole interessate da colture di mais e prati, nonché aree residenziali dove la furia dell'acqua ha provocato danni a strutture civili. In particolare, lo scolo Tesinella, in comune di Grumolo delle Abbadesse (VI), è stato interessato da importanti franamenti spondali causati dal transito e dal successivo allontanamento dell'ondata di piena.

Il Consorzio di bonifica Pedemontano Brenta di Cittadella (PD), con comunicazioni in data 16 ottobre 2009, n. 12707 e 21 ottobre 2009, n. 12933, ha segnalato agli Uffici regionali la presenza di pericolosi fenomeni di parzializzazione di sezione, erosione e scoscendimenti di sponda nei canali consorziali che richiedono urgenti interventi di ripristino.

Peraltro, l'impegno profuso dal personale dei citati Consorzi di bonifica si è protratto per un lungo periodo dopo la conclusione delle avversità, per garantire sicurezza idraulica nel territorio duramente colpito; solo successivamente gli Uffici consortili hanno potuto procedere ai rilievi dei danni subiti dalle opere di bonifica e alla redazione degli elaborati tecnici che riportano le caratteristiche degli eventi meteorologici, nonché delle corografie dei corsi d'acqua interessati dai danni e di una stima dei medesimi.

Deve essere, inoltre, evidenziato che i fenomeni di frana spondale hanno la caratteristica di manifestarsi anche dopo lunghi periodi dalla conclusione degli eventi che li hanno originati, costringendo il continuo aggiornamento del loro rilievo e illustrazione negli elaborati ricognitivi dei danni subiti.

Dopo aver effettuato i necessari sopralluoghi, i Servizi periferici Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Padova, Venezia e Vicenza hanno elaborato la relativa documentazione, nonchè redatto le apposite schede statistiche, trasmettendo gli esisti istruttori di seguito riportati, al fine di consentire l'inoltro della richiesta di declaratoria e di assegnazione di fondi al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Al riguardo, con nota 18 novembre 2009, n. 644711, il Servizio periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Vicenza ha comunicato di aver accertato la necessità di interventi per il ripristino dei danni subiti dalle opere pubbliche di bonifica affidate al Consorzio di bonifica Pedemontano Brenta di Cittadella (PD), per l'importo di € 110.000,00.

Con nota 3 dicembre 2009, n. 680524/48.25.09, il Servizio periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Venezia ha comunicato che, sulla base degli atti pervenuti da parte del Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione di Padova, sono stati stimati danni alle opere pubbliche di bonifica ricadenti nel territorio della provincia di Venezia e provocati dalle intense precipitazioni del 16 settembre 2009, per un ammontare pari a complessivi € 576.072,00.

Parimenti, con nota 4 dicembre 2009, n. 682473/4800259600, il Servizio periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Padova ha comunicato di aver accertato la necessità di ripristini per diffusi franamenti spondali e sifonamenti arginali manifestatisi sulle opere pubbiche di bonifica presenti nel territorio ricadente in provincia di Padova, di competenza del Consorzio di bonifica Adige Bacchiglione, per un importo complessivo di € 5.295.750,00.

Va evidenziato che le difficoltà manifestatesi nel rilievo e accertamento dei danni nel territorio interessato, riconducibili principalmente alla tipologia del franamento spondale e del cedimento dei corpi arginali, motivano la richiesta al Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dell'applicazione di quanto disposto al comma 1 dell'art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento dannoso.

Deve essere evidenziato, infine, che per far fronte ai danni sopradescritti è attivo presso la Tesoreria centrale dello Stato un conto corrente denominato "Fondo di solidarietà nazionale", che consente il prelievo di somme occorrenti alle Regioni per fronteggiare i danni prodotti da calamità naturali o eventi eccezionali previsti dal punto 11.2 degli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C28/02), nonché le avverse condizioni atmosferiche previste al punto 11.3 dei predetti Orientamenti comunitari.

Infatti, in conformità a quanto disposto dal citato Decreto Legislativo, le Regioni devono attuare la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni, al fine di proporre la declaratoria dell'eccezionalità dell'evento calamitoso e di individuare le provvidenze da concedere per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica e di irrigazione, nonché formulare la relativa richiesta di intervento del Fondo.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'articolo 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione comunitaria, statale e regionale;

VISTO il rapporto del Servizio Periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Vicenza 18 novembre 2009, n. 644711;

VISTO il rapporto del Servizio Periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Venezia 3 dicembre 2009, n. 680584/48.25.09;

VISTO il rapporto del Servizio Periferico Ispettorato regionale per l'Agricoltura di Padova 4 dicembre 2009, n. 682473/4800259600;

VISTA la legge 7 marzo 2003, n. 38;

VISTI i Decreti legislativi:

- 29 marzo 2004, n. 102 "Interventi finanziari a sostegno delle Imprese agricole";

- 18 aprile 2008, n. 82 "Modifiche al decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, recante interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole a norma dell'art. 1, comma 2, lett. i), della legge 7 marzo 2003, n. 38";]

delibera

1) di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ai sensi Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e in conformità agli elaborati redatti dai Servizi Periferici Ispettorato regionale dell'Agricoltura di Padova, Venezia e Vicenza, che costituiscono l'Allegato "A" parte integrante del presente provvedimento, la dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi atmosferici verificatisi dal 14 al 17 settembre 2009 nel territorio delle province di Padova, Venezia e Vicenza, dove sono stati accertati danni alle opere pubbliche di bonifica per complessivi € 5.981.822,00:

provincia di Padova:

comuni di: Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Baone, Bovolenta, Candiana, Cartura, Codevigo, Conselve, Correzzola, Este, Monselice, Pernumia, Pontelongo, Pozzonovo, S. Pietro Viminario, Terrassa Padovana, Tribano;

provincia di Venezia:

comuni di: Cavarzere, Chioggia, Cona;

provincia di Vicenza:

comune di Grumolo delle Abbadesse;

2) di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali l'assegnazione delle provvidenze contributive previste dall'art. 5 del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, per il ripristino delle opere pubbliche di bonifica danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi dal dal 14 al 17 settembre 2009 in parte del territorio delle province di Padova, Venezia e Vicenza;

3) di chiedere, sulla base delle motivazioni illustrate in premessa che ne costituiscono presupposto, l'applicazione di quanto disposto al comma 1 dell'art. 6 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, in ordine alla proroga di 30 giorni per deliberare la proposta di declaratoria dell'eccezionalità dell'evento dannoso.


(seguono allegati)

3851_AllegatoA_220825.pdf

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